Oggetto del Consiglio n. 4569 del 2 aprile 2025 - Resoconto
OGGETTO N. 4569/XVI - Interrogazione: "Ulteriori investimenti nella formazione del personale docente e scolastico per il supporto agli studenti con DSA".
Bertin (Presidente) - Punto n. 12. Risponde l'assessore Guichardaz.
Guichardaz J. (FP-PD) - L'interrogazione premette che in Valle d'Aosta si registra una percentuale di casi di disturbi specifici dell'apprendimento superiore rispetto alla media nazionale, tenuto conto che la tematica dei DSA è di rilevanza sociale e richiede particolare attenzione, che è fondamentale garantire un adeguato supporto agli studenti con DSA per favorire il loro successo scolastico e personale, e poi evidenzia che la diagnosi precoce e l'intervento tempestivo sono cruciali per migliorare la qualità delle vite delle persone con disturbi specifici dell'apprendimento.
Poi interroga chiedendo i dati aggiornati relativi alla diffusione di DSA nella Valle d'Aosta, suddivisi per fasce d'età e livelli scolastici; le motivazioni che spiegano l'alta incidenza di DSA in Valle d'Aosta e se questo dato è frutto di un monitoraggio costante, quindi di una maggiore attenzione al fenomeno; se sono previsti ulteriori investimenti nella formazione del personale docente scolastico sui DSA al fine di garantire una didattica inclusiva e personalizzata.
La percentuale di alunni con DSA dall'elaborazione della struttura regionale di valutazione della SREV sui dati delle istituzioni scolastiche regionali paritarie risulta essere la seguente: nel 2021-2022 la percentuale di alunni con DSA, nella scuola primaria è il 2,5%, nella scuola secondaria di primo grado è il 9,6%, scuola secondaria di secondo grado è il 10,6%. Il totale complessivo, facciamo il totale anche se non è significativo, è il 7,4%.
Nel 2022-2023 la percentuale è del 2,7% nella scuola primaria, quindi dal 2,5 al 2,7, la scuola secondaria passa dal 9,6% al 10,4%, la scuola secondaria di secondo grado da 10,6 al 12,6%, quindi in totale la media è 8,5, è un punto percentuale in più.
Nel 2023-2024, quindi l'ultimo rilievo, abbiamo detto 2,7 nella scuola primaria, quindi uguale all'anno prima, nella scuola secondaria di primo grado passiamo al 12% dal 10, nella scuola secondaria di secondo grado dal 12,6% passiamo al 13,5%, per un complessivo di 9,4.
In merito ai dati è da precisare che gli ultimi dati ufficiali a livello nazionale sugli alunni con DSA del MIM, del Ministero del merito, sono relativi agli anni scolastici 2021-2022 e 2022-2023 e sono stati pubblicati a settembre 2024, noi siamo stati un po' più bravi, nel senso che abbiamo anche i dati del 2023-2024.
Dalle rilevazioni statistiche si evince che la presenza di DSA è costantemente aumentata negli anni in tutta Italia, non solo in Valle d'Aosta.
Le percentuali sono più alte nel Nord Italia. I dati percentuali della Valle d'Aosta, sembra strano, ma risultano in linea con la distribuzione territoriale del Nord Ovest, quindi vi è uno scarto bassissimo di 0,5 in più per la Valle d'Aosta sulla media del Nord Ovest, quindi sono dati che sembrano molto alti ma che si attestano esattamente sulla media di tutto il Nord Ovest.
Lei chiede le motivazioni - la domanda da un milione di dollari... - e se questo dato è frutto di un monitoraggio costante.
In termini generali, come le dicevo, non è facile individuare le cause dell'incremento di presenza di alunni certificati con DSA. Si potrebbe sottolineare genericamente, ma è un po' un azzardo che facciamo, la maggiore attenzione che socialmente è data al fenomeno, come lei richiedeva giustamente, evidenziando che è un problema che va preso in cura e preso in attenzione.
