Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 4572 del 2 aprile 2025 - Resoconto

OGGETTO N. 4572/XVI - Interrogazione: "Informazioni in merito al comportamento da tenere durante l'attività di pesca nei tratti di torrente ove non vige il divieto di rilascio del pescato".

Bertin (Presidente) - Punto n. 13. Risponde l'assessore Carrel.

Carrel (PA) - Prima di rispondere al quesito, vorrei innanzitutto evidenziare che il calendario ittico contiene tutte le indicazioni a cui il pescatore deve attenersi per svolgere una corretta attività di pesca.

In particolare, il calendario ittico prevede:

che sia stabilita una misura minima per ciascuna specie catturabile e per i diversi siti di pesca: acque libere, riserve turistiche a cattura e riserve speciali;

che i pesci catturati, di misura inferiori alla minima consentita, debbano essere rimessi in acqua nel minor tempo possibile dal pescatore. A tal proposito, proprio l'obbligo dell'utilizzo dell'amo liscio introdotto quest'anno favorisce la corretta slamatura del pesce che può così essere riemesso in acqua senza subire troppi danni;

che tale misura minima non è prevista per i pesci appartenenti a specie catturabili, qualora pescati nei corsi d'acqua presenti all'interno di alcuni siti Natura 2000, rientranti nelle acque libere espressamente indicate dal calendario ittico. Per questi siti e per questa tipologia di pesci è vietato il rilascio, indipendentemente dalle loro misure;

che nelle acque libere il singolo pescatore non possa pescare più di sei pesci tra salmonidi, tinca, carpa e luccio;

che una volta completata la cattura del numero massimo di pesci, per i quali è prevista la misura minima, il pescatore non possa permanere in atteggiamenti di pesca;

che un pescatore possa praticare la pesca in più corsi o specchi d'acqua nella medesima giornata solamente se si tratta di acque libere oppure, in alternativa, di tratti no kill, dove però non si può trattenere il pescato;

che il pescatore, prima dell'inizio della pesca, sia obbligato a scrivere i dati richiesti sul permesso di pesca e tra questi il nome del lago o corso d'acqua in cui si accinge a pescare, oltre a eventuali spostamenti in altri corsi o specchi d'acqua, nonché le catture già effettuate;

che sui permessi di pesca, cartacei o digitali, debba essere espressamente annotato ogni pesce catturato dal pescatore prima di riprendere la pesca.

Qualora un pescatore, nella stessa giornata, si dovesse trovare a pescare prima in uno dei siti Natura 2000, di cui all'articolo 21 del calendario ittico, dove per le specie catturabili non è prevista alcuna misura minima, e successivamente in un altro corso o specchio d'acqua appartenente alle acque libere, dove invece sono previste misure minime per le specie catturabili, dovrà comunque annotare tale spostamento sul permesso di pesca, indicando altresì il numero di pesci pescati nei vari siti di pesca.

In ogni caso non potrà rimanere in atteggiamento di pesca una volta raggiunta la quota di sei pesci prevista per le acque libere, indipendentemente dalla taglia del pesce pescato.

Venendo ora alla risposta al quesito, devo confermare che, data l'assenza di specifiche tabelle indicative sul terreno, esiste per i pescatori una reale complessità oggettiva nel discriminare per i tratti di torrente a pesca in acque libere e tratti di torrenti inseriti all'interno di uno dei siti di Natura 2000, e credo che sia una delle criticità che giustamente ha evidenziato anche il collega nell'interpellanza di prima.

Per quanto riguarda la delimitazione dei siti Natura 2000, voglio specificare che questi sono stati elencati nella delibera di Giunta regionale 916/2024, a seguito della proposta della struttura biodiversità, sostenibilità e aree naturali protette, che è competente in materia di risorse Natura 2000 e che l'Assessorato ha dovuto recepire con non poche difficoltà applicative sulle quali ci siamo confrontati con i colleghi, evidenziate anche dal Comitato pesca nella riunione relativa al calendario ittico tenutasi in data 6 febbraio 2025.

In tale occasione, per cercare di ovviare alle complessità sopra descritte e di compensare alla mancanza di dialogo e comunicazione venutasi a creare con la predetta struttura, si è scelto, in accordo con il Presidente e il vice Presidente del Consorzio pesca, di riportare nel calendario ittico, oltre alla semplice elencazione dei siti, anche un apposito link alla cartografia ufficiale regionale che faciliti una corretta identificazione dei diversi tratti di torrente da parte dei pescatori, soprattutto nel caso di coloro che non sono pratici del nostro territorio.

Per il futuro auspico che sia più possibile avere un confronto che coinvolga sicuramente il Comitato pesca ma anche la struttura biodiversità, proprio per andare ad affrontare questo tema, che è un tema che ovviamente mette in difficoltà tutti, ma credo che sia interesse di tutti cercare di risolvere.

Presidente - Consigliere Restano, a lei la parola.

Restano (RV) - Grazie, Assessore, per la risposta della quale prendiamo atto, speriamo che nel corso della stagione di pesca non vi siano incomprensioni tra gli organi di controllo e i pescatori e auguriamo a tutti buona pesca.