Oggetto del Consiglio n. 2150 del 9 luglio 1986 - Resoconto
OGGETTO N. 2150/VIII - PROBLEMI CONCERNENTI LE DISCARICHE DI RIFIUTI SOLIDI ESISTENTI IN VARI COMUNI DELLA REGIONE. (Interpellanza).
PRESIDENTE: Do lettura dell'interpellanza in oggetto presentata dal Consigliere Torrione:
INTERPELLANZA
Con interpellanza in data 3 aprile 1984 il Gruppo consiliare socialista chiedeva ragguagli circa il problema di due discariche di rifiuti e di residui solidi dislocate nei Comuni di Roisan e di Gignod.
In sede di risposta, l'Assessore alla Sanità affermava testualmente: "L'area relativa al Comune di Gignod (Loc. Petit-Quart) è stata individuata con provvedimento dell'Assessorato alla Sanità del 6 agosto 1982 prot. n. 13017/5; l'area relativa al Comune di Roisan è stata individuata con provvedimento dell'Assessorato alla Sanità del 15.3.1985 prot. n. 9188/5". A proposito di quest'ultimo Comune, l'Assessore Voyat aggiungeva, sempre in merito all'area: "In proposito è da notare che con provvedimento n. 82/83 del 27.9.1983 tale Comune ha deliberato l'estensione della discarica acquistando un ulteriore appezzamento di terreno confinante con la discarica stessa".
Secondo quanto affermato dall'Assesore alla Sanità si apprendeva, inoltre, che la discarica di Gignod era gestita direttamente dal Comune mentre per quella di Roisan era in corso un'istruttoria supplementare, diretta proprio ad accertare le modalità di gestione della discarica. Tutto quindi, almeno apparentemente, secondo le prescrizioni della legge regionale 37/82, sulla raccolta e lo smaltimento dei rifiuti. La risposta dell'Assessore Voyat era dunque più che mai tranquillizzante. Sennonché dopo alcuni giorni dalla discussione dell'interpellanza, nello spazio di una notte la discarica di Roisan si è autoeliminata non essendo intervenuto alcun provvedimento dell'autorità comunale o di quella regionale mentre è notizia di questi giorni che con un'ordinanza il Sindaco di Gignod ha vietato il deposito dei rifiuti solidi nella discarica a cielo aperto sita in località Petit-Quart.
La successione degli avvenimenti non può non destare perplessità e dubbi, visto e considerato che se tutto fosse stato regolare le due discariche "incriminate" sarebbero ancora regolarmente in funzione tanto più che di una il Comune interessato aveva addirittura previsto l'allargamento con l'acquisizione di porzione di terreno confinante alla discarica stessa.
Tutto ciò premesso, il sottoscritto Consigliere regionale
INTERPELLA
l'Assessore competente per conoscere:
a) quali sono i reali motivi che hanno determinato la chiusura delle discariche di rifiuti solidi, peraltro fornite di regolare autorizzazione ai sensi delle vigenti disposizioni di legge, dei Comuni di Roisan e Gignod;
b) se nonostante la dismissione di tali discariche esistano tuttora motivi di preoccupazione per eventuali pericoli di inquinamento del suolo e delle acque sottostanti, ed in caso affermativo quali provvedimenti sono stati adottati per scongiurare un simile pericolo;
c) un giudizio della Giunta regionale sulle procedure seguite dai singoli comuni valdostani per l'individuazione delle discariche di rifiuti solidi anche alla luce delle decisioni adottate dalle Amministrazioni comunali di Gignod e Roisan di chiudere le rispettive discariche;
d) se sono stati individuati e costituiti i cosiddetti bacini intercomunali di raccolta e conferimento dei rifiuti solidi;
e) se è a conoscenza che esistono numerose discariche abusive in quasi tutti i comuni della Valle con grave pregiudizio per la salute dei cittadini e per il decoro delle località interessate, ed in caso affermativo quali provvedimenti si intende adottare in merito.
PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Torrione; ne ha facoltà.
(voce fuori microfono): "Ahé, andiamo male con tutta quella roba lì!"
TORRIONE (P.S.I.): Volevo impressionare la maggioranza! Non leggo mica tutto, signor Presidente; ne leggo solo un pezzo!
