Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 4520 del 13 marzo 2025 - Resoconto

OGGETTO N. 4520/XVI - Interpellanza: "Misure per ridurre l'impatto dei costi di gestione dei rifiuti sulle tariffe TARI".

Sammaritani (Presidente) - Passiamo a trattare l'interpellanza n. 55. Espone l'iniziativa il consigliere Aggravi.

Aggravi (RV) - Nella scorsa adunanza del Consiglio si era avuto modo di trattare il tema oggetto di quest'interpellanza nell'ambito di un'interrogazione a risposta immediata o, meglio, in parte, nel senso che avevamo fatto riferimento a delle notizie che erano apparse relativamente a delle deliberazioni di Giunta o, meglio, alla deliberazione di Giunta che ha riconosciuto il Centro regionale di gestione dei rifiuti di Brissogne come impianto minimo, in attuazione, appunto, di quanto previsto dal programma nazionale per la gestione dei rifiuti e di una deliberazione di ARERA, all'interno del quale ci sono tutta una serie di elementi importanti, in particolare cercherò di sintetizzare soprattutto un passaggio per poi affrontare il tema principale di questa nuova interpellanza. Avevamo messo insieme quanto era emerso in precedenti notizie relativamente all'aumento delle tariffe, in particolare della TARI, delle tariffe sulla parte dei rifiuti e avevamo riportato un'affermazione dell'Assessore, che diceva che le tariffe in questo caso hanno subito un piccolo ritocco dovuto all'adeguamento ISTAT e quant'altro. Nell'interrogazione noi avevamo chiesto effettivamente di capire quale fosse l'incidenza finale delle tariffe applicate in questo caso ai sub-ATO sulla cittadinanza, quindi sull'utenza. Nella risposta dell'Assessore, in sintesi, ci era stato detto che l'incidenza sostanzialmente sull'anno 2023 era di circa il 25%, si era parlato dei costi di trasporto, comunque di tutte le tipologie di rifiuto e dei costi operativi per spazzolamento, lavaggi e quant'altro.

Sostanzialmente qui cerchiamo di fare un passo, un passaggio in più, ma sempre con lo stesso focus, ovvero dire: va bene, paghiamo un certo ammontare di tariffa, da che cosa è dovuto. In quel caso ci eravamo focalizzati sulle tariffe che erano applicate ai sub-ATO, in quest'interpellanza cerchiamo di aggiungere un pezzo. In realtà, l'Assessore si sarà sicuramente reso conto, come le strutture, che di fatto stiamo continuando a seguire il filone che era stato tracciato nell'audizione, se non erro, del 7 gennaio in III Commissione, come a dire: cerchiamo di capire dov'è il carico reale della spesa e quindi cercare di comprendere quali possano essere le eventuali soluzioni o misure da porre in essere. Voglio soltanto citare un passaggio della delibera 158, che ci permette, in particolare laddove si sottolinea che cosa c'è, quali sono le componenti del contratto previsto tra la Regione e il raggruppamento temporaneo di imprese, oggi Enval, perché ci permette di dettagliare meglio che cosa c'è dietro la gestione complessiva dei rifiuti, perché spesso e volentieri non si ha un quadro generale.

Effettivamente le attività elencate nel contratto sono tante: dal ricevimento dei rifiuti, la gestione delle attività di tritovagliatura dei rifiuti urbani e speciali assimilati indifferenziati, gestione dell'attività di biostabilizzazione aerobica del sottovaglio derivante dalla tritovagliatura dei rifiuti indifferenziati, la gestione dell'attività di selezione del flusso della raccolta differenziata multimateriale a prevalente base plastica, gestione del flusso derivante dalla raccolta differenziata dalla frazione organica di origine domestica e da utenze assimilate e gestione dei restanti flussi provenienti dalla raccolta differenziata. Ci sono tutta una serie di attività che, ovviamente, hanno un costo, cioè tutto non si risolve nella tariffa di conferimento, soprattutto dal lato dei costi.

