Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 2151 del 9 luglio 1986 - Resoconto

OGGETTO N. 2151/VIII - RATIFICA DI DELIBERAZIONI ADOTTATE DALLA GIUNTA REGIONALE IN VIA D'URGENZA.

Oggetto n. 4150 in data 5 giugno 1986: Dipendente regionale Sig. Giuseppe Casetta - Conferimento dell'incarico del la reggenza del posto di vice-commissario alla Casa da Gioco di Saint-Vincent - Determinazione dell'indennità di incarico - Approvazione e finanziamento di spesa.

PRESIDENTE: Se nessuno chiede la parola, pongo in votazione la ratifica della deliberazione n. 4150:

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti: 25

Votanti: 25

Favorevoli: 19

Contrari: 6

Il Consiglio approva.

Oggetto n. 4183 in data 13 giugno 1986: Concessione e liquidazione di contributi regionali a favore di consorzi di miglioramento fondiario nelle spese di gestione e di esercizio per il primo semestre 1986.

PRESIDENTE: Se nessuno chiede la parola, pongo in votazione la ratifica della deliberazione n. 4183:

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti, votanti e favorevoli: 26.

Il Consiglio approva all'unanimità.

Oggetto n. 4206 in data 13 giugno 1986: Lavori di adeguamento ad aule scolastiche per scuola media superiore di alcuni locali nell'ala est del piccolo Seminario di Aosta - Approvazione progetto - Esecuzione dei lavori in economia diretta - Approvazione ed impegno di spesa.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Mafrica; ne ha facoltà.

MAFRICA (P.C.I.): Per trasferire provvisoriamente, forse per un periodo limitato ad un anno, le classi del Liceo Scientifico si spendono 380 milioni per ristrutturare i locali del Seminario. Io chiedo se la spesa è giustificata dalla durata così relativa dell'utilizzazione di queste strutture. Non esistevano altre soluzioni possibili per evitare una spesa abbastanza consistente per l'Amministrazione regionale?

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Torrione; ne ha facoltà.

TORRIONE (P.S.I.): Una parte della mia domanda è già stata anticipata dal Consigliere Mafrica. Visto che la spesa è piuttosto ingente, vorrei sapere a che cosa saranno adibiti questi locali dopo, e cioè a ristrutturazione avvenuta. Saranno lasciati in concessione al Piccolo Seminario...

FAVAL (fuori microfono): "Il Piccolo Seminario è proprietario di quei locali".

TORRIONE (P.S.I.): Sì, ma, visto che i soldi sono nostri, vorremmo sapere che cosa ne potrà fare il Piccolo Seminario e se serviranno almeno a soddisfare le sue effettive esigenze. Del resto sarebbe spiacevole che, non servendo più a nulla, noi fossimo costretti a demolirle. Vorrei essere tranquillizzato in questo senso.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola l'Assessore ai Lavori Pubblici Fosson; ne ha facoltà.

FOSSON (D.C.): La spesa di 380 milioni, indicata nella deliberazione, è stata ritenuta giustificata dalla Giunta regionale dopo una serie di valutazioni sulla possibilità di trasferire i locali del Liceo Scientifico in diverse località. Sono state esaminate molte possibilità, ma questa del Piccolo Seminario, per diversi motivi, anche di ordine logistico, è stata ritenuta la più conveniente.

I lavori che verranno fatti sono indicati sommariamente, ma comunque abbastanza chiaramente, nella deliberazione. La demolizione ed il rifacimento dei solai si rendono necessari, perché gli stessi sono stati costruiti diversi decenni fa e poggiano su delle volte e degli archi che non offrono sufficienti caratteristiche di sicurezza statica. Si deve poi rifare l'intonaco e si devo no adeguare alle disposizioni di legge, che sono abbastanza restrittive, gli impianti tecnologici, elettrici, termici e, soprattutto, le scale e le uscite di sicurezza agli effetti di un eventuale incendio.

La struttura, una volta terminata e risistemata, rimarrà perché l'edificio è proprietà del Seminario. Il Consigliere Torrione parlava di una possibile demolizione. No, non ci sarà alcuna demolizione e tutto rimarrà così come risulterà dopo la ristrutturazione e sarà funzionale alle esigenze del Seminario.

