Trascrizione informale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 262 del 4 ottobre 1973 - Resoconto

OGGETTO N. 262/73 - Disegno di legge regionale riguardante "Provvedimenti di variazione del bilancio di previsione della Regione per l'anno 1973".

Dolchi (Presidente) - La parola all'Assessore Albaney.

Albaney (DP) - Con questo oggetto la Giunta propone al Consiglio di approvare le variazioni nella parte entrata e nella parte spesa relative al bilancio di previsione dell'anno 1973, le quali risultano in questo modo: c'è un aumento in più di 3 miliardi e 546 milioni nelle previsioni di entrata nonché una riduzione di spesa per complessive 1.142.000.000 quindi maggiori spese e nuove spese ammontano a lire 4.688.795.000. Per quanto riguarda le entrate, risultano così ripartite: abbiamo un avanzo di amministrazione corrispondente a 980.000.000 dovuti a maggiori economie, abbiamo proventi da parte della Casa da Gioco di Saint-Vincent di 1.000.000.000, questo è dovuto all'andamento favorevole del gioco, abbiamo interessi sui titoli e giacenze di cassa di 87.000.000, abbiamo inoltre più di 28.000.000, fondi assegnati dal Ministero della Sanità per la costruzione e gestione di asili nido, abbiamo inoltre assegnato, da parte del Ministero del Bilancio, un nuovo finanziamento sui Programmi Regionali di Sviluppo corrispondenti a 1.000.000.000, inoltre abbiamo i proventi derivanti dall'esercizio della spesa corrispondente a 11.400.000 in base a una legge regionale e, inoltre, abbiamo altri fondi di 440.000.000 assegnati da parte dello Stato per la redazione e l'attuazione dei Piani Regionali di Sviluppo delle Comunità montane. Totale entrate: 3.546.795.000, minori spese per 1.142.000.000. totale 4.688.795.000.

Dolchi (Presidente) - Prima di aprire la discussione generale faccio presente che la Commissione consiliare permanente per gli Affari Generali e Finanze, riunitasi in data 28 settembre, presenti tutti i suoi componenti, ha preso in esame il disegno di legge di cui si tratta e non ha ritenuto di esprimere alcun parere in merito al disegno di legge stesso, riservandosi di fornire in Aula consiliare le osservazioni del caso. È aperta la discussione generale. Consigliere Manganoni.

Manganoni (PCI) - Io volevo solo chiedere alcune spiegazioni alla Giunta, alcuni chiarimenti. Qui, a pagina 2, non ho capito quei 69 fondi per il Ministero per gli asili nido cioè quali asili nido noi abbiamo in costruzione o almeno in previsione di costruzione con quei fondi o, eventualmente, con altri che verranno assegnati.

Pagina 4, capitolo 75 - 440.000.000 per lo sviluppo delle Comunità montane. Cioè quando prevediamo, io capisco che non dipende tutto dalla Giunta, che queste Comunità montane funzionino, cioè a che punto sono: hanno già approvato il loro Statuto ecc.

Pagina 5. Contributo per la costruzione e sistemazione di edifici scolastici 90.000.000. Io qui non so a cosa si riferisce, comunque se volessimo precisare a che punto stanno le pratiche e le previsioni di costruzione di progetto di scelta d'area della Scuola media di Villeneuve, cioè Villeneuve nel senso di quei Comuni consorziati, cioè Villeneuve, Saint-Nicolas, Saint-Pierre ecc.

Poi, alla pagina 7, capitolo 342 - 1.000.000.000 più 500.000.000 già stanziati uno per il '71 e uno per il '73 per la legge "Interventi nel settore dell'agricoltura" in seguito alle domande, non so, si può prevedere che... inoltrate ecc., se questa cifra si prevede sufficiente e poi basta.

Dolchi (Presidente) - Ci sono altri che chiedono la parola per intervenire nella discussione generale sul provvedimento? Consigliere Bondaz.

Bondaz (DC) - Signor Presidente, io ritengo che la invero sommaria relazione che ha fatto l'Assessore alle Finanze meriti una maggiore, una migliore chiarificazione, nel senso che avrebbe dovuto, a mio modesto parere, far sì che la sua relazione fosse un po' più completa, prova ne è che il Consigliere Manganoni ha ritenuto opportuno richiedere specificatamente delle illustrazioni. Ma ciò che mi preme di più sottolineare è quanto previsto nella pagina 1 alla lettera A, dove si parla di avanzo di amministrazione 980.000.000. A suo tempo, quando sono stato Assessore alle Finanze al Comune di Aosta, vi fu un Consigliere che oggi è mio collega in questa Sala che, a proposito di una variazione del bilancio, disse che quella variazione era una partita a scacchi giocata da cervelli elettronici. Se quella era tale, questa mi sembra debba essere considerata una partita di calcio giocata da cervelli elettronici.

Altra considerazione che mi sia permesso avanzare - e ritorno nell'argomento - è l'avanzo di amministrazione. Io ricordo, perché vi furono parecchie discussioni a questo proposito con la Giunta regionale in sede...

Dolchi (Presidente) - ... il dibattito, la parola è al Consigliere Bondaz... (Monami in lontananza: vuol continuare la partita a scacchi)

Bondaz (DC) - Sperando che l'elettronica non c'entri. Ora alcune considerazioni e termino...

Dolchi (Presidente) - Assessore Albaney, per piacere.

Bondaz (DC) - Solo alcune osservazioni per quanto riguarda l'avanzo di amministrazione. Ora, non mi sembra che l'avanzo di amministrazione possa essere una voce inserita in un bilancio di un Ente pubblico proprio per le finalità che si propone l'Ente pubblico e, in effetti, l'Amministrazione regionale, la Giunta regionale di qualunque colore essa sia stata, ha sempre e aveva sempre dato delle drastiche disposizioni a questo proposito agli Enti locali. Ora, come raccomandazione, io proporrei che non risultino più a bilancio delle voci di questo genere che sono, evidentemente, prive di un fondamento e sono di nocumento a quella che può essere l'attività di tutta l'Amministrazione regionale.

Andrione (UV) - Ma è chiaro che questa sistemazione del bilancio risente delle vicende elettorali di questa primavera e vorremmo avere delle spiegazioni sull'articolo, capitolo 375, ultimo capitolo della pagina 7, dove la spesa prevista da uno specifico articolo del bilancio regionale è già dell'ordine di 700.000.000; si aggiungono 330.000.000... 375 ultimo capitolo della pagina 7 in aumento per "Spese e contributi per rimboschimenti, per sistemazioni idraulico-forestali e per l'esecuzione di opere pubbliche nei comprensori di bonifica montana". Rimboschimenti, a quanto pare, per quanto so io, io non è che posso sapere tutto, posso dire che sono stati zero e che, in realtà, qui si pagano certi cantieri di lavoro che conveniva tenere aperti, però io dico 1.000.000.000 è molto, è stato spezzettato in piccolissime, continue erogazioni e, tra l'altro, questi 330.000.000 servono a pagare gli stipendi di operai che credo che sia dal mese di agosto che non percepiscono più - e forse l'Assessore Pollicini può darmi delle illustrazioni in materia - comunque noi chiederemmo che - e anche l'Assessore Lustrissy ma lui è un po' più nuovo in quel ramo di agricoltore indiretto - ma noi chiederemmo che questo capitolo venisse spezzato, precisato e che si facessero dei programmi seri, precedentemente, e non delle affermazioni così vaghe come: "Spese per..." e via dicendo: calderoni nei quali può rientrare tutto e dove, in realtà, il denaro regionale è speso allegramente e senza che vi sia la minima correlazione tra quella che è l'uscita e quella che è l'utilità che ne ricava la Regione.

"Item ut supra" come dicevano i notai nel Medioevo per il capitolo 547 pagina 8 "Spese per opere stradali di interesse regionale eseguite a carico della Regione 560.000.000". Ora, le opere stradali è difficile stabilire... ma o sono di interesse comunale o sono di interesse regionale, il Consiglio precedente - del quale molti di lor Signori facevano parte avevano... no, tu no, è un peccato che tu faccia parte adesso, ma pazienza, con questo tra partentesi - ma dico: ma il Consiglio regionale precedente aveva votato, nella sua ingenuità, all'unanimità una mozione con la quale la strada dell'Envers era dichiarata di interesse regionale. Su detta strada lavori zero. Naturalmente 570.000.000 sono stati spesi per altri tipi di lavoro.

