Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 608 del 12 novembre 1982 - Resoconto

OGGETTO N. 608/VII - INIZIATIVE PER IL MIGLIORAMENTO DELLA RICEZIONE TELEVISIVA SUL TERRITORIO VALDOSTANO. (Trattazione di interrogazione e di interpellanze e approvazione di mozione).

PRESIDENTE: Do lettura del testo della mozione presentata dai Consiglieri Mafrica, Cout, Tonino, Carral, Bajocco e Péaquin, che viene abbinata all'interrogazione presentata dal Consigliere Carlassare, iscritta al punto n. 8 ed alle interpellanze presentate dal Consigliere Minuzzo e dai Consiglieri Martin e Lustrissy, iscritte rispettivamente ai punti nn. 16 e 25, di cui verrà data egualmente lettura:

MOZIONE

CONSIDERATO che è ancora aperta la discussione in merito al rinnovo della convenzione tra la Regione Valle d'Aosta e la RAI;

TENUTO CONTO delle sempre più pressanti richieste di poter usufruire di un servizio completo da parte di cittadini valdostani, abitanti in Comuni in cui vi è una pessima ricezione dei programmi della RAI ed in cui, in particolare, non è possibile ricevere la terza rete televisiva;

OSSERVATO che i programmi di estensione della terza rete, finora noti, prevedono che ancora per numerosi anni non si possa raggiungere la copertura integrale del territorio valdostano;

IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA VALLE D'AOSTA

DELIBERA

di impegnare la Giunta regionale a far inserire nella nuova convenzione tra Regione e RAI, in cambio di contropartite da definirsi, l'impegno della RAI ad estendere immediatamente a tutto il territorio valdostano la possibilità di ricezione delle tre reti televisive pubbliche.

INTERROGAZIONE

RICEVUTA in data 27.10.1982 una comunicazione, con allegata la fotocopia di una lettera di protesta e di rivendicazione, sottoscritta da 53 firme, dove si denuncia il fatto che la ricezione dei programmi televisivi nella collina di Montjovet è praticamente impossibile nonostante che detti utenti paghino regolarmente alla RAI il canone dovuto;

CONSTATATO che, tra le altre cose, viene richiesto un deciso intervento delle Autorità regionali per risolvere celermente la situazione di disagio;

INTERROGA

il Presidente della Giunta regionale per sapere:

a) se accogliendo l'invito dei sottoscrittori di detta protesta ha ritenuto opportuno intervenire presso la RAI affinché renda possibile la ricezione dei programmi televisivi nella collina di Montjovet;

b) in caso affermativo quale è stata la risposta della RAI.

INTERPELLANZA

LETTA la petizione dei residenti nel Comune di Montjovet dove viene lamentata l'impossibilità di ricevere in modo decente i programmi irradiati da imipianti gestiti dalla sede RAI di Aosta;

CONSIDERATO che la citata petizione è l'ennesima denuncia fatta da nostri corregionali per la difficoltà di ricevere i programmi in lingua italiana e francese;

PRESO ATTO che la terza rete RAI dopo tre anni di entrata in funzione non copre ancora interamente le esigenze della comunità valdostana che peraltro paga regolarmente il canone radiotelevisivo anche se in molti casi sono pochi i canali che riescono a ricevere e spesso malamente,

INTERPELLA

il Presidente della Giunta regionale per sapere:

1) se e quali interventi abbia fatto per far sì che gli utenti valdostani abbiano assicurata la ricezione dei programmi irradiati in Valle di Aosta in virtù della convenzione stipulata con la RAI;

2) se risponde al vero che anche in Valle di Gressoney vi sono grossi problemi per la ricezione televisiva.

