Oggetto del Consiglio n. 4585 del 3 aprile 2025 - Resoconto
OGGETTO N. 4585/XVI - Interrogazione: "Stato dell'arte e incongruenze strutturali della struttura "Rianimazione triangolo" dell'Ospedale Parini".
Bertin (Presidente) - Procediamo, punto n. 17.02. Risponde l'assessore Marzi.
Marzi (SA) - Partendo dal quesito n. 4, il potenziamento dei posti letto di terapia intensiva e sub-intensiva presso il Servizio sanitario della nostra Regione è stato il tema dedicato a un'importante riunione alla quale abbiamo partecipato con i dirigenti dell'Assessorato presso il Ministero della salute lo scorso 12 novembre. Nell'occasione, tra l'altro, abbiamo appreso favorevolmente da parte del Ministero che la nostra Regione è la migliore in Italia per la capacità di spesa dei finanziamenti statali erogati, per quello che riguarda gli investimenti sanitari. Più precisamente la Valle d'Aosta ha portato a termine oltre l'80% delle linee di finanziamento, per circa 68 milioni di euro, e il restante 20%, per circa 17 milioni di euro, è in corso di realizzazione. Questo al di là della spesa PNRR e di risultati raggiunti sul raggiungimento dei target PNRR.
Il piano di riorganizzazione della rete ospedaliera regionale, previsto dall'articolo 2 del decreto-legge n. 34/2020 al fine di potenziare i posti letto di terapia intensiva e sub-intensiva, era stato approvato dall'allora Giunta e tutto ciò prevedendo di disporre di spazi straordinari per eventuali necessità di emergenza sanitaria per la terapia intensiva. Il fatto che il n. 34 fosse del 2020 rende evidente di che periodo drammatico si stava vivendo. Tale piano prevedeva di potenziare, in adempimento a quanto richiesto dallo Stato, i 10 posti letto di terapia intensiva già presenti presso il Reparto di rianimazione con ulteriori 8 posti letto da realizzarsi in un prefabbricato esterno. In tale sede sarebbero stati altresì predisposti anche 9 posti letto di terapia sub-intensiva. La dotazione complessiva a livello regionale, così come concordato con il Ministero, è quindi stata definita in 18 posti letto di terapia intensiva e in 9 posti letto di terapia sub-intensiva.
Durante l'emergenza sanitaria la struttura commissariale, che era stata costituita in via straordinaria a livello centrale per la gestione dell'emergenza, ha realizzato uno specifico prefabbricato presso l'Ospedale Parini, attrezzato con 10 posti letto di terapia intensiva: quello che poi all'interno della sanità valdostana si è definito triangolo. La struttura era stata allestita con il contributo delle forze militari ed era naturalmente stata realizzata con tutte le deroghe allora previste in materia di agibilità, prevenzione incendi e antisismica. A questi si sono poi aggiunti ulteriori 2 posti letto di terapia intensiva, esito di una programmazione precedente che ha visto ampliare, a fine 2023, l'attuale Reparto di rianimazione. Per i posti letto di terapia sub-intensiva, l'Azienda USL ha previsto la possibilità di attivare dei medesimi in numero di 8 presso la struttura adiacente al Reparto di Malattie infettive e Pneumologia. Tali numeri portano complessivamente, tra terapia intensiva e terapia sub-intensiva, a potenziare il numero di posti letto oltre quanto richiesto dallo Stato ai tempi.
Alla luce di questo nuovo scenario, tenuto conto del nuovo contesto regionale che vedrà avviare di fatto a breve, visto che la gara è stata pubblicata, i lavori di realizzazione del nuovo presidio ospedaliero Parini e quindi del nuovo ospedale: il piano di riorganizzazione della rete ospedaliera regionale esige oggi una rivisitazione complessiva, della quale abbiamo naturalmente parlato con il Ministero.
Come abbiamo quindi già anticipato, di fatto, la settimana scorsa siamo arrivati alla pubblicazione della gara.
Alla luce di quanto illustrato, secondo gli accordi intercorsi con i referenti del Ministero della salute, il nuovo piano di riorganizzazione della rete ospedaliera regionale dovrà quindi prevedere il consolidamento dell'attuale Reparto della Rianimazione con la struttura appunto cosiddetta "a triangolo", al fine di conseguire il potenziamento dei posti letto, come abbiamo poc'anzi descritto.
Ricordiamo inoltre che abbiamo avuto modo di spiegare le nostre particolarità regionali sia in occasione dell'incontro che abbiamo avuto con il ministro Schillaci che, naturalmente, di quello che poi abbiamo avuto al Ministero in quest'occasione, anche rispetto a queste peculiarità.