Penso che l'Assessore Faval possa completare dal suo punto di vista quanto ho esposto al Consiglio.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola l'Assessore alla Pubblica Istruzione Faval; ne ha facoltà.

FAVAL (U.V.): Je pense que le Conseil régional doit admettre que nous avons, dans ce cas, fait preuve d'une grande diligence. Le Lycée scientifique est de la compétence de la Commune d'Aoste et cette dernière a démontré qu'elle n'était pas à la hauteur. J'invite le Conseiller Torrione à revoir la loi votée ici au Conseil régional, concernant un financement à la Commune d'Aoste, où l'on donne de l'argent et pour la restructuration de la Maison communale et pour le Lycée scientifique.

Il y a eu jadis un conseiller communal qui était assesseur et qui a voulu que le Lycée scientifique reste à la commune d'Aoste. Nous avons fait preuve de diligence: non seulement nous avons octroyé les fonds à la Commune d'Aoste, pour la restructuration du bâtiment du lycée scientifique, mais nous avons également cherché une solution pour le transfert du Lycée scientifique pendant les travaux.

Techniquement parlant, l'Assesseur aux Travaux Publics nous a exposé les termes du problème; de plus, j'ajouterai qu'en ce qui concerne la location, d'après les projets qui ont été dresses, puisqu'une partie des travaux peut servir à la maison appartenant encore au clergé, cette partie qui s'élève à 80 millions de lires sera déduite de la location que l'Administration régionale devra payer pour utiliser le bâtiment.

PRESIDENTE: Se nessuno chiede la parola, pongo in votazione la ratifica della deliberazione n. 4206:

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti: 25

Votanti: 16

Favorevoli: 16

Astenuti: 9 (Baldassarre, Breuvé, Cout, Dolchi, Mafrica, Millet, Pascale, Tonino e Torrione)

Il Consiglio approva.

Oggetto n. 4212 in data 13 giugno 1986: Lavori di completamento della sistemazione idraulica di un tratto del Torrente Evançon, in località Champoluc, in Comune di Agas, nel tratto compreso tra le sezioni 50-60 in sponda sinistra idrografica (4° lotto) - Appalto dei lavori a licitazione privata - Approvazione ed impegno di spesa.

PRESIDENTE: Se nessuno chiede la parola, pongo in votazione la ratifica della deliberazione n. 4212:

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti, votanti e favorevoli: 26.

Il Consiglio approva all'unanimità.

Oggetto n. 4218 in data 13 giungo 1986: Lavori di sistemazione della Chiesa Parrocchiale di Perloz - Appalto dei lavori a licitazione privata. - Approvazione ed impegno di spesa.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Torrione; ne ha facoltà.

TORRIONE (P.S.I.): Non è che oggi ce l'abbiamo con il clero, ma è proprio il caso di dire che ognuno guarda le proprie "parrocchie". Questa spesa è piuttosto ingente e la parte che più ci interessa è riportata al punto b) del secondo paragrafo dove si dice: "...per opere in economia di salvaguardia di parti monumentali: 47 milioni". Il resto che cosa riguarda, la struttura del l'intera chiesa che sta crollando?

Si dice: "per lavori strutturali a base d'asta". Purtroppo non si capisce quali siano questi lavori. Volendo far rilevare la circostanza, ricordo che queste delibere, generalmente, venivano assunte in funzione del particolare pregio dell'edificio o di parti dell'edificio. In questo caso, invece, si parla di lavori strutturali e la parte che dovrebbe essere salvaguardata dalla Regione, perché di sua competenza, è interessata da un importo minimo di soli 47 milioni. Vorrei qualche chiarimento in merito da parte dell'Assessore competente.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola l'Assessore ai Lavori Pubblici Fosson: ne ha facoltà.

FOSSON (D.C.): Nella deliberazione manca la descrizione dei lavori strutturali a base d'asta che consistono nella costruzione di un muro di sostegno, di intercapedine e di drenaggio, intorno a tutta a struttura della chiesa.

In pratica viene fatto uno scavo ed eseguito un muro perimetrale intorno alla chiesa, distanziato dello spazio sufficiente per evitare le infiltrazioni di acqua.