INTERPELLANZA

PRESO ATTO della petizione inviata al Consiglio e agli organi regionali da parte di abitanti del Comune di Montjovet, nella quale si denuncia la carenza di ricezione delle emissioni televisive nella loro zona;

CONSTATATO che tale situazione si riscontra anche in altre località della Regione;

RICHIAMATA la convenzione intervenuta a suo tempo tra la RAI e la Regione Valle d'Aosta,

INTERPELLANO

il Signor Presidente della Giunta regionale per conoscere nel dettaglio quale sia lo stato di attuazione della convenzione stessa alla data odierna e nel contempo quali siano i possibili interventi per migliorare la ricezione televisiva nelle zone della nostra Regione che ancora lamentano gravi carenze.

PRESIDENTE: Ha chiesto di illustrare la mozione il Consigliere Cout; ne ha facoltà.

COUT - (PCI): Il problema della RAI è un problema che come tanti altri è diventato ormai ricorrente: sistematicamente, proprio perché ci sono delle disfunzioni, vengono avanzate nei confronti del Consiglio e della RAI delle petizioni o anche delle richieste da parte degli enti minori, perché in alcune zone o non si riceve bene il primo o il secondo canale o comunque rimane sempre da risolvere il problema della terza rete.

Quindi, direi che è necessario cercare di risolvere quanto prima questo problema.

Purtroppo nei programmi nazionali della RAI non viene prevista una soluzione, se non in tempi molto lunghi, per questi nostri piccoli problemi.

Nella convenzione mi pare sia detto che la terza rete va estesa fino a coprire il 65% dell'utenza e che se dovessero sorgere degli interventi in più, verrebbe data precedenza a quelli del sud.

Siamo dell'idea che, così come è già stato fatto qualcosa di notevole per ciò che riguarda la trasmissione in Valle dei programmi di Antenne 2 o della Suisse Romande, pensiamo che proprio adesso che si sta per rinnovare la convenzione scaduta nel 1974 con la RAI, sia necessario fissare un accordo fra Regione e RAI per un'ulteriore estensione dei programmi televisivi.

Secondo il nostro parere, è necessario che in questa convenzione vengano soprattutto previsti dei tempi ed un protocollo in cui siano previsti i costi e tutto quanto sarà necessario affinché questo sia possibile nel breve periodo, perché mi risulta per sentito dire che anche se si andasse a fare una convenzione con degli impegni normali, la stessa RAI avrebbe dei problemi per garantire un'immediata esecuzione dell'estensione della rete.

Se comunque per la Regione ci fosse da spendere qualcosa in più, penso che sarebbero soldi ben spesi perché i cittadini al di sotto di Saint-Vincent o al di sopra di Saint-Nicolas hanno lo stesso diritto degli abitanti del resto della valle che ormai da alcuni anni ricevono la terza rete. Inoltre, è giusto che vengano coperte le zone d'ombra che ci sono ancora e che nella Valle del Lys possa essere finalmente trasmesso il programma per la minoranza walser.

Comunque, se non si riuscisse ad inserire qualcosa di molto preciso in questa convenzione, pensiamo che per tutto ciò che dovesse restare ancora sospeso o scoperto si cerchi eventualmente di dare un indirizzo generale per un intervento al di fuori di questa convenzione, che dovrebbe essere fatto fra la Regione, la RAI e gli enti locali, che ancora una volta potrebbero essere le Comunità Montane, oppure i Comuni i quali, su indicazione della Regione, potrebbero andare a risolvere alcuni casi più precisi.

Pensiamo che soprattutto ci debba essere un intervento della Regione nei confronti della RAI per ciò che riguarda il contenuto della nuova bozza, affinché venga prevista se non altro l'estensione della terza rete al di sotto di Saint-Vincent ed al di sopra di Saint-Nicolas. Questo ci sembra possa essere risolto anche con una spesa non eccessiva, come abbiamo già detto in un incontro di alcuni mesi fa con la RAI.

