Oggetto del Consiglio n. 4496 del 13 marzo 2025 - Resoconto
OGGETTO N. 4496/XVI - Interrogazione: "Situazione attuale delle strutture residenziali per anziani".
Bertin (Presidente) - Punto n. 30.
Assessore Marzi, ne ha facoltà.
Marzi (SA) - Le crescenti richieste di assistenza nelle strutture socioassistenziali derivano dal crescente invecchiamento della popolazione, a cui conseguono le crescenti richieste di assistenza: questo è stato oggetto di confronto in Aula e in Commissione.
All'interno del piano della salute e del benessere sociali sono naturalmente indicati sia i posti autorizzati delle strutture socioassistenziali, sia i posti di alcune strutture sociosanitarie.
Questa distinzione è importante da sottolineare - lei la conosce benissimo collega Restano - perché differenzia la competenza delle strutture regionali prevalentemente in capo agli Enti locali, evidenziando, nel contempo, i diversi fabbisogni delle persone di tipo prettamente socioassistenziale e di tipo più sociosanitario.
Rispetto alla domanda n. 1 e rispetto ai posti attualmente disponibili delle strutture, i posti autorizzati nelle socioassistenziali per anziani sono 1.007, mentre i posti in quelle specializzate sociosanitarie sono 75.
Questi ultimi non sono rivolti esclusivamente alla fascia degli anziani in quanto sono collocati presso strutture sanitarie e sociosanitarie di unità di assistenza prolungate e dei nuclei residenziali temporanei per demenze e possono anche essere inseriti adulti che necessitano di quello specifico livello di assistenza.
Dei 1.007 posti citati, sono al momento attivi 974 posti, cioè il 97%. I restanti sono al momento non attivi o in fase di attivazione.
Di questi, alcuni, presso la struttura privata del Père Laurent, non sono attualmente occupati a causa di alcune difficoltà, anche da parte di questa struttura, sempre a reperire il personale necessario che, come noto, risulta carente; questione che si sta approfondendo, tra l'altro, insieme a loro.
Gli altri posti sono riferiti alla microcomunità di Gaby, sui quali è in corso specifica interlocuzione con l'Amministrazione comunale e le Unités di quella zona della Valle d'Aosta. Quindi dei 974 posti complessivi - che, ripeto, sono il 97% dei posti disponibili e occupati -, 684 sono a gestione pubblica e del privato convenzionato.
Venendo alla domanda n. 2, gli inserimenti presso le strutture socioassistenziali pubbliche del privato convenzionato vengono effettuati sulla base della graduatoria gestita dall'unità di valutazione multidimensionale (UVMD), questo fino a diversa indicazione dell'assistente sociale.
In sostanza, sono 94 le persone in graduatoria che ad oggi si trovano al domicilio in attesa di collocazione.
Venendo alla domanda n. 3, riporto l'analisi svolta sugli ultimi 7 anni, in quanto prima era diverso il sistema di raccolta dati. L'andamento delle liste di attesa in strutture socioassistenziali per anziani dal 2019 al 2025 mostra infatti un comportamento altalenante: in particolare, dal 2020 al 2022 è stato fortemente influenzato dall'emergenza sanitaria che ha avuto un impatto rilevante in merito a un trend di crescita sulla necessità di posti nelle strutture, oltre al progressivo invecchiamento della popolazione soprattutto negli anni successivi.
Nel 2020 si registra un aumento delle persone in graduatoria e naturalmente dal 2022 la graduatoria continua a crescere significativamente, anche in conseguenza del progressivo invecchiamento della popolazione.
Oggi, tra l'altro, siamo impegnati a stimolare una maggiore disponibilità nelle strutture socioassistenziali e, parallelamente, al potenziamento della domiciliarità, anche attraverso le potenzialità derivanti dalla struttura della telemedicina in tal senso e della medicina territoriale con tutte le sue diramazioni.
Presidente - Consigliere Restano, ne ha facoltà.
Restano (RV) - Preliminarmente, le chiedo gentilmente se posso avere la risposta scritta, così come quella del punto 28 di ieri, che conteneva dei dati e vorrei verificare se me li sono annotati correttamente, così come quelli che ho appena ascoltato.
Le confesso che quando ho presentato quest'interpellanza, insieme al collega Planaz, non avevamo naturalmente contezza di quanto sarebbe accaduto di lì a pochi giorni rispetto ai tragici eventi dei morti rivenuti nei garage, credo però che ci possa essere una relazione rispetto agli eventi di cui ha discusso poc'anzi il collega Manfrin. Comunque il nostro intendimento era di sapere, in riferimento alle sollecitazioni che abbiamo avuto dal territorio, quante persone effettivamente erano in lista d'attesa e se quanto riportato sul piano della salute e del benessere sociale, come da lei giustamente richiamato, fosse ancora valido.
Abbiamo appreso che qualche posto manca, ma penso che sia una questione fisiologica. Sarebbe invece molto interessante sapere se vi è intenzione di ampliare questa disponibilità di posti, se vi è intenzione, anche in relazione ai fatti appena accaduti, avviare un'attività di ricognizione d'urgenza e pensare a dei pensionati per indigenti, dove ricoverare queste persone che, se si ricoverano nel garage, si trovano evidentemente in situazioni di grosse difficoltà, al di là della volontà o meno di farlo.
Resta il fatto che con la popolazione che invecchia e sta invecchiando, ovviamente si corre ai ripari con la telemedicina, con altri tentativi di evitare di ricoverare le persone, però le liste d'attesa, che a noi risultano essere un pochino più importanti, sono significative. Allora bisognerà pensare cosa fare, soprattutto a breve termine.