Oggetto del Consiglio n. 799 del 8 novembre 1989 - Resoconto
OGGETTO N. 799/IX - NOTIZIE SUGLI SVILUPPI CONCRETI DELLE PRATICHE NECESSARIE PER RENDERE OPERATIVA LA BANCA REGIONALE. (Interrogazione)
PRESIDENTE:Do lettura dell'interrogazione presentata dai Consiglieri Mafrica e Bajocco ed iscritta al punto 5 dell'ordine del giorno.
INTERROGAZIONE
Da alcuni mesi il Consiglio regionale ha acquistato i locali da destinare a sede della Banca regionale ed ha nominato i propri rappresentanti nel Consiglio di Amministrazione e nel Collegio sindacale della società.
Poiché, a parte alcune dichiarazioni rilasciate dall'Assessore Voyat dopo un suo incontro romano, non si sono avute notizie di sviluppi concreti né sul piano operativo né su quello societario;
i sottoscritti Consiglieri regionali
INTERROGANO
l'Assessore regionale competente per conoscere:
1) a che punto si trovano le pratiche necessarie per rendere operativa la Banca regionale;
2) quali sono e con quali quote gli azionisti oggi presenti nella società;
3) per quali servizi e con quali strutture la Banca regionale comincerà ad operare.
PRESIDENTE: Ha chiesto la parola l’Assessore alle Finanze, Voyat; ne ha facoltà.
VOYAT (UV):Dopo l'approvazione dello statuto della banca da parte del Consiglio regionale, avvenuta il 9 novembre 1988, tutta la documentazione è stata trasmessa alla Banca d'Italia nel gennaio di quest'anno per ottenere le dovute autorizzazioni.
Nel mese di luglio, dopo circa sette mesi di silenzio, il Presidente della Giunta ha chiesto un incontro con il Governatore della Banca d'Italia, per sapere se erano sorte difficoltà per il rilascio di tale autorizzazione. Il Governatore, nel corso dell'incontro, gli ha assicurato che entro ottobre avremmo avuto una risposta.
Così è stato ed infatti l’11 ottobre abbiamo ricevuto le osservazioni della Banca d'Italia, che ci chiedeva di apportare alcune piccole modifiche allo statuto ed una piccola modifica alla legge istitutiva della banca.
Tali modifiche sono già state vagliate dalla Giunta regionale e trasmesse alla Presidenza del Consiglio. Poiché saranno discusse nel Consiglio dei Ministri del 22 ottobre, riteniamo che nulla osti a che la Banca d'Italia ci possa poi dare le dovute autorizzazioni per consentirci di costituire entro gennaio o febbraio la società e quindi la banca regionale.
Al punto secondo dell'interrogazione ("quali sono e con quali quote gli azionisti oggi presenti nella società") rispondo dicendo che all'atto della comunicazione dei membri che dovrebbero far parte del consiglio di amministrazione è già stato comunicato che le banche che al momento dovrebbero far parte di questo istituto con il 15% ciascuna sono la Cassa di Risparmio di Torino ed il Monte dei Paschi di Siena. Rimane ovviamente spazio per l'ingresso di altri istituti di Credito in questa società.
Per quanto concerne il terzo quesito dell'interrogazione tengo a precisare che innanzitutto verranno istituiti i servizi previsti dall'articolo 4 dello statuto, raccolta del risparmio ed esercizio del credito in tutte le forme consentite dalle leggi, mentre gli altri servizi saranno poi stabiliti dal consiglio di amministrazione, così come ci è stato anche chiesto dalla Banca d'Italia, nel senso che tale consiglio, una volta costituito, funzionerà autonomamente, senza alcuna interferenza di carattere politico o partitico.
I partner della banca ci hanno detto che all'inizio saranno attuati i servizi più elementari, mentre saranno rinviati nel tempo tutti gli altri, come ad esempio quelli di tesoreria o di gestione di fondi di rotazione. All'inizio, quindi, la banca provvederà esclusivamente alla raccolta del risparmio ed alla sua utilizzazione, anche se, probabilmente già nel corso del 1990, il consiglio di amministrazione stabilirà quali altri servizi avviare.
PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Mafrica; ne ha facoltà.
MAFRICA (PCI):Avevamo cominciato a parlare della banca prima delle elezioni regionali. La legge istitutiva è stata votata nel novembre del 1988. E' trascorso un anno da allora e veniamo a sapere che dobbiamo rivedere alcune cose. Mi pare che tra le cose da rivedere ci sia anche il nome, eppure tale questione era già stata sollevata in Consiglio dai Consiglieri Dolchi ed Andrione.
Attendiamo di verificare quali sono le modifiche richieste dalla Banca d'Italia augurandoci, come dice l'Assessore, che si tratti solo di modifiche marginali, perché i tempi di formazione di questa società stanno diventando molto lunghi e la nostra preoccupazione è di trovarci con una banca che entra sul mercato quando la concorrenza si fa più forte, non solo a livello italiano, ma anche a livello europeo. Dal 1990, infatti, con la libera circolazione dei capitali, nel settore bancario ci sarà una battaglia piuttosto dura e le grandi banche tedesche ed olandesi non staranno certamente a guardare.
Lo scopo dell'interrogazione quindi è di verificare e, se possibile, di sollecitare un'accelerazione dei tempi.
Noi siamo d'accordo sul fatto che questa banca debba operare sul terreno che le è proprio, che abbia una sua autonomia operativa e che riesca a stare in piedi con le proprie gambe.
Crediamo che si debba prestare grande attenzione ai servizi ed alle strutture perché, data la concorrenza nazionale ed internazionale, per avere una banca che riesca a svolgere il proprio ruolo, saranno da valutare molto attentamente la specializzazione e la particolarità delle condizioni che dovrà offrire alla clientela.
PRESIDENTE:Prima di passare al punto n. 6 dell'ordine del giorno, do notizia che la legge sul bilancio e quella finanziaria hanno già avuto il benestare di ricevibilità da parte dell'Ufficio legislativo e quindi saranno distribuite in mattinata ai colleghi Consiglieri.
Le interpellanze iscritte ai punti n. 6, 7 e 8 dell'ordine del giorno vengono rinviate alla seduta pomeridiana, perché sono indirizzate al Presidente della Giunta che è momentaneamente assente.
Si passa pertanto alla trattazione dell'oggetto iscritto al punto n. 9 dell'ordine del giorno.