Quindi, quello che chiediamo con la mozione in oggetto è che la Regione si impegni nella stesura della bozza per avere questo impegno preciso da parte della RAI, affinché non a lunghi termini, ma nel più breve tempo possibile possa essere ridotto questo problema che sta diventando annoso, nel senso che tutto quanto è previsto dalla convenzione del 1974, è stato realizzato, ma dal '74 in poi ci sarebbe stata anche la possibilità di risolvere qualcosa in più che pensiamo possa essere risolto dall'83 in avanti.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Lustrissy; ne ha facoltà.

LUSTRISSY - (DP): Assieme al collega Consigliere Martin, ho presentato l'interpellanza prendendo spunto da un'ennesima petizione dei cittadini valdostani che si lamentano della cattiva ricezione dei programmi televisivi.

Partendo da un diritto costituzionale come quello dell'informazione, dovremmo nel limite del possibile assicurare che i cittadini della Valle d'Aosta vengano messi su un piano di parità e nelle condizioni di ricevere i programmi televisivi che noi intendiamo come informazione non solo della TV nazionale, ma di tutte le televisioni possibili che in Valle d'Aosta, a livello di informazione pubblica, possa dare al cittadino quella possibilità di pluralità, di informazione necessaria per la formazione dei giudizi.

Pertanto, chiediamo al Presidente della Giunta (ed in questo senso potremmo anche concordare con la mozione presentata dal PCI, naturalmente con qualche emendamento) se sia possibile in sede di revisione di convenzione con la RAI una verifica dello stato di attuazione degli adempimenti finora convenuti, cercando di risolvere nel più breve tempo possibile questa situazione che dura da molti anni, per la quale abbiamo richieste continue di intervento da parte di zone della Valle d'Aosta che ancora non possono ricevere un'informazione generale e generalizzata, soprattutto per quanto riguarda la rete tre che è pur sempre informazione regionale, sia pure con i limiti attuali.

Riteniamo sia molto più interessante potenziare la possibilità di ricezione di un'informazione regionale diversificata, al fine di avere, nel limite del possibile, un pluralismo dell'informazione, a parte quella derivante dall'iniziativa privata, incluse anche quelle che sono le emissioni pubbliche dell'area francofona che ci interessano per arrivare a coprire tutto il territorio della Valle d'Aosta, per cui attendiamo dal Presidente della Giunta delle garanzie in merito a questo problema.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Minuzzo; ne ha facoltà.

MINUZZO - (PSDI): E' chiaro che la petizione presentata dai cittadini di Montjovet ha dato la possibilità di portare i Consiglieri regionali a discutere di questo problema che definirei la questione RAI, perché al di là dei problemi di ricezione dei programmi televisivi vi è anche quello della ricezione dei programmi radiofonici. Infatti nell'ultima lamentela in ordine di tempo, non certo di importanza, che abbiamo potuto leggere ieri o l'altro ieri sulla Gazzetta del Popolo, sotto forma di una lettera inviata dalla Sig.ra Guglielmina Bérard, si protestava che, avendo la RAI adottato la stereofonia in modulazione di frequenza, buona parte dei notiziari vengono trasmessi in modulazione di frequenza, onda che non è ricevuta a Cogne per le carenze di ripetitori.

Oltre tutto, a me risulta che la RAI sta rovinando il mercato immobiliare della città di Aosta, in quanto sembra stia comprando a suon di due milioni al mq. alloggi ed immobili in via Chambéry, con la prospettiva poi di affittare già un edificio che dovrebbe essere costruito sempre nei pressi dell'attuale sede regionale, dove trasferire tutti gli impianti.

Intanto non sappiamo cosa farà di questi immobili e come li venderà. La RAI sta spendendo miliardi anche per costruirsi una mastodontica sede, senza tenere conto delle esigenze degli utenti della nostra comunità, perché, come diceva il Consigliere Cout, la terza rete è ancora abbastanza limitata come espansione sul territorio valdostano.

