Oggetto del Consiglio n. 609 del 12 novembre 1982 - Resoconto
OGGETTO N. 609/VII - INIZIATIVE PER LA CONDANNA DELLO SCIOGLIMENTO DEL SINDACATO LIBERO DI SOLIDARNOSC. (Approvazione di mozione).
PRESIDENTE: Do lettura del testo della mozione presentata dal Consigliere Minuzzo:
MOZIONE
La messa al bando da parte del Governo di Jaruzelsky del sindacato libero ed autonomo di Solidarnosc rappresenta una brutale violazione degli elementari diritti sociali garantiti anche dalla costituzione polacca.
Con questa decisione del regime militare-comunista Jaruzelsky ha compiuto un nuovo atto di brutale violenza contro la classe operaia polacca che sta conducendo una grande lotta per la libertà, la democrazia e la giustizia sociale.
Davanti all'ennesima violazione della volontà del popolo polacco, delle convenzioni internazionali sottoscritte dalla Polonia perpetrate dal regime del servo di Mosca Jaruzelsky che fanno ritornare alla mente i nefandi metodi staliniani:
IL CONSIGLIO REGIONALE
CONDANNA duramente la decisione di sciogliere Solidarnosc che aggrava la rottura della società polacca e che inasprisce all'esasperazione i rapporti fra Governo, Chiesa e Forze sociali.
CONVINTO che tale provvedimento riporta la Polonia alle condizioni di stato socialtotalitario simile a quello sovietico, senza più alcuna garanzia di libertà per i cittadini;
IMPEGNA
il Presidente del Consiglio regionale affinché inviti il Governo italiano a comunicare al governo polacco la ferma disapprovazione delle Forze sociali italiane per lo scioglimento di Solidarnosc che godeva della fiducia di dieci milioni di lavoratori e
RICHIEDE
alle Organizzazioni sindacali e di categoria valdostane di organizzare congiuntamente una dimostrazione di massa per manifestare la solidarietà della popolazione valdostana ai lavoratori polacchi.
PRESIDENTE: Ha chiesto di illustrare la mozione il Consigliere Minuzzo, ne ha facoltà.
MINUZZO - (P.S.D.I.): Questa mozione probabilmente ha perso un briciolo della sua tempestività in quanto l'abbiamo rinviata già dallo scorso Consiglio, ma è ancora attuale per le notizie apparse oggi su tutti gli organi di informazione, che ci dicono che il leader di Solidarnosc entro pochi giorni tornerà in libertà, grazie in parte alle pressioni fatte dalla Chiesa polacca in questa direzione. Questa mozione non vuol essere che un'ulteriore prova della solidarietà del Consiglio regionale al popolo polacco, solidarietà peraltro già dimostrate con l'approvazione di una precedente mozione, quando il Consiglio aveva deciso di inviare degli aiuti concreti al popolo polacco. Al riguardo so che l'Assessore alla Sanità ed Assistenza sociale deve dare alcune informazioni al Consiglio per quanto concerne quell'iniziativa votata allora all'unanimità dal Consiglio regionale.
Questa mozione non vuol significare altro che ribadire la solidarietà del popolo valdostano nei confronti dei lavoratori polacchi che hanno visto il loro sindacato essere messo fuori legge, addirittura sciolto. Gli ultimi avvenimenti di questi giorni sono le migliaia di arresti effettuati dal regime militare di Jaruzelsky che stanno a provare sebbene ci sia stata questa notizia bomba di una prossima liberazione di Lech Walesa, che il popolo polacco vive tuttora sotto un regime dittatoriale.
Questa mozione può essere al limite anche emendata se così com'è stata proposta non è accettabile da tutti i Gruppi consiliari, perché è chiaro che se si vuole dimostrare solidarietà al popolo polacco, la mozione deve essere chiaramente votata all'unanimità.
PRESlDENTE: E' aperta la discussione. Ha chiesto di parlare l'Assessore alla Sanità e all'Assistenza Sociale Rollandin, ne ha facoltà.
