Oggetto del Consiglio n. 4570 del 2 aprile 2025 - Resoconto
OGGETTO N. 4570/XVI - Interrogazione: "Sperimentazione di tecnologia satellitare per concessioni a banda ultra-larga per dotare le aree a bassa connettività della rete internet".
Bertin (Presidente) - Riprendiamo il Consiglio, siamo al punto 12.01. Risponde l'assessore Caveri.
Caveri (UV) - La ringrazio di questa sua iniziativa, perché mette un po' di chiarezza su come eventualmente questo sistema di micro satelliti Starlink possa risultare utile o non utile alla Regione Valle d'Aosta.
Tra l'altro devo dire che un anno fa, con i miei collaboratori che si occupano del settore del digitale, ma in particolare delle questioni della connettività, abbiamo incontrato Andrea Stroppa che, come lei sa, è l'uomo di Musk in Italia, che ci ha raccontato - dimostrando già una certa bizzarria che chi frequenta X nota in maniera più evidente di questi tempi - ci ha raccontato i diversi servizi e anche la possibilità di copertura che c'è in Valle d'Aosta, dove ci sono già degli utenti privati e anche alcune aziende che usano e hanno scelto di usare Starlink.
Diciamo che una situazione che conosco è a Chanousia, per esempio, al Piccolo San Bernardo, che è proprio una delle zone più difficili da raggiungere, anche se probabilmente a breve risolveremo il problema di poter arrivare lì con un sistema diverso dai micro satelliti... micro satelliti che lei sa sono oggetto di grande discussione anche rispetto ai rischi di affidabilità contrattualistiche, si è visto anche nella guerra in Ucraina, in cui la Polonia ha fatto un contratto con Starlink, con Musk, dopodiché è dovuto sopravvenire il sistema di piccoli satelliti europeo-francese perché dall'altra parte è stata staccata la spina.
Devo dirle, però, per rispondere in maniera più puntuale, che lei ha citato questa rete di Backhauling della Regione Lombardia; questo tipo di accordo - che è stato stipulato dalla Lombardia e che dovrebbe essere a breve stipulato dal Piemonte - ha delle caratteristiche diverse dalla cosiddetta utenza domestica che, ripeto, oggi, con un abbonamento molto simile agli altri sistemi, cioè quelli di fibra ottica o quelli via radio, ciascuno di noi o ciascuna impresa può decidere di fare.
In quel caso l'accordo parte da una situazione molto diversa, cioè dall'assenza di quelle dorsali di fibra ottica che noi invece, per fortuna, abbiamo. La nostra dorsale in fibra ottica attraversa tutta la Valle e raggiunge tutti i Comuni della Valle d'Aosta.
Questo che cosa consente? Consente, in realtà, essendo poi questo sistema utilizzato sostanzialmente da qualunque operatore lo richieda, di avere tutte le unità immobiliari nelle zone urbanizzate raggiungibili con i diversi sistemi, che sia FTTH (quindi la fibra ottica vera) o fibra e rame o fibra e radio, naturalmente a delle velocità diverse.
Il sistema della Lombardia, invece, parte da questo presupposto: loro hanno delle zone che non sono raggiunte dalla fibra ottica, ma hanno dei sistemi locali di fibra ottica. Per dire, una città che non è raggiunta dalla fibra ottica decide comunque in alcune zone di creare una rete di fibra ottica che viene alimentata con il satellite, quindi è una situazione che a noi francamente non interessa perché oramai si sta avviando a conclusione il piano nazionale di Open Fiber. È in corso il "Piano Italia a 1 giga" e noi a breve presenteremo un disegno di legge per valorizzare e potenziare la rete pubblica in fibra ottica con interventi mirati per supportare al meglio il Piano Italia a 1 giga.
Diciamo quindi che dovremmo raggiungere anche le cosiddette case sparse, zone bianche, chiamiamole come vogliamo.
