Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 4497 del 13 marzo 2025 - Resoconto

OGGETTO N. 4497/XVI - Interrogazione: "Blocco temporaneo del sistema di prenotazioni CUP dell'Azienda USL".

Bertin (Presidente) - Punto n. 31.

Per la risposta, l'assessore Marzi.

Marzi (SA) - Venendo alle domande 1, 2 e 3 l'Azienda USL ha informato di non aver ricevuto alcuna segnalazione scritta in merito a un eventuale blocco delle prenotazioni.

Nella giornata del 19 febbraio 2025, e soltanto per la durata di un'ora - dalle ore 12:00 alle ore 13:00 - si è verificato un blocco delle prenotazioni riguardante esclusivamente le prestazioni di laboratorio. Per tutto il resto della giornata sono state effettuate regolarmente tutte le prenotazioni, comprese quelle relative agli esami di laboratorio.

Tale blocco di un'ora non è stato causato dal CUP, che era regolarmente funzionante, ma dal sistema informatico nazionale di gestione delle ricette dematerializzate del Ministero dell'economia e delle finanze.

È importante sapere che quando si verificano disservizi a livello nazionale, per non bloccare le prenotazioni, l'Azienda USL attiva un'apposita procedura; tale procedura è applicabile per prenotazione di visite ed esami di diagnostica strumentale e per immagini, ma non per gli esami di laboratorio.

Per questi esami, infatti, l'utente dovrebbe quindi dettare all'operatore telefonico i singoli dati riportati nella prescrizione, ma questi dati, essendo spesso numerosi e tecnicamente complessi, determinano un'alta probabilità nell'errore della dettatura.

Proprio per evitare errori di prenotazione, d'intesa con il laboratorio analisi, gli operatori del CUP invitano quindi gli utenti a richiamare nelle ore successive, cioè quando il problema nazionale si è risolto, oppure a presentarsi presso fisicamente allo sportello dove, presentando la ricetta, l'operatore prende comunque in carico la prenotazione.

Inoltre, per minimizzare i disservizi derivanti dal blocco nazionale che talvolta si verifica, l'Azienda USL, come detto, ha previsto una procedura di emergenza definita "SAC offline": questa prevede di bypassare il controllo a livello centrale in modo da permettere sempre e comunque agli operatori del CUP di proseguire con la presa in carico delle ricette e con le attività legate alle prenotazioni.

Per completezza di informazione, l'Azienda ha precisato che le prestazioni erogabili totali sono più di 4.200, comprese naturalmente quelle che riguardano le prestazioni di laboratorio.

Si tratta quindi di un numero che evidenzia la complessità di gestione e interoperabilità dei differenti canali di prenotazione messi in campo per agevolare il più possibile il cittadino che, oltre al CUP, sono rappresentati dagli sportelli in presenza sul territorio e dal servizio online con accesso tramite il portale del fascicolo sanitario elettronico, anche attraverso la app dedicata.

Con, tra l'altro, la gestione informatizzata delle prenotazioni di prestazioni sanitarie, il CUP opera su molteplici livelli consentendo, di fatto, di monitorare tutte le fasi, individuare i bisogni prioritari, raccogliere i dati utili per la pianificazione e la programmazione dell'attività, oltre che naturalmente trasmettere i flussi informativi.

Venendo alla domanda n. 4, rispetto alle agende di prenotazione, precisiamo che vi sono alcune agende temporaneamente indisponibili e che, di fatto, sono attualmente attive le liste di galleggiamento per le seguenti specialità (che quindi sono passate da moltissime a soltanto quattro, e questo è un dato positivo): la neurologia per le prime visite, per i motivi che sappiamo rispetto alla neurologia e dei quali parliamo negli ultimi 24 mesi; la gastroenterologia per la gastroscopia e la colonscopia, piuttosto che la radiologia per la risonanza magnetica. Quindi, di fatto, ad oggi sono attive soltanto quattro liste di galleggiamento. Sono diminuite perché le situazioni sono ovviamente, e per fortuna, migliorate.

Presidente - Consigliere Manfrin, a lei la parola.

