Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 578 del 11 novembre 1982 - Resoconto

OGGETTO N. 578/VII - PARTECIPAZIONE DELLA REGIONE VALLE D'AOSTA ALLE INIZIATIVE COLLEGATE CON IL PROGETTO DENOMINATO MITO, CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALLA RETE DEI TRASPORTI. (Interpellanza).

PRESIDENTE: Do lettura dell'interpellanza in oggetto presentata dai Consiglieri Pedrini e Minuzzo:

INTERPELLANZA

Venuti a conoscenza che l'On. Sergio Pininfarina, Parlamentare europeo, ha presentato un progetto al Parlamento di Strasburgo che riguarda la rete dei trasporti Piemonte-Liguria-Lombardia;

Considerato che tale progetto tende a vitalizzare maggiormente il triangolo industriale in sintonia con il chiacchierato Mito;

Preoccupati che il Mito, nonché il progetto dell'On. Pininfarina non tengono assolutamente conto della realtà della Regione Autonoma della Valle d'Aosta;

Tenuto conto che non ci risulta che da parte dell'Assessore competente vi sia stato un interessamento per il Mito e tanto meno al progetto presentato al Parlamento di Strasburgo;

INTERPELLANO

l'Assessore all'Industria, Commercio Artigianato e Trasporti per conoscere:

1) qual è il suo pensiero in merito al Mito e se non ritiene utile, qualora non sia stato ancora fatto, far entrare anche la nostra regione nel discorso Mito;

2) più approfonditamente il progetto presentato dall'On. Pininfarina e se la Valle d'Aosta è in qualche modo interessata;

3) quali iniziative ha assunto perché la Valle d'Aosta non venga esclusa da un discorso così importante che può aprire delle prospettive non indifferenti, per una crescita socioeconomica della nostra regione.

PRESIDENTE: Chi illustra l'interpellanza? La parola al Consigliere Minuzzo.

MINUZZO - (PSDI): Grazie Signor Presidente.

Abbiamo presentato questa interpellanza appunto perché venuti a conoscenza del progetto presentato dall'On. Pininfarina, Parlamentare europeo del PLI, che riguarda la rete dei trasporti nel triangolo Piemonte-Liguria-Lombardia.

Questo progetto è stato fatto quasi in concerto con il grosso discorso del MITO inizialmente intrapreso dalle Regioni Piemonte e Lombardia e poi, in qualche modo, è entrata anche la Liguria al fine di cercare di rivitalizzare tutto questo triangolo industriale che, come la nostra regione, è stato investito da violenta crisi esistente anche nel resto d'Italia e del mondo.

Noi riteniamo che di fronte ad un discorso così ampio ed importante la Valle d'Aosta non possa isolarsi e debba perlomeno andare a verificare le sue possibilità di inserimento.

Non dimentichiamo che attraverso la nostra regione - lo abbiamo sempre detto - passa gran parte del traffico commerciale.

Il progetto presentato dall'On. Pininfarina riguarda la questione dei trasporti e penso che dovrebbe in qualche modo interessare la nostra regione circa i collegamenti che essa ha con il resto dell'Europa.

Io sono venuto a conoscenza di questo progetto occasionalmente, ed il collega Pedrini, con me presentatore di questa interpellanza, probabilmente avrà dei dati più precisi e più significativi su quello che dovrebbe essere l'intervento della Comunità Europea per la realizzazione di questo progetto.

Con questa interpellanza abbiamo voluto sottoporre all'attenzione della Giunta, qualora non lo avesse ancora fatto, questo grosso progetto, il MITO, ed ancora di più il progetto del parlamentare europeo Pininfarina, per poter sapere qual è il pensiero della Giunta sul MITO, se esiste in qualche modo la volontà di entrare in questo discorso più ampio, oppure se la Giunta regionale della Valle d'Aosta ritiene di voler isolare la Regione dal progetto.

Inoltre chiediamo di venire a conoscenza della posizione della Giunta rispetto al progetto del parlamentare europeo liberale e se essa ha già preso contatti per poterlo modificare nel senso dell'inclusione della nostra regione.

PRESIDENTE: La parola all'Assessore all'Industria, Commercio, Artigianato e Trasporti Chabod.

CHABOD - (DC): Per rispondere all'interpellanza dei Consiglieri Pedrini e Minuzzo, in linea generale posso assicurare che l'intero problema concernente i sistemi di comunicazione con varie prospettive di collegamento cui può essere interessata la Valle d'Aosta è all'attenzione costante del mio Assessorato, per specifica competenza, ed ovviamente del Presidente di persona e di tutta la Giunta regionale.

Come già è stato a suo tempo preannunciato in pubbliche comunicazioni, a seguito di comunicazione consiliare, il Piano Regionale dei Trasporti e dei sistemi di comunicazione che segue la legge regionale in materia, sarà presto presentato, dopo il confronto, entro la fine dell'anno, con gli enti locali e gli organismi interessati al Consiglio regionale.

Da vari mesi l'Assessorato sta lavorando al Piano e questa è la migliore prova che si può offrire agli interpellanti che l'Assessorato si è e si sta interessando a tutte le possibilità tecnologiche, progetti e proposte di comunicazione, MITO compreso.

Questo piano preliminare, fondamentale per la sistemazione dei trasporti e dei sistemi di comunicazione, è appunto curato direttamente dall'Assessorato e non è stato affidato ad organismi esterni proprio per permettere un interessamento politico, amministrativo quotidiano dell'Assessorato e dell'esecutivo.

Per quanto concerne invece le tre richieste contenute nell'interpellanza, si forniscono i seguenti elementi in via specifica: MITO - il progetto di integrazione permanente tra Milano e Torino si basava, nei mesi scorsi, su alcune ipotesi di collaborazione tra le due metropoli nei settori dei trasporti, delle telecomunicazioni, dei servizi tecnologici e formativi delle imprese, nonché della ricerca universitaria.

Successivamente, a Stresa, nel luglio scorso, con la partecipazione del sindaco Gerofolini, si è unita la città di Genova. Poiché il tema del convegno era "Collaborazione e integrazione tra aree urbane", gli enti regionali sono stati esclusi dal comitato di coordinamento formato solo dai tre Comuni e dagli istituti di ricerca IREV di Milano e IRES di Torino.

Questo non significa che le regioni interessate all'integrazione tra le grandi città siano escluse dall'implicazione del progetto che sarà pronto soltanto l'anno prossimo e che comunque avrà necessità di finanziamenti rilevantissimi, veramente in linea con la sigla del progetto stesso MITO o GEMITO.

Siamo in collegamento, la Valle d'Aosta non esclusa. Lo stesso sindaco di Milano, Tognoli, ha comunicato alla stampa "con le regioni nessun conflitto, nessuna preclusione". Le implicazioni del progetto che sono di utilità della Valle d'Aosta, vengono recepite nel nostro piano regionale. Quelle che sono in linea con le nostre indennità culturali e territoriali saranno lasciate da parte.

Proposte dell'On. Pininfarina: l'On. Sergio Pininfarina, nella sua veste parlamentare, ha presentato, il 27 aprile scorso, una proposta di risoluzione, con riferimento all'art. 47 del Regolamento del Parlamento europeo stesso, avente il seguente oggetto: "Potenziamento delle infrastrutture portuali e varie della Liguria e del Piemonte, una prospettiva europea"; ogni parlamentare è libero di presentare proposte di risoluzione nell'interesse delle proprie cognizioni e delle proprie aree geografiche e politiche.

L'On. Pininfarina non ha dunque presentato alcun progetto, ma una proposta di risoluzione il cui unico dispositivo è il seguente: "Il Parlamento europeo esprime pertanto conclusivamente la sua ferma opinione che l'azione da svolgere per la ristrutturazione del sistema dei trasporti nord-sud dell'Europa richiede un rapido e sostanziale intervento nell'alto bacino del Mediterraneo. Sistema dei porti liguri coordinato con Livorno da un lato, Marsiglia dall'altro, accompagnato dal complemento delle funzionalità e nelle efficienze nella viabilità autostradale retrostante e dal sistema dei trafori alpini.

Indica l'urgente necessità che la comunità possa disporre di un Regolamento riguardante il sostegno finanziario a progetti, nel campo delle infrastrutture, aventi interessi non soltanto nazionali, ma internazionali. Auspica il coordinamento degli interventi necessari ai livelli Governo italiano-Enti Locali-Regioni italiane-Istituzioni comunitarie."

Come si può notare nel dispositivo nel quale convergono la volontà e l'impegno del Parlamento, non viene esclusa la Valle d'Aosta, né alcuna altra regione, né i Trafori del Monte Bianco e del Gran S. Bernardo, né alcun altro traforo. Anzi, si richiede il completamento della funzionalità e l'efficienza della viabilità autostradale retrostante ai porti dell'alto Mediterraneo e del sistema dei trafori alpini ed il coordinamento degli enti regionali italiani con il Governo e con la CEE.

Tutto qui; se poi, nelle premesse della proposta di risoluzione, l'On. Pininfarina accenna in modo specifico all'area piemontese, pare essere più che encomiabile per un parlamentare che al tempo stesso è Presidente della Federazione industriali del Piemonte. La Valle d'Aosta è, per molti aspetti, interessata al contenuto delle proposte dell'On. Pininfarina, in relazione tuttavia è bene precisare che qualcosa si sta muovendo in ambito istituzionale europeo e nel settore dei grandi sistemi di comunicazione.