TAMONE (fuori microfono): "Hai tirato fuori il camion dei rifiuti?"
TORRIONE (P.S.I.): No, ma anche se io lo tiro fuori, l'Assessore lo fa sparire e allora è meglio che sia bello grosso, perché qui le discariche compaiono e scompaiono "dans l'espace d'un matin".
Io sono un poco imbarazzato nell'illustrare questa interpellanza, perché ritengo che ci siano due modi per evadere una risposta. Il primo è quello di stare in silenzio; il secondo, invece, è quello di propinare, come ha fatto l'altra volta l'Assessore, una risposta di tre pagine dalle quali io non ho capito assolutamente niente.
Non ne faccio, ovviamente una colpa all'Assessore, perché ho capito benissimo che questo "pastone", come si dice in termine giornalistico, non è farina del suo sacco, ma è frutto di qualche funzionario un pochino improvvisato e mi assumo tutta la responsabilità di quanto dico. Quando si scrivono alcune cose, occorre avere anche il coraggio di andar poi a verificare se quanto è stato scritto corrisponde a verità. Non metto in dubbio che quello che si è scritto abbia anche una sua validità, ma certo è che la vicenda delle due discariche nei Comuni di Roisan e di Gignod non può non far meditare.
Il giorno dopo o due giorni dopo che noi avevamo discusso in questo Consiglio l'interpellanza, la discarica di Roisan, nel giro di una notte si è auto eliminata! È sparita! La sera c'era, durante la notte l'hanno coperta ed il giorno dopo era sparita. Io credo che un'efficienza di questo tipo sia unica. Prima si parlava di disfunzioni della Sanità, ma questo non è vero! Basta dire qualcosa in questo Consiglio ed il giorno dopo l'amico Assessore Perrin fa "plaffete" e con un colpo di bacchetta magica la discarica di Roisan scompare. Cosa ci sia sotto non si sa. Però, morale della favola, scompare.
TAMONE (fuori microfono): "Sotto ci sono i rifiuti!"
TORRIONE (P.S.I.): La battuta del Consigliere Tamone mi offre la possibilità di sottolineare che sotto ci sono i rifiuti, ma resta tutto un mistero riuscire a capire che cosa sia successo in merito all'inquinamento del suolo e delle acque, anche se mi auguro che l'Assessore me lo vorrà poi chiarire.
Mi sono preoccupato, però, per l'intervento del Sindaco di Gignod che, stando almeno a quanto io leggo su "La Stampa", ha fatto sparire anche lui la discarica che insisteva sul suo territorio, ma, invece di farla sparire completamente, ha vietato di scaricare i rifiuti solidi in quel luogo che, tra l'altro, era stato regolarmente autorizzato (sempre che io abbia ben capito quanto scritto nella risposta dei competenti organi regionali, dove leggo che solo nell'anno 1983 sono state autorizzate discariche per rifiuti solidi urbani, tra le quali anche quella di Gignod).
Per quanto riguarda la discarica di Roisan, misteriosamente scomparsa nel giro di una notte, c'è da notare che gli amministratori del Comune erano così convinti di utilizzare quel sito o quell'ambito territoriale per scaricare i rifiuti che ne avevano addirittura richiesto l'ampliamento. È contraddittorio l'atteggiamento di un Comune che prima chiede l'ampliamento della discarica e poi la fa sparire. Pertanto o questa discarica era irregolare prima, oppure lo è stata dopo, altrimenti non si capisce come mai l'amministrazione ne abbia richiesto l'ampliamento.
Sembra che un mistero gravi sulle discariche di questi due Comuni, per cui io mi chiedo se l'applicazione della legge regionale sullo smaltimento dei rifiuti trova riscontro nella nostra realtà, oppure se si tratta di un'applicazione "sui generis".
Io ho apprezzato quanto scritto in quella fumosa relazione nella quale si diceva: "Sono state predisposte indagini, con uniti questionari, sui rifiuti solidi urbani, sui rifiuti industriali e su altri sistemi di raccolta, di trasporto e di trattamento...". Però, all'atto pratico, dobbiamo constatare che il territorio regionale è disseminato di discariche abusive (ed anche questo aspetto è oggetto della mia richiesta di chiarimento) e quelle che ci sono vengono chiuse o si autoeliminano, come quella di Roisan.
