Oggetto del Consiglio n. 576 del 11 novembre 1982 - Resoconto
OGGETTO N. 576/VII - ISTITUZIONE DI CORSI DI LINGUA FRANCESE RISERVATI AI CONSIGLIERI REGIONALI. (Interpellanza).
PRESIDENTE: Do lettura dell'interpellanza presentata dal Consigliere Berti:
INTERPELLANZA
Visto che in un suo recente intervento in Consiglio regionale l'Assessore alla Pubblica Istruzione, sollecitata a rispondere in lingua italiana alla richiesta di un Consigliere, affermò che, contrariamente ai propri principi, aderiva all'invito in considerazione del fatto che "non sono stati ancora istituiti corsi di lingua francese per i Consiglieri regionali";
Considerato che non pochi Consiglieri regionali, ed in primo luogo lo stesso interpellante, non conoscono la lingua francese, pur essendo il bilinguismo norma statutaria;
Rilevato che la conoscenza della lingua francese è richiesta per l'assunzione in servizio, a qualsiasi livello, di dipendenti regionali e che può accadere, come forse è accaduto che Consiglieri regionali siano chiamati a far parte di Commissioni d'esame pur non avendo nozioni di idioma gallico;
INTERPELLA
l'Assessore alla Pubblica Istruzione per sapere se non ritiene opportuno istituire corsi accelerati di lingua francese riservati ai Consiglieri regionali, con l'obbligo di frequenza per quanti lo richiedano e che comunque non superino una prova preliminare di conoscenza della lingua francese.
PRESIDENTE: Il Consigliere Berti intende illustrare l'interpellanza?
Ne ha facoltà.
BERTI - (Art. e Comm. Vald.): Ho preso lo spunto da una precedente dichiarazione fattami dall'Assessore notoriamente sensibile alla lingua francese in cui diceva che avrebbe istituito dei corsi di lingua francese anche per i Consiglieri.
L'Assessore voleva organizzare questi corsi e pertanto vorrei sapere da lei se è sempre di quel parere, essendo la maggior parte di noi non in possesso della perfetta conoscenza della lingua.
Ad esempio io capisco molto poco la lingua francese e addirittura non la parlo affatto, come ritengo molti altri colleghi.
Alla luce degli ultimi fatti, per cui l'Assessore alla Pubblica Istruzione, ha voluto e sta facendo rifare dei corsi al personale insegnante che da più anni insegna francese, ritengo non sia il caso di creare disparità fra i dipendenti regionali e gli amministratori regionali. Posso inoltre rilevare che è un problema urgente e da risolvere.
Per avvalorare questo posso portare un esempio: io sottoscritto mi sono trovato a dover giudicare in una sessione di esami per varie assunzioni di candidati che non conoscevano la lingua francese.
E' un assurdo e pertanto, se nel futuro sarò di nuovo chiamato a partecipare a commissioni di concorso, dovrò senz'altro escludermi, in quanto non ritengo serio dover giudicare candidati che hanno una maggiore conoscenza del francese della mia.
Quindi, istituiamo un corso di francese per tutti i Consiglieri regionali, così facendo potremmo seguire e giudicare con maggiore serietà l'esame dei vari candidati. Questo porterebbe a una minore latitanza del pubblico alle sedute consiliari: questo è il mio pensiero, e pertanto chiedo una risposta in proposito all'Assessore.
PRESIDENTE: La parola all'Assessore alla Pubblica Istruzione Maria Ida Viglino, ne ha facoltà.
VIGLINO - (U.V.): Je dois évidemment répondre en italien puisque M. Berti a déclaré qu'il a beaucoup de difficultés à comprendre le français.
Durante la seduta precedente avevo comunicato che avrei risposto in italiano perché non avevo ancora organizzato dei corsi di lingua francese per i Consiglieri regionali.
Non vi è niente che possa impedire l'organizzazione di questo corso, anzi ho già preparato l'elenco dei Consiglieri e mi permetterò di farlo girare questo pomeriggio in modo che chiunque abbia l'intenzione di iscriversi al corso dovrà mettere la sua firma.
Evidentemente, se ci sarà una sola firma, questo non sarà più un corso, ma delle lezioni private.
Ogni volta che noi organizziamo dei corsi facciamo prima un sondaggio onde poter stabilire o meno il numero necessario. Ritengo inoltre che non sia esatto affermare che io debba costringere insegnanti che già hanno insegnato francese a fare nuovamente corsi di aggiornamento.
Voglio ribadire che nella leggina presentata in Consiglio, ho soltanto rispettato l'art. 5 del Decreto Delegato per la Valle d'Aosta che testualmente dice che "prima di essere immessi in ruolo gli insegnanti devono dimostrare la piena conoscenza della lingua francese". Questi insegnanti non erano di ruolo, ma soltanto degli insegnanti incaricati. Quindi la verifica della piena conoscenza della lingua francese è indispensabile per quel personale perché solo dopo questa verifica avranno tutti i titoli ed i requisiti per essere immessi in ruolo.
Questo pomeriggio dunque, all'inizio della seduta, mi permetterò di fare circolare il sopracitato elenco fornito dalla segreteria del Consiglio, dove è scritto: "Cours de langue française" e sulla base del numero dei componenti io senz'altro organizzerò questo corso per i Consiglieri.
Vorrei aggiungere una sola cosa, l'augurio cioè che la firma del Consigliere Berti lo costringa ad essere più assiduo al corso di quanto lo sia nella V Commissione.
PRESIDENTE: La parola al Consigliere Berti; ne ha facoltà.
BERTI - (Art. e Comm. Vald.): Mi dichiaro soddisfatto della risposta dell'Assessore e, se i miei colleghi Consiglieri saranno tutti coerenti, penso che non sarò il solo a mettere la firma, saremo in parecchi, anche nell'ambite della stessa Union Valdôtaine.
Vediamo se la partecipazione e l'adesione a questo corso sarà massiccia. Se così non fosse vorrei sottoporre i colleghi ad un certo tipo di prova con professori francesi, dopo forse potrei parlare il mio francese veneto.