Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 4540 del 27 marzo 2025 - Resoconto

OGGETTO N. 4540/XVI - Ritiro di mozione: "Organizzazione di audizioni nella Commissione consiliare competente per analizzare la proposta di riduzione tariffaria autostradale".

Bertin (Presidente) - Possiamo ora passare al punto all'ordine del giorno successivo, il n. 8. Ha chiesto la parola il consigliere Marquis per illustrare la mozione, ne ha facoltà.

Marquis (FI) - Abbiamo portato all'attenzione la questione della mobilità, in particolare l'aspetto delle tariffe autostradali con questa mozione. Nel luglio del 2024 è stato approvato il piano regionale dei trasporti, il piano aggiornato e successivamente è stata attivata la procedura di valutazione ambientale e strategica. Al 31 del mese di gennaio scadeva la data per presentare delle relative osservazioni e, come gruppo di Forza Italia, abbiamo sottoposto all'attenzione degli uffici competenti un documento con una serie di rilievi.

Cosa dire su quest'argomento? Con il piano regionale dei trasporti per la prima volta è stata presa in carico dal Governo regionale la questione delle tariffe autostradali, è stato affrontato e inserito in un documento che tratta sostanzialmente tutti i problemi della mobilità in Valle d'Aosta. Noi sappiamo che la questione dell'autostrada è una questione importante perché a livello di indicatori, relativamente al piano dei trasporti e agli spostamenti che avvengono quotidianamente in regione Valle d'Aosta, il 90% dei movimenti avvengono all'incirca su gomma. Mal contato, il 10% dell'utenza utilizza dei servizi pubblici di trasporto pubblico, pertanto il grosso del problema è affrontare la questione della mobilità su automezzo privato su gomma. Questa questione deve considerare la morfologia del territorio valdostano con tutte le sue dinamiche che lo contraddistinguono e pertanto c'è una conformazione che porta a confluire dalle valli laterali sulla dorsale della Valle tutta la mobilità più significativa e vediamo che c'è un utilizzo crescente delle infrastrutture che sono la Statale 26 in particolar modo perché non è sottoposta a pedaggio. Il tema principale quindi da affrontare, che è stato affrontato all'interno di questo piano, è come fare a trasferire una quota parte del traffico che frequenta ordinariamente la Statale 26 all'autostrada. Per far questo c'è da affrontare la tematica delle tariffe, perché è una questione che, di fatto, ad oggi limita fortemente l'accessibilità a questa infrastruttura da parte dei cittadini valdostani che si muovono quotidianamente, che crea anche qualche pregiudizio sotto il profilo turistico e dall'accessibilità in generale della Valle d'Aosta. Oggi c'è da dire che sono state messe in atto alcune iniziative per cercare di mitigare questo problema, due in particolare: 1) lo sconto 50%, che però ha la limitazione di essere effettuato su un percorso fisso, quindi impedisce la possibilità di beneficiare di questa forma di aiuto quando si utilizzano dei percorsi variabili; 2) è quello della gratuità della cosiddetta "tangenziale di Aosta", ovvero dal casellino di Aosta Est al casello di Aosta Ovest e di Saint-Pierre. Queste iniziative hanno mitigato in parte la problematica, hanno migliorato la qualità ambientale soprattutto nella zona di Aosta con l'intervento sulla tangenziale ma, di fatto, non sono risolutive per la questione che abbiamo detto poc'anzi.