A fronte di questo, in particolare ci sono due punti che cerchiamo di approfondire con quest'interpellanza: il primo, che era già stato oggetto di nostre domande nell'ambito dell'audizione del 7 di gennaio, qui abbiamo provato a dargli un orizzonte temporale di un quinquennio, le dico già cui dati le chiederò poi copia della risposta; andiamo appunto a chiedere quali siano i quantitativi di rifiuti indifferenziati e singole frazioni di rifiuti differenziati, con a confronto la relativa spesa complessiva annua di conferimento. Cerchiamo di capire quanto effettivamente si è speso in un quinquennio o, meglio, quanto è costata annualmente la gestione di queste due tipologie di rifiuto e soprattutto quale sia il ricavo derivante dalla valorizzazione del rifiuto differenziato per ogni ambito territoriale. Un tema che già all'epoca era stato oggetto di discussione e anche di confronto era proprio anche sulla qualità del differenziato, perché è inutile dire: abbiamo differenziato 100 se poi la qualità in realtà non si riesce a valorizzare, perché altrimenti abbiamo fatto tutta un'attività, magari moralmente per qualcuno, valida e performante, ma in realtà non ha portato a un risultato.

La seconda domanda invece chiede quali siano le conclusioni a cui si è arrivati nell'ambito del tavolo tecnico formato dai Presidenti dell'Unité des Communes e dai tecnici regionali in merito alle possibili misure da porre in essere per abbassare il quantitativo di indifferenziato conferito in discarica. Questo soprattutto a fronte di un articolo che era apparso il 19 febbraio scorso, dove per l'appunto l'Assessore in un'intervista citava questi passaggi e questi confronti, quindi vorremmo comprendere effettivamente che cosa si è detto, con un focus se possibile, sennò faremo ulteriori approfondimenti sulla valorizzazione del rifiuto differenziato, cioè per trasformare qualcosa che si considera o viene giudicato da qualcuno moralmente corretto anche in una sua manifestazione di natura economica, che non è sicuramente un aspetto negativo, anzi, è premiante rispetto al comportamento dell'utenza. In particolare quali misure o iniziative intenda porre in essere, se ce ne sono, l'Assessorato competente nel corso dei prossimi mesi per ridurre l'impatto dei costi di gestione del servizio sulle tariffe future con risposta a famiglie e imprese.

È ovvio che è una domanda di prospettiva, perché non è che domani mattina, con un colpo di dita, si possono risolvere le cose, anzi, lo si è visto in più di un'occasione e poi sta un po'... potremmo dire nella teoria generale delle tariffazioni che un'azione che metto in campo oggi avrà una sua manifestazione sia in termini di incremento della tariffa che decremento della tariffa non nel breve periodo ma almeno nel medio periodo. Non so se mi sono spiegato, ma penso che si sia capito, non ho un risparmio, un costo oggi ma potrei averlo domani. È una cosa che può essere positiva o negativa, dipende ovviamente quanto vado a pagare. Speriamo quindi di avere delle risposte su questi punti che ci possano permettere di comprendere un po' meglio l'attività che stiamo facendo sul tema.

Dalle ore 18:20 riassume la Presidenza il presidente Bertin.

Bertin (Presidente) - Risponde l'assessore Sapinet.

Sapinet (UV) - Ce lo dicevamo già con qualche collega quando eravamo Sindaci che l'ambito dei rifiuti è anche quello che in Amministrazione dà un'idea di come si sta andando, lo dà con i numeri, con le percentuali e quindi indica in modo preciso le conseguenze e i benefici di un'attività e di un'azione politica e amministrativa.

Con riferimento al primo quesito, l'ultimo quinquennio e per ogni ambito territoriale, quindi i due quesiti, i dati richiesti per numero di anni, per tipologie di rifiuti, categorie merceologiche e sub-ATO di riferimenti sono piuttosto articolati e complessi, per cui le fornirò una tabella riepilogativa e la invito comunque a verificare i provvedimenti relativi a quest'attività. Sono infatti annualmente approvati provvedimenti dirigenziali aventi a oggetto la determinazione in via definitiva per l'anno interessato delle tariffe a consuntivo da applicare a carico dei sub-ATO per il conferimento presso il centro di Brissogne. I provvedimenti dirigenziali che le ho inviato, quelli di riferimento, a partire dall'anno 2020 sono il 5710 del 2021, il 6621 del 2022, il 6112 del 2023, il 3244 del 2024. Per quest'ultimo, il 2024, è possibile fornire i dati generali non essendo ancora validati relativi alle quantità suddivise in rifiuti differenziati e indifferenziati.