La maggiore attenzione quindi, oltre che sociale, anche prestata in ambito clinico alla diagnosi, oltre a ipotesi connesse a processi legati a modelli educativi mutati nel tempo, questo è quello che dicono i pedagogisti. Tutta questa combinazione di maggiore attenzione e modifica di certi modelli educativi porta a considerare e a darne un po' una risposta; è evidente che nel momento in cui si cercano i problemi, i problemi si trovano, quando non si cercano, come succedeva in passato, è di tutta evidenza che venivano nominati in altra maniera che non DSA, questo credo che possiamo immaginarlo tutti.
Comunque, al gruppo di lavoro interistituzionale che provvede al coordinamento delle azioni previste ai sensi della legge 8/2009, "Disposizioni in materia di disturbi specifici di apprendimento", che anticipa di un anno, tra l'altro, la 170/2010 a livello nazionale, è parso opportuno avviare una riflessione sul fenomeno attraverso la predisposizione di un documento, condiviso anche con i clinici della struttura NPI dell'Azienda USL, che certificano i disturbi dell'apprendimento e che hanno partecipato alla sua elaborazione.
Tale documento, una volta terminato - è in fase di elaborazione - sarà condiviso con le scuole e con tutti gli attori che intervengono a vario titolo nei processi di diagnosi, presa in cura, accompagnamento dell'allievo rispetto al suo processo di apprendimento, nell'intento di fornire maggiori elementi di comprensione possibile della tematica.
Anche io sono assolutamente interessato, ne parlavamo anche con il collega Caveri, dobbiamo cercare di capire a cosa è dovuto quest'aumento esponenziale anno per anno, in questi ultimi tre anni; se ha una maggiore attenzione o un maggior scrupolo anche nella diagnosi, vediamo.
I dati relativi agli alunni con DSA sono comunque nel tempo oggetto di un monitoraggio specifico a cadenza annuale, che rientra nel memento pubblicato dalla SREV e che tutti gli anni noi esponiamo e pubblichiamo.
Al termine di ogni anno scolastico è consuetudine un incontro di restituzione di tali dati a cura dell'ufficio inclusione dell'USAS, rivolto ai dirigenti e ai referenti dell'inclusione di tutte le istituzioni scolastiche regionali, al quale ho partecipato anche io; sono momenti interessanti di restituzione di questi dati, devo dire che non so nelle altre Regioni, ma la Valle d'Aosta, come sempre, credo che si distingua per precisione, per scrupolo e per condivisione massima dei dati relativi alle persone che hanno svariate "Fragilità", tra le quali proprio anche questi disturbi dell'apprendimento.
Poi lei chiede se sono previsti ulteriori investimenti nella formazione del personale sui DSA: sulla base delle esigenze manifestate dai docenti negli incontri di restituzione, servono anche a questo, dei monitoraggi sull'identificazione precoce, la cosiddetta IP dei DSA, nella scuola dell'infanzia primaria, nonché sulla base dei piani didattici personalizzati, i cosiddetti PDP, dello scorso anno scolastico che orientano le riflessioni e le proposte del gruppo di lavoro, il CTS ha organizzato, nell'ambito dell'offerta formativa dei docenti 24-25, alcuni incontri di approfondimento sul tema delle richieste di collaborazione scuola-servizi, cui hanno partecipato 60 docenti.
Inoltre, in collaborazione con l'Associazione italiana dislessia, sezione di Aosta, che partecipa con la nomina di un proprio membro all'interno del CTS, è stato promosso un incontro di formazione ai docenti e agli operatori di sostegno, organizzato nel mese di ottobre in occasione proprio della Giornata internazionale della dislessia, e qui sono stati più di 30 gli iscritti.
Sempre durante quest'occasione, sono state rivolte delle iniziative alle famiglie e alle scuole, alle quali hanno partecipato svariate classi.
