Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 2666 del 11 marzo 1987 - Resoconto

OGGETTO N. 2666/VIII - NECESSITÀ DI UN'ADEGUATA PISTA DI RIENTRO PER GLI SCIATORI DEL COMPRENSORIO DEL COL CHECROUIT VERSO COURMAYEUR. (Interpellanza).

PRESIDENTE: Do lettura dell'interpellanza in oggetto presentata dai Consiglieri Breuvé, Pascale e Torrione:

INTERPELLANZA

Constatato che nei giorni di massima presenza il numero degli sciatori presenti nel comprensorio della Val Veny assomma ad oltre 10.000 persone;

Accertato che un qualsiasi inconveniente di tipo tecnico sugli attuali impianti di risalita al Col Checrouit determinerebbe il mancato ritorno di una massa così consistente di sciatori per la mancanza di una adeguata pista di rientro;

Rilevato che le attuali strutture ricettive del Col Checrouit non consentirebbero assolutamente la permanenza e l'alloggiamento di una simile moltitudine di turisti con tutte le possibili conseguenze negative che una simile situazione di emergenza potrebbe comportare

INTERPELLANO

l'Assessore competente per conoscere se la Giunta regionale ha preso in considerazione una situazione del genere individuando soluzioni atte ad eliminare i pericoli derivanti da improvvisi guasti tecnici di risalita al Col Checrouit.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Segretario Breuvé; ne ha facoltà.

BREUVÉ (P.S.I.): Non le nascondo di aver presentato questa interpellanza per la grave preoccupazione che suscita in me la situazione di cui trattasi. C'è, infatti, un comprensorio sciistico capace di ospitare più di 10.000 persone, ma non vi è alcuna possibilità di farle scendere, in caso di necessità, senza l'ausilio di un mezzo tecnico.

Mi sembra di aver ben esposto la situazione nel testo dell'interpellanza e, pertanto, le chiedo cosa ne pensa in merito e se condivide con me la gravità della situazione.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola l'Assessore al Turismo, Urbanistica e Beni Culturali, Lanièce; ne ha facoltà.

LANIECE (D.C.): Lo studio di una soluzione per consentire il rientro con gli sci dal comprensorio Val Vény-Checrouit a Dolonne e ad Entrèves, è da anni oggetto di particolare attenzione da parte degli uffici competenti della Regione e della Società Funivie Val Vény.

Allo stato delle cose, l'agibilità della pista di rientro lungo la Val Vény, già in passato praticabile solo in condizioni particolarmente favorevoli, è ora quasi del tutto pregiudicata per effetto dell'avanzamento del ghiacciaio della Brenva verso il fiume. Sul versante di Dolonne, invece, la discesa è resa problematica dall'elevata pendenza del primo tratto di pista sottostante all'arrivo della funivia a Courmayeur. Per risolvere tali difficoltà sono già state formulate alcune proposte tecniche, attualmente al vaglio degli uffici regionali. Il problema è reso particolarmente complesso, oltre che dall'elevata pendenza, anche dalla natura instabile del terreno, nel tratto iniziale del percorso della pista, per superare il quale sarà necessario adottare, anche al fine di evitare inserimenti inattuabili sotto il profilo ambientale, soluzioni tecniche costose e sofisticate.

Va comunque fatto rilevare che i tre impianti di arroccamento (cabinovia di Dolonne, funivie di Courmayeur e di Entrèves) sono dotati di doppi o tripli sistemi di trazione di riserva, funzionanti anche in caso di mancanza di energia elettrica, per cui appare come evento estremamente improbabile un blocco totale del loro funzionamento. È certo che in caso di gravi danni, far scendere a valle grosse masse di sciatori, con questi mezzi, diventa comunque un grosso problema.

La Regione, quindi, sta studiando il problema per trovare una soluzione, che è resa molto complicata per la questione dell'impatto ambientale. Sono già stati esaminati due o tre progetti di fattibilità ed ora la Giunta sta cercando di esaminare tutta la situazione per trovare una soluzione al problema, nel quale il Consigliere Breuvé avverte, a ragione, la presenza di situazioni di pericolo.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Segretario Breuvé; ne ha facoltà.

BREUVÉ (P.S.I.): Mi fa molto piacere che anche lei sia preoccupato. Io credo che oggi si possa tutelare l'ambiente, anche perché gli ambientalisti comprendono la gravità di questo problema. Tuttavia, anche rispettando la tutela dell'ambiente, si dovrebbe comunque poter riuscire a fare qualche cosa, grazie alle tecniche oggi disponibili. Lei Assessore mi insegna che...

(...INTERRUZIONE...)

BREUVÉ (P.S.I.): Grazie, Assessore, questo le fa molto onore. Ribadisco ancora la mia preoccupazione e spero che, sempre nella tutela dell'ambiente, si possa fare tutto quanto è necessario per garantire un sicuro rientro a valle agli sciatori di Courmayeur. Ricordo che è bene non fidarsi troppo degli eventi improbabili, perché non si sa mai che cosa ci può riservare la natura. Cerchiamo, quindi, di provvedere per tempo; dopo potrebbe essere troppo tardi. Grazie Assessore.