"Spese per costruzione di opere stradali", articolo seguente, "e di altre opere a mezzo di cantieri di lavoro" così 80.000.000. "Spese per lavori di ripristino a manutenzione straordinaria di opere stradali di interesse regionale" 60.000.000. L'articolo precedente "Spese per studi, progettazione, compensi a tecnici estranei all'Amministrazione per perizie" 80.000.000 e allora a noi che siamo, come d'abitudine, degli ingenui, viene il dubbio di sapere a che cosa serve votare un bilancio preventivo quando quel bilancio preventivo viene poi trattato in questa barbara maniera e con una serie di fogliettini portati al mese di ottobre la Giunta dimostra che ha fatto quello che ha voluto e secondo certi sistemi di amministrazione che noi, francamente, non ci sentiamo di lodare e si potrebbe continuare con l'esemplificazione dei differenti articoli. Ma per chiudere e per non tediare i colleghi, io proporrei che una delle numerose Commissioni che compongono questo Consiglio si occupi anche di rivedere il come viene formulato il bilancio, per evitare per esempio che all'allegato all'oggetto 17, nel capitolo 212, si preveda un aumento di 32.000.000, nell'allegato numero 18 allo stesso capitolo 212 si preveda un aumento della bellezza di 750.000.000 e avanti di questo passo, di maniera che, probabilmente, e chiedo scusa, spero che sia presente... sì, lo è, probabilmente neanche il ragioniere Peretto in questa oscura, aspra e terribile selva, riesce a orientarsi, immaginiamoci i Consiglieri regionali! Dico, perché non c'è su queste spese che importano di colpo spese oltre il mezzo miliardo, dico, perché non c'è una progettazione, una presentazione preventiva al Consiglio? Qui ci battiamo e discutiamo per piccole spese e operazioni di questo genere, che portano su miliardi, vengono tranquillamente liquidate in cinque minuti senza che si sappia effettivamente com'è stato speso il denaro regionale, per cui io sono inferocito con il capitolo 865 e chiederei al Presidente della Giunta, in via personale, di volere disporre che un tecnico di sua personale fiducia faccia un'ispezione volante su questi cantieri e, tra l'altro, controlli le presenze perché ci sono persone che rifiutano posti di lavoro perché risultano impiegati nei cantieri dipendenti dalla Regione e non vanno mai al lavoro e percepiscono più di 1.000 lire all'ora. No, no, Dujany, io penso che anche a lei sia giunto, così, qualche accenno di questa questione e che, continuando in questa maniera, noi trasformeremo tutta la Valle d'Aosta non in un cantiere di lavoro ma in un cantiere di elemosine.

Manganone (Ind.) - Due delucidazioni all'Assessore Pollicini sul capitolo 450 e sul capitolo 546 a pagina 8. Vorrei sapere: quei 20 milioni in più che sono stati stanziati a maggior importo dei 250.000.000 già in bilancio preventivo, quali sono le opere di manutenzione e di sgombero neve che sono state fatte. Al 546 vorrei sapere qualcosa in merito agli 80.000.000 che vengono spesi adesso perché sommandoli ai 250 già in preventivo e già approvati, comportano una somma di lire 330.000.000, sono quasi all'incirca 2.000.000 al giorno, considerando i giorni lavorativi. Grazie.

Maquignaz (DP) - Ritengo che, in base alle richieste fatte dal Consigliere Andrione circa il capitolo 375 sia la persona più indicata per rispondere perché in quel periodo in cui si è dilapidato il bilancio, ero io alla carica di Assessore all'Agricoltura però le spiego subito i motivi perché è successo questo fatto. Non è certamente la conseguenza della campagna elettorale, piuttosto il fatto che prima noi usufruivamo per le opere idraulico-forestali di fondi assegnati dal Ministero, in base alla legge 732... (Dolchi: Consigliere Maquignaz per piacere, il microfono) ...se non sbaglio che aveva assegnato alla Valle 1 miliardo.

Siccome per l'anno '73 i fondi della legge 732 erano completamente esauriti, abbiamo dovuto gravare tutte le spese sui fondi regionali sui 700.000.000. Faccio presente che la spesa annuale per i servizi forestali, per le opere pubbliche nei comprensori di bonifica montane, per le opere idraulico-forestali, per i cantieri di lavoro si aggirava mediamente sul miliardo e mezzo, due miliardi con i fondi dello Stato; inoltre è venuta ad aggravarsi la situazione per il fatto che abbiamo avuto la disoccupazione nella bassa Valle e abbiamo mantenuto circa 200 operai, buona parte donne, per tutto il periodo invernale, fatto nuovo che naturalmente, di fronte a quella disoccupazione così massiccia, la Giunta non poteva fare altro che procurare un posto di lavoro.

Personalmente posso dire che non è che abbia potuto seguire assiduamente i cantieri di lavoro però ho fatto delle visite e quello che penso sia il fatto che colpisce di più, è che sono lavori fatti in zone dove non sono visitabili e quindi nessuno si rende conto di quello che fanno in questi cantieri di lavoro, però le assicuro che, sia per le opere idraulico-forestali, sia per i cantieri di lavoro, sia per quanto riguarda le opere pubbliche, sono tutti lavori che i Consiglieri possono controllare prendendo l'elenco delle opere fatte e si renderanno conto che c'è un lavoro discreto e quindi non è vero che gli operai non vanno al lavoro, mentre è vero che noi occupiamo quasi tutti gli operai che lavorano anche nelle campagne. Quindi nel periodo della fienagione fanno i lavori di campagna e poi ritornano; quando hanno altri lavori di campagna li fanno, quindi direi che sono cantieri che vanno molto bene per la sottoccupazione e quindi io li ritengo molto validi mentre sono del parere che è giusto fare un controllo più accurato perché, effettivamente, i soldi spesi siano spesi bene però i cantieri di lavoro hanno una validità e quindi non credo che siano da condannare così in blocco, da controllare magari un po' più accuratamente e oggi che il Corpo Forestale ha raggiunto le 60 unità, penso che questo sia possibile, mentre prima non lo era per mancanza di personale, carenza di personale.

Quindi direi che se noi pensiamo che abbiamo speso - non ho le cifre precise ma indicativamente me le ricordo - circa 150.000.000 per le opere pubbliche nei comprensori di bonifica montana, strade, fognature e circa 200.000.000 per le opere idraulico-forestali, ci è rimasto 350.000.000 per i cantieri di lavori; se pensiamo che i cantieri della Bassa Valle hanno assorbito circa 180.000.000, è comprensibile che, giunti al mese di agosto, non c'erano più fondi.

Quindi non è la campagna elettorale bensì la mancanza dei fondi dello Stato e la disoccupazione della Bassa Valle.

Dolchi (Presidente) - Abbiamo, siamo passati dalla discussione generale alle richieste sui singoli capitoli, ritengo che l'avremmo potuto fare poi nell'esame articolo per articolo. Ritengo ormai che sia stata abbordata, affrontata questa strada: seguiamola e quindi, parallelamente alla discussione generale, facciamo pure queste osservazioni sui singoli capitoli che poi non saranno più fatte in sede di esame articolo per articolo. Quindi ci sono altri che chiedono la parola?

Non c'è più nessuno per il momento che chiede la parola, sono state fatte delle domande agli Assessori Pollicini e Albaney. La parola all'Assessore Pollicini.

Pollicini (DP) - Anzitutto vorrei rispondere per ordine di intervento al Consigliere Andrione, vorrei appunto evitare di dare questo senso di scandalismo che così, trapela dalle parole del Consigliere Andrione. La realtà è che quando si fa un piano di lavori - e dovrebbe saperlo perché è molto più anziano di me del Consiglio regionale - lo si fa ampio per evitare che a talune opere, che in corso dell'esercizio non sono provviste né di progetto né di disponibilità di terreni, faccino sì che aumenti quella grossa fetta di residui passivi che tanto ottengono desta l'attenzione del Consigliere Manganoni. Per cui dire, per esempio, che il capitolo 547 ha un aumento di 560 milioni che costituisce uno scandalo, è sbagliato. Perché? Perché vuol dire esattamente questo: questo capitolo che prevedeva 1.050.000.000 per le opere stradali di interesse regionale, eseguite a carico della Regione, prevedeva nei piani di lavoro, un certo numero di opere in più per poter fare queste opere in più che nel corso dell'anno sono state completate come iter, cioè progetti, disponibilità dei terreni e altre cose. Qui vi è un elenco in base al quale, se dovessimo fare tutte le opere che oggi sono corredate, occorrerebbe ancor di più di questi 560.000.000 e qui, se vuole, c'è l'elenco preciso delle opere, ma che sono già nel piano dei lavori cioè non sono opere inventate in questo momento, vi è una maggiore entrata della Regione, la si distribuisce su opere già decise, già votate da questo Consiglio regionale o meglio, dal Consiglio regionale che ha votato il piano dei lavori 1973.