Ad un convegno a Saint-Pierre qualcuno ha avuto modo di dire che in percentuale la Valle d'Aosta è quella che è maggiormente servita dalla terza rete e copre il 60% di utenza. E' chiaro che servendo Aosta, Saint-Vincent e la media Valle verso Courmayeur, di fatto sia servita la percentuale più alta di utenza; ma se teniamo conto di quello che dovrebbe essere effettivamente il servizio che deve svolgere la RAI, di natura sociale, vediamo che questo 40% che è lasciato fuori corrisponde proprio a quella popolazione con più difficoltà di comunicazione, che pertanto avrebbe maggiore necessità di essere servita dagli impianti della RAI.

Non voglio dilungarmi più a lungo sul problema, perché ci sarebbe molto da dire: invito il Presidente della Giunta, in concerto con il Consigliere Lustrissy quando dice che sarebbe disponibile a votare la mozione con degli opportuni emendamenti, se non sia il caso di andare a ricostituire quella "famosa Commissione che allora era presieduta dal compianto collega Salvadori, che peraltro aveva fatto un buon lavoro e sembrava stesse per raccogliere dei risultati positivi.

Di fatto invece questi risultati non si sono concretizzati, tant'è che gli stessi abitanti e lo stesso Comune di Gressoney hanno dibattuto il problema della ricezione dei programmi in quella Valle. Vorrei sentire dal Consigliere Lustrissy se era questo che intendeva, cioè una Commissione per andare a verificare se è stata rispettata per intero la vecchia convenzione, ed in base a quello, andare a stipulare la nuova.

Se vogliamo dare l'incarico alla Commissione presieduta dal Consigliere Nebbia, nessun problema, purché ci sia anche un controllo del Consiglio regionale su quelli che devono essere gli impegni che la RAI va ad assumersi.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Presidente della Giunta; ne ha facoltà.

ANDRIONE - (UV): Per chiarire bene quale è la nostra posizione su questa mozione, bisogna fare un passo indietro.

L'unica maniera seria di affrontare il problema sarebbe quella di ricordare che da molti anni è stata promessa la riforma dell'informazione per via hertziana, aerea e televisiva, in modo da definire quali sono i poteri delle Regioni in materia.

Nel 1976 la Regione autonoma Valle d'Aosta aveva organizzato un convegno nazionale in materia, era stato promesso dall'allora Ministro delle Poste e Telecomunicazioni Vittorino Colombo che in pochi mesi avremmo avuto quella legge. Mancando questo punto di riferimento, in realtà dobbiamo muoverci in una situazione estremamente difficile, che presenta degli ostacoli non indifferenti.

Quando il Consigliere Mafrica mi aveva posto delle domande sulle posizioni della Regione nei confronti della RAI per la discussione della nuova convenzione, avevo fatto delle affermazioni che, convenzioni RAI-Stato alla mano, non siamo stati in grado di far valere nei confronti della RAI.

La RAI fa questo semplice ragionamento: ci dice che per convenzione è tenuta a garantire certi servizi con il pagamento del canone, per cui se la Regione chiede dei servizi supplementari, cioè Antenne 2 o la Suisse Romande, deve pagare il costo per le installazioni e per il personale che è richiesto in più. La cosa si ripete per la terza rete; per convenzione la RAI è tenuta a fornire il servizio in queste percentuali, in più il Consigliere Cout ha ricordato anche l'altra stranissima formula per il nord Italia nei confronti del Mezzogiorno.

A questo bisogna aggiungere l'orografia della Regione Valle d'Aosta che è particolarmente tormentata ed il fatto che i canali disponibili sono limitati.

Inoltre, i canoni da pagare in più sono particolarmente gravosi perché sono indicizzati; l'accordo del '74 prevede delle spese di un certo tipo; adesso stiamo liquidando una somma di 600 milioni di lire, perché con questa indicizzazione fatta sulle medie ISTAT, in cui è previsto il costo del personale RAI o magari anche il costo per costruire una sede faraonica, di cui parlava il Consigliere Minuzzo, vengono fuori delle spese notevoli. Quindi, occorre una certa prudenza.