ROLLANDIN - (U.V.): A l'occasion d'une rencontre récente avec un représentant de la Pologne, on a eu des renseignements sur ce qui se passe à l'intérieur et surtout sur les nécessités les plus urgentes de la population. On avait proposé d'entreprendre la même organisation qu'il y avait eu à l'occasion du tremblement du Sud. En effet, on avait prévu de faire un comité unitaire de toutes les forces politiques et sociales pour une intervention en faveur de la Pologne. A ce propos on pourrait se réunir pour voir si tout le monde est d'accord sur cette proposition.
Aujourd'hui nous en avons parlé en Junte pour envisager la possibilité d'une première intervention en faveur de la population polonaise, ce que - je pense - était même dans les intentions du proposant la motion. Vu que, surtout dans la ville d'Aoste, il y a déjà eu un envoi de différents matériaux en Pologne, en tenant compte de la possibilité existante jusqu'à présent, d'envoyer le tout par chemin de fer, la loi, en vigueur jusqu'au 17, maintenant va tomber et après cette date je pense qu'elle sera renouvelée.
De la part de la Junte il y a quand même la disponibilité de reprendre ce discours et donc d'organiser un comité unitaire pour donner une aide immédiate à cette population.
PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Lustrissy; ne ha facoltà.
LUSTRISSY - (D.P.): Nous sommes favorables à la proposition que vient de faire M. Rollandin d'une aide concrète à la population, car même face à la situation, il faut croire que plus que de manifestations de solidarité, aujourd'hui il y a la nécessité d'aides concrètes.
De la part des chefs des Groupes, on a eu la possibilité d'avoir des rencontres à la Présidence du Conseil avec le comité régional pour la paix, qui avait déjà proposé des interventions concrètes à l'égard de la population de la Pologne. A la suite de cela, nous partageons la proposition de l'Assesseur Rollandin.
PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Mafrica, ne ha facoltà.
MAFRICA - (P.C.I.): I problemi della Polonia sono molto discussi all'interno del partito che qui rappresentiamo. Come tutti i Consiglieri sanno, il nostro partito aveva visto con favore il processo che si era avviato in Polonia con la formazione del Sindacato autonomo di Solidarnosc; aveva seguito con interesse quel dialogo che in forme complesse si era aperto fra questo nuovo Sindacato, la Chiesa ed il Governo polacco. Purtroppo le tensioni esistenti all'interno del paese hanno portato ad un'iniziativa del regime militare che il nostro partito ha condannato fermamente perché la ritiene inadatta a risolvere qualsiasi problema, sia esso di natura sociale od economica, sia di ordine di politica internazionale.
Se la notizia che è giunta oggi rappresenta un'inversione di tendenza, un ripensamento da parte del regime militare, crediamo che questa sia un'indicazione positiva: la liberazione del presidente del sindacato Solidarnosc indubbiamente potrà servire a rimettere in movimento un processo differente ed a risolvere problemi che con la forza non si è riusciti a risolvere. Noi quindi siamo d'accordo sul senso generale della mozione: abbiamo degli emendamenti da proporre rispetto ad alcuni termini un po' sbrigativi usati nella mozione stessa che rispondono a valutazioni di parte.
Crediamo che la situazione mondiale oggi sia effettivamente molto grave e che nè il capitalismo nè le forme fino ad oggi sperimentate di socialismo siano in grado di dare una risposta valida all'interno dei paesi occidentali.
La crisi economica ha creato delle tensioni, ci sono guerre commerciali in atto, i rapporti con i paesi del terzo mondo diventano sempre più acuti perché non si potrà continuare con una parte dell'umanità che vive nella larghezza, mentre la maggior parte dei popoli ha problemi di sopravvivenza.