Il dossier è un dossier che è molto caldo, quello delle tariffe autostradali, anche perché, come avete potuto vedere negli scorsi mesi, il Consiglio di Stato, con la sentenza 295/2025 pubblicata il 15 gennaio, si è espresso relativamente a due ricorsi che sono stati inoltrati dalla società RAV, uno relativo al 2020 e l'altro relativo al 2021 per il riconoscimento dell'aggiornamento tariffario. Il ricorso è stato presentato perché l'istanza che era stata fatta in primo grado al TAR della Valle d'Aosta era stato rigettato. C'è da dire che, leggendo queste sentenze, la situazione risulta molto preoccupante, perché il Consiglio di Stato non si è espresso nel merito ma ha rilevato diversi profili di legittimità costituzionale rispetto alla sentenza che era stata emessa dal TAR di Aosta. Questo significa che il dossier è stato rinviato alla Corte costituzionale, che si dovrà esprimere nel merito della questione che è stata sollevata, in particolare i due ricorsi facevano riferimento uno all'incremento tariffario al 31 dicembre 2019, pari al 6,11%, e l'altro al 5,83% al 31 dicembre 2020. Inoltre, successivamente all'emissione della sentenza, il 13 febbraio scorso è pervenuto un analogo ricorso relativamente alla richiesta di rincaro del 2023, quindi d'ufficio il Consiglio di Stato ha rinviato anche questo alla Corte costituzionale. Qui trattasi di un rincaro al 31 dicembre 2023 richiesto del 21,51%, si aggiunge che ai mancati riconoscimenti di queste tariffe è stato richiesto l'incremento tariffario al 31 dicembre 2024 perché le regole prevedono che ogni 31 dicembre venga presentata la richiesta di adeguamento tariffario. Il 31 dicembre 2024 è stata presentata un'istanza di un incremento del 18%, sicché il riconoscimento dell'incremento tariffario totale che c'è in gioco vale il 51,45% della tariffa attuale. Questa è una situazione molto preoccupante perché noi non conoscevamo, non eravamo al corrente di questa situazione e nel frattempo il Governo ha predisposto un piano dei trasporti che prevede la possibilità di ridurre le tariffe sull'autostrada, in particolare sulla RAV, dove si parla di trovare una soluzione che porti a una riduzione tariffaria del 70%. Voi capite quindi che la situazione è estremamente grave, perché, una volta che la Corte costituzionale si esprimerà, la questione andrà avanti d'ufficio, così come è avvenuto in anni passati dove al 31 del mese di dicembre i vari Governi hanno di fatto sospeso gli incrementi tariffari, li hanno sospesi, ma quindi questo cosa significa? Che hanno frenato la dinamica del riconoscimento dell'aumento, ma la cosa paradossale è che un incremento che non viene riconosciuto dovrà pure tener conto, quando verrà applicato successivamente alla definizione delle sentenze, e dovrà vedere anche riconosciuti gli interessi sui mancati incassi degli anni che hanno preceduto e questo così è stato fatto in tutti questi anni.

Occorre tener presente che c'è una convenzione in essere delle due società autostradali che è stata stipulata nel 2009 e vale sino al 2032. Quella convenzione disciplina le modalità di incremento tariffario per tutti gli anni. Dal 2009 al 2032 era previsto sulla tratta della società RAV un effetto di incremento tariffario del 430%. Il sottoscritto allora che presiedeva la società, insieme agli altri esponenti di nomina regionale, ha espresso il voto negativo, fortemente contrario rispetto a questo piano, così non è avvenuto nella società SAV, dove dai membri di espressione regionale era stato anche avallato l'incremento tariffario. È stata una battaglia importante che abbiamo fatto, è stata una battaglia che oggi manifesta le problematiche che nel 2009 avevamo dichiarato a verbale del Consiglio di amministrazione, quando è stata votata la delibera, quello che sarebbe successo a seguire negli anni quello che si sta manifestando oggi, pertanto, al di là che ci sia in itinere la definizione della valutazione di impatto strategica, noi riteniamo che questo tema deve essere preso in mano immediatamente prima della definizione del percorso di tutto il piano regionale dei trasporti, perché diversamente rischiamo di andare a trovarci in una situazione estremamente pericolosa e grave, che mette in crisi seriamente gli spostamenti sul territorio valdostano.

Fatto questo inciso, passiamo a quello che prevede il piano regionale dei trasporti che ha affrontato la questione tariffaria. Il piano regionale fa un'analisi e crea una modellizzazione sostanzialmente delle dinamiche, soprattutto nella parte tra Aosta e Courmayeur, tiene in conto che su quella tratta ci sono circa mille utenze che percorrono l'autostrada al giorno - stiamo parlando di traffico leggero - e il ragionamento che viene sviluppato da chi ha predisposto il piano è: qualora si arrivasse a una riduzione tariffaria del 70-80% rispetto ai livelli attuali, si potrebbero spostare 800 auto che oggi percorrono la strada statale 26 tra Aosta e Courmayeur dentro l'autostrada per alleggerire la viabilità ordinaria e questo porterebbe anche dei miglioramenti per la sicurezza, per la qualità dell'ambiente, la qualità dell'aria e sono delle previsioni positive. Il problema è che dalla lettura di questa modellizzazione emerge chiaramente che i dati che vengono utilizzati sono dei dati che non corrispondono ai dati che emergono dai bilanci che sono pubblici, che sono pubblicati da parte della società, ovvero c'è un'interpretazione di questi dati che porta sostanzialmente fuori strada nella previsione del risultato.