D'altra parte quanto è stato esposto è vero; bisogna allora cercare di conciliare le due cose, pertanto propongo che la mozione venga posta in votazione impegnando "la Giunta regionale a far inserire nella nuova convenzione fra Regione e RAI, in cambio di puntuali contropartite", - dico puntuali per chiarire che noi possiamo pagare in più per l'installazione specifica, ma non possiamo accettare il principio di pagare tutti i costi, ivi compreso quello del personale, che in futuro dovesse aumentare, perché prendiamo un onere che è difficilmente quantificabile.

"L'impegno della RAI ad estendere immediatamente a tutto il territorio"; qui deve essere però una questione di onestà da parte nostra; io lascerei perdere queste parole perché giustamente il Consigliere Cout ha sottolineato che possono rappresentare una pressione più forte sulla RAI, però deve essere chiaro, per fare un esempio, che Gressoney-La-Trinité, dove sosteniamo un costo di 6 miliardi di lire, non rientra né nell'immediato né in tutto il territorio, perché un minimo di buon senso ci deve essere.

Inoltre, per evitare confusioni, premetto subito che le linee, i canali della protezione civile hanno priorità su qualsiasi altro canale per obbligo, quindi quelli devono essere liberi e non disturbati da altri canali.

Ci sono delle situazioni particolari a Etroubles o vicino a Champorcher, ed anche in alcune zone a Fénis e Saint-Marcel, dove occorrerà un tempo maggiore.

La Giunta regionale è favorevole a votare la mozione con la formulazione che ho testé illustrato.

In secondo luogo, dato che in linea di massima la convenzione è pronta, pregherei i Consiglieri di cominciare a studiarsela non appena l'avrò distribuita e di fare alla Giunta regionale le proposte necessarie, tenendo presente che non è possibile sostenere la posizione che avevamo sostenuto per primi, vale a dire la gratuità di questo servizio, perché la RAI dice di essere tenuta per convenzione a non fare niente al di là di quanto stabilito, per evitare che il bilancio non le venga approvato.

PRESIDENTE: C'è una proposta del Presidente della Giunta di aggiungere una parola nel testo deliberativo, i proponenti sono d'accordo?

Ha chiesto di parlare il Consigliere Cout; ne ha facoltà.

COUT - (PCI): Siamo d'accordo che venga aggiunta quella parola che chiarisce molto bene quali devono essere i termini; siamo d'altronde d'accordo sul concetto espresso di una certa quale elasticità nell'interpretazione del programma di estensione della rete che deve poi essere attuato, anche perché pensiamo che tutto questo sia normale.

PRESIDENTE: L'emendamento proposto dal Presidente della Giunta consiste nel togliere le parole "da definirsi" ed aggiungere la parola "puntuali" prima di "contropartite".

Metto in approvazione la mozione nel testo emendato:

MOZIONE

CONSIDERATO che è ancora aperta la discussione in merito al rinnovo della convenzione tra la Regione Valle d'Aosta e la RAI;

TENUTO conto delle sempre più pressanti richieste di poter usufruire di un servizio completo da parte dei cittadini valdostani, abitanti in comuni in cui vi è una pessima ricezione dei programmi della RAI ed in cui, in particolare, non è possibile ricevere la terza rete televisiva;

OSSERVATO che i programmi di estensione della terza rete, finora noti, prevedono che ancora per numerosi anni non si possa raggiungere una copertura integrale del territorio valdostano,

IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA VALLE D'AOSTA

DELIBERA

di impegnare la Giunta regionale a far inserire nella nuova convenzione fra Regione e RAI, in cambio di puntuali contropartite, l'impegno della RAI ad estendere immediatamente a tutto il territorio valdostano la possibilità di ricezione delle tre reti televisive pubbliche.

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti, votanti e favorevoli: 23

Il Consiglio approva all'unanimità