PRESIDENTE: Se nessuno chiede la parola, pongo in votazione la ratifica della deliberazione n. 4218:

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti: 27

Votanti: 26

Favorevoli: 26

Astenuti: 1 (Baldassarre)

Il Consiglio approva.

Oggetto n. 4264 in data 13 giugno 1986: Corsi sperimentali di scuola media per lavoratori - Anno scolastico 1985/1986 - Finanziamento spese di gestione - Approvazione e liquidazione di spesa.

PRESIDENTE: Se nessuno chiede la parola, pongo in votazione la ratifica della deliberazione n. 4264:

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti, votanti e favorevoli: 27.

Il Consiglio approva all'unanimità.

Oggetto n. 4274 in data 13 giugno 1986: Corsi monografici per adulti - Anno 1986 - Approvazione ed impegno di spesa.

PRESIDENTE: Se nessuno chiede la parola, pongo in votazione la ratifica della deliberazione n. 4274:

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti, votanti e favorevoli: 27.

Il Consiglio approva all'unanimità.

Oggetto n. 4275 in data 13 giugno 1986: Concessione di un contributo di lire 4.000.000 all'Associazione valdostana Tsaretoun - Approvazione ed impegno di spesa.

PRESIDENTE: Se nessuno chiede la parola, pongo in votazione la ratifica della deliberazione n. 4275:

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti, votanti e favorevoli: 27.

Il Consiglio approva all'unanimità.

Oggetto n. 4277 in data 13 giugno 1986: Concessione e liquidazione di un contributo straordinario di lire 30.000.000 all'Azienda Autonoma di Soggiorno di Aosta - Approvazione e finanziamento di spesa.

PRESIDENTE: Se nessuno chiede la parola, pongo in votazione la ratifica della deliberazione n. 4277:

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti, votanti e favorevoli: 27.

Il Consiglio approva all'unanimità.

Oggetto n. 4278 in data 13 giugno 1986: Concessione e liquidazione di un contributo di lire 1.500.000 alla guida alpina Rolando Nicco.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola per mozione d'ordine il Consigliere Mafrica; ne ha facoltà.

MAFRICA (P.C.I.): Vorrei chiedere al Presidente del Consiglio perché la deliberazione n. 4278 non è stata posta in votazione segreta, visto che il contributo è riferito ad una persona.

PRESIDENTE: Non abbiamo mai messo in votazione segreta un contributo.

PRESIDENTE: Se nessuno chiede la parola, pongo in votazione la ratifica della deliberazione n. 4278:

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti, votanti e favorevoli: 27.

Il Consiglio approva all'unanimità.

Oggetto n. 4290 in data 13 giugno 1986: Concessione di un contributo, in acconto, di lire 40.000.000 alla scuola di sci di Pila, di Gressan, nelle spese sostenute per la costruzione della nuova sede a Pila - Approvazione e liquidazione di spesa.

PRESIDENTE: Se nessuno chiede la parola, pongo in votazione la ratifica della deliberazione n. 4290:

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti, votanti e favorevoli: 27.

Il Consiglio approva all'unanimità.

Oggetto n. 4363 in data 20 giugno 1986: Concessione di un contributo straordinario a favore della Comunità Montana del Grand Combin, con sede in Comune di Gignod, nelle spese sostenute per la costruzione di un acquedotto rurale - Approvazione ed impegno di spesa.

PRESIDENTE: Se nessuno chiede la parola, pongo in votazione la ratifica della deliberazione n. 4363:

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti, votanti e favorevoli: 27.

Il Consiglio approva all'unanimità.

Oggetto n. 4406 in data 20 giugno 1986: Lavori di costruzione di una piscina coperta e di una palestra polivalente ad uso scolastico in Comune di Verrès - Lavori urgenti.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Cout; ne ha facoltà.

COUT (P.C.I.): Un po' di tempo fa, avevamo presentato una interpellanza su questo problema, e già allora avevamo chiesto di conoscere di chi dovevano essere le responsabilità dei lavori che erano stati eseguiti nella piscina. A tutt'oggi non abbiamo ancora potuto avere una risposta in merito e pare, invece, che alla fine la responsabilità sarà sempre della Regione.