Per quanto - e se vuole possiamo anche dilungarci in particolari - per quanto riguarda l'altra domanda relativa al capitolo 548, è il problema relativo ai cantieri di lavoro. Noi, nei cantieri di lavoro, abbiamo oggi fra i cantieri finanziati in minima parte 900 lire al giorno dal Ministero, 5 cantieri e i cantieri in economia della Regione, 10 cantieri fino adesso ancora aperti, 148 operai quindi questo aumento è dovuto appunto alla previsione di spesa per mantenere aperti questi cantieri.

Altro, altra osservazione - mi riferisco adesso al Consigliere Manganone - non capitolo 450 come ha precisato Manganone ma, come abbiamo chiarito a voce, 505, il cui aumento è di circa 25, anzi, è di 25.000.000: è una quota che serve per poter provvedere alle manutenzioni per un intervento in caso di sgombro neve; può anche essere una quota che va a residuo se, per fortuna nostra, non ci sono grosse precipitazioni che richiedono grosse spese.

L'altro capitolo, il 546 "Spese per studi, progettazione e compensi a tecnici estranei all'Amministrazione per perizie, direzione e contabilizzazione dei lavori a carico della Regione": su questo capitolo vengono pagati gli assistenti ai cantieri della Regione. Ora, praticamente, degli 80.000.000, esattamente 70.000.000 vengono destinati al pagamento del salario degli assistenti in cantiere. Penso di aver risposto a tutto, non vorrei avere dimenticato qualcosa.

Andrione (UV) - No, io vorrei solo precisare che proprio se ce n'è uno che non fa dello scandalismo, sono io, anzi, in queste cose vedo soltanto e cerco soltanto di dire quello che appare dagli allegati e, per quanto concerne le affermazioni di Pollicini, a me rincresce che il Presidente del Consiglio questa mattina non abbia dato lettura di quella lettera dei Sindaci- che spero però che l'Assessore ai Lavori Pubblici mediterà quando l'avrà ricevuta in copia - nella quale si lamentano alcuni aspetti proprio relativi a quella strana, secondo noi, ampiezza del piano dei lavori che fa sì che, in certi casi, i lavori richiesti come prioritari dei Comuni non vengano fatti qui "A fundia carent" perché mancano i soldi e altri lavori vengano invece fatti. È una constatazione, non è, non c'è nessuno scandalo, è semplicemente un dato di fatto e, se l'Assessore Pollicini mi permette, proprio per non fare scandali, potremo in seguito darle alcune indicazioni che noi pensiamo egli conosca, quindi, quello che chiediamo è semplicemente che ci sia una correlazione tra la previsione di spesa della Regione e quello che effettivamente avviene, ed è una questione generica di democrazia, perché il controllo si esercita tra quello che viene deciso con previsione e quello che effettivamente è fatto, sennò tanto vale che l'opposizione rimanga a casa perché, se non ha questa possibilità, è perfettamente inutile e graverebbe inutilmente sul bilancio regionale.

E noi abbiamo sempre affermato in questo Consiglio la nostra stima per l'Assessore Maquignaz e anche in questo caso dobbiamo dire che la sua risposta è stata seria però, a nostro avviso, non soddisfacente non solo per certi particolari che lasceremo perdere, ma per l'assunto di fatto e noi non concordiamo con lui quando dice che certi lavori sono poco visibili; a nostro avviso, invece, i lavori di rimboschimento, specie in certe zone, dovrebbero essere particolarmente visibili e dovrebbero risultare chiaramente e noi ripetiamo la raccomandazione di prima al Presidente della Giunta: come, perché e in relazione a quali finalità sono stati spesi i soldi del bilancio? Troppo sovente i cantieri di lavoro di qualsiasi tipo siano, sono concepiti in realtà come una specie di rifugio e si parla una volta di disoccupazione, si parla un'altra volta di società particolari, ma in realtà l'Amministrazione regionale non ha un piano, non ha un programma, non ha un indirizzo amministrativo per sapere come, dove, quando far fronte a certe necessità ed è per questo che, secondo noi, non c'è rapporto, non c'è comune misura tra quello che da una parte si è speso e quello che dall'altra parte si è... per cui manteniamo le nostre critiche pur ringraziando l'ex Assessore Maquignaz e l'Assessore Pollicini delle risposte che ci hanno dato.

Lustrissy (DP) - Devo rispondere brevemente a due domande poste dal Consigliere Manganoni, no, due che mi riguardano, cioè in particolare alla 342, non a 439 "Fondi per le Comunità montane... 7", cioè mi pare che il Consigliere Manganoni abbia chiesto quando verranno utilizzati i fondi per le Comunità montane e a che punto sia la costruzione delle Comunità montane, no? Se non vado errato. Ora, le Comunità montane sono in via di formazione, i Comuni non hanno ancora provveduto nella totalità alla designazione dei propri rappresentanti e, nello stesso tempo, la Giunta regionale sta esaminando uno Statuto tipo da inviare poi successivamente ai singoli Consigli di Comunità per l'esame e l'eventuale approvazione. Pertanto questi fondi a disposizione del bilancio potranno e dovranno essere ripartiti secondo le modalità previste dalla legge nel momento in cui le Comunità montane inizieranno il loro funzionamento.

Per quanto si riferisce invece al problema della protezione del paesaggio e della conservazione del verde agricolo, sulla presunta spesa annuale, ritengo che con lo stanziamento a disposizione per quest'anno si possano liquidare le domande pervenute. A oggi sono pervenute circa 5.000 domande e riteniamo che entro la fine dell'anno, avendo prorogato i termini fino al 31 dicembre, le domande presentate raggiungeranno la quota di 7-8.000. Presumendo una spesa, diciamo media pro-azienda, sulle 150-180.000, speriamo che, con il miliardo che abbiamo a disposizione, di poter far fronte alle domande presentate; comunque abbiamo ancora a disposizione per quest'anno - e probabilmente in uno dei prossimi Consigli dovremo esaminare la legge di stanziamento - altri 300.000.000 già previsti nel bilancio di quest'anno.

Poi vorrei aggiungere anche due brevi osservazioni in merito al capitolo 865, a integrazione di quanto ebbe già a dire il mio predecessore, l'Assessore Maquignaz, cioè il Consigliere Andrione ha detto che risulterebbero ancora da liquidare le paghe dei cantieri di lavoro del mese di agosto. Le paghe dei cantieri di lavoro del mese di agosto sono state liquidate e con queste variazioni di bilancio potremo far fronte alle paghe fino alla fine dell'anno.

Per quanto si riferisce alla concreta attività dei cantieri di lavoro, essendo queste lamentele generiche e serpeggianti da un po' di tempo a questa parte, me ne sto occupando direttamente con una serie di visite ai cantieri per controllare effettivamente la regolarità di tutti questi cantieri e vedere se rispondono a una esigenza dell'Amministrazione regionale.

In modo particolare poi vorrei anche sottolineare il fatto relativo alla vistosità o meno dei lavori forestali in quanto il Consigliere Andrione ha affermato che i rimboschimenti sono visibili. Sì, è vero, i rimboschimenti sono visibili però buona parte anche della spesa a cui si riferiva penso l'Assessore Maquignaz è in relazione ai lavori di sistemazioni idraulico-forestali; sono lavori meno appariscenti, sono lavori meno visibili, come le cure culturali de boschi che noi sappiamo tutti di estrema urgenza perché i nostri boschi soffrono da incurie secolari e pertanto necessitano di queste cure che nel tempo non sono mai state eseguite. Di qui anche delle spese notevoli da affrontare da parte dell'Amministrazione regionale perché o si fa il discorso della redditività e della cultura del bosco oppure si trascura il bosco, lo si lascia andare in degradazione come è stato fatto finora. Pertanto è pur vero che questi stanziamenti sono abbastanza consistenti e non sono visibili proprio perché si tratta di cure culturali di sistemazione delle volte idraulico-forestali che sono... di vallate e non sono appariscenti per percorsi normali ma ritengo che sia giusta la critica effettuata nei confronti di questi stanziamenti. È possibile fare qualcosa di meglio? Forse, e speriamo, con la collaborazione del Consiglio e con l'aiuto e la collaborazione di tutti i Consiglieri, di poter predisporre dei piani più rispondenti a quelle che sono le esigenze della nostra Regione.

Dolchi (Presidente) - La parola al Vice Presidente Fosson.

Fosson (UV) - Io non voglio prolungare questa discussione ma chiederei soltanto - e non mi interessa di averlo adesso perché lo potremmo avere in un secondo tempo - un elenco possibilmente dei lavori che sono stati fatti specialmente per la spesa, per tutta questa spesa che, se è esatto quello che risulta, i lavori di sistemazione idraulico-forestale sono stati lasciati molto indietro quest'anno rispetto a quello che era, che si faceva anche negli anni scorsi e si è concentrato quasi tutto sulle cure culturali e via dicendo, e un fatto stesso è quello che è stato denunciato stamattina in una interpellanza che, praticamente, era una sistemazione idraulico-forestale e si è risposto che si guarderà in un secondo tempo; quindi, se sarà possibile avere questo, anche per renderci conto un po', per avere una certa idea e avere così la possibilità di dare eventualmente qualche suggerimento al momento in cui dovremo poi affrontare l'approvazione del bilancio per il '74, in maniera di poter fare alcune comparazioni.