Venendo quindi ai quesiti n. 1 e n. 2, per dare seguito agli impegni che durante quell'incontro abbiamo assunto con il Ministero della salute, l'Azienda USL ha prontamente attivato una perizia di parte, perché ricordiamo che il triangolo era costruito in deroga e da forze militari, per definire esattamente i lavori necessari e indispensabili per rendere strutturale, seppur temporaneamente, cioè sino all'apertura dei servizi presso il nuovo ospedale, il cosiddetto "triangolo". Nel corso di tali approfondimenti - gli esiti della perizia datano 19 febbraio 2025 - sono emerse alcune necessità tecniche riguardanti la struttura che dovranno essere oggetto di alcuni specifici lavori. Questo anche in ragione del fatto che, trattandosi di una struttura commissariale, era stata sin allora attivata in deroga a ogni tipo di normativa, sia in materia di agibilità, ma soprattutto di prevenzione incendi e antisismica. La situazione è seguita naturalmente con attenzione e impegno da parte degli uffici competenti dell'Azienda USL, che ringraziamo. Ad oggi la struttura è in fase di svuotamento al fine di permettere lo svolgimento delle opere correttive necessarie e post perizia. Abbiamo informato il Ministero della salute della questione e, in accordo con lo stesso Ministero, l'Azienda USL ha attivato le contestazioni alla ditta fornitrice la quale si è resa disponibile a intervenire con le azioni correttive da intraprendere a proprie spese. Naturalmente il fatto che la struttura fosse stata costruita in un periodo particolare, con tutte le deroghe del caso, addirittura dai militari, non ha fatto sì che il Ministero restasse stupito dal fatto che ci fossero questo genere di richieste.
Venendo alla domanda n. 3, si evidenzia che quanto emerso non comporta oggi nessun tipo di difficoltà, poiché appunto la struttura di cui trattasi non presenta al suo interno posti letto attivi. Di fatto, quindi, non stiamo parlando della chiusura di un reparto che stiamo utilizzando, ma della chiusura di un reparto che in teoria dovremmo mantenere qualora ci dovessero essere delle situazioni nuovamente emergenziali, come appunto la crisi pandemica del 2020. Come abbiamo già spiegato, infatti, gli spazi resi disponibili presso la struttura sono da considerarsi un polmone a cui ricorrere solo in caso si presentasse una nuova emergenza sanitaria tale da richiedere la necessità di un surplus di posti letto di terapia intensiva. La struttura sino ad ora è stata utilizzata solamente in via transitoria, nel periodo nel quale è stata effettuata la ristrutturazione del Reparto di Rianimazione del Parini, terminata per la parte di degenza nel dicembre 2023, e che, grazie a tale ristrutturazione, come abbiamo già evidenziato, ha espanso la sua capienza da 10 a 12 posti letto. Tale capienza risulta inoltre coerente con i fabbisogni ordinari di posti letto di terapia intensiva per una Regione come la nostra.
Presidente - Per la replica, la parola alla consigliera Erika Guichardaz.
Guichardaz E. (PCP) - Assessore, c'è qualcosa che non torna, nel senso che già nel 2023 si rilevavano delle infiltrazioni di acqua piovana all'interno del triangolo e all'interno di una risposta data al collega Manfrin, che poneva la domanda del triangolo, si diceva che la ditta costruttrice stava intervenendo. Sostanzialmente quindi quei problemi strutturali erano già stati evidenziati nel 2023, quando lei invece mi dice che le incongruenze datano 19 febbraio 2024.
Dopodiché, in una risposta proprio riferita al conteggio dei posti letto di terapia intensiva e sub-intensiva, che ho citato nelle premesse perché sappiamo essere anche oggetto di dati rispetto ai LEA, quindi alla fine del 2024, lei diceva: "Le notizie di stampa non tengono conto quindi del fatto che nella nostra regione il potenziamento dei posti letto di terapie intensive e sub-intensive è avvenuto utilizzando i posti realizzati dalla struttura commissariale per l'emergenza sanitaria". Sotto questo punto di vista, quindi, rispetto a quello che lei ha detto oggi ci sono delle cose che assolutamente non tornano. Soprattutto non si comprende, visto che è dal novembre 2023 che ci piove dentro, come mai tutto questo viene rilevato poi solo nel 2025.
Tornerei anche su altri reparti, perché giustamente lei ha detto che questo non era un reparto con posti letto attivi. Noi sappiamo, ad esempio, che prossimamente ci saranno delle riduzioni dei posti letto in Oncologia e, sotto questo punto di vista, sicuramente ci saranno future iniziative per comprendere, anche rispetto alla questione dei posti letto, che forse si risolverà con il "cilindrone", come lo chiama lei, quindi speriamo che da quel cilindro escano finalmente dei posti letto, perché, sotto questo punto di vista, mi sembra che continuiamo ad andare peggio.
Sottolineo che mai come oggi sono convinta e straconvinta di aver fatto bene a dare le dimissioni da Presidente della V Commissione proprio per quello che state portando avanti e che avete appena messo a bando.