Oggetto del Consiglio n. 4477 del 12 marzo 2025 - Resoconto
OGGETTO N. 4477/XVI - Interrogazione: "Iniziative per rispondere alla necessità di coprire le sedi vacanti dei dirigenti scolastici".
Bertin (Presidente) - Possiamo riprendere. Punto n. 11 all'ordine del giorno, question della consigliera Erika Guichardaz. Per la risposta, assessore Guichardaz, ne ha facoltà.
Guichardaz J. (FP-PD) - Quest'interrogazione mi chiede e interroga l'Assessore per conoscere le iniziative previste per cercare di dare una risposta alla necessità di coprire le sedi vacanti anche per il prossimo anno scolastico 2025-2026, parliamo di dirigenti.
Prima di entrare nel merito della risposta, vorrei ricordare che nella nostra regione, a differenza di quanto avvenuto a livello nazionale, visto che sono stato richiamato a dire qualcosa di autonomista, adesso vi dirò cosa facciamo in Valle d'Aosta e che cosa non si fa a livello nazionale, quindi nella nostra regione, a differenza di quanto avvenuto a livello nazionale, nell'ambito del piano di dimensionamento che ha previsto un numero significativo di accorpamenti di scuole per raggiungere almeno 1.000 alunni per ogni istituzione scolastica, parlo del resto del paese, in Valle d'Aosta sono state mantenute 25 istituzioni scolastiche educative, 18 di base + 6 superiori più il Convitto Chabod, questo anche in base a ciò che è previsto dall'articolo 5 della legge regionale 19/2000. Diciamo che tra le varie peculiarità abbiamo anche quella di poter dimensionare in base anche alla nostra realtà territoriale, che non può essere assimilata a quella di una grande conurbazione o di regioni che hanno territori diversi dal nostro.
Inoltre, tenuto conto dei numeri in aumento delle iscrizioni presso il Centro regionale dell'istruzione degli adulti, che ha superato ben le 500 unità, che è un numero enorme, se calcoliamo, il Centro, inizialmente incardinato presso l'istituzione scolastica Manzetti, è stato attivato come istituzione autonoma, a decorrere dal corrente anno scolastico; abbiamo deciso di dargli una dignità d'istituzione autonoma perché cominciava a diventare veramente grosso e poi, come sapete bene, il CRIA ha delle complessità enormi dovute al tipo di utenza, che è particolarmente fragile, quindi che va comunque seguita, quindi anche quello non poteva essere oggetto di un'incorporazione all'interno di altre istituzioni scolastiche, non poteva più esserlo per i numeri.
Per venire alla risposta, al mese di settembre 2024, a seguito dei pensionamenti e delle mobilità interregionali... anche questo lo voglio spiegare: oltre ai pensionamenti, ogni anno viene aperta una procedura di mobilità, questo significa che i nostri dirigenti - forse è il vantaggio del contratto nazionale, se è un vantaggio o uno svantaggio non lo so - possono fare mobilità altrove e tutti gli anni alcuni dirigenti fanno mobilità presso altre regioni.
Se ottengono il posto, se ne vanno, mentre per venire da noi ovviamente devi avere il francese, devi avere tutta una serie di requisiti che rende più difficile arrivare che non andarsene.
A seguito quindi di pensionamento e delle mobilità interregionali, risultavano undici posti vacanti e uno disponibile, in quanto il dirigente scolastico svolge attualmente un altro incarico: la professoressa Fey è distaccata e quindi il suo posto rimane ovviamente da coprire.
Pertanto, tra i quattordici dirigenti scolastici in servizio, dodici hanno assunto un incarico di reggenza, quindi ciascun dirigente (quasi tutti) aveva almeno un'altra scuola, un'altra istituzione a proprio carico.
In attesa dell'espletamento del concorso per il reclutamento di dirigenti scolastici nei ruoli regionali, concomitante quindi con quello nazionale - e, lo ripeto, noi dobbiamo stare dietro alle indicazioni nazionali - limitatamente all'anno scolastico 2024-2025 era stata approvata un'apposita legge, lei la conosce bene, la legge regionale 13 del 29 luglio 2024, che permetteva ai dirigenti scolastici titolari di un incarico di reggenza di beneficiare di un ulteriore semi esonero dall'insegnamento del personale docente.
Tale semi esonero si sommava all'esonero o ai semi esoneri già previsti negli anni precedenti, costituendo il contingente complessivo da utilizzare per le sedi di titolarità e/o di reggenza, sulla base delle valutazioni effettuate dal dirigente scolastico reggente in merito agli aspetti organizzativi o al grado di complessità delle istituzioni scolastiche educative interessate.
Ne avevamo abbondantemente parlato: quel semi distacco permette al dirigente che ha anche un'altra sede in reggenza di poter conferire degli incarichi o di potersi sgravare in parte delle responsabilità e con questa legge noi avevamo aumentato un semi distacco per aiutare - perché prima era stabilito solo nella sede di reggenza se ben ricordo e adesso è possibile su entrambe, questo in attesa di questo benedetto concorso che poi è arrivato e che abbiamo affrontato con sollecitudine.