Lustrissy (DP) - Alla prima richiesta rispondo semplicemente questo: nel Consiglio precedente, in sede di interrogazione scritta da parte dei suoi colleghi Consiglieri dell'Union Valdôtaine, io ho già fornito l'elenco dei lavori eseguiti in base allo stanziamento di quest'anno ecc. Per la seconda parte, riferita ancora all'interpellanza di stamattina, io mi permetto solo di sottolineare questo aspetto: che l'interpellanza fa riferimento a una petizione presentata nel mese di luglio di quest'anno. Evidentemente, nel mese di luglio di quest'anno l'utilizzazione dei fondi previsti in bilancio è già avvenuta e pertanto io mi sono impegnato di esaminare il problema dopo naturalmente la progettazione, che è necessario inserirla nel prossimo piano dei lavori dell'anno successivo. Tutto lì.

Viglino (RV) - ... volevo riferirmi proprio alla questione di stamattina perché in questo capitolo 375 si parla di sistemazioni idraulico-forestali. Ora, penso che la sistemazione del torrente Labarie sia una sistemazione idraulico-forestale che sarebbe anche visibile senz'altro e, d'altra parte, l'importo è stato indicato in 20 milioni, ora, rimandare un'opera di assoluta necessità e priorità che costa 20 milioni quando a disposizione vedo che è stato stanziato prima, mi dicono 700.000.000, io non ero presente ma comunque... e adesso 330.000.000 cioè più di un miliardo, mi sembra che lasciare tutti gli abitanti di una frazione con un patema d'animo tutto l'inverno, sia una cosa non so... non logica perché io vorrei vedere se i nostri Amministratori avessero le case con un pericolo simile sulla testa ogni volta che viene un temporale, ogni volta che viene una nevicata. Questa gente è angosciata ma siccome si tratta soltanto di 38 piccoli agricoltori, ho l'impressione che qui passano dopo tutto il resto.

Dolchi (Presidente) - Un momento... Consigliere Borbey.

Borbey (DC) - Dunque ho l'occasione di parlare oggi per la prima volta come Consigliere regionale quindi ho l'occasione di parlare anche come ex Sindaco, quindi parlo. Mi riferisco a cose prettamente amministrative e mi rivolgo quindi, faccio riferimento, a quello che ha detto il Consigliere Andrione esclusivamente sul piano dei lavori che i Comuni ogni anno inviano alla Giunta regionale. Il piano dei lavori viene stilato dalle nostre Amministrazioni comunali dopo riunioni e riunioni, dopo alcune volte dibattimenti atroci in seno ai nostri Consigli comunali per meglio mandare avanti questo problema o l'altro, poi vengono inviati questi piani di lavoro e, assieme alla Giunta regionale, vengono stilati i lavori che hanno una priorità, l'urgenza.

Come componente, ex componente dell'associazione dei Sindaci, abbiamo avuto occasione di avere alcune riunioni col Presidente della Giunta regionale e presente anche l'Assessore dei Lavori Pubblici una volta dove pregavamo, insistevamo che questi piani di lavoro venissero rispettati alla lettera nella disponibilità, logicamente, degli stanziamenti. Ora, sempre il Presidente della Giunta e gli Assessori competenti, dicevano: ma logicamente non si potrà sempre appaltare perché la maggior parte dei Comuni, alcune volte, richiedono determinate opere ma non hanno la disponibilità dei terreni. Bene, ritengo che queste parole non corrispondano esattamente al vero perché in questo ultimo anno di amministrazione posso confermarlo su determinate opere che, non voglio andare proprio nel dettaglio, ma... proprio su opere di carattere regionale: voglio parlare di strade regionali dove la disponibilità dei terreni c'era completamente. Queste opere erano state messe come opere prioritarie e questi lavori non sono stati appaltati dall'Assessorato ai Lavori Pubblici. Queste opere erano come primo punto; parlo, per esempio sul Comune del nostro territorio dell'Envers, della strada regionale verso Pont-Suaz - Pollein, parlo della strada della Valpelline dove già da due o tre anni sono... piani di lavoro 50 o più milioni stanziati ma non vengono appaltati.

Questo è un invito che veramente come Amministratore posso anche un po' capirlo poiché sotto le campagne elettorali diciamo definite determinate opere che forse sono state sospese o cosa, ecco anche perché noi Sindaci premevamo su questo però è un consiglio che vorrei dare, no - e mi scuso dell'ardire - all'Amministrazione regionale, alla Giunta, che diciamo queste richieste vengono da ora rispettate; che a un certo punto non si voglia far passare gli Amministratori comunali come i più furbi o i più stupidi, chi arriva prima o chi ha più amici in seno all'Amministrazione regionale ma, in effetti, si guardi quali sono le opere che bisogna appaltare, quali sono i lavori di priorità e non se il Comune è nostro o è contro di noi, questo in merito ai Lavori Pubblici.

Per quanto concerne l'articolo molto dibattuto, diciamo del 375 delle "Spese e contributi per rimboschimento", io do atto all'ex Assessore all'Agricoltura e Foreste che a un certo punto dice: "Abbiamo istituito questi cantieri per, diciamo, prendere manodopera che allora, in Bassa Valle in particolar modo, è disoccupata" però ci sono molti altri cantieri che sono stati aperti in zone dove la manodopera non è che sia disoccupata. Voglio solo anche qui dare un consiglio come semplice Consigliere di minoranza: che in alcune zone questi cantieri di lavoro vengono istituiti e se anche vengono effettuate opere di rimboschimento o paravalanghe di estrema importanza, c'è un rischio ed è gravissimo: io ritengo, come buon valdostano, che noi facciamo una legge per dare contributi a chi tiene gli alpeggi però impieghiamo mano d'opera prettamente di gente che andava negli alpeggi e quindi noi rischiamo di trovare gente che non terrà più in affitto degli alpeggi, proprietari che non potranno più tenere alpeggi perché non trovano più manodopera che andrà negli alpeggi e questo mi riferisco a molte zone, a esempio nelle zone che sono conosciute Oyace, Bionaz, sono zone di gente che sempre andava in questi alpeggi o a fare il casaro o a fare il coso, non sono più andati perché sono stati assunti appunto in questi cantieri di lavoro. Ora quindi assumiamo gente per fare determinati lavori e siamo d'accordo, e sono utili, però buttiamo a terra un'altra che ritengo sia il prodotto della fontina valdostana, sia un prodotto veramente da difendere e quindi da valorizzare sempre di più. Quindi mi permetto proprio di stare attenti e di aprire questi cantieri di lavoro nelle zone dove veramente c'è la popolazione che ne ha bisogno o ci sono veramente dei disoccupati, altrimenti si fa una cosa per contrastare un'altra. Grazie.

Lustrissy (DP) - Ma vorrei, chiedo scusa ai Consiglieri se a volte apparirò noioso, ma io non ho né la disgrazia né la fortuna di avere una sorella che abita a Echallod e pertanto, forse, sarò meno sensibile al problema.

Ho detto e ripetuto che quella petizione è arrivata all'Amministrazione regionale nel mese di luglio di quest'anno. Pertanto dopo l'esame dei tecnici verrà fatta la progettazione, sarà inserita nel prossimo programma dei lavori.

Per quanto si riferisce alla maggior spesa prevista nelle variazioni di bilancio, e sono 330 milioni, la spesa corrispettiva è già impegnata per il pagamento dei cantieri di lavoro esistenti, della mano d'opera e dei lavori che erano previsti dal piano dei lavori di quest'anno che non si sono potuti eseguire per mancanza di fondi.

Pertanto, io le chiedo scusa ma non possiamo rinviare dei lavori già preventivati, per i quali abbiamo la progettazione, da prendere in esame una petizione, sia pure meritoria di esame, ma che è arrivata a metà anno; la prenderemo in esame per l'anno successivo, dopo che avremo la progettazione dei lavori da eseguire anche per avere la dimensione esatta della spesa da affrontare.