Noi crediamo che questa sia una tematica alquanto importante, come ho sottolineato poc'anzi, e pertanto con quest'iniziativa che presentiamo in termini molto costruttivi, perché riteniamo che questo tema vada ragionato insieme e ciascuno deve portare la sua esperienza, mettersi a disposizione per trovare una soluzione, crediamo sia importante come impegnativa di far sì che ci sia urgentemente un'audizione con l'Assessore competente e con chi ha predisposto il piano per analizzare questa tematica e analizzare la modellizzazione che è stata fatta per avere un confronto, per vedere come si possono individuare delle soluzioni da mettere in atto per intervenire sulla definizione della questione principale che è quella di far utilizzare un po' di più l'autostrada dal traffico leggero. Un grosso equivoco che c'è su quella previsione di piano di modellizzazione è che viene trattata solo la questione del traffico leggero, ma non si può intervenire assolutamente per la definizione di regole giuridiche che disciplinano la concessione esclusivamente sul traffico leggero, perché quando si modificano le tariffe autostradali... ammesso e concesso che si trovi una quadra, perché quelli sono dei contratti definiti per legge, quindi abbassare la tariffa significa far perdere dei proventi alla società che andrebbero a compromettere l'equilibrio finanziario della concessione...

Detto questo, non si può non intervenire anche sul traffico pesante, perché il rapporto che c'è tra la tariffa più bassa, che è la categoria A, alla tariffa di categoria A5 dei mezzi pesanti, è di 3,28 volte, pertanto se la tariffa delle auto oggi è 0,28 euro/km, quella dei mezzi pesanti categoria A5 è 0,92euro/km. Se io dicessi che dimezzo la tariffa delle auto da 0,28 a 0,14, vuol dire, per garantire il 3,28, che devo portare la tariffa dei camion da 0,92 a 0,45. Questo compromette l'equilibrio finanziario della società e pertanto è una politica che non può trovare alcuna soluzione e alcuna attuazione. Questa è la ragione per cui riteniamo che sia urgente ascoltare chi ha definito il piano, perché bisogna capire quali valutazioni sono state fatte, anche perché avevamo già avuto modo in passato, in alcune occasioni in Consiglio regionale, di dire che sarebbe stato bene sentire le società, chiedere delle informazioni alla società preliminarmente alla predisposizione di proposte, perché le proposte si fondano su dei dati che, non avendo voluto avere quest'interlocuzione, sono completamente fallati, non corrispondono alla realtà, pertanto non corrispondono i dati di partenza alla realtà, il risultato della modellizzazione è ancora più distante dalla realtà rispetto alla situazione che è stata rappresentata di partenza.

La richiesta che facciamo con questa mozione è di riuscire a fare queste audizioni per studiare il problema e per cercare di trovare una soluzione.

Presidente - La mozione è stata presentata, apriamo la discussione generale sulla mozione. Qualcuno vuole intervenire in discussione generale? Ha chiesto la parola l'assessore Bertschy, ne ha facoltà.

Bertschy (UV) - Ringrazio il collega Marquis, ma sarò molto breve. Intanto la ringrazio per l'esposizione e anche per l'attenzione che state dando ai temi che sono presenti nel piano regionale trasporti. Come tutti sappiamo, manca da tempo un atto di pianificazione, quindi noi abbiamo cercato di mettere il massimo impegno, la nostra visione in questo piano, con la volontà anche di aprire un confronto serio con tutti i gruppi e un'analisi completa dei problemi che vogliamo affrontare e anche delle potenzialità e dei progetti che vogliamo sviluppare. Mi ha fatto piacere che ha sottolineato l'importanza che in questo piano appare per la prima volta in maniera concreta il tema dei pedaggi, come ho avuto modo di dirle in altre occasioni, credo sia proprio necessario passare da una visione più politica, che è la nostra, a temi più di analisi dei numeri, anche delle proposte che lei ha portato in Consiglio, quindi personalmente non ho nessun problema ad aprire un dibattito trasparente anche sotto quest'aspetto.