Io non sono per niente tranquillo di quello che è stato fatto sia a Roisan che a Gignod, perché non basta proibire, con un colpo di spugna, lo scarico di rifiuti in una zona e cospargerla di terra, come ha fatto il Comune di Roisan, per dire che l'inquinamento non c'è più. Le norme prescritte dalla legge regionale per le discariche sono ben diverse rispetto alle poche precauzioni che sono state usate in un caso e nell'altro.
Gli interrogativi su questo problema non me li sono posti io, ma se li è anche posti "La Stampa", la quale, in un articolo a firma di Bruno Baschiera, diceva appunto: "Ma che fine faranno i rifiuti di Gignod adesso che la discarica è stata disattivata?" Del resto il problema dell'inquinamento del suolo e delle acque non può non preoccuparci. Io ho formulato una serie di domande all'Assessore competente e mi auguro che le risposte siano più puntuali di quelle che mi sono state fornite la volta precedente, anche perché, dopo tutte le affermazioni che sono state fatte nella lunga relazione che l'Assessore mi ha accuratamente letto la volta scorsa, non riesco a capire come si sia potuto verificare che le due discariche, regolarmente autorizzate dalla Regione, si siano poi rivelate come una fonte di inquinamento, tanto che il Comune di Roisan l'ha fatta sparire e quello di Gignod l'ha fatta chiudere.
Attendo con ansia una risposta puntuale. Grazie, Assessore.
PRESIDENTE: Ha chiesto la parola l'Assessore alla Sanità ed Assistenza Sociale Voyat; ne ha facoltà.
VOYAT (U.V.): Premetto che ha ragione il Consigliere Torrione nel dire che la relazione non l'avevo preparata io, perché penso che un Assessore debba venire a rispondere sulla base di una relazione tecnica...
TORRIONE (P.S.I.): (fuori microfono): "...che sia comprensibile...".
VOYAT (U.V.): ...ma era comprensibile, solo che non bisogna leggere una riga sì e l'altra no...
TORRIONE (P.S.I.): (fuori microfono): "Riuscire a capire qualcosa da lì è duro....".
PRESIDENTE: Consigliere Torrione, per cortesia!
VOYAT (U.V.): Volevo dire che non c'è assolutamente nulla di cui preoccuparsi, perché se le cose migliorano c'è solo da prenderne atto, ringraziando il Comune...
TORRIONE (P.S.I.): (fuori microfono): "Ma sei ottimista!..".
PRESIDENTE: Consigliere Torrione, lasci replicare l'Assessore e poi avrà ancora la possibilità di dire quello che pensa!
VOYAT (U.V.): Una volta il Consigliere Torrione è preoccupato del fatto che esistono delle discariche. La volta dopo, quando queste discariche vengono dismesse perché il Comune è riuscito a trovare un accordo con un'altra azienda, come ad esempio la Maddalena-Rossi, per il trasporto e lo smaltimento dei rifiuti, il Consigliere Torrione torna nuovamente a preoccuparsi. Ma allora il Consigliere si preoccupa sempre sia che si faccia qualcosa, sia che non si faccia nulla: ne consegue che è del tutto inutile continuare a rispondere!
Se il Consigliere Torrione si ricorda della legge del 1981 che è stata sostituita dalla legge del 1982, dovrebbe sapere che queste discariche devono sparire. Se quindi oggi ne sono sparite due, ciò significa che ce ne saranno due in meno. Questo non vuol dire che saranno dismesse completamente o ripristinate, perché i lavori debbono ancora essere intrapresi. Per il momento, però, è stato decretato di impedire un'ulteriore immissione di immondizie che verranno inviate altrove in posti ritenuti più sicuri. Il Consigliere Torrione, del resto, può essere informato dai due Sindaci del fatto che da anni essi erano autorizzati a far trasportare altrove i rifiuti solidi urbani. Che poi la soluzione sia stata trovata soltanto qualche mese fa, ciò è da ritenere ugualmente positivo per lo stesso fatto che da due mesi il problema non esiste più.
