Oggetto del Consiglio n. 4519 del 13 marzo 2025 - Resoconto
OGGETTO N. 4519/XVI - Interpellanza: "Monitoraggio dei ghiacciai presenti sul territorio regionale".
Sammaritani (Presidente) - Passiamo quindi a trattare l'interpellanza n. 54. Presenta l'iniziativa il consigliere Brunod, prego.
Brunod (RV) - Prendendo atto delle informazioni pubblicate l'8 febbraio su "La Vallée Notizie" dove si apprendono le seguenti informazioni: "La Valle d'Aosta si prepara a celebrare l'anno per la conservazione dei ghiacciai", su quest'articolo ci sono diversi spunti, l'Assessore competente anticipa alcune delle iniziative che verranno portate avanti e si ribadisce l'importanza dei ghiacciai da un punto di vista ambientale e da un punto di vista turistico, agricolo e anche per l'economia della nostra Regione.
Il 3 febbraio 2025 la Giunta regionale ha approvato la delibera n. 100 che aveva come oggetto l'approvazione, ai sensi della legge regionale 29/2024, del programma di massima delle iniziative regionali per l'Anno internazionale per la conservazione dei ghiacciai. Questa delibera prenota la spesa dell'importo di 150.000 euro per l'organizzazione di tutta una serie di eventi che sono previsti durante l'anno e prevede anche l'istituzione di un comitato di pilotaggio dove faranno parte il Coordinatore del Dipartimento dell'Assessorato, dei rappresentanti di Fondazione Montagna Sicura, dell'ARPA e dell'Associazione Forte di Bard, che sono i soggetti che poi porteranno avanti queste iniziative, coordineranno le varie manifestazioni e tutto quello che riguarda il tema dell'Anno di conservazione dei ghiacciai.
Tenuto conto che dalle informazioni riportate il 21 gennaio 2025 negli articoli pubblicati su "La Stampa", Sezione Aosta e Regione, si apprende quanto segue: "Il ghiacciaio del Rutor ha perso in 25 anni 19 milioni di metri cubi. I risultati del monitoraggio condotto da ARPA e Politecnico di Torino grazie alle fotografie aeree rese tridimensionali da un software". Il manager della società che ha seguito questi lavori dice: "La mappatura andrebbe estesa a tutta la Valle d'Aosta".
Poi è di questi giorni, esattamente il 10 marzo, la conferenza stampa ufficiale che è stata fatta, dove sono state, in maniera molto ben dettagliata, annunciate quelle che saranno le iniziative che verranno portate avanti in questo anno, iniziative che riguardano vari argomenti, ci saranno dei convegni che verranno svolti all'interno del Forte di Bard e all'interno di altri sedi importanti della nostra Regione, altre iniziative tipo laboratori e visite guidate con il coinvolgimento degli studenti, eventi divulgativi per i turisti, un concorso letterario e fotografico. Poi si dice: "Mentre sul Monte Bianco prenderà il via la campagna di misurazione degli spessori del ghiacciaio con droni condotti dalla Fondazione Montagna Sicura" e un centro di ricerca francese dove l'obiettivo è misurare l'altezza del Monte Bianco, avere una conferma dei dati attuali e poi utilizzare dei sistemi di georadar per misurare lo spessore della calotta glaciale. Sarà poi inaugurato un sentiero glaciologico e diverse altre iniziative. Sempre sull'articolo che ho citato nelle premesse vi sono importanti spunti che raccontano un po' quello che è stato fatto in questi anni sul ghiacciaio del Rutor e l'importanza che hanno le moderne tecnologie per affrontare al meglio questi argomenti e per ottenere anche dei risultati più performanti.
All'interno delle dichiarazioni dell'Amministratore delegato di questa società, dove si dice che la mappatura andrebbe estesa a tutta la Valle d'Aosta, riportiamo alcuni passaggi dove si dice che: "I voli d'autunno con aerei da turismo per mappare i ghiacciai sono tra le più moderne modalità e anche quelle più performanti, il sistema di mappatura delle aree glaciali si fa in autunno, un rilievo morfologico del periodo di massimo arretramento dell'anno per un ghiacciaio. Sul Rutor voliamo da quattro anni, una sequenza evolutiva che comincia a essere significativa. L'arretramento del ghiacciaio è stato costante". Questi rilievi mostrano anche altro del territorio oltre alla fusione del ghiacciaio, il territorio, che viene così coperto e viene colonizzato da vegetazione, aree che diventano poi pascoli ad alta quota. Sempre l'Amministratore delegato ricorda che sono stati fatti rilievi anche nella Valpelline e sul Monte Bianco tre anni fa, che però poi non c'è stato lo stesso grado di ripetizione e continuità nelle analisi, quindi ritiene importante che si possa ampliare questo tipo di mappatura dall'aereo, possibilmente a più ghiacciai presenti sul nostro territorio, dove si ribadisce e si dice che l'uso dell'aereo ha due vantaggi: costi più contenuti e anche un impatto ambientale trascurabile. Si vola a circa 4.000-4.500 metri di quota e, per esempio, si riporta che l'elicottero è in teoria più impattante e i droni non sono utilizzati in aree così estese e a temperature così basse.