Per quanto riguarda gli altri cantieri di lavoro, ritengo che alle volte molti lavori di questo tipo idraulico-forestale non si possano eseguire proprio perché manca la manodopera disponibile sul posto cioè manca la manodopera locale e non è che quest'anno si siano aperti cantieri di lavori rispetto ai cantieri di lavoro che avevamo l'altro anno, se non per venire incontro alle esigenze di un certo tipo di manodopera disoccupata nella Bassa Valle, cosa che è stata anche decisa nel Consiglio regionale quando si è esaminato il problema della disoccupazione della Bassa Valle,

Ci fu un invito per risolvere la situazione, momentaneamente, agli Assessori all'Agricoltura e ai Lavori Pubblici di istituire dei cantieri di lavoro per dare la possibilità alla manodopera disoccupata di... Per quanto riguarda la manodopera degli alpeggi, c'è una contrattazione sul mercato del lavoro. Evidentemente noi, tanti cantieri di lavoro in molti Comuni non li possiamo aprire perché manca la manodopera disponibile e quella poca manodopera che troviamo ancora disponibile per i cantieri di lavoro, naturalmente la utilizziamo sempre in base a una scelta dei singoli per l'avviamento del lavoro nei cantieri di lavoro.

Caveri (UV) - Je voudrais tout simplement adresser une vive recommandation à l'Assesseur Lustrissy pour un problème particulier et c'est-à-dire: dans le territoire de la Commune de Gressan sur la rive gauche du torrent Gressan on a deux gros éboulements qui compromettent gravement, disons, l'aménagement du territoire de Gressan, disons, et à ce propos j'avais fait, j'avais adressé des recommandations à Monsieur l'Assesseur Maquignaz qui m'a donné des engagements à ce propos. J'ignore quelle suite ont eu ces engagements, je voudrais savoir si on a fait des projets, si on a fait des inspections et quelles sont les intentions de l'Assesseur à l'Agriculture.

Parisi (MSI-DN) - Signor Presidente e Signori Consiglieri, ho seguito attentamente le risposte date dall'Assessore Lustrissy a tutti gli interventi. Per quanto concerne lo stanziamento dei 630.000.000 non significa niente "Per le opere idraulico-forestali", conoscendo quanto e tutto quanto è necessario fare.

Mi voglio riallacciare al problema sollevato dalla professoressa Viglino. Assessore, io non me ne intendo ma non è possibile stornare venti milioni da questa cifra per far fronte immediatamente a quei problemi che hanno un certo carattere di urgenza perché, se è vero quanto affermava la professoressa Viglino, che l'inverno, attraverso le nevicate, i cedimenti di terreno, valanghe ecc. potrebbe arrecare un danno a questa popolazione, dopo di che il problema è stato sollevato in questo Consiglio, se questo si dovesse verificare, scongiuriamolo, si aprirà un'inchiesta per vedere di chi sono le responsabilità e allora lei è investito in questo momento, Signor Assessore, di questo gravissimo problema e penso che, come fa per altre questioni, un provvedimento a carattere d'urgenza si possa anche, in questo caso, interverremo poi. Grazie.

Dolchi (Presidente) - Ci sono altri Consiglieri? E poi diamo la parola agli Assessori, dopo.

Manganoni (PCI) - Io avevo posto quattro richieste, mi si è risposto a due, no?

Dolchi (Presidente) - Ripeti le due, forse.

Manganoni (PCI) - Cioè le due a cui non mi è stato risposto. Ho posto la questione degli asili-nido, chiedendo quanti asili-nido abbiamo in costruzione o in progetto o in previsione, da quale importo, in quali Comuni.

Secondo, avevo chiesto: la scuola media a Villeneuve, Saint-Pierre, in quella zona, no, a che punto si trova, cioè si sono messi d'accordo i Comuni, si è fatta la scelta d'area?

Dolchi (Presidente) - Allora un momento, un momento Assessore Benzo, vediamo se ci sono altri così poi rispondono gli Assessori e si chiude la discussione generale, no?

Maquignaz (DP) - Pour ce qui regarde l'éboulement de Gressan, je peux dire que, pour le premier, les travaux sont déjà terminés, pour le premier; pour le deuxième, j'avais passé la requête d'étudier le problème aux Inspecteurs Forestiers et je pense que, dans ce moment, ils l'ont déjà fait l'étude, je prierai l'Assesseur Lustrissy de voir s'ils ont déjà fait quelques études et si on peut commencer les travaux. Mais le premier est déjà terminé.

Dolchi (Presidente) - Altri Consiglieri? Ecco, se non ci sono altri Consiglieri che intervengono, ai sensi del Regolamento io darei la parola per la conclusione delle discussioni generali ai singoli Assessori.

Lanivi (DP) - Per la scuola media di Villeneuve. La questione della scuola media di Villeneuve è una questione che dura da parecchi anni. Direi che il problema di dare una scuola media a quella zona risale più o meno all'epoca in cui si è iniziato il dibattito tra altri Comuni per la scuola comprensoriale di Nus. Allo stato attuale siamo ancora in una posizione di estrema difficoltà perché il problema rimane quello di mettere d'accordo due Comuni che, a tutt'oggi, questo accordo non hanno ancora raggiunto. Dopo alcuni anni di dibattito tra un certo numero di Comuni facenti parte di questo comprensorio, dibattito che non è approdato a nessun risultato positivo, con decreto del Presidente della Giunta è stato costituito un Consorzio coatto per acquisto, progettazione, costruzione e gestione della scuola media comprensoriale in quella zona. Due Comuni, e cito i Comuni: Saint-Pierre e Saint-Nicolas, si sono rifiutati, in pratica, di far parte di questo Consorzio cioè, con motivazioni diverse non accettano di essere inclusi in questo comprensorio. Allo stato attuale all'Amministrazione si pone una duplice alternativa: da una parte cercare ancora una volta di riprendere discorsi con gli Amministratori comunali per arrivare, attraverso un certo, un discorso costruttivo, a un risultato positivo oppure a usare una maniera più forte cioè la nomina da parte del Presidente della Giunta dei Commissari che i due Comuni si sono rifiutati di nominare e mandare avanti le cose. Mi sembra che l'urgenza della presenza di questa scuola in questa zona sia particolarmente sentita perché una larghissima fascia territoriale della nostra Regione è sprovvista di questo servizio. I bambini di questa zona, dell'età della scuola dell'obbligo, nelle fasce della scuola media, gravitano su Aosta, comportano un problema su Aosta, questo è indubbio. In genere, tutti i ragazzi frequentano la scuola media Cerlogne, cioè quella a ovest della nostra città. Il numero degli studenti è proficuo, varia tra i 200 e 250 ragazzi che ancora oggi devono sopportare notevoli disagi per i trasporti, soprattutto per i ragazzi che abitano e sono residenti nei Comuni non di fondovalle, cioè delle vallate laterali. Quindi, diciamo che questa vicenda è una vicenda dolorosa sotto certi aspetti, cioè di fronte a una Amministrazione regionale che è disponibile a sostenere le spese necessarie per la costruzione, cioè per la messa in moto, dico, direi di questa struttura scolastica molto importante, non pretendendo la partecipazione degli Amministratori locali. Questi, gli Amministratori, non dico tutti, non è un giudizio negativo su tutti, però siamo ancora a un punto fermo dovuto a una non comprensione, direi, ci sono dei dati negativi, forse campanilistici, forse di prestigio, che impediscono a due Comuni - perché il problema ormai è ridotto a due Comuni - di trovare un accordo e di indicare l'area su cui costruire questa scuola. La scelta dell'area - credo qui di fornire una notizia che molti Consiglieri conosceranno - la lite è tra una proposta del Comune di Villeneuve verso l'area, è un'area sita in regione Champagne e la proposta invece del Comune di Saint-Pierre, prima, di indicare, in via di larga massima, il Comune o comunque il territorio di Saint-Pierre come luogo in cui collocare la scuola e ora, spostando l'indicazione - questo da parte del Comune di Saint-Pierre - sulla zona "La Crête" cioè sempre in Comune di Villeneuve ma al di là della Dora cioè sulla zona sinistra orografica della Dora. Quello che a me premerebbe sottolineare è che, al di là dei problemi tecnici, c'è il problema di una certa dimensione dell'area per collocare certi servizi, al di là del problema della pendenza, così la possibilità di prendere di esposizione dell'edificio che dovrebbe essere costruito, esiste proprio alla radice una incomprensione, allo stato insormontabile, tra Amministratori del Comune di Saint-Pierre e Amministratori del Comune di Villeneuve. Se il problema fosse solo, cioè fosse solo di natura tecnica, esclusivamente tecnica, i due Comuni avrebbero potuto trovare un accordo nominando una Commissione tecnica, esclusivamente tecnica, che scegliesse, in base a certi criteri, l'area su cui costruire la scuola. A me pare - questa è una mia convinzione, l'avevo seguita prima di essere Consigliere regionale come Presidente del Comitato di programmazione - che, al di sotto, al di là di questi problemi tecnici, ci sia proprio un problema forse di prestigio, più o meno giustificabile, questo non sta a me dare un giudizio, comunque, una incomprensione tra queste due Amministrazioni. Il dato più negativo, a mio parere, è che la lite rischia di trasferirsi dal livello amministrativo al livello di popolazione, facendo della localizzazione della scuola un problema di divisione tra due Comuni i cui campanili sono reciprocamente ben visibili, direi a portata di schioppo, se vogliamo dirlo. Non solo, se si percorre la statale, credo sia estremamente difficile distinguere la fine di un Comune e l'inizio dell'altro e viceversa. E purtroppo dobbiamo fare conto di queste cose. Le vie quindi sono ormai ridotte a, cioè, una volta che l'Amministrazione - e qui vorrei avere anche, direi, userò tutti gli organi che la Regione dispone per anche avere un certo supporto - le vie che oggi rimangono all'Amministrazione regionale se si vuole costruire una scuola media in quel comprensorio, sono due: o per un certo periodo di tempo, direi ragionevole, agire ancora sul buon senso degli Amministratori, oppure passare a una maniera più forte.

