Oggetto del Consiglio n. 4474 del 12 marzo 2025 - Resoconto
OGGETTO N. 4474/XVI - Interrogazione: "Adempimenti per lo svolgimento delle elezioni comunali".
Bertin (Presidente) - Punto n. 8 all'ordine del giorno. Per la risposta, il Presidente della Regione, ne ha facoltà.
Testolin (UV) - La collega chiede quali sono gli adempimenti amministrativi che hanno reso urgente la norma.
Per quanto riguarda la prima domanda, gli uffici preposti hanno la necessità d'individuare, con il massimo anticipo possibile rispetto al periodo presunto di svolgimento delle elezioni, l'effettiva necessità e le caratteristiche del materiale necessario in uso ai seggi.
Per fare un elenco, seppur non esaustivo, si tratta di cancelleria, servizi stampa, buste, manifesti, tabelle di scrutinio, urne, eccetera.
Inoltre devono essere avviate le procedure di appalto di servizio e fornitura, si deve definire le sedi dei seggi e dei poli di scrutinio, oltre che reperire il personale necessario per il quale è già stata avviata un'indagine interna per individuare il personale a supporto dell'ufficio elettorale, per far fronte a tutti i numerosi adempimenti che nell'anno in corso vanno ad aggiungersi a quelli da effettuare in vista dei prossimi referendum nazionali.
La seconda domanda è: quali di questi adempimenti non erano riconosciuti prima del febbraio 2025?
La certezza in merito all'accorpamento delle consultazