Oggetto del Consiglio n. 4490 del 12 marzo 2025 - Resoconto
OGGETTO N. 4490/XVI - Interrogazione: "Informazioni concernenti le prestazioni sanitarie erogate in regime di intramoenia".
Bertin (Presidente) - Punto n. 25. Risponde l'assessore Marzi.
Marzi (SA) - Prima di risponderle, collega Baccega, prima stavo salutando l'Assessore regionale alla sanità, Federico Riboldi, che è venuto qui e che non ho potuto salutare perché stavo rispondendole e, per rispetto dell'Aula, non ho neanche chiesto istituzionalmente di uscire a salutarlo, per cui di fatto riesco ancora a guardare da una parte a salutare e ad ascoltare mentre si parla.
Venendo al punto 25, l'Azienda USL in questi ultimi anni ha efficientato il servizio di libera professione intramoenia o LPI sia attraverso l'adozione di un nuovo regolamento interno sia con una riorganizzazione generale delle modalità di rilevazione contabile dei costi e dei ricavi, portando a un positivo risultato complessivo della gestione, quindi un grande miglioramento anche per i conti della nostra sanità.
Con l'occasione di quest'iniziativa è bene inoltre ricordare che la libera professione intramoenia è esercitata solo dai medici che intrattengono un rapporto di esclusività con l'Azienda USL. Questo, tra l'altro, serve anche a fugare una voce da bar rispetto al fatto che questi medici, quelli quindi che hanno scelto di non prestare la propria attività al di fuori dell'Azienda, di fatto non possono ritagliarsi spazi per lavorare anche in proprio come privati se scelgono la libera professione intramoenia.
Venendo alla domanda n. 1, nel fornire i dati al fine di evitare errate interpretazioni, come già accaduto, preciso e sottolineo che l'estrazione aziendale permette di conteggiare il numero di prestazioni erogate e non il numero di pazienti: quindi il numero che darò è quello delle prestazioni e non dei pazienti valdostani.
Risultano pertanto erogate le seguenti prestazioni:
- per l'anno 2023, 14.090 visite di specialistica ambulatoriale, di cui 12.788 primi accessi e 3.616 esami di diagnostica;
- per l'anno 2024, su dati disponibili naturalmente fino a settembre, 10.726 visite di specialistica ambulatoriale, di cui 9.744 primi accessi e 3.056 esami di diagnostica.
Venendo alla domanda n. 2, il calcolo relativo ai costi dell'attività intramoenia è fatto sulla base della cosiddetta contabilità separata della libera professione intramoenia, come previsto per legge, che deve essere obbligatoriamente rappresentata in separata sede, per ciascun anno, a livello di bilancio di esercizio dell'Azienda USL.
Le voci da includere all'interno della contabilità separata sono quelle previste dalla normativa e dallo specifico regolamento sulla libera professione intramuraria, adottata dalla nostra Azienda USL.
Pertanto, oltre alle quote retrocesse al personale avente diritto che ha effettuato la prestazione, devono essere calcolati i costi seguenti:
a) costi diretti, ovvero i costi di diretta afferenza legati alla gestione dell'istituto dell'Intramoenia;
b) prelievo di cui alla legge 189/2012, il cosiddetto Fondo Baltuzzi, un prelievo che la norma stabilisce nella misura del 5% da applicare alla tariffa del professionista che deve essere destinato all'Azienda dove il professionista lavora per ridurre le liste di attesa o per altre finalità prevista dalla normativa;
c) fondi perequativi che consistono, anche in questo caso, in prelievi effettuati sulla tariffa del professionista sulla base di percentuali definite dalla norma e dai regolamenti aziendali;
d) costi generali, quindi costi di minore impatto, concernenti eventuali ulteriori oneri incidenti sull'istituto.
Tutto ciò premesso, la tariffa al paziente, così come previsto dall'articolo 22 del regolamento sulla libera professione di intramoenia vigente o LPI, viene determinata dal professionista in misura ritenuta sufficientemente congrua, tenuto conto che la medesima deve remunerare la prestazione sanitaria svolta, concorrere alla quota parte di spese aziendali e scontare la tassazione IRPEF posta in carico al professionista.
Venendo alla domanda n. 3, per l'anno 2023 il valore dei proventi è stato pari a complessivi euro 4.173.066, per l'anno 2024 il valore stimato è di circa euro 4.480.000 in attesa di un dato definitivo a chiusura contabile dell'esercizio 2024 ancora in atto che verrà deliberato entro il 30 aprile 2025, secondo naturalmente quanto disposto dal 118/2011.
Presidente - Consigliera Minelli, ne ha facoltà.
Minelli (PCP) - Assessore, la ringrazio per la risposta, le chiedo poi se gentilmente può fornirmela perché non sono riuscita a trascrivere tutti i dati che lei mi ha fornito.
L'interrogazione è chiaramente collegata alla situazione delle liste di attesa della nostra regione che, come tutti sappiamo, è molto problematica, tanto che complessivamente riguarda 50 mila -non vorrei dire cittadini - ma prestazioni in lista di attesa, sono dati che ci ha dato lei. Una parte di questi cittadini fa ricorso all'intramoenia, accorciando così ovviamente la propria attesa, a fronte però di spese che sono decisamente ingenti.
C'è chi può permetterselo, e lo fa, c'è chi fa dei grandi sacrifici e però decide di spendere per quello che è un bene primario, cioè il bene della salute.
Purtroppo, e lo sappiamo, viviamo in una realtà in cui anche chi paga le tasse regolarmente, e per fortuna è la maggioranza della popolazione, purtroppo non può contare sulla garanzia di una sanità pubblica rispondente alle effettive necessità, e poi sappiamo anche che il privato avanza sempre di più.
Noi abbiamo posto l'interrogazione perché abbiamo appreso che per alcune prestazioni o per alcuni esami i costi applicati da specialisti che sono operanti in regime di intramoenia nel nostro Ospedale sono molto diversi da quelli che vengono applicati in strutture sanitarie private vicino a noi, in Piemonte. In certi casi vengono addirittura raddoppiati i costi per gli stessi esami.
Nell'interrogazione, nelle premesse, ho fatto un esempio concreto: ad Aosta una risonanza con e senza liquido di contrasto in regime di intramoenia costa 512 euro, lo stesso identico esame fatto in una clinica privata del Piemonte, nella fattispecie - perché ho chiesto - alla Clinica della salute di Alessandria costa 200 euro.
Ovviamente sappiamo che in entrambi i casi le cifre comprendono la parcella dello specialista e poi tutte le varie spese, cosiddette vive, il costo delle attrezzature, delle sale, eventualmente anche del personale di supporto.
Ci interessava capire quanta gente aveva fatto ricorso all'intramoenia nella nostra Regione e lei ci ha dato dei dati, mi sembra che siano dei dati significativi, parliamo di oltre 14 mila persone nel 2023, il dato che ci ha dato per il 2024 è, a settembre di 12 mila: credo che arriveremo più o meno alla stessa cifra, se non di più, per la fine dell'anno.
Più alti invece sono i proventi, perché ci ha parlato di 4.400.000 circa per il 2023 e per il 2024 - credo che anche lì il dato fosse fino a settembre, non l'ha specificato, ma immagino di sì - siamo già a 4.480.000.
Io trovo che sia un po' curioso che al di fuori dei confini regionali, nelle strutture private, completamente private, si paghi meno che in regime di intramoenia in Valle d'Aosta.
Andrò ad analizzare bene le voci che lei ha elencato, non so se si capisca tutto da quello che lei ha scritto, perché poi sono onnicomprensive a un certo punto.
Noi crediamo che innanzitutto occorra sempre puntare a sostenere in ogni modo una sanità pubblica, poi però comprendiamo che in una fase così critica, come quella attuale, si possa offrire, sia forse anche corretto offrire ai medici - che hanno tra l'altro, i nostri medici, tra gli stipendi più bassi d'Europa - di operare in regime di intramoenia, oltretutto lei ci ha specificato bene che questi sono medici che poi non vanno a lavorare in altre strutture, stanno all'interno della USL; però mi stupiscono un po' questi dati, perché noi spendiamo un sacco di soldi anche per mandare dei pazienti in strutture accreditate e poi incameriamo queste cifre.
Io credo che forse bisognerebbe organizzarsi un po' diversamente e come misura, direi temporanea - esclusivamente temporanea, in attesa di risolvere il problema del personale, che è un problema molto complesso - forse si potrebbe pensare di richiedere ai medici in generale in intramoenia delle prestazioni in flusso orario pagate con delle tariffe non inferiori a quelle della libera professione, ovviamente senza poi fare ricadere i costi sull'utenza.
In ogni caso è molto difficile anche far capire ai cittadini queste situazioni, il fatto che in Valle d'Aosta debbano pagare in intramoenia di più di quello che pagherebbero fuori.
Un'azione informativa anche in questo senso forse potrebbe essere utile per tutti.
Presidente - Il punto n. 26 all'ordine del giorno, vista l'assenza temporanea della consigliera Guichardaz, verrà affrontato domani mattina.