Tenuto conto dell'esito del suddetto concorso che ha individuato sette vincitori, rispetto agli undici previsti, sentiti anche i dirigenti scolastici reggenti, attualmente in servizio, che hanno confermato l'utilità degli esoneri e semi esoneri (quindi era stata vista giusta questa necessità) dei docenti in entrambe le sedi, sia quella di titolarità, sia quella di reggenza, stiamo valutando in maniera reale la possibilità di rendere permanente quanto previsto dalla legge regionale 13/2024, al fine di garantire un coordinamento efficace in tutte le istituzioni scolastiche educative; per spiegarmi meglio, per chi non è addentro a questo gran manicomio - visto che era fissato come opzione solo fino all'assunzione dei nuovi dirigenti che pensavamo fossero una marea, e invece su undici previsti, poi alla fine sono passati solo in sette - praticamente pensiamo di rendere, attraverso un provvedimento normativo (che stiamo elaborando e che abbiamo già scritto e che ovviamente deve passare poi ai visti di legittimità, anche di scrittura tecnica eccetera) di poterlo rendere fisso per tutte le reggenze, quindi anche questo ci distinguerebbe tra l'altro dalle altre Regioni, per dire qualcosa di autonomista.
Per quanto riguarda i quattro potenziali posti vacanti, quindi rimasti scoperti, occorrerà attendere le operazioni di mobilità interregionale, questo a inizio luglio, per avere un quadro certo del numero dei dirigenti scolastici in servizio nel 2025-2026.
Come vi dicevo prima, i dirigenti hanno la possibilità di andarsene, cioè di crescere altrove, in altre regioni, ma questa roba qua avviene a inizio luglio, quindi noi fino a inizio luglio non abbiamo chiaro se queste reggenze aumenteranno ulteriormente.
Al momento ne abbiamo quattro, quindi può darsi che qualcuno faccia mobilità.
Diciamo che adesso sono un po' più contenti i dirigenti che sono rimasti, perché ovviamente sono sgravati da questo peso doppio che, vi assicuro, non è facile perché devono sbalzare da un'istituzione all'altra.
Ricordo infine che tra due anni è previsto il nuovo piano di dimensionamento, che andrà valutato ovviamente anche in base al numero delle iscrizioni nelle diverse scuole che, come ho detto, è in netto calo, in particolare in quelle di base, perché nascono sempre meno bambini e quindi chi ci sarà, probabilmente, dovrà valutare attentamente, insieme alle istituzioni scolastiche, agli enti locali e anche ai sindacati - con i quali abbiamo già più di una volta affrontato questo tema, e ne sono consapevoli anche loro - l'opportunità di eventuali accorpamenti, perché abbiamo delle scuole che effettivamente hanno dei numeri sempre più bassi che, alla fine, significa avere due segreterie, due responsabili eccetera, quindi penso che si dovrà fare questa valutazione, come dico sempre, fermo restando le nostre particolari condizioni morfologiche, perché noi non possiamo pensare di avere le stesse condizioni di una scuola di pianura o di una scuola di città o di grande città.
Chiudo ricordando l'importanza di un dialogo costruttivo tra tutti gli attori coinvolti, quindi scuola, enti locali, Regione, organizzazione sindacale, affinché il dimensionamento scolastico, come ho già avuto occasione di dire anche ai sindacati, non diventi solo un mero calcolo numerico ma un'opportunità per migliorare la qualità del sistema educativo e rispondere alle reali esigenze del territorio delle famiglie.
Presidente - Consigliera Erika Guichardaz, ne ha facoltà.
Guichardaz E. (PCP) - Come può immaginare, quest'iniziativa nasceva dalla volontà di proporre una nuova misura almeno anche per l'anno successivo, ma se ci stanno già lavorando gli uffici bene, perché è del tutto evidente che, anche dai ritorni che abbiamo, quella legge che avevamo proposto, e che poi voi avete in qualche modo anche esteso, stava dando i suoi frutti e quindi, sotto questo punto di vista, bene se si decide di renderla strutturale, anche perché quelle esigenze, alla luce anche degli adempimenti che ci sono sempre maggiormente all'interno di un'istituzione scolastica, aiutano molto i dirigenti e soprattutto i dirigenti che, magari, nelle scuole superiori si trovano con problematicità certo non semplici.
Sotto questo punto di vista, bene che allora si vada a intervenire, anche perché... non ho capito, non ci sono quindi dei pensionamenti previsti per il prossimo anno? Ah, forse quelle cinque...
(intervento dell'assessore Guichardaz fuori microfono)
...perché a vedere un po' le persone che ci sono, ci potevano essere anche dei pensionamenti.
Credo che sia utile e quindi vedremo poi la riforma, ma sicuramente è utile portarla avanti.