Dopo alcune di queste premesse, anche da un punto di vista tecnico, più che per quanto riguarda tutte le manifestazioni che verranno svolte durante l'anno, che ovviamente ci stanno pienamente come concetto per celebrare quest'anno di conservazione dei ghiacciai, si chiede all'Assessore competente: "quale sia ad oggi lo stato di monitoraggio dei ghiacciai presenti sul territorio regionale; se vi sia l'intenzione di effettuare degli approfondimenti e delle valutazioni, con l'obiettivo di ampliare il tipo di mappatura su tutti i ghiacciai o su ulteriori ghiacciai della Valle d'Aosta rispetto a quelli che sono stati monitorati costantemente fino ad oggi, anche ricorrendo alle più performanti metodologie presenti nel settore".
Presidente - Risponde per il Governo l'assessore Sapinet.
Sapinet (UV) - Grazie collega Brunod per quest'iniziativa che mette in evidenza anche l'azione del Governo regionale ma non solo, perché tutti i partner, dal Forte di Bard, ARPA e Fondazione Montagna Sicura in particolare, che con un lavoro corale partecipano a quella che sarà l'attività di questo 2025, che hanno per la conservazione dei ghiacciai, così come deciso dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite che ha anche deciso che dal 2025 in avanti il 21 marzo sarà la Giornata internazionale dedicata appunto a questo tema. Un programma quindi di iniziative specifiche con la delibera di Giunta regionale n. 100 del 3 febbraio 2025, in attuazione di quanto previsto dalla legge regionale n. 29/2024.
Il monitoraggio dei ghiacciai è un'attività fondamentale, un'attività costante, come dimostrato dalla collaborazione tra Fondazione Montagna Sicura, ARPA e gli enti che coordinano le loro attività nell'ambito della cabina regionale dei ghiacciai, che è svolta con l'utilizzo di tecnologia avanzate per la mappatura e l'analisi dei dati. A questo va aggiunta anche la collaborazione che da quest'anno è stata avviata dall'anno scorso, dal 2024, con Fondazione Cima e Regione Autonoma Valle d'Aosta.
Venendo ai quesiti, rispetto al primo, il monitoraggio dei ghiacciai presenti sul territorio regionale è garantito da una serie di attività e da una serie di strumenti. In primis è attiva la convenzione tra il Dipartimento programmazione, risorse idriche e territorio e la Fondazione Montagna Sicura per il triennio 2024-2026, una collaborazione finalizzata a iniziative istituzionali e di ricerca, applicate in materia di glaciologia, tra le quali il piano di monitoraggio del rischio glaciale e periglaciale avviato nel 2012, che comprende diverse attività, analisi dei dati tele rilevati, raccolta di segnalazione, benchmarking internazionale, rilievi mirati, riprese aeree annuali dei ghiacciai, indagini satellitari, analisi delle aree periglaciali, attenzione alle transizioni da ghiacciai freddi e temperati, aggiornamento del database delle situazioni di pericolosità, sviluppo di tecnologie di rilievo e monitoraggio e progettazione di sistemi di monitoraggio. Un ruolo centrale è svolto dal sito web "Sottozero", alimentato dai partner della cabina di regia dei ghiacciai valdostani e coordinato dalla Fondazione Montagna Sicura, in collaborazione con ARPA Valle d'Aosta, SMI e il Centro funzionale pianificazione della Presidenza della Regione. "Sottozero" offre una panoramica sullo stato attuale della criosfera e sull'evoluzione, attraverso quattordici indicatori, suddivisi in cinque macroaree: ghiacciai, rischio glaciale, permafrost, risorsa idrica nivale e meteo. Il sito web è aggiornato con i dati del 2024, che includono le informazioni sulla variazione frontale, sul bilancio di massa, il numero di giornate di allertamento per il rischio glaciale, lo spessore dello strato attivo di permafrost, la temperatura media della parete nord del Cervino, l'altezza massima e l'accumulata annua della neve, la risorsa idrica nivale, la precipitazione annua, le temperature medie stagionali e le temperature medie annuali. Inoltre è in continuo aggiornamento il catasto ghiacciai della Regione Autonoma Valle d'Aosta all'interno del Sistema delle Conoscenze Territoriali noto come SCT, che raccoglie informazioni, studi e ricerche sulla criosfera valdostana.