Nell'ambito dell'offerta formativa docenti 24-25, come chiedeva lei, sono stati proposti, inoltre, una formazione sul tema "Inclusione e apprendimento attivo", rivolta alle scuole primarie, secondarie di primo e secondo grado sull'utilizzo dei dispositivi tecnologici in ottica inclusiva e un approfondimento sulla didattica delle lingue per alunni con DSAe BES, a cui hanno aderito circa trenta insegnanti.
Infine, nell'ambito della rassegna di webinar "Adotta un libro", è stato presentato il libro "Sola con la mia dislessia" di Ornella Pepe, docente di tecnologia della scuola secondaria di primo grado e formazione in varie piattaforme digitali, che ha scoperto, ormai adulta, di avere un disturbo dell'apprendimento.
Il piano regionale triennale di formazione dei docenti prevede per ogni anno scolastico formazioni specifiche sul tema di DSA e della didattica inclusiva.
Non ho tempo per elencarle quelle per il prossimo anno, ma sono svariate formazioni sulla lingua DSA, strumenti pratici, personalizzazione, poi altri eventi in collaborazione con l'Associazione italiana dislessia.
Anche rispetto ai nuovi dirigenti che prenderanno servizio il 1° settembre 2025 - che abbiamo visto qualche tempo fa e che adesso sono in formazione - alla luce del loro ruolo crociale nel promuovere un ambiente educativo e inclusivo di tutti gli alunni, è previsto un percorso di formazione e accompagnamento che prevederà un approfondimento sulla tematica degli alunni con bisogni educativi speciali, tra i quali rientrano anche gli alunni con disturbi di apprendimento.
Poi le dirò che a partire da settembre prenderà avvio il progetto sperimentale rivolto a scuole secondarie di secondo grado, che consiste nel coinvolgimento di sei figure di supporto psicopedagogico, le lascio poi il foglio.
Presidente - Per la replica, consigliere Ganis.
Ganis (FI) - Grazie, Assessore, per la risposta dettagliata e che comunque condivido.
La nostra regione ha questo primato, il tasso di DSA si attesta al 8,4%, quindi sopra la media italiana, ma è dovuto alla nostra capacità di monitorare e di tracciare il problema.
Tra l'altro permettetemi di ringraziare il dottor Andrea Mangoni che mi ha inviato una serie di slides; ho avuto anche il piacere di partecipare a una sua conferenza sul tema.
Detto questo, quindi 8,4% per la Valle d'Aosta e le dirò un dato che è l'1,6% per la Calabria, quindi da noi c'è più controllo e più tracciamento del problema, purtroppo al Sud abbiamo dati molto bassi, percentuale molto basse: 1,6 la Calabria, 2,3 la Sicilia, 1,8 la Campania.
Importante, come ha detto lei giustamente, è la prevenzione, perché con la prevenzione si riesce a riconoscere prima questo disturbo. Dai dati 2021-2022- 2023 si evince che i casi vengono intercettati nella scuola secondaria, quindi la percentuale più alta 12,6% viene intercettata nella scuola di secondo grado.
A nostro avviso, ma non solo a nostro avviso... (interruzione fuori microfono)... 10,6... io sono rimasto però al 2022-2023, non ho i dati aggiornati, io ho quelli del 2022-2023, siamo a 12,6%.. quindi - a nostro avviso - andrebbero intercettati magari un po' prima, per poter poi intervenire in maniera preventiva.
Questi disturbi andrebbero intercettati magari già nella scuola primaria, invece vedo che la percentuale più alta è proprio nella scuola di secondo grado.
Detto questo, cos'è importante? La prevenzione, la formazione e il continuo monitoraggio di dati.
Noi crediamo che formazione e prevenzione abbiano un ruolo importante per il futuro dei nostri ragazzi.
Le chiederei gentilmente poi di mandarmi la sua risposta.
Presidente - Sospendiamo brevemente i lavori del Consiglio per arieggiare i locali. Il Consiglio è sospeso.
La seduta è sospesa dalle ore 17:14 alle ore 17:52.