Oggetto del Consiglio n. 2671 del 11 marzo 1987 - Resoconto
OGGETTO N. 2671/VIII - MOTIVI DELLA MANCATA REGOLARIZZAZIONE DEGLI ATTI RELATIVI ALLA NOMINA DEL COORDINATORE AMMINISTRATIVO DELL'U.S.L. DELLA VALLE D'AOSTA.- (Interpellanza).
PRESIDENTE: Do lettura dell'interpellanza in oggetto presentata dal Consigliere Aloisi:
INTERPELLANZA
ESSENDO STATO RINVIATO a giudizio, ai sensi dell'articolo 476 del Codice Penale (falso materiale in atto pubblico, commesso da pubblico ufficiale), e dell'articolo 479 del Codice Penale (falso ideologico commesso da pubblico ufficiale) il dott. Alberto Morelli, il quale dalle delibere del Comitato di gestione dell'USL della Valle d'Aosta risulterebbe essere Coordinatore amministrativo;
CONSIDERATO CHE il procedimento penale avrà luogo nel mese di aprile p.v. presso il Tribunale di Aosta;
RIESAMINATO il contenuto dell'interrogazione con risposta scritta, del Consigliere Gaetano Baldassarre, in data 19.9.1984, nel quale era evidenziato quanto segue:
"riscontrato che, la data di conseguimento della qualifica di Dirigente del dipendente Alberto Morelli è cambiata e risulta essere: 11 febbraio 1980 per il ruolo INAM e per la deliberazione del Commissario liquidatore dell'INAM; 11 febbraio 1979 per il ruolo regionale del Servizio Sanitario Nazionale addetto all'Unità Sanitaria Locale della Valle d'Aosta. Comportando la predetta retrodatazione dell'anzianità di qualifica notevoli vantaggi nella valutazione dei titoli di carriera a danno di altri dipendenti generando quindi eventuali discriminazioni e favoritismi di vario genere";
Nonché l'interrogazione presentata dal sottoscritto in data 31 dicembre 1984 con la quale era evidenziata a chiare lettere la situazione di illegittimità dell'affidamento dell'incarico di "Coordinatore amministrativo", essendo state annullate dalla CORECO con proprio decreto n. 850 del 29.8.1983 le deliberazioni del Comitato di gestione dell'USL;
RITENUTO assurdo che, l'Assessore regionale alla Sanità ed il Presidente dell'USL della Valle d'Aosta mostrino di ignorare l'esatta posizione giuridica del predetto Dott. Morelli, assicurando la piena regolarità degli atti amministrativi dell'USL, come se nell'interrogazione sopra richiamata del 31 dicembre 1984, il sottoscritto non avesse evidenziato la nullità della nomina a Coordinatore amministrativo del Dott. Morelli, decretata con provvedimento dell'Organo di tutela, citando addirittura la delibera dell'USL n. 850 del 29 agosto 1983, annullata dalla CORECO, e quindi essendo ben noto ai responsabili dell'USL il caso del Dott. Morelli.
Tutto ciò premesso, il sottoscritto Consigliere regionale del MSI-DN
INTERPELLA
l'Assessore regionale alla Sanità ed Assistenza Sociale per sapere:
1) per quali motivi, malgrado la denunzia inoltrata sia dal Consigliere Baldassarre in data 19.9.84, sia dal sottoscritto in data 31.12.84, non siano stati adottati i provvedimenti volti a rimuovere l'invalidità degli atti amministrativi prodotti dall'USL e sottoscritti da un sedicente Coordinatore amministrativo al quale la stessa CORECO aveva annullato la delibera di conferimento dell'incarico provvisorio di Coordinatore amministrativo;
2) quali provvedimenti sono stati assunti dal Presidente dell'USL conseguentemente ai gravissimi reati contestati al Dott. Alberto Morelli in Considerazione dell'incarico che svolge con indubbi riflessi sull'attività amministrativa dell'USL della Valle d'Aosta.
PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Aloisi; ne ha facoltà.
ALOISI (M.S.I.): "È una vicenda che ormai dura da parecchi anni, perché risale agli inizi del 1983, sulla quale sono state presentate varie interrogazioni ed interpellanze e sulla quale sono state date varie risposte da parte dell'Assessorato (ho qui con me tutta la relativa documentazione) e che ormai è diventata di grande attualità, perché il direttore dell'U.S.L. è stato rinviato a giudizio con l'accusa di falso in atto pubblico". Questo è quanto citava "La Stampa" del 12 febbraio 1987.