L'indicazione politica, che è un po' emersa negli ultimi Consigli come maggioranza, è quella che, rispetto alle audizioni, non c'è da parte nostra ovviamente nessuna preclusione, ma sono aspetti da regolamentare all'interno del lavoro delle Commissioni, quindi credo che il Presidente di Commissione di qui a poco interverrà per portare il suo contributo al dibattito.

Ripeto: per quello che ci riguarda, analizziamola e analizziamo le altre proposte, come è stato detto, ci sono numerose osservazioni sulle quali aprire un confronto e sarà un confronto che speriamo di poter riuscire a concludere in questa ultima parte di legislatura e in ogni caso io credo che sul tema dei trasporti i prossimi programmi elettorali saranno molto importanti, perché, se ha un valore il lavoro che abbiamo fatto come maggioranza, è quello di mettere in piena trasparenza tutta una serie di progettualità, che credo, per comporre delle future maggioranze, dovranno trovare anche un po' un'indicazione su questo settore come su altri, perché sono temi di grande attualità, di grande rilevanza ed è giusto provare a ragionare insieme e allo stesso tempo proporre ai nostri cittadini delle soluzioni per il futuro che possano essere sostenuti da maggioranze coese che abbiano voglia di interpretare al meglio quest'importante lavoro e di raggiungere questi obiettivi.

Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Rosaire, ne ha facoltà.

Rosaire (UV) - A titolo chiaramente dei componenti di maggioranza in IV Commissione esprimo parere favorevole al fatto di poter discutere l'argomento che il collega Marquis ha ben presentato, immagino che nel breve periodo si possa calendarizzare quelle che saranno le audizioni e quello che sarà affrontare l'argomento, quindi vedremo al più presto di parlarne.

Presidente - Ha chiesto la parola la consigliera Minelli, ne ha facoltà.

Minelli (PCP) - Io ho letto e ho ascoltato la presentazione del collega, credo che anche quello delle tariffe autostradali sia un tema interessante, è una delle cose di cui si era discusso e può essere sicuramente utile operare dei confronti, entrare nel merito dell'argomento, però sono un po' perplessa, nel senso che le tematiche che sono contenute all'interno del piano regionale dei trasporti sono molteplici, è stata fatta una procedura di VAS in cui sono state presentate molte osservazioni da parte di tante persone da parte di vari soggetti e io credo che il passo successivo, una volta che queste osservazioni saranno tutte vagliate... mi sembra che non siano ancora pubblicate sul sito, almeno, se ho controllato bene, è così... una volta fatta quella prima parte, è previsto dalla procedura e dalla norma che ci sia un lavoro di Commissione sul piano regionale dei trasporti, quindi su tutti gli elementi che lo caratterizzano. Di conseguenza, prendere un impegno in Commissione per organizzare esclusivamente un'audizione con gli estensori del piano dei trasporti per analizzare le proposte di riduzione tariffaria contenute nel piano mi sembra riduttivo rispetto a tutto quello che c'è nel piano e che sarà comunque oggetto di richieste di chiarimenti.

Non ho poi colto in maniera piena quanto è stato detto dall'Assessore riguardo al PRT e quindi vorrei capire meglio se è confermata la volontà di arrivare alla chiusura di quel documento, quindi alla sua approvazione entro la fine della legislatura oppure no.

L'ultima osservazione che faccio è riguardo alla mole di lavoro che è prevista ancora in IV Commissione, considerato che oggi siamo a fine marzo, sappiamo tutti che abbiamo delle scadenze di legislatura e con la quantità di argomenti, di richieste, di dossier che ci sono in IV Commissione, io credo che bisogna anche un po' essere realistici e operare a questo punto delle scelte e forse anche dare la precedenza a cose che giacciono lì da tanto tempo e che avevano ricevuto il favore di tutta l'Aula e poi in particolare questo è uno dei piani importanti e quindi occorre affrontarlo nel suo complesso. Sinceramente, pur comprendendo la necessità, perché è una necessità assolutamente condivisibile di parlare anche di questo, non so se darei la precedenza a un'audizione di questo tipo piuttosto che a una cosa più articolata e complessiva.

Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Marquis, ne ha facoltà.

Marquis (FI) - Per ringraziare il Presidente della Commissione, che ha dato la disponibilità a trattare con la dovuta urgenza questa tematica e all'Assessore, che ha sostanzialmente aperto questa strada, mi fa piacere che sia stata colta l'importanza e l'urgenza di trattare questa tematica.

In genere lei, collega Minelli, è sempre molto attenta alle questioni che vengono affrontate in aula, io credo che qualcosa le sia sfuggito sull'intervento che ho fatto, perché la situazione è estremamente preoccupante. Se lei pensa che questa cosa possa essere dilazionata nel tempo, che non ci sia nessun problema ad affrontarla poi con comodo, non posso convenire su questa visione. Lei deve tener conto che c'è una previsione di aumento tariffario del 51% qualora ci sia l'espressione a favore del ricorso da parte della Corte costituzionale, che poi incombe a livello applicativo da un giorno all'altro. Io credo che sia più importante occuparsi dei problemi del 90% dei Valdostani rispetto a quello del 10%, anche se bisogna occuparsi di tutti.

Quello che mi sfugge è che lei pone sempre l'attenzione sul trasporto pubblico e basta, ma qui il problema è il trasporto privato, è il problema dettato dal 90% degli spostamenti che vengono fatti a livello su gomma. Anche qualora il piano regionale dei trasporti trovasse la sua massima applicazione, sa cosa succederebbe nel potenziamento del trasporto pubblico (su cui bisogna mettere la dovuta attenzione, perché è meritevole di rispetto anche questa componente)? Che aumenterà del 2-3% il numero dei beneficiari, stiamo parlando dello zero virgola, che siamo sempre sul 10-12. Finché non viene data priorità ad affrontare le questioni che attengono i numeri più significativi, le problematiche non si risolvono.

Oltretutto le altre tematiche che sono interessate nel piano regionale dei trasporti impongono anche delle questioni strutturali, infrastrutturali, degli interventi; questa è esclusivamente una questione di tariffa economica che può essere trattata tranquillamente in modo specifico, cercando di anticipare i tempi, perché diversamente ci potremmo trovare delle grandi e pericolose sorprese. Tutto qui e credo che a questo punto, se c'è questa disponibilità da parte del Governo regionale e da parte del Presidente della Commissione di trattare la cosa nei dovuti tempi urgenti, noi ritiriamo la nostra proposta perché l'obiettivo non è avere il voto favorevole ma poter affrontare la questione e avviare un confronto per dare una soluzione a una problematica che riteniamo di priorità per la Valle d'Aosta.

Presidente - La mozione è ritirata. Ha chiesto la parola la consigliera Minelli per fatto personale, ne ha facoltà.

Minelli (PCP) - Collega Marquis, lei mi ha detto che di solito sono attenta a queste tematiche e che in questo caso ho sottovalutato la portata e non ho capito bene l'importanza della questione, non è così. Io non voglio svilire l'importanza di un tema come quello e non voglio nemmeno dire che esistono priorità piuttosto che altre, sto dicendo che questo, a mio avviso, è un tema che poteva essere affrontato all'interno, non dilazionato, siamo in fase per cui quel PRT deve essere visto nelle Commissioni a breve, perché c'è stata appena l'evidenza pubblica, quindi, secondo la procedura che ci è stata evidenziata, noi adesso a breve dovremmo iniziare quella fase, quindi all'interno del lavoro che si fa sul PRT certamente questo tema ha una sua notevole importanza e va affrontato, ma ne esistono anche altri che sono in qualche modo complementari. A mio avviso, quindi, non è necessario fare qualche cosa di specifico, ma si può in una volta, come penso che era previsto perché non ce ne saranno 20 mila audizioni degli estensori del piano, fare tutto, solo questo.

Presidente - La mozione è ritirata.

Il Consiglio prende atto del ritiro.