Oggetto del Consiglio n. 2664 del 11 marzo 1987 - Resoconto
OGGETTO N. 2664/VIII - FINANZIAMENTO DI CORSI FORMATIVI PER DISOCCUPATI DA AVVIARE PRESSO AZIENDE VALDOSTANE. (Interrogazione).
PRESIDENTE: Do lettura dell'interrogazione in oggetto presentata dai Consiglieri Cout e Millet:
INTERROGAZIONE
RICORDATO che le deliberazioni, concernenti i corsi formativi per disoccupati da avviare presso aziende valdostane, di norma attribuiscono alle società interessate il 60% della spesa complessiva prevista, in attesa dell'approvazione del progetto formativo da parte del Fondo Sociale Europeo e del Ministero del Lavoro;
CONSTATATO che i corsi previsti per il 1986 hanno ormai avuto conclusione, mentre i finanziamenti, relativi all'ulteriore 20% spettante alle aziende, non sono ancora stati erogati, forse per i ritardi della CEE e del Ministero del Lavoro;
i sottoscritti Consiglieri regionali
INTERROGANO
la Giunta regionale per sapere se non sia possibile, da parte della Regione, erogare anche l'ulteriore quota spettante alle aziende interessate, a fronte di idonea documentazione delle spese sostenute, senza far loro attendere, per tempi presumibilmente lunghi, che sia completato l'iter presso la CEE ed il Ministero del Lavoro.
PRESIDENTE: Ha chiesto la parola l'Assessore all'Industria, Commercio, Artigianato e Trasporti, Lanivi; ne ha facoltà.
LANIVI (A.D.P.): Questa interrogazione si pone l'obiettivo di sollecitare l'Amministrazione regionale a fare un anticipo pressoché totale, comprensivo quindi anche dell'intervento che lo Stato, attraverso i Fondi di rotazione o il Fondo Sociale Europeo, dà alle aziende che avviano attività formative a carattere professionale.
Il problema è all'esame degli uffici competenti, ma le difficoltà sono in funzione del fatto che l'Amministrazione regionale anticipa già gran parte delle cifre relative alle attività di formazione. In questo momento l'anticipazione a carico della Regione è di circa il 60% dell'intera cifra, se si tratta di qualificazione, e di circa il 50%, se si tratta di riqualificazione.
Uno dei problemi che si frappongono all'anticipo totale è la conoscenza della cifra esatta che il Fondo Sociale Europeo mette a disposizione di queste attività. A priori, infatti, noi non possiamo sapere se la cifra del 40%, che il Fondo Sociale Europeo dovrebbe mettere a disposizione, sarà certa o meno. Per ora, la Regione anticipa gran parte (circa il 50%) di questo intervento e per fare di più c'è la difficoltà di non sapere a quanto ammonterà il contributo del Fondo Sociale Europeo per le attività formative. È un problema di tipo tecnico, che noi stiamo cercando di superare facendo anche delle ricerche per conoscere i problemi che e aziende affrontano nell'attesa delle decisioni del Ministero o del Fondo sociale europeo per l'attività formativa.
PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Presidente della Giunta Rollandin; ne ha facoltà.
ROLLANDIN (U.V.): Je voudrais seulement ajouter quelque chose à ce qu'a dit l'Assesseur compétent, qui suit la partie "réalisation des cours" et, donc, les rapports avec les différentes indu stries. Dans la question, il peut y avoir des doutes quant à l'interprétation de la première partie: "di norma attribuiscono alle società interessate il 60% della somma complessiva prevista, in attesa dell'approvazione del progetto formativo da parte del Fondo Sociale Europeo e del Ministero del Lavoro".
Le discours, je crois, est un peu différent, c'est-à-dire qu'il y a une différence - et la délibération l'a exprimé clairement - entre les cours qui sont envoyés à la Communauté européenne et qui par conséquent pourront bénéficier de 40% de l'ensemble, et les cours qui, par contre, ne sont pas reçus par la Communauté européenne: là, il y a des problèmes différents.
Pour ce qui est des premiers, la Communauté peut approuver l'ensemble, comme vient de le dire l'Assesseur, ou bien une partie. Au moment où les entre prises font leur compte rendu nous avons cela: sur un certain nombre de cours envoyés à la Communauté européenne, il y a eu une réduction sur l'emprunt global; si, par exemple, le cours prévoyait une dépense de 100 millions, la Communauté européenne a déjà réduit dans son ensemble la dépense admise à 80 millions. Par conséquent, les 40% prévus ne seront plus 40 millions mais 32 millions. Or il y a une présomption allant jusqu'à 40 millions. Par contre, à la fin, la Communauté européenne rembourse - uniquement pour les cours qu'elle a admis - un montant inférieur.
Ainsi se pose le problème - que le bureau de la programmation et ceux de l'Assessorat étudient actuellement - de garantir quand même le 80% prévu entre l'Administration régionale et la Communauté européenne. Nous voulons donc parvenir à assurer le pourcentage aux entreprises, je répète, pour les cours admis, car pour les autres il y a une délibération qui indique un pourcentage différent: 60% la subvention prévue par l'Administration régionale et 40% par l'entreprise.
Je crois que l'interpellation des conseillers se référait aux cours susceptibles d'êtres reçus par la Communauté européenne. Le problème sera résolu sous peu.
PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Cout; ne ha facoltà.
COUT (P.C.I.): Noi ci eravamo posti il problema di questi aiuti alle aziende proprio perché riteniamo che, di tutti gli interventi in favore dell'industria, quelli per la formazione professionale ci danno una certa sicurezza per il futuro. Infatti, se i corsi sono fatti bene, se la formazione professionale è ben svolta, potremo disporre in futuro di una ricchezza che rimarrà in Valle d'Aosta. A fronte di questa considerazione, ci era parso necessario dare la possibilità alle aziende di andare incontro a finanziamenti certi per i corsi che esse svolgono. Le risposte dell'Assessore e del Presidente, invece, ci confermano che esistono effettivamente delle incertezze legate principalmente all'ammissione ai fondi europei.
L'interrogazione chiedeva se era possibile, dietro presentazione di fatture e relazioni sui corsi effettivamente svolti, che la Regione potesse anticipare questi soldi, che le aziende aspettano, a volte, anche per un paio d'anni, quando pure arrivano.
Secondo noi, quindi, il problema rimane, perché le risposte non hanno fornito alcuna sicurezza. Vedremo di avanzare delle nostre iniziative in merito o, eventualmente, di richiedere uno studio più attendo del problema, perché le aziende che agiscono in modo serio, organizzando dei validi corsi di formazione, possano contare su finanziamenti anticipati sicuri.
Noi pensiamo che l'intervento della Regione nei confronti delle aziende, così come giunge puntuale in tante altre occasioni, potrebbe arrivare con altrettanta tempestività anche in questa occasione per dare degli aiuti reali e concreti alle aziende, che altrimenti avrebbero delle difficoltà per saldare i corsi, comunque svolti dopo essere stati concordati con l'Amministrazione e magari bocciati dalla Comunità europea. Si tratta, quindi, di corsi concordati con la Regione e che rientrano in un piano di intervento regionale. Pensiamo, pertanto, che l'Amministrazione debba comunque farsi carico del problema.