Si dice che i danni al nuovo impianto sono stati causati dalla eccezionale nevicata di febbraio, che ha danneggiato la copertura di protezione contro le scariche atmosferiche. Ma quella nevicata è stata così eccezionale per Verrès che ha provocato danni solo al tetto di questo nuovo edificio che era stato appena costruito dalla Regione!

Se non sono stati danneggiati altri tetti o altre grondaie, ci chiediamo se la nevicata eccezionale è esistita solo per la piscina di Verrès. Comunque, trattandosi di un'opera appena costruita, sarebbe stato opportuno verificare se l'esecuzione del tetto non era stata delle più appropriate o se, addirittura, lo stesso era stato progettato in modo inesatto.

Si dice ancora che ci sono state ulteriori e sostanziali modifiche richieste, in seguito ad un sopralluogo effettuato dalla Commissione di vigilanza sui pubblici spettacoli. Anche a questo riguardo ci si chiede se non si poteva prevedere per tempo la costruzione di questi lavori. A noi risulta che queste norme esistono da alcuni anni, e che tutti i locali di pubblico spettacolo vi si devono attenere. La Regione, invece, scopre la cosa improvvisamente e solo quest'anno. Anche in questo caso, secondo il nostro parere, devono esserci delle responsabilità che hanno reso possibile la costruzione di questa piscina in modo non conforme alle norme che tutelano i pubblici spettacoli.

L'Assessore ci lasci esprimere ancora un dubbio. Ultimamente, noi abbiamo letto su alcuni organi di informazione, che la piscina è stata chiusa per un periodo di ferie. Intanto, secondo noi, il periodo di ferie per una piscina dovrebbe essere trovato in un altro momento e non durante la stagione estiva quando molti turisti o persone del posto ne potrebbero usufruire molto volentieri. La cosa pertanto ci lascia piuttosto perplessi, ma gli organi di informazione hanno lasciato intendere che la chiusura è avvenuta non a causa delle ferie ma per la presenza di un altro guasto all'impianto di cogenerazione. Di ciò, ovviamente, domandiamo conferma all'Assessore. In questa delibera non si fa cenno alla riparazione dell'impianto di cogenerazione. Non vorremmo che tutto rientrasse nelle spese ritenute necessarie dopo il sopralluogo della Commissione di vigilanza sui pubblici spettacoli.

Su questa deliberazione, quindi, noi abbiamo dei grossi dubbi che speriamo ci vengano finalmente chiariti dall'Assessore, visto che li avevamo già espressi alcuni mesi fa. Se non ci saranno chiariti noi nutriamo delle grosse riserve su una "tranquilla" ratifica di questa deliberazione di Giunta.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Baldassarre; ne ha facoltà.

BALDASSARRE (P.S.D.I.): Avendo presentato un'interrogazione su questa famosa piscina d'oro, io pensavo di doverne discutere questa mattina, invece dobbiamo aspettare che l'Assessore Borbey rientri dal suo viaggio, così almeno ci potrà dare le spiegazioni richieste con l'interrogazione.

Naturalmente, non ero a conoscenza di questa delibera e solo con la presentazione dell'ordine del giorno sono venuto a scoprire di che si tratta, ed io mi chiedo, cosa faceva il direttore dei lavori e che cosa hanno fatto i tecnici della Regione quando hanno preso in con segna i lavori ultimati e l'Assessore Fosson sa benissimo che c'è un atto di consegna dei lavori ultimati. Ricordiamo poi, che questi lavori sono stati ultimati il 18 giugno del 1986 e cioè neanche un mese fa.

Vorrei chiedere ancora se la Regione ha avanzato delle riserve su questi lavori. Ma vedo che qui ci troviamo ancora una volta di fronte alla solita impresa "piglia tutto" (Dall'Aosta-Pila a lavori di tutti i generi...) e cioè la ditta Follioley di Pont-Saint-Martin.

Bisognerebbe avere perlomeno il coraggio di non scrivere certe cose, perché non penso che si possano regalare 250 milioni a 20 giorni dalla consegna dei lavori. Nella premessa della delibera si dice, addirittura, che, "considerate le eccezionali nevicate che si sono verificate nel mese di febbraio" è crollata la parte della copertura della piscina.