Anche all'interno degli stessi paesi a regime socialista esistono problemi gravi che devono essere affrontati e non devono essere congelati con forme che si sono ormai troppo protratte nel tempo. La morte di Leonid Breznev indubbiamente ha posto dei problemi a quel grande paese che è l'URSS, che potranno essere risolti in questi mesi in senso positivo, solo se si cercherà, anche in quel paese, di continuare invece che su una logica di potenza, su una via di ricerca della cooperazione fra i popoli, della distensione e del disarmo, invece che di incremento delle spese militari. In Polonia ci auguriamo che la liberazione di Lech Walesa possa portare ad una ripresa del dialogo e si possa dare a quel paese la possibilità di uscire da una situazione che in effetti è grave ed insostenibile.
Chiediamo di sospendere per cinque minuti la seduta per dare ai Capigruppo la possibilità di verificare alcune modifiche che proponiamo alla mozione.
PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Carlassare, ne ha facoltà.
CARLASSARE - (Dem. Prol. - Nuova Sin.): Ritengo che la situazione polacca vada condannata senza mezzi termini e che il problema di accettare o meno degli emendamenti, di dare delle definizioni diverse, può essere verificato: sostanzialmente però questa mozione deve essere una condanna per il comportamento di un regime che ha inteso bloccare delle espressioni democratiche.
Così come in Italia dobbiamo essere decisamente schierati in favore della difesa degli interessi dei lavoratori, lo stesso comportamento politico deve essere mantenuto tutte le volte che si tratta di intervenire in difesa degli interessi di un popolo di lavoratori, in qualsiasi parte del mondo essi vengano a scontrarsi con i regimi che gestiscono il potere.
Mi auguro che la situazione in Polonia migliori, che la liberazione di Lech Walesa dimostri di essere un primo sintomo di miglioramento della situazione. E' auspicabile inoltre una pressione di tutti gli organismi che hanno la possibilità di intervenire nei confronti del governo polacco, ritengo però che si debba intervenire anche nei confronti del Governo italiano affinché esca dalla logica dei blocchi, che è uno degli elementi fondamentali che determinano questa situazione. Come è stato detto anche dalla esponente di Solidarnosc, quando è venuta ad Aosta a fare una relazione, la situazione polacca si è aggravata perchè in pratica lo scambio di merci fra la Polonia ed i Paesi dell'Europa occidentale è venuto a cadere. Ritengo che un ripristino di questo flusso commerciale sia un'azione da intraprendere perchè l'esperienza insegna che bloccare così il paese, significa in ultima analisi rafforzare in quel paese il regime dittatoriale che lo governa.
PRESIDENTE: Colleghi Consiglieri, è stato trovato un testo sul quale concorda il presentatore della mozione; ne do lettura:
MOZIONE
La messa al bando da parte del Parlamento polacco del sindacato libero ed autonomo Solidarnosc rappresenta una brutale violazione degli elementari diritti sociali garantiti anche dalla costituzione polacca.
Con questa decisione del regime militare è stato compiuto un nuovo atto di brutale violenza contro la classe operaia polacca che sta conducendo una grande lotta per la libertà, la democrazia e la giustizia sociale.
CONSTATATA l'ennesima violazione della volontà del popolo polacco, delle convenzioni internazionali sottoscritte dalla Polonia;
IL CONSIGLIO REGIONALE
CONDANNA duramente la decisione di sciogliere Solidarnosc che aggrava la crisi della società polacca e che inasprisce all'esasperazione i rapporti fra Governo, Chiesa e Forze sociali.
IMPEGNA
il Presidente del Consiglio regionale a comunicare al Governo polacco la ferma disapprovazione della popolazione valdostana per lo scioglimento di Solidarnosc che godeva della fiducia di dieci milioni di lavoratori e
RICHIEDE
alla Giunta regionale in collaborazione con le Organizzazioni sindacali e di categoria valdostane di intervenire concretamente con iniziative unitarie a favore della popolazione polacca.
PRESIDENTE: Lo metto in approvazione:
ESITO DELLA VOTAZIONE
Presenti, votanti e favorevoli: 22
Il Consiglio approva all'unanimità.