A questo riguardo informo gli interpellanti - e il Piano regionale lo evidenzierà - che il Comitato dei Ministri dei Trasporti della CEE, ha già assunto al prossimo esame la risoluzione approvata dal Consiglio d'Europa, il 28 ottobre 1982, sulla rete europea dei grandi assi di comunicazione. Si tratta del raccordo Senart, che inizialmente aveva chiuso la direttrice che passa per la Valle d'Aosta, ma il Consiglio d'Europa, a seguito dell'intervento della nostra Regione, proprio nella riunione del 28 ottobre scorso - vi ricorderete che in quella sessione partecipò il Presidente Andrione - ha pienamente accolto le nostre richieste privilegiando i nostri due trafori, i collegamenti stradali relativi e perfino il progetto di collegamento ferroviario con la Svizzera.

L'azione dell'Assessorato e dell'Esecutivo risulta collegata inoltre, per la parte applicativa anche con la risoluzione n. 582 della CEE sulla priorità delle decisioni in materia dei trasporti, e con la convenzione europea sui collegamenti viari internazionali.

Come ho già accennato nella Conferenza stampa del 27 settembre scorso, posso assicurare che il rapporto dei nostri servizi con gli ambienti comunitari e con quelli del Consiglio d'Europa è continuo, e le iniziative favorevoli alle comunicazioni valdostane sono seguite con attenzione. Ritengo che in merito il Piano regionale fornirà entro la fine dell'anno agli interpellanti, agli enti locali, alle forze economiche e sociali e politiche, soprattutto al Consiglio regionale ampia materia di verifica e di confronto.

PRESIDENTE: Chi replica all'interpellanza?

La parola al Consigliere Pedrini; ne ha facoltà.

PEDRINI - (Ind.-PLI): Anzitutto voglio complimentarmi con l'Assessore per la sua relazione veramente preparata come si deve, e questo mi fa molto piacere.

Nella relazione però vi sono alcuni punti che non mi piacciono perché si ha l'impressione quasi che sia l'On. Pininfarina, sia gli interroganti - siamo tre - non siano altro che dei piccoli deficienti che non riescono a capire molto bene le cose, e questo francamente non l'accetto. Proporrei che quel funzionario riguardasse il testo e correggesse il suo modo di scrivere.

Non abbiamo mai affermato quello che il funzionario ha scritto, riteniamo di avere fatto il nostro dovere e la risposta dell'Assessore è piuttosto offensiva nei nostri riguardi.

La nostra interpellanza è stata fatta in senso di collaborazione, non in senso di critica, per vedere unicamente se l'Assessorato aveva preso le necessarie misure; io sono il portavoce di un deputato europeo, nostro vicino, l'On. Pininfarina, visto che la Valle d'Aosta non ne possiede uno. Egli è amico della Valle d'Aosta e si è messo a nostra disposizione.

Debbo anche rilevare l'autorevolezza del nostro Presidente di Giunta che ha avuto la capacità di intervenire magnificamente in quella riunione citata dall'Assessore, ma ritengo che l'avere una persona che possa portare un'istanza al di fuori della nostra regione, nel nostro interesse, penso che sia di grossa utilità.

Per concludere, posso dire che la risposta è stata scritta molto bene sotto il profilo tecnico, mentre sotto il profilo politico, direi, molto male.

PRESIDENTE: La parola al Consigliere Minuzzo; ne ha facoltà.

MINUZZO - (PSDI): Non ripeterò quanto ha detto il collega Pedrini, che del resto condivido appieno, ancor più per il fatto che un tempo avevo un amico che aveva l'abitudine di scrivere nello stesso modo con cui è stata redatta la relazione letta dall'Assessore.

Oggi, non essendo forse più mio amico, ha preso spunto da questa interpellanza per fare dire all'Assessore certe cose che evidentemente non hanno nulla a che vedere con la politica, quindi mi dichiaro insoddisfatto per la risposta politica.

Le finalità del MITO le conoscevamo, visto che ci siamo preoccupati di presentare questa interpellanza, quindi l'Assessore ha parlato per dieci minuti dicendoci cose che già conoscevamo.

Peraltro, non ha detto quali sono le sue intenzioni. Mi è parso di capire che forse è favorevole al MITO, però non lo abbiamo capito molto bene.

Il progetto Pininfarina prevede anche il traforo dello Spluga, e questa è una questione che interessa soltanto Livorno e Marsiglia, e inoltre interessa qualcosa di più.

Invito pertanto l'Assessore a farsi fare le relazioni da qualcuno che è un po' più competente della materia o che perlomeno abbia voglia di documentarsi meglio su quelle che sono le richieste formulate nelle interpellanze.

Comunque, lo invito, con l'andare del tempo, se ci sarà l'opportunità di dirci in altra sede qual è effettivamente il suo pensiero su questa interpellanza. Chiedo inoltre, se è possibile, di avere copia della risposta, in quanto è molto complessa, per evitare di aspettare un mese. Lei sa, Assessore, che adesso con la resocontazione non c'è più bisogno di autorizzazione.