In realtà oggi noi non abbiamo una necessità di alimentare delle zone particolari della nostra Valle con l'utilizzo del rimbalzo del satellite, tra l'altro forse lei ha letto sui giornali che a un certo punto sembrava che proprio su "Italia a 1 giga" ci fosse l'interesse del Governo di utilizzare i micro satelliti di Musk; in realtà di recente il Sottosegretario al Ministero dell'ambiente, Claudio Barbaro, a un'interpellanza urgente di azione sulle iniziative volte alla salvaguardia delle infrastrutture digitali strategiche nazionali, ha confermato che non è prevista l'introduzione della connessione satellitare nelle aree bianche del piano bando ultra larga, quindi noi abbiamo la nostra fibra, che ovviamente non può essere venduta ma può essere affittata, come lei sa avendo fatto l'Assessore, a coloro che lo richiedono; questa fibra verrà rafforzata con un accordo con Fibercoop, perché noi consentiremo a Fibercoop di utilizzarla come abbiamo fatto con Open Fiber, questo consentirà di rafforzare con la fibra ottica, cioè dentro il tubo ci sarà un'altra fibra di nostra proprietà che potrà essere adoperata. Ovviamente questa è la rete che serve, poi ci sono i fornitori che nell'ultimissimo pezzo dovranno fare i collegamenti.
Oggi quindi si può dire che rispetto alla modellistica in corso da parte di altre Regioni che non hanno le autostrade elettroniche che noi abbiamo e che servono tutte le valli, non c'è questo bisogno. Resta semmai, nel discorso con Starlink, un tema diverso.
Starlink si è dimostrata molto efficace in occasione di grandi sciagure naturali, come per esempio l'Emilia Romagna, perché hanno dei sistemi mobili di utilizzo dei loro satelliti che invece potrebbero essere oggetto, con la Protezione civile, di una qualche riflessione.
In quel caso di scuola è che era saltato tutto nell'occasione dell'Emilia Romagna e devo dire che Musk intervenne molto generosamente per fornire questi mezzi mobili che possono essere adoperabili in una regione come la nostra, tanto per capirci, sul terreno ma anche in alta montagna da parte delle guide alpine, quindi una qualche riflessione su questa la dobbiamo fare. Però per decidere questo dobbiamo aspettare delle decisioni che vengano assunte dal Governo nazionale, perché una delle ipotesi era che lo Stato italiano decidesse di fare degli accordi Consip che potessero consentire alle Regioni - e di questo ne abbiamo parlato con gli altri Assessori - di poter eventualmente adoperare questi strumenti nei micro satelliti proprio a beneficio di situazioni emergenziali.
Per il resto, tranne per scelte singole (cioè se io preferisco avere Starlink piuttosto che avere la fibra ottica, piuttosto che avere i sistemi radio che anche in Valle d'Aosta vengono forniti da ottime società locali) in questo momento in realtà un utilizzo da parte del pubblico per un'usuale copertura della Valle d'Aosta risulta essere inutile.
Le fornirò anche la risposta molto più tecnica che mi è stata data dai miei collaboratori.
Presidente - Per la replica, consigliere Aggravi.
Aggravi (RV) - Ringrazio l'Assessore per la disponibilità e ringrazio i collaboratori che hanno predisposto la risposta più tecnica, che sarà ovviamente oggetto di attenzione e di mio approfondimento.
Effettivamente ho sfruttato il caso della Lombardia per cercare di capire quale fosse la situazione e anche quali fossero stati appunto iniziative, interventi, incontri, come lei ci ha informati.
Certo il tema delle reti, che siano esse fisiche o che siano esse satellitari, è un tema su cui torneremo e ritorneremo di continuo; giustamente il caso di Starlink è particolarmente pregnante e anche quasi da serie TV su certi passaggi, soprattutto in termini di sicurezza, in termini del fatto che comunque, quando uno passa da un monopolista, sa dove va a finire, perché se domani mattina finisce il contratto, oppure c'è un'altra volontà che lo fa finire, ovviamente io mi trovo al buio più totale.
Sicuramente è interessante il tema chiamiamolo più emergenziale, ovvero l'utilizzo di tecnologie di questo tipo in caso di emergenza, perché sicuramente la nostra dorsale è distesa e quant'altro, ma come abbiamo visto, anche purtroppo a Cogne, non possiamo dirci completamente a rischio zero.
Sicuramente bisognerà anche capire, proprio per gli effetti chiamiamoli di sicurezza nazionale di quelle che saranno delle decisioni prese dal Governo, e io mi auguro che, al di là di tutto, si salvaguardino le reti, perché sono per il libero mercato ma tendenzialmente è complessa l'applicazione delle reti in termini di libero mercato: un conto è il gestore che le usa, un conto è il gestore della rete, perché chi ha la rete sappiamo che fa il bello e il cattivo tempo e non sempre segue delle regole di mercato, ma forse a volte anche di altro tipo.
Vedremo quindi come si muoverà il Governo italiano e avrò modo anche di vedere la risposta.