Per quel che riguarda il secondo quesito, l'Amministrazione regionale, consapevole dell'importanza di ampliare il monitoraggio a tutti i ghiacciai della Valle d'Aosta, sta valutando diverse opzioni per raggiungere quest'obiettivo. Fondazione Montagna Sicura con la Regione ha in corso una collaborazione con il SLF di Davos per l'utilizzo di immagini satellitari SAR ad alta risoluzione per il calcolo di vettore di spostamento sui ghiacciai. Nel 2024 sono stati condotti rilievi sperimentali e approfonditi sul ghiacciaio della Forca, a Valtournenche-Breuil-Cervinia e sul ghiacciaio di Lavage sul comune di La Thuile con l'impiego di diverse tecniche e diverse strumentazioni per studiarne quella che è la struttura e quella che è l'evoluzione dei nostri ghiacciai. Si stanno inoltre integrando dati satellitari nei monitoraggi specifici, sviluppando sistemi di monitoraggio adatti all'ambiente di alta quota, impiegando dei droni a complemento delle indagini e sviluppando quindi un'attività di modellistica. L'obiettivo non è quello di procedere, e questo ce lo dicono i tecnici, con mappature di tutti gli apparati glaciali, ma di rilevare elementi essenziali e fattori predisponenti di rischio, sviluppando e applicando metodologie innovative anche grazie ai numerosi progetti che vengono cofinanziati dall'Unione europea, come lo testimonia anche l'attività del Dipartimento, lo vediamo anche in fase di bilancio, un Dipartimento, quello di risorse idriche e territorio, che ha un bilancio che poi in gran parte riesce a sfruttare le varie opportunità che via via si presentano.
Presidente - Per la replica, la parola al consigliere Brunod.
Brunod (RV) - Ho cercato di seguire attentamente la risposta dell'Assessore su un settore che ovviamente, come c'è scritto anche negli articoli, non si può far finta di niente che in questi ultimi anni ci sono state delle evoluzioni per quanto riguarda la massa, la conformazione, gli spessori e le superfici di questi ghiacciai della Valle d'Aosta, quindi ben venga che si continuino questi studi, questi approfondimenti, soprattutto cercando di affidarsi alle migliori competenze che possediamo a livello regionale. Qui quindi è giusto citare le diverse istituzioni che fanno parte anche del gruppo di lavoro che si occupa dello studio dell'elaborazione dei dati e poi soprattutto anche in un'ottica di valorizzazione di tutto il lavoro che viene svolto, perché poi, se si fa un lavoro così importante e si dedica così tanto tempo e anche ovviamente delle risorse, è poi giusto farne tesoro e quindi poterlo divulgare all'interno delle scuole, soprattutto tra i giovani, per fargli capire comunque quali sono le criticità del nostro ambiente, della Valle d'Aosta, della montagna, ma anche le opportunità che ci sono da un punto di vista lavorativo e anche da un punto di vista delle ricchezze e da un punto di vista turistico, economico e lavorativo all'interno del settore della montagna.
Per quanto riguarda i diversi sistemi di monitoraggio, lei ha detto che si stanno portando avanti delle collaborazioni anche con altri professionisti in questo campo e quindi ben venga. Ovviamente sono tematiche che non è così facile esserne a conoscenza da un punto di vista tecnico, quindi monitoreremo quest'aspetto perché comunque lo riteniamo molto importante perché montagna, ghiacciaio vuol dire comunque sì turismo, ma ancor più è molto importante per quello che riguarda poi comunque gli aspetti agricoli, idroelettrici e tutto quello che riguarda il sistema economico in generale della Valle d'Aosta. Poi ci ha citato alcuni studi che sono stati fatti nell'ultimo anno su alcuni ghiacciai della nostra regione e, se la direzione è quella di estendere questi studi anche su altre zone della nostra Valle d'Aosta, perché sappiamo che comunque, nonostante il perimetro della nostra regione non sia così vasto, rappresenta delle sfaccettature, delle diversità anche a distanza di pochi chilometri, quindi ben vengano maggiori approfondimenti in questa direzione.
Siamo sempre disponibili per cercare di approfondire questi argomenti e soprattutto affrontare le tematiche in quest'aula permette a tutti di capire anche quello che viene fatto e svolto a livello regionale, ma poi soprattutto bisogna cercare di mettere a frutto anche all'esterno di quest'aula, nei diversi settori, quello che viene realizzato attraverso queste iniziative.