Dolchi (Presidente) - Assessore Benzo.

Benzo (DP) - In base alla legge nazionale, ha provveduto, in base agli stanziamenti nazionali, a una ripartizione dei fondi per la costruzione degli asili-nido. I fondi vengono assegnati proporzionalmente alla popolazione di ogni singola Regione. L'assegnazione che è stata devoluta alla Regione Valle d'Aosta, c'è stato un primo stanziamento di circa diciotto milioni e mezzo nel marzo del '73; un secondo stanziamento nell'agosto del '73 per un totale di ventiquattro milioni circa, ventotto milioni trecento novantacinquemila lire. Voi sapete che però l'Amministrazione regionale si è preoccupata, sempre in base a legge regionale, di fare una sua legge per la costruzione e la gestione degli asili-nido. È una legge addirittura con un regolamento annesso. Purtroppo la nostra legge è stata rinvita dalla Commissione di Coordinamento; verrà riportata al prossimo Consiglio regionale con delle modificazioni di cui darò poi contezza nella prossima seduta.

Per quanto concerne la seconda domanda "Quanti sono i Comuni", la legge prevede che siano i Comuni, entro il mese di aprile di ogni anno, a fare domanda per la costruzione di asili-nido. Quindi, queste somme sono somme che verranno devolute come contributi dalla parte statale e sono molto poche.

Per quanto invece riguarda la parte, diciamo, di contributo regionale, vuoi per la costruzione e successivamente per la gestione, provvederà la nostra legge che, indubbiamente, dovrà essere potenziata augurandosi però che nel prossimo anno i Comuni che hanno fatto domanda - tra cui Aosta, Aymavilles e altri ancora - provvedano alle incombenze che spettano loro per legge.

Dolchi (Presidente) - Avevamo detto che era chiusa la discussione generale. Per dichiarazione di voto darò la parola a chi la chiederà.

Pollicini (DP) - Dovrei rispondere al Consigliere Borbey. Innanzitutto mi pare opportuno respingere così quel frettoloso giudizio di gestione parziale dell'Assessorato che ha voluto dare il Consigliere Borbey. Anche perché lui, proprio in prima persona quale Sindaco, dovrebbe sapere che sono stato sollecito anche ad accettare sue richieste esorbitanti dal piano dei lavori. Esorbitanti, senza quindi farne una questione di parzialità, di gestione paritetica e tanto meno personale, quindi mi pare per lo meno ingenerosa, proprio per l'esperienza personale che lui ha avuto nei confronti dell'Assessore ai Lavori Pubblici. Ma mi ha ricordato una cosa, l'Assessore Borbey, attenzione: che il piano dei lavori non è il libro dei sogni, anche se per certi aspetti ai Sindaci può anche essere utile elencare tutta una serie di esigenze per tutto il Paese, però sul piano, chiamiamolo così, delle possibilità finanziarie basti ricordare che, se sommiamo tutte le richieste dei Sindaci, mi pare che i lavori richiesti per il '73 erano di 22 o 23 miliardi. 22 o 23 miliardi, quando il capitolo del piano di lavori era di quattro miliardi e seicento e qualche milione. Quindi stiamo attenti. Ma non basta dire questo, è opportuno dire che è vero che io sostengo che non vi è la possibilità di appaltare molti lavori perché o mancano progetti o mancano i terreni e, visto che di solito questo non è vero, leggo un elenco al Consigliere Borbey di opere per le quali manca la disponibilità dei terreni. Vediamo, per esempio, Chamois, "Ultimazione strada del cimitero"; Cogne "Ricostruzione del ponte di Lillaz": gli espropri sono in corso quindi non ci sono i terreni perché non li volevano dare, bisogna fare l'esproprio, il decreto c'è; Gressoney "Strada delle frazioni alte"; Issime "Strada di Champion"; Saint-Rhémy "2° tronco strada di Upeine"; Valgrisanche "Costruzione del piazzale"; Valpelline "Strada di Toule, Préré et Sauveran"; Villeneuve "Strada di Châtellet e Verreia". Ora, mi pare che questo primo elenco - e altri ce ne sono per quanto riguarda i progetti - sta a dimostrare che non è esatto quello che ha detto il Consigliere, il Consigliere Borbey. Non dimentichiamo che a me personalmente è toccato, di fronte a una richiesta di una strada da asfaltare, richiesta prevista anche sul piano dei lavori, recato sul posto per consegnare all'impresa il lotto da asfaltare, quella strada non è ancora costruita, cioè questa è un'esperienza che ho vissuto io e quindi non è vero quello che lei asserisce, che non esiste questo inconveniente nell'applicare un piano di lavori.

Per quanto poi riguarda, ad esempio, il problema della strada de l'Envers, sono in corso progettazioni parziali per tutta questa strada; sono in corso, dati già degli incarichi.

Per la strada di Valpelline, per la quale il piano dei lavori prevede 50 milioni, manca la disponibilità dei terreni. Il progetto è pronto però manca la disponibilità dei terreni, quindi è un discorso che, evidentemente, pone una difficoltà all'attuazione di lavori previsti su piano, finanziamenti previsti, ma ne mancano le possibilità tecniche per poterli realizzare.

Dolchi (Presidente) - No, no, no, un momento. Abbiamo considerato chiusa la discussione generale; alla chiusura della discussione generale, un momento, un momento, vi richiamo al fatto che alla chiusura della discussione generale, dopo gli Assessori, può ancora prendere la parola il Presidente della Giunta. Abbiamo una legge che è composta da numerosi articoli. I Consiglieri possono intervenire nella discussione di ogni articolo quindi mi sembra che questa facoltà, la facoltà di parlare, rimane a tutti i Consiglieri, soprattutto che, mi sembra che la discussione è avviata sul dibattito dei lavori di questo e di quel settore, per cui in ogni articolo di questa legge che andremo a discutere, i Consiglieri avranno la possibilità di trovare collocazione per il proprio intervento. Quindi la parola al Presidente della Giunta per la chiusura della discussione generale.

Dujany (DP) - Se permette, Signor Presidente, io volevo solo rispondere a osservazioni fatte da alcuni Consiglieri in relazione al problema "Piano lavori rapporto con i Comuni".

Il problema è importante ed è soprattutto sottolineato settimanalmente dai Sindaci attraverso la loro associazione, i quali rischiano di porsi sempre più in una posizione di contestazione nei riguardi dell'Amministrazione regionale e ritengono sempre più di essere lesi nei loro diritti e di essere lesi, naturalmente, anche nelle loro necessità.

Ora, mi pare che bisogna sgomberare subito il terreno da questa, da questa, direi, falsa concezione. Io ritengo che sia l'Amministrazione regionale che le Amministrazioni comunali hanno tutte dei conti fissi, interessanti la comunità della Valle d'Aosta e hanno tutte dei doveri molto difficili da compiere e devono tutte quante fare delle scelte nell'interesse della comunità. Se esistono, naturalmente, qualche volta delle diserzioni, è dovuto probabilmente a delle scelte che l'Amministrazione regionale dovrebbe porre e che non sempre è in condizioni, sul piano operativo, di seguire perché si trova continuamente sollecitata da una serie varia di interventi delle Amministrazioni comunali che debbono obbedire a delle altre necessità locali e altre necessità comunali. Avevamo detto, a un certo momento, qui in questo Consiglio, che la Regione doveva soprattutto indirizzarsi verso alcune scelte prioritarie e le scelte prioritarie mi pare fossero state indicate nell'edilizia scolastica, nelle opere igienico-sanitarie e nella, soprattutto dico in questi due tipi di opere e, in via subordinata, nella costruzione di strade, catramature, ecc., per lo meno di interventi secondari. Purtroppo, nel lato pratico, ci troviamo con una massa di richieste che sono ancora indirizzate verso le strade, mentre ci troviamo dinanzi a una infinita, cioè a una quantità rilevante di Comuni che sono ancora sprovvisti di acquedotti, che sono ancora sprovvisti di fognature, che sono ancora in una situazione insufficiente sul piano scolastico, mentre, in genere - siccome queste iniziative non sono sempre sentite in ugual modo quali le opere stradali o le catramature o opere simili - naturalmente le sollecitazioni comunali sono in una direzione diversa dalla linea che il Consiglio regionale riteneva di seguire.