Come detto, sono dati piuttosto complessi e articolati, per cui, oltre alla tabella predisposta dagli uffici, le ricordo che questi sono a disposizione per poter illustrare i provvedimenti che le abbiamo inviato, evidenziando quindi tra i diversi dati presenti quelli richiesti. Il contratto di concessione prevede due tariffe di trattamento per i rifiuti indifferenziati e differenziati che sono così composte: quota tariffaria a copertura degli oneri di investimento, quota a copertura degli oneri gestionali, quota tariffaria in riduzione legata ai ricavi derivanti dalla vendita di energia elettrica, dalla valorizzazione energetica del biogas secondo il piano proposto dal concorrente, quota tariffaria in riduzione legata ai ricavi da recupero e da valorizzazione dei rifiuti. La quota tariffaria relativa ai ricavi derivanti dalla vendita e dalla valorizzazione dei rifiuti era determinata nel piano economico finanziario, pari a euro 2.125.462,25 da rideterminarsi periodicamente. Attualmente sono in corso le operazioni di revisione di tale dato, che risulta in leggero aumento, in quanto occorre rideterminare tale importo in relazione agli aumenti dei ricavi dai consorzi di recupero per rifiuti differenziati e grazie anche all'incremento della percentuale di raccolta differenziata a seguito dell'applicazione del piano rifiuti.

Il secondo quesito, nel corso del tavolo tecnico che abbiamo già presentato e del quale abbiamo già parlato, istituito con la delibera di Giunta regionale 374/2023, che prevede la partecipazione di tutti i Presidenti delle Unités, dei tecnici dei sub-ATO, nonché del Dirigente della struttura regionale competente in materia di rifiuti, si affrontano diversi temi su proposta della struttura regionale o su proposta dei tecnici dei sub-ATO, portavoce anche della parte politica. Finora l'obiettivo principale è quello di trovare gli strumenti per individuare i flussi di raccolta con più problemi e cercare di migliorare la qualità, come citava anche lei, la qualità, non solo una differenziata che faccia quantità, ma soprattutto una differenziata che deve essere di qualità, al fine quindi di diminuire il materiale da conferire in discarica, una percentuale che sta via via scendendo. L'approvazione delle linee guida, quindi attivazione della raccolta porta a porta e per l'ottimizzazione dei passaggi effettuati per la raccolta, gestione dei centri della raccolta e delle isole ecologiche, applicazione della tariffa puntuale, presentate nell'ambito del Tavolo tecnico del 24 maggio 2024, è una delle misure poste in essere per abbassare il quantitativo a smaltimento e migliorare il conferimento presso il Centro di Brissogne.

Per quanto riguarda il terzo quesito, l'Amministrazione regionale può intervenire sui costi di sua competenza e più precisamente quelli di gestione dell'impianto di Brissogne, regolati però da un contratto sottoscritto con la società Enval, un contratto che attualmente è in fase di revisione per quanto riguarda gli aspetti economici, come precedentemente detto, e di durata dello stesso. Le azioni messe in atto dal gruppo di lavoro sui rifiuti, che sono tese a incrementare la percentuale di differenziata e la riduzione della produzione di rifiuti, contribuiscono a contenere la componente TARI imputabile ai costi di gestione del sito di Brissogne. L'Amministrazione regionale ha recentemente individuato in quello di Brissogne un impianto definito "Impianto minimo", così come previsto dal programma nazionale di gestione rifiuti e da ARERA, al fine di garantire, sotto il profilo tariffario, una regolazione dei costi riconosciuti e delle tariffe di accesso, come previsto dal metodo tariffario denominato MTR2 adottato da ARERA. Questo metodo stabilisce un limite massimo ai costi complessivi riconoscibili ai gestori e un aggiornamento degli stessi attraverso meccanismi di riallineamento dei costi del bilancio delle varie componenti e in base al tasso di inflazione. La regolazione dei costi garantirà un ulteriore controllo sugli stessi costi quindi che verranno sostenuti dal centro. Pertanto l'adozione della deliberazione n. 158 del 18 febbraio, quella di individuazione di Brissogne come impianto minimo, permetterà di iniziare un percorso che porterà all'approvazione di tariffe di accesso che risulteranno quindi come prezzi massimi unitari da applicare per il conferimento presso il centro di Brissogne, restando ferma anche la facoltà di predisporre valori inferiori a quelli calcolati nel rispetto delle condizioni previste nel contratto con la società Enval, quindi una di quelle azioni, come citava anche lei, in prospettiva, che è già stata posta appunto con quella deliberazione. Le tariffe di accesso così definite avranno meccanismi di aggiornamento e riallineamento chiari e definiti dall'autorità di regolazione.