Nel secondo punto della delibera, si dice addirittura che sarebbe opportuno apporvi dei controsoffitti per evitare la corrosione delle strutture ad opera dei vapori e del cloro. Sembra ovvio che in una piscina si debbano osservare questi accorgimenti a meno che l'impresa non sappia (ma su questo posso nutrire seri dubbi), che la piscina si trova in una zona di montagna e non di mare. Il progetto pertanto doveva essere predisposto tenendo conto della zona in cui sarebbe dovuta sorgere la piscina. Forse per questa "piscina d'oro" sono stati spesi oltre 5 miliardi e mezzo ed ora, anziché penalizzare e mettere in mora l'impresa, come sarebbe corretto e giusto nei confronti della collettività valdostana, le si regalano altri 250 milioni.

La piscina crollerà entro breve termine, perché, se una sua parte è crollata dopo soli 20 giorni, proviamo ad immaginare che cosa ne sarà di essa fra un anno. Nonostante ciò noi regaliamo all'impresa oltre 200 milioni, ma questo è al di fuori di ogni logica e dal più piccolo modo di concepire una corretta amministrazione della cosa pubblica! In questo caso Voi regalate 250 milioni ad un'impresa che dovrebbe essere messa in mora.

Votatela pure questa delibera, d'altronde voi votate tutto perché siete una specie di muro di gomma che respinge tutto! Però se l'opinione pubblica venisse a conoscenza di questo vostro modo di amministrare, di essere succubi di un'impresa ... Le leggi statali, prevedono che quando un'impresa non è affidabile non deve essere invitata agli appalti successivi, e qui ci troviamo proprio di fronte ad un'impresa non affidabile e ce lo ha dimostrato proprio con questo tipo di lavoro. Questo è un pessimo modo di amministrare la cosa pubblica.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola l'Assessore ai Lavori Pubblici Fosson; ne ha facoltà.

FOSSON (D.C.): Faccio solo due tipi di ragionamento. Il primo tende a precisare che le operazioni di collaudo tecnico-amministrativo non sono ancora state completate ed in quella sede verranno valutate, da un punto di vista tecnico e poi politico, le manchevolezze o le responsabilità dell'impresa e se ne trarranno le dovute conseguenze. Per quanto poi riguarda i lavori oggetto della deliberazione...

TORRIONE (fuori microfono): "Non è ancora completato il collaudo?"

FOSSON (D.C.): No, il collaudo amministrativo non è ancora completato. C'è ovviamente il collaudo statico, ma non ancora quello amministrativo.

Nel primo comma dell'altro punto, che riguarda più strettamente l'interrogazione, si parla di "totale distruzione della gabbia Faraday" che è un dispositivo antifulmine o parafulmine espressamente richiesto dai tecnici del l'E.N.P.I., ente che oggi è stato incorporato dall'U.S.L., e che è stato costruito e posizionato così come richiesto dagli stessi tecnici.

Quella gabbia non era prevista in progetto o perlomeno non era prevista in quel modo. Si tratta in pratica di cavi di rame posizionati sulla copertura e, per l'eccezionale nevicata, hanno frenato la neve senza però riuscire a trattenerla e molti di essi sono stati strappati dalla spinta della neve. Mi pare di averne già parlato in occasione di una precedente interpellanza.

(...INTERRUZIONE...)

(Voce fuori microfono): "Allora la colpa è della Regione?"

FOSSON (D.C.): La colpa, in teoria, è di chi ha ordinato all'impresa di eseguire quell'intervento.

Per quanto concerne l'altro discorso delle sostanziali modifiche richieste da una Commissione di vigilanza sul pubblico spettacolo debbo dire che il progetto, così come era stato presentato, aveva avuto i visti preventivi. Nel frattempo, però, sono state variate diverse norme di legge e la Commissione di vigilanza sul pubblico spettacolo, in successive visite ha provveduto a far aggiornare le uscite di sicurezza e le norme di sicurezza antincendio (trattamento ignifugo delle strutture in legno ed altri trattamenti analoghi).

Questi lavori vengono eseguiti, possibilmente, nel periodo di chiusura del la struttura, per consentire la riapertura quanto prima.

PRESIDENTE: Se nessuno chiede la parola, pongo in votazione la ratifica della deliberazione n. 4406:

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti: 29

Votanti: 29

Favorevoli: 19

Contrari: 10

Il Consiglio approva.