Vorrei fare una breve cronistoria per documentare ed illustrare i motivi per i quali il direttore dell'U.S.L., dott. Morelli, è stato rinviato a giudizio e per dare una mia spiegazione sulle eventuali responsabilità dell'U.S.L. e dell'Assessorato alla Sanità.
Innanzitutto, c'è da dire che il dott. Morelli proviene dall'INAM, dove, alla data del 20.12.1979, rivestiva la qualifica tipica, prevista dall'allegato 2 al D.P.R. 761 del 1979, di "collaboratore amministrativo" ed acquisiva la qualifica, altrettanto tipica, di "dirigente nel parastato" solo nel febbraio del 1980. Ai sensi dell'allegato 2 dell'articolo 64 del D.P.R. 761, la collocazione nell'U.S.L. doveva avvenire nella posizione funzionale di "collaboratore amministrativo", in quanto il dottor Morelli era tale nell'ente di provenienza al 20.12.1979 ed in quanto il successivo passaggio di qualifica a "dirigente del parastato", equivalente a vice-direttore amministrativo nell'U.S.L., è avvenuto solo nel febbraio del 1980 e non è stato conseguito per pubblico concorso. Trattandosi inoltre di qualifica tipica, non era invocabile l'applicazione del criterio di equipollenza.
Anche la più favorevole applicazione delle norme succitate, che avrebbe dovuto ignorare il fatto che la posizione di dirigente del parastato non era stata conseguita per pubblico concorso, ma per concorso interno, avrebbe dovuto condurre al suo inserimento nell'U.S.L. nella posizione funzionale di vice-direttore amministrativo, corrispondente alla qualifica di dirigente nel parastato, posseduta all'1.1.1981, data del passaggio all'U.S.L..
La Giunta regionale e l'U.S.L., con atti successivi e fra loro collegati, hanno invece ben diversamente operato. La Giunta regionale, nel 1981, ha modificato sul primo ruolo del personale dell'U.S.L. la data del 20.2.1980 di acquisizione della posizione funzionale di dirigente del parastato del dott. Morelli, quale risultava dall'atto ufficiale della disciolta INAM, in quella del 20.2.1979, giustificando così l'inquadramento del dott. Morelli tra i vice-direttori amministrativi. A fondamento di tale operato sembra esservi stata una lettera, poi rivelatasi apocrifa, della Direzione generale dell'INAM, attestante che gli effetti giuridici dell'acquisizione, da parte del dott. Morelli, della nuova qualifica di dirigente, potevano essere retrodatati al 20.2.1979.
Inoltre, la Giunta regionale non ha tenuto in nessun conto né la circolare n. 49 del 18.7.1984 del Ministro del Tesoro, né la circolare 20.1.1986 dello stesso Ministero, indirizzata ai rappresentanti del Tesoro in seno alla CO.RE.CO., al Collegio dei Revisori dei conti, all'Ispettorato Generale di Finanza ed inviata anche al Presidente della Giunta regionale.
La Giunta regionale, all'atto della pubblicazione dei ruoli dell'anno 1984, modificava nuovamente la data del 20.2.1979 in quella dei 20.2.1980, ripristinando così quanto dichiarato dall'INAM. Nel frattempo, seguiva un'indagine della Guardia di Finanza, stavolta in veste di Polizia giudiziaria.
L'U.S.L., fin dalla sua costituzione, aveva affidato al dott. Morelli le funzioni di direttore capo servizio, prima attribuendogli la responsabilità del Servizio di medicina di base, che spetta per legge ad un medico, e poi, nel 1982, anche quella del Servizio economico finanziario.
L'U.S.L. stessa, con propria delibera n. 274 del 3.3.1986, ha assegnato definitivamente il posto di direttore amministrativo capo servizio del Servizio economico finanziario al dott. Morelli.
Diverse interpellanze ed interrogazioni, in cui si denunciavano le irregolarità sopra richiamate e le disposizioni violate, sono state presentate in Consiglio regionale, come avevo citato prima, dal 1983 in poi. In tutte le risposte si assicurava la piena regolarità dell'operato dell'Amministrazione e non si faceva nessun cenno alle disposizioni ministeriali, che pure erano state menzionate nelle interrogazioni. Inoltre, la Giunta regionale, con le delibere nn. 816 e 7162, aveva attestato, con grossolana alterazione della verità documentale, che il dott. Morelli aveva conseguito la posizione funzionale di direttore capo servizio e che tale acquisizione era avvenuta alla data dell'11.2.1980.