Ora, io vorrei proporre al Consiglio, non in questa riunione ma, eventualmente, in una successiva o in altre riunioni, una discussione di orientamento da parte del Consiglio regionale nella scelta delle opere da finanziare sia in proprio sia a favore dei Comuni in una certa direzione, per cercare di assolvere alcuni problemi.

Quando voi pensate che al Comune di Saint-Vincent e di Châtillon bevono l'acqua declorata, quando voi pensate che il Comune di Valtournanche, dopo un temporale, ha avuto la tubazione piena di sabbia, quando voi pensate che il Breuil non ha un acquedotto - e a questi Comuni potrei elencare naturalmente un'infinità di altri Comuni - noi ci troviamo veramente dinnanzi a delle infrastrutture di primaria importanza e importanza igienico-sanitaria sostanziale, che mi pare debbano avere la priorità su altre scelte; dico la priorità perché tutti i problemi contemporaneamente non si possono risolvere. Quindi non credo che ci sia cattiva volontà ma c'è soprattutto una specie, chiamiamola così, di duplice esigenza che proviene dai vari Comuni con una visione, spesso naturalmente e logicamente nell'abito comunale dei problemi, e una visione più ampia di carattere regionale.

Vorrei ancora aggiungere che alcuni di questi problemi, soprattutto i problemi igienico-sanitari, dovrebbero essere risolti con un'ampiezza intercomunale, dovrebbero essere risolti e affrontati in un'ampiezza, riunendo vari Comuni, in modo da fare delle opere più consistenti, da fare delle opere più valide, in modo che la gestione sia più valida nell'interesse dei Comuni stessi. Non so che cosa faremo col programma dei lavori di quest'anno. La Giunta ha pensato parecchie volte alle richieste dei Sindaci; c'è una possibilità: decentrare alcuni finanziamenti alle Amministrazioni comunali dando alcuni indirizzi, però questa iniziativa presenta delle difficoltà, soprattutto nei riguardi dei Comuni che non hanno attrezzature tecniche, amministrative sufficientemente preparate perché è chiaro che, per fare gli appalti e organizzare il tutto... e quindi sarebbero ancora i Comuni piccoli, naturalmente meno organizzati, a rimetterci. D'altra parte assistiamo quotidianamente a una richiesta di autonomia dell'Amministrazione comunale, a una richiesta sottobanco delle singole Amministrazioni di dire alla Regione: "No, no appaltate voi per piacere, no, no, non dateci delle grane, appaltate voi per piacere", quindi direi che c'è tutto un complesso di contraddizioni dinnanzi alle quali dobbiamo, tutti insieme, ricercare naturalmente alcune soluzioni che siano valide. Ritengo che la costituzione delle Comunità montane, dopo un certo periodo di rodaggio - non illudiamoci i primi tempi che le cose saranno molto facili - però avrà, se non altro, un vantaggio: di responsabilizzare le singole Amministrazioni comunali, di dar loro la possibilità di confrontarsi nelle scelte e, successivamente, dare esecuzione a queste loro scelte. Penso che tutto questo richieda un certo sforzo e tutto questo richieda una certa maturità che oggi mi pare non ci sia perché tutti sono stati abituati ad agire naturalmente alla luce del proprio campanile e a non spostarsi, naturalmente, di un centimetro dalla propria delimitazione geografica perché avrebbe portato forse un vantaggio alla popolazione vicina e forse un rischio di uno svantaggio alla propria popolazione. Comunque credo che il problema possa solo essere visto in una prospettiva di Comunità montana, salvo che il Consiglio regionale ritenga, fin dal bilancio venturo, di poter dare alcuni indirizzi sui quali il Consiglio regionale potrà fissare i suoi finanziamenti e potrà così indirizzare e sollecitare le Amministrazioni comunali alla soluzione di alcuni problemi che, per me, i più importanti sono ancora rappresentati dall'edilizia scolastica e, soprattutto, dalle opere igienico-sanitarie e alcune infrastrutture sanitarie.

Credo che sia arrivato il momento di essere tutti d'accordo nel limitare gli stanziamenti per le opere stradali e per le infrastrutture di questo genere, salvo opere che abbiano un certo interesse intercomunale o regionale perché queste opere siano esse finanziate coi finanziamenti dell'agricoltura, attraverso le strade interpoderali o strade forestali come si chiamano comunemente, o attraverso i lavori pubblici. Non sempre lo scopo che l'Amministrazione ritiene di raggiungere, cioè di portare un servizio valido a favore della nostra popolazione ma il più delle volte servono o sono occasioni poi di sfruttamenti o di utilizzazioni di aree per determinate speculazioni che vengono fatte sopra delle sovrastrutture, attraverso delle infrastrutture costruite col denaro pubblico. Ecco, questa è la proposta che vorrei fare al Consiglio, porre alla riflessione del Consiglio in modo che possa dare alla Giunta delle indicazioni valide per scelte prioritarie, per il programma dei lavori pubblici per il prossimo anno 1974.

Dolchi (Presidente) - È una proposta di riflessione quella che ha fatto il Presidente della Giunta e quindi passiamo all'esame e all'approvazione degli articoli della legge. Ecco, ricordo che in questa sede, sia per porre emendamenti sia per chiarimenti, i Consiglieri possono avere la parola.

Articolo 1.

Manganone (Ind.) - Dichiarazione di voto.

Dolchi (Presidente) - La dichiarazione di voto la fa alla fine.

Manganone (Ind.) - Ah, alla fine. Mi astengo su tutti gli articoli, quindi...

Dolchi (Presidente) - Allora, per dichiarazione di voto sapete che il Regolamento è stato contrastato cioè la dichiarazione di voto può avvenire prima o dopo, c'è chi sostiene che può avvenire dopo perché uno può cambiare idea se nel corso della discussione articolo per articolo ci sono delle variazioni; comunque il Consigliere Manganoni ha dichiarato la sua astensione per tutte le votazioni sugli articoli.

Articolo 1.

Andrione (UV) - E anche noi preferiremo fare la dichiarazione di voto precedentemente, in quanto non crediamo sia sui singoli articoli che debba essere posto il problema e non crediamo neanche, per quanto abbiamo apprezzato le parole del Presidente della Giunta, che la riflessione rivolta al futuro possa risolvere da sola i problemi del presente, che poi, in questo caso, si riferiscono al passato, per il saldo di soldi già spesi, per cui votiamo contro il progetto di accettazione del bilancio in quanto, a nostro avviso, rappresenta un modo di spendere di denari regionali che non si può acconsentire.

Monami (PCI) - Ma noi votiamo a favore del provvedimento anche se il provvedimento ha la conseguenza di un'Amministrazione precedente o alcuni di questi provvedimenti sono dettati dalle conseguenze di quell'Amministrazione, della quale non facevamo parte come maggioranza. Ma dico che votiamo a favore di questo provvedimento soprattutto per le ultime considerazioni fatte dal Presidente, relativamente al bilancio di previsione del 1974, il che mi permette di ricordare al Presidente e alla Giunta che noi siamo perfettamente d'accordo che il bilancio debba essere esaminato e, se questo attimo di riflessione serve ai Consiglieri, deve servire anche a tutti coloro che saranno chiamati a dare il loro contributo per l'elaborazione del bilancio del '74. Dicevo, è necessario prepararci e preoccuparci perché il bilancio sia veramente un documento che sia il frutto di un dibattito approfondito con le Comunità montane, con i Comuni, con le organizzazioni sindacali, con le organizzazioni di categoria dei cittadini, con gli operatori economici della città; abbiamo bisogno di approfondire questo dibattito perché il bilancio deve costituire e, se a questo diamo il significato che deve avere, deve costituire una linea programmatica di azione per tutto il 1974. Quindi, votando a favore di questo provvedimento, sollecitiamo la Giunta a iniziare immediatamente, per quanto possibile, questo dibattito prima all'interno della maggioranza, poi con i Gruppi consiliari e con tutte quelle categorie a cui il Presidente si è riferito. Soltanto se noi riusciamo a restituire al Consiglio il suo prestigio e la sua autorità e soltanto se noi riusciamo a chiamare a collaborare e a contribuire all'Amministrazione pubblica il maggior numero di cittadini, la partecipazione democratica, quella che da tutti è chiamata indispensabile partecipazione democratica, potremmo dire di fare della vera Amministrazione pubblica perché non è riservata a pochi ma è riservata a tutti o almeno a tutti coloro che di questo problema vogliono interessarsene. Con questo invito al Presidente della Giunta e alla Giunta comunico che, per altri motivi e per questo motivo, votiamo a favore di questo provvedimento.