Nel punto b) dell'interpellanza il Consigliere Torrione chiede "se nonostante la dismissione di tali discariche esistano tuttora motivi di preoccupazione per eventuali pericoli di inquinamento del suolo e delle acque sottostanti, ed in caso affermativo quali provvedimenti sono stati adottati per scongiurare un simile pericolo". Non si può affermare ora se domani l'inquinamento continuerà o meno. Con certezza possiamo solo dire che noi, il 20 giugno di quest'anno, abbiamo inviato una circolare a tutti i Comuni, dando indicazioni sulla dismissione delle discariche e sui lavori da compiere per un loro eventuale ripristino, e ciò in previsione dell'applicazione della legge n. 47 e dell'entrata in funzione ad Aosta del compattatore.
Al punto c) dell'interpellanza il Consigliere Torrione chiede "un giudizio della Giunta regionale sulle procedure seguite dai singoli comuni valdostani per l'individuazione delle discariche di rifiuti solidi anche alla luce delle decisioni adottate dalle Amministrazioni comunali di Gignod e Roisan di chiudere le rispettive discariche". Se nel 1981 il Consiglio regionale aveva adottato una legge, che sembra sia stata addirittura di iniziativa del P.S.I. e del Consigliere Nebbia (ma non ne sono sicuro), e nel 1982 la Giunta ha proposto al Consiglio di modificare o di abolire quella legge, ciò è dipeso dal fatto che il Consiglio non era d'accordo sulla prima legge e aveva scelto un tipo di smaltimento...
(...Interruzione del Consigliere Torrione...)
VOYAT (U.V.): Ma allora è inutile chiedere se si sa già la risposta. Se la Giunta regionale ritiene che il tipo di smaltimento di rifiuti con discariche pubbliche deve essere modificato facendo la compattazione, e che quindi le discariche dovranno essere abolite al momento della messa in funzione della compattazione, ciò vuol dire che la Giunta ed il Consiglio non erano d'accordo sulla continuazione di quel tipo di smaltimento di rifiuti.
Si chiede se sono stati individuati e costituiti i bacini di raccolta intercomunali: c'è in effetti un provvedimento del Presidente della Giunta regionale, datato 10 gennaio 1984, che individua in Valle d'Aosta 20 ambiti territoriali di raccolta per i rifiuti solidi urbani. Questa prima indicazione, però, non può essere considerata definitiva, in quanto con l'andare del tempo questo numero potrà o dovrà essere cambiato.
Per quanto concerne l'ultimo punto, come abbiamo già detto nella precedente interpellanza, nel mese di marzo di quest'anno l'Assessorato ha promosso un'indagine per verificare la tipologia ed il tipo di smaltimento dei rifiuti solidi urbani esistenti nei Comuni della Valle d'Aosta ed in seguito è giunta anche un'Ordinanza del Ministero della Protezione Civile. L'indagine ha dato il seguente risultato: scarichi di rifiuti solidi urbani: 29; scarichi di materiali inerti: 6; depositi di materiali ferrosi: 4. Ne consegue che in Valle d'Aosta esisterebbero 39 discariche regolarmente censite dai Comuni.
Voglio ancora precisare che, sempre il 20 giugno di quest'anno, come già avevamo premesso in occasione della prima risposta data al Consigliere Torrione nel mese di marzo, abbiamo mandato a tutti i Comuni un'apposita circolare con la quale chiediamo l'applicazione della legge n. 37, sia per quanto di competenza dei Comuni, sia perché i Comuni prevedano la futura raccolta dei rifiuti operata a livello regionale e sia perché, come dicevo prima, comincino a prevedere il ripristino di queste discariche pubbliche.
Io ritengo che il Consiglio regionale dovrà intervenire nei confronti di molti Comuni perché, da quanto ci ha detto la Commissione tecnica che segue questo settore, ci vorranno centinaia di milioni per poter ripristinare alcune discariche con interventi murari, per isolarle da eventuali corsi d'acqua e, a volte, per portare via certe macerie.
PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Torrione; ne ha facoltà.
TORRIONE (P.S.I.): Io presento l'onore delle armi all'Assessore perché dimostra di avere un'abilità "diabolica": risponde ad una domanda sì e ad una no. Io leggo una riga solo, una sì e una no, ma anche lui risponde ad una domanda sì e ad una no. Adesso cercherò di leggere di seguito, senza saltare le righe. Ne "La Stampa" del 21 giugno 1986 un giornalista interessato che si poneva delle domande diceva...