L'iter esposto mostra il disegno di porre, fin dalla costituzione dell'U.S.L., il dott. Morelli in posizione funzionale apicale e di attribuirgli la qualifica di direttore capo servizio, nonché la funzione di direttore amministrativo. Dapprima, lo scopo è perseguito e raggiunto retrodatando indebitamente al 20.12.1979 l'acquisizione di una qualifica, avvenuta solo successivamente e non per pubblico concorso; poi, riconoscendo come svolte, funzioni di direttore della sede INAM di Aosta mai formalmente attribuite e, alterando la verità, considerando il dott. Morelli dipendente e con qualifica atipica, in contrasto con la realtà documentale; infine, in violazione di leggi e disposizioni ministeriali, applicando indebitamente a tali funzioni, che comunque non sono qualifiche, il criterio della equipollenza, con attestata decorrenza dal 12.2.1980, con effetti giuridici dal 20.12.1979.
Emerge del pari la determinazione di sostituirsi alla legge dello Stato attribuendo benefici non dovuti, nonché quella di derogare a vincolanti disposizioni ministeriali omettendo di denunciare le deviazioni e di ripristinare la legalità.
Oggi, il dott. Alberto Morelli è accusato di falso. Senza la modificazione apportata ai ruoli, che è il presupposto dell'accusa di falso, al dott. Morelli non si sarebbe potuto affidare alcun incarico direttivo nell'U.S.L..
A questo punto mi pare di aver ampiamente illustrato la posizione giuridica del dott. Morelli, che è stato a sua volta rinviato a giudizio dall'autorità giudiziaria. Con questa interpellanza chiedo di sapere dall'Assessore quali sono le motivazioni, visto che da lungo tempo, e cioè da tre anni a questa parte, sia il sottoscritto che altri Colleghi, avevano denunciato questa irregolarità. Io ho tutte le risposte dell'Assessore che dimostrano le irregolarità che sto illustrando, per cui vorrei sapere come mai, nonostante le richieste e le denunce che erano state sollevate, non sono stati presi provvedimenti in merito e come mai bisogna aspettare l'intervento dell'autorità giudiziaria per ripristinare la legalità. Grazie.
PRESIDENTE: Ha chiesto la parola l'Assessore alla Sanità ed Assistenza Sociale, Voyat; ne ha facoltà.
VOYAT (U.V.): Premesso che le irregolarità sono dipese da una lettera e non da quanto è stato fatto dall'Amministrazione regionale, tengo a precisare che quella lettera non è mai stata presa in considerazione, né dall'Amministrazione regionale, né dall'U.S.L..
Per capire come si arriva a determinare la posizione del dott. Morelli, occorre che sia chiaro (del resto è già stata fornita la relativa documentazione anche al Consigliere Aloisi) che alla data di approvazione del D.P.R. 20.12.1979, l'interessato aveva la qualifica di collaboratore, invece, alla data di entrata in vigore del D.P.R., aveva la qualifica di dirigente. A questo punto, approvate le debite delibere e ricorrendo anche al principio dell'equipollenza, la Regione ha dato al dott. Morelli, nella sua qualifica di collaboratore, la possibilità di accedere a quel posto.
Questa procedura non è mai stata messa in discussione, tranne che da alcuni. Anche al momento dell'approvazione delle relative delibere, quando si è ricorsi al principio dell'equipollenza, si è sempre sostenuto che nel caso ci fossero direttive diverse o non fossero approvate le deliberazioni e che l'argomento sarebbe stato ripreso per essere ridiscusso. Poiché quelle deliberazioni sono state approvate, per noi la situazione rimane valida così com'è ora.
In merito a quanto richiesto dal Consigliere Aloisi, che vuole conoscere la posizione attuale del dott. Morelli come coordinatore amministrativo e non come dirigente amministrativo, tengo a precisare che la posizione giuridica del dott. Morelli è quella di direttore amministrativo, capo servizio, alla quale è pervenuto in base alla qualifica di vice direttore amministrativo, che è stata riconosciuta con lettera autentica dell'INAM. A quella posizione egli aveva titolo all'atto del trasferimento delle funzioni all'U.S.L..