Dolchi (Presidente) - Allora continuiamo con le dichiarazioni di voto, prima dell'inizio dell'esame articolo per articolo.

Bordon (DC) - Vi dico perché non ho preso la parola prima, proprio per non perdere tempo, d'altronde il punto di vista nostro è già stato illustrato dal Consigliere Bondaz e poi dal Consigliere Borbey e, pertanto, io non potrei che ripetere in parte quello che hanno già detto anche gli altri Consiglieri perché, effettivamente, ci sarebbero ancora tanti punti che potrebbero essere dibattuti, dibatterli vale la pena. Quando io vi abbia preso un capitolo, ve lo abbia sviscerato, abbia aggiunto a quello che è stato stanziato nel bilancio di previsione, quello che la rettifica lascia le cose come sono, perché già sappiamo che voi avete le vostre idee e noi abbiamo le nostre e quindi le portiamo avanti. Quindi noi non possiamo neanche condizionare, come ha potuto fare felicemente il Consigliere Monami, questa nostra approvazione di questa sera, riallacciandola al bilancio del '74 per l'ovvio motivo che lui fa parte della maggioranza e noi facciamo parte della minoranza, quindi non vogliamo condizionare per niente le nostre future decisioni e quindi, per il '74, vedremo poi quello che dovremo fare. Oggi come oggi, tenuto conto di tutto il dibattito che è avvenuto qui dentro, noi non ci sentiamo di votare questo provvedimento e quindi votiamo contro. Una piccolissima parentesi: questo periodo di riflessione che ci è stato così cortesemente suggerito dal Presidente della Giunta mi fa ritornare a galla un rincrescimento; quando stamattina il Presidente del Consiglio ebbe a dire: "Ma per la lettera che vi è pervenuta da parte dei Comuni, io ve ne farò fare fotocopia e ve la distribuirò", io, francamente, avevo desiderio di dire: "Perché non ce la legge qui in Consiglio?". Era bello, in quanto noi Consiglieri avremo la fotocopia ma il pubblico che viene qui e che assiste a queste nostre sedute, io penso che abbia il diritto di sapere ampiamente quello che viene dibattuto qui, quindi proprio chiedo scusa per questa mia parentesi ma non succederà mai più, almeno per quanto mi riguarda, che una lettera che viene inviata, venga poi mandata in fotocopia perché poi che cosa dovrà accadere? Dovrà accadere una nuova riunione, una nuova mozione, un qualche cosa che porti questo dibattito, quindi noi avremmo potuto dibattere questa sera molto meglio e potremmo andare a casa per avere maggiore riflessione cioè più ponderatezza ecc. ecc. se avessimo saputo che cosa dicevano quei Comuni. A ogni modo, questo vuol dire che non accadrà più e ce lo vedremo in futuro.

Per questo votiamo contro.

Jorrioz (PSDI) - Io mi asterrò dalla votazione, proprio per attenermi a quanto è affiorato nel dibattito e nello stesso tempo per accogliere un invito del Presidente della Giunta di ripensamento e vedremo al prossimo dibattito sul futuro bilancio quella che sarà la nostra posizione per il bilancio del 1974, grazie.

Chanu (DP) - A nome del Gruppo dei Democratici Popolari dichiaro voto favorevole all'approvazione della legge che ci è stata sottoposta, questo sia perché ritengo - pur non avendo fatto parte personalmente della passata Amministrazione - che, dopo le illustrazioni e i chiarimenti avuti dagli Assessori responsabili dei vari dicasteri, i motivi di critica e i motivi di rilievo che sono stati sollevati possano essere superati con la maggior tranquillità possibile, sia perché in effetti ritengo che, dopo quanto il Presidente della Giunta ci ha detto e sulla base di quella che dovrà essere la linea impostativa, che tutti, maggioranza e opposizione, dovranno prendere senza condizionamenti, diciamo predeterminati dal fatto che uno sia in maggioranza e l'altro sia in opposizione, la discussione del bilancio sarà certamente improntata ed impostata in modo tale da poter ottenere un documento, nel prossimo futuro, che sia effettivamente rispondente a quelle che sono le esigenze di una sana Amministrazione e a quelle che sono soprattutto le esigenze della Regione. Pertanto, dichiaro che i Democratici Popolari daranno voto favorevole. Vorrei soltanto fare una precisazione: io non ritengo che quando è stato detto in sede di dichiarazione di voto, anche sotto voce del Consigliere Andrione, risponda a esattezza e cioè che si tratti di tamponamenti di soldi già spesi. Si tratta soltanto, in questa fattispecie, di rimpinguamento di capitoli di spesa senza i quali non si potrebbe naturalmente affrontare quelli che sono gli adempimenti necessari, in base alle nuove previsioni di entrata che sono state riscontrate.

Andrione (UV) - ... al Presidente del Consiglio l'osservazione di una norma che impedisce in sede di dichiarazione di voto di fare delle polemiche, specie con chi ha già fatto la sua dichiarazione di voto e che quindi non può più rispondere.

Dolchi (Presidente) - Il Consigliere Andrione mi ha anticipato, mi ha preceduto in quella che doveva essere l'osservazione al Consigliere Chanu.

Ancora per dichiarazione di voto. Non c'è più nessuno.

Passiamo all'articolo 1. Ci sono osservazioni? Chi chiede la parola sull'articolo 1? Allora metto in approvazione l'articolo 1.

Chi è d'accordo e pregato di alzare la mano. Chi non è d'accordo? Chi si astiene? Consigliere Parisi, scusi non abbiamo... ha votato a favore.

Esito della votazione: presenti 31, votanti 29, maggioranza 15, cioè, pardon: presenti 31, votanti 29, maggioranza 16, favorevoli 19, contrari 10.

Il Consiglio approva.

Farei una preghiera ai Consiglieri: se fosse possibile di non assentarsi dall'Aula nel corso della votazione per evitare, fin dove è possibile, di modificare i conteggi delle votazioni.

Articolo 2. Chi chiede la parola? Metto in approvazione l'articolo 2.

Chi è d'accordo è pregato di alzare la mano. Chi non è d'accordo? Chi si astiene?

Esito della votazione: 31 presenti, 28 votanti, 3 astenuti: i Consiglieri Manganone, Jorrioz e Parisi, 10 contrari.

Il Consiglio approva.

Articolo 3. Non ci sono osservazioni, metto in approvazione l'articolo 3.

Chi è d'accordo è pregato di alzare la mano. Chi non è d'accordo? Chi si astiene?

Stessa votazione: 31 presenti, 28 votanti, 3 astenuti, 10 contrari.

Il Consiglio approva.

Articolo 4. Ci sono osservazioni? Metto in votazione l'articolo 4.

Chi è d'accordo è pregato di alzare la mano, grazie. Chi non è d'accordo? Chi si astiene?

Stesso risultato.

Il Consiglio approva.

Articolo 5. Ci sono osservazioni? Metto in votazione l'articolo 5.

Chi è d'accordo è pregato di alzare la mano, grazie. Chi non è d'accordo? Chi si astiene?

Stesso risultato.

Il Consiglio approva.

Articolo 6. Se non ci sono dichiarazioni esplicite circa una variazione nella votazione, io darei i risultati fin qui acquisiti senza fare alzare le mani ai Consiglieri.

Articolo 7. Stessa votazione.

Il Consiglio approva.

Articolo 8. Stessa votazione.

Il Consiglio approva.

Articolo 9. Stessa votazione.

Il Consiglio approva.

Articolo 10. Stessa votazione.

Il Consiglio approva.

Articolo 11. Stessa votazione.

Il Consiglio approva.

Articolo 12. Stessa votazione.

Il Consiglio approva.

Articolo 13. Stessa votazione.

Il Consiglio approva.

Articolo 14. Stessa votazione.

Il Consiglio approva.

Articolo 15. Stessa votazione.

Il Consiglio approva.

Articolo 16. Stessa votazione.

Il Consiglio approva.

Articolo 17. Stessa votazione.

Il Consiglio approva.

Articolo 18. Stessa votazione.

Il Consiglio approva.

Articolo 19. Stessa votazione.

Il Consiglio approva.

Articolo 20. Stessa votazione.

Il Consiglio approva.

Articolo 21. Stessa votazione.

Il Consiglio approva.

Si passa alla votazione segreta.

Esito della votazione: presenti 32, votanti 29, astenuti 3, maggioranza 17, voti favorevoli 19, voti contrari 10.

Il Consiglio approva.