TAMONE (fuori microfono): "L'Assessore doveva rispondere anche a quelle domande?"
TORRIONE (P.S.I.): No, no, non doveva rispondere a quelle domande. Forse avrebbe dovuto rispondere, ma no lo ha fatto.
Il giornalista, parlando della discarica di Gignod, diceva: "Il terreno dove si trova la discarica è in un punto a forte pendenza e quindi l'azione dilavante delle piogge determina acque putride che, inevitabilmente, confluiscono nel sottostante torrente o, in alternativa, ....", e vi risparmio il resto.
Ora io chiedo all'Assessore di mettersi una mano sulla coscienza per chiedersi se crede di avermi tranquillizzato sulla realtà di quelle due discariche. Di quella di Roisan non ha assolutamente parlato ed il Comune interessato si è limitato a cospargere di terra i rifiuti; punto e basta. Dico di più: non è assolutamente vero che il Comune si sia accorto solo adesso di dover andare a cercare un'altra discarica, dopo anni di trattative con non so quale ditta, perché, secondo quanto mi ha risposto l'Assessore, aveva chiesto addirittura di ampliare quella discarica.
(...INTERRUZIONE...)
E poi? L'ha trovata adesso l'altra soluzione, ma non prima, perché l'area individuata è quella che è scritta qui e questo non l'ho certamente scritto io che, tra l'altro, leggo le righe una di seguito all'altra senza saltarne alcuna, caro Assessore!
La discarica di Gignod era in questa situazione. Ora, per bonificare tutte le discariche, le 39 autorizzate e quelle abusive che non ho capito quante siano, perché l'Assessore non ha risposto a questa mia domanda, occorrono centinaia di milioni. Ma io chiedo che tipo di intervento ha fatto finora la Regione per bonificare le due discariche, quella di Gignod e quella di Roisan. Ha mandato una lettera ai Comuni? Si è interessata? Ha effettuato un controllo? A queste domande l'Assessore non ha assolutamente risposto. Eppure il pericolo di inquinamento del suolo e dell'acqua esiste ed è concreto, perché i rifiuti sono ancora lì ed una delle due discariche è addirittura a cielo aperto.
Questi problemi non li ho sollevati io, perché certi interrogativi se li è posti non solo "La Stampa", ma anche l'opinione pubblica di quelle località. Se l'Assessore alla Sanità si sente tranquillo e crede che tutto funzioni, beato lui!
Io, poi, non ho mai confuso una legge con un'altra, quella del 1982, presentata dal Partito Socialista, con quella successiva. Ogni tanto qui si fa una digressione come quella dell'Assessore Voyat che ci ha voluto precisare che la legge socialista (io non sapevo neppure che quella legge fosse stata d'iniziativa socialista) era stata abrogata dalla successiva. Se quella legge era di iniziativa socialista, allora ha fatto male ad abrogarla, perché ha fatto sicuramente qualcosa che non avrebbe dovuto fare!
A parte la battuta, nel merito di questo argomento io mi dichiaro totalmente insoddisfatto, perchè nella sua gestione si rivela una notevole dose di superficialità. Non possiamo vantarci di essere i più bravi in questo settore, ma dobbiamo invece prendere atto delle grosse carenze che vi sono. Due Comuni, infatti, hanno potuto assumere, dal mattino alla sera, degli atteggiamenti contraddittori. L'Assessore mi deve dire dove finiranno tutti i rifiuti che per anni si sono accumulati in quelle due discariche autorizzate. Dove andranno a finire? Nel sottostante torrente Buthier o dove? Saranno coperte?
(...INTERRUZIONE...)
L'Assessore ha una concezione delle discariche tutta personale ed io lo pregherei di partecipare a qualche convegno sullo smaltimento dei rifiuti, così potrà presentarsi in Consiglio un po' più documentato. Grazie.
PRESIDENTE: Signori Consiglieri, i lavori sono sospesi e riprenderanno oggi pomeriggio alle ore 16.00.
La seduta è sospesa.
La seduta termina alle ore 13.13.