Avere inoltre istituzionalizzato il tavolo tecnico con gli Enti locali, con la delibera già citata, la 374/2023, ha permesso inoltre di agire, in sinergia con le Unités, che, come è noto, costituiscono i sub-ATO appaltatori del servizio di raccolta, per mettere in campo tutte le azioni, comprese anche quelle comunicative, per fare anche il punto e allineare per capire chi ha già comunicato, cosa ha comunicato, come ha comunicato, in modo da essere efficaci e avere lo stesso metodo in tutti i sub-ATO, quindi questo anche con l'obiettivo di calmierare l'aumento dei costi di gestione e migliorare i risultati sulla raccolta differenziata, una differenza che sta migliorando ma che deve farlo ancora ulteriormente sia in termini quantitativi che in termini qualitativi.

Presidente - Per la replica, la parola al consigliere Aggravi.

Aggravi (RV) - Ringrazio l'Assessore anche per la corposa documentazione che mi è stata trasmessa e che analizzeremo ovviamente con attenzione, anche perché ci permetterà, facendo una serie di confronti anche sul quinquennio, di comprendere un po' meglio, anche per grandi cifre, fatti i costi, visti i ricavi, non è sicuramente un buon indice per comprendere se la raccolta differenziata è stata buona, però ci fa capire effettivamente quanto è stato recuperato. Vero è anche che, lo sappiamo, l'andamento anche dei prezzi del materiale recuperato, si è visto soprattutto negli ultimi anni, ha avuto un calo o comunque ovviamente la quantità di disponibile, in generale, non stiamo parlando soltanto della Valle d'Aosta, fa il suo corso e sappiamo che alcuni consorzi di recupero hanno visto molto al ribasso, soprattutto su determinati materiali e anche lì dipende da tutta una serie di fattori.

Cercheremo però di capire un po' meglio anche l'andamento dei costi, perché la parte che citavo già in presentazione, in particolare quella relativa al trasporto, o comunque alla gestione al di fuori dell'impianto di Brissogne, è molto probabilmente una parte su cui si devono fare dei ragionamenti, come anche quello di una raccolta diversificata sulle varie tipologie di materiale e di rifiuto. Ovvio è anche però il tempo a disposizione di questa legislatura che sappiamo è contato, quindi bisognerà capire anche quali saranno le modalità di avvicinamento all'ATO unico, quali saranno anche le modalità di intervento o, meglio, soprattutto il passaggio dove lei citava anche il tema dei prezzi massimi del conferimento e la gestione o, meglio, l'ancoraggio alle logiche di ARERA nella determinazione dei prezzi, bisognerà anche capire l'evoluzione che avrà nel tempo. Sull'impianto di Brissogne poi bisognerà anche capire la parte che c'è soprattutto dietro l'impianto di Brissogne, visto che sappiamo che anche lì il tempo è contato e dovremmo anche vedere quale sarà l'evoluzione legata alla revisione del contratto, come lei già anticipava. I dubbi sono tanti, i dati sono tanti, ci auguriamo di poter far sintesi ed eventualmente magari neanche direttamente in Consiglio, ma in Commissione, poter fare un altro passaggio per capire un po' meglio visto che comunque lei è sempre molto disponibile e il Presidente della Commissione è molto più attivo anche di altri a volte, almeno è reattivo sulle nostre richieste. Valuteremo quindi un'eventuale richiesta di approfondimento sul punto.