Manfrin (LEGA VDA) - Di tutta questa procedura, che la ringrazio per averci descritto, dovrebbe informare però anche gli operatori del CUP, perché gli stessi operatori del CUP hanno risposto a più di un utente che il sistema di prenotazione era bloccato e quindi di chiamare il giorno successivo e non si sapeva nemmeno se il giorno successivo si sarebbe potuto poi arrivare a fare le prenotazioni.

È chiaro quindi che c'è stato un difetto di comunicazione se, come lei dice, il problema è durato solo un'ora, ma abbiamo ricevuto una mole di segnalazioni tali che ci fa strano sia durato solo un'ora, ma diamo ovviamente il beneficio del dubbio, però gli operatori del CUP non hanno detto: "Guardi, provi a richiamare più tardi", no no: "Chiami direttamente domani e non sappiamo neanche se domani possiamo fare le prenotazioni".

Allora se questo è il tutto, magari uno si segna anche i nomi di chi chiama e può essere richiamato.

Rispetto invece alle agende di prenotazione, mi fa piacere che lei ci dica che solo quattro agende sono chiuse, mi corre l'obbligo però di ricordarle, non so se lei lo sa, ma noi desideriamo, io e la collega Foudraz, fare un po' di informazione perché la gran parte delle persone non sa che le agende non si possono chiudere per legge: infatti, l'articolo 1, comma 282 della legge 266/2005 ci dice che alle aziende sanitarie ospedaliere è vietato sospendere l'attività di prenotazione delle prestazioni di cui al citato decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 29 novembre 2001.

Il divieto quindi di chiusura è evidente e se ci sono delle agende che vengono chiuse è quantomai evidente che si deve far ricorso al percorso tutela.

Peraltro segnalo - questo fuori dall'interrogazione, ovviamente, ma facciamo anche qui un po' di informazione, ed è importante dire e ricordare - che non soltanto c'è il percorso tutela che voi continuate a non voler comunicare, tenete ben stretto e fate calare un vergognoso silenzio su questo perché avete paura forse di spendere troppo in prestazioni che dovete fornire alle persone che lo chiedono, ma che addirittura alle persone che chiedono il percorso tutela, ad alcune avete detto che c'erano le prestazioni, si poteva ovviamente farle, ma si potevano fare fuori regione, che ci può stare se la prestazione viene garantita.

Il problema è che vi siete come dimenticati di dire che, in virtù proprio di una delibera che nasce da una proposta di legge che ha fatto il gruppo Lega e che è stata condivisa poi da tutta l'Aula con una risoluzione, se una persona va fuori Valle per avere questo tipo di prestazione, il viaggio le viene rimborsato, c'è un rimborso delle spese e di questo gli operatori si sono dimenticati.

Si dimenticano: 1) di dire che c'è il percorso tutela, 2) che c'è il rimborso delle prestazioni.

Allora io non capisco come mai c'è tutto questo silenzio colpevole sulla questione del percorso tutela.

Io non vorrei, Assessore, che lei ci ha detto che le risorse ci sono, che non è un problema di soldi, ma che forse qualcuno sta cercando di risparmiare il centesimo su prestazioni che sono dovute alle persone, e sono dovute nei tempi stabiliti da quella che viene fatta dal codice urgenza della prescrizione, che viene fatta dal medico curante.

Una volta in più diciamo a chi ci ascolta al di fuori, e speriamo siano in tanti, che se vi danno dei tempi biblici per la prenotazione, che se ovviamente vi dicono che la vostra prestazione sanitaria sarà nel 2000 mai, voi prendete la prescrizione che vi ha fatto il medico, c'è un codice "urgenza" e sulla base di quel codice urgenza c'è una tempistica che devono rispettare. Se non viene rispettata, c'è il percorso tutela.

Sono obbligati a darvi la prestazione nel tempo previsto dal percorso tutela, obbligati. Questo però non viene detto.

Se vi mandano fuori regione, c'è il rimborso delle spese, ricordatevelo.

Assessore, ci fosse un po' di informazione in più non sarebbe male. Lei ovviamente ha ritenuto che non fosse opportuno, ne prendiamo atto, però facciamo un po' quest'opera di informazione.