Come dicevo prima, dando applicazione al principio dell'equipollenza, noi abbiamo attribuito al dott. Morelli la funzione di direttore, in quanto egli svolgeva tale attività presso l'INAM. Il Consigliere Aloisi sostiene giustamente che la deliberazione n. 1081 del 23.12.1982, parzialmente approvata dalla CO.RE.CO., evidenzia: "...che il dott. Morelli è privo di incarico formale delle funzioni di coordinatore amministrativo". A decorrere dall'1.7.1983, tali funzioni non sono state più riconosciute al dott. Morelli e, pertanto, egli oggi svolge tali funzioni, senza che sia stata adottata alcuna deliberazione in merito, per il semplice fatto che si tratta dell'unica persona che abbia la possibilità ed i titoli per poterle espletare. Egli adempie a tali funzioni come "facente funzioni", senza avere alcun incarico formale da parte dell'U.S.L., anche perché quelle funzioni debbono essere svolte da qualcuno ed il dott. Morelli è, attualmente, l'unica persona che possa svolgere come "facente funzioni".
Nel merito dei coordinatori amministrativi dei diversi servizi, l'U.S.L. ha proceduto ad una prima deliberazione, con la quale ha indicato i criteri e le modalità da seguire per assegnare le responsabilità dei diversi servizi. Laddove esiste un solo apicale, questi funge da responsabile e contemporaneamente da coordinatore e si è già provveduto a deliberare in merito. Per i servizi o per le unità in cui esistono o sono previsti più apicali, l'U.S.L. sta provvedendo ad emanare delle disposizioni in merito, che però non sono state ancora deliberate per il servizio nel quale presta la sua opera il dott. Morelli, in quanto egli è, per il momento, l'unica persona in grado di adempiere a tali funzioni.
PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Aloisi; ne ha facoltà.
ALOISI (M.S.I.): Mi dichiaro totalmente insoddisfatto delle risposte dell'Assessore, anche se capisco che la materia è complicata e non è facile districarvisi con una certa disinvoltura. Però, non posso accettare che ci si arrampichi sui vetri, perché sia i regolamenti che le leggi sono chiari. In materia di equipollenza, ad esempio, l'articolo 64 del D.P.R. 761 è chiarissimo e non può essere interpretato in un modo piuttosto che in un altro ed infatti recita testualmente: "Si ritiene necessario ribadire quanto è già stato esplicitato con la precedente circolare, laddove è stato precisato che l'inquadramento del personale dell'U.S.L. deve essere effettuato, non sulla base delle funzioni svolte o della tipologia del lavoro espletato, bensì tenendo conto della qualifica effettivamente rivestita nell'ordinamento di provenienza".
Assessore, ho qui con me tutta la documentazione che mi porta a sostenere che la qualifica del dottor Morelli era quella di collaboratore. Il problema, quindi, è un altro: le leggi devono essere lette attentamente, devono essere rispettate ed applicate.
Oltretutto, in un'altra risposta, che mi era stata data in occasione di una interrogazione con risposta scritta, mi era stato detto che, trovandoci in una Regione che non fa riferimento alla provincia di Aosta, come nei tempi passati, certe disposizioni o normative dello Stato vengono gestite come può far piacere o comodo a noi. Questo era il senso di quella risposta, che potrei cercare per essere più preciso. Io, invece, sostengo la tesi che i regolamenti delle U.S.L. devono essere applicati nel pieno rispetto della legislazione nazionale.
Nel merito delle risposte che mi sono state date, posso dire che io ho sollevato da anni il problema che, per il semplice fatto che ci sia stato un rinvio a giudizio fa presupporre, perlomeno, che ci siano state delle irregolarità o degli illeciti.
Invito pertanto l'Assessore ad esaminare attentamente questo problema, perché sullo stesso c'è anche un'altra interrogazione parlamentare, e lo pregherei di valutare l'eventualità di mettere a concorso certi posti senza delegarli, sostenendo semplicemente la tesi che, non essendoci nessuno, per adesso si può lasciare il dott. Morelli. Non è possibile lasciare che una persona occupi un posto per dieci anni, con la semplice giustificazione che non c'è nessuno in grado di sostituirla. Allora si metta quel posto a concorso e si cerchi di regolarizzare la situazione. Penso che sia la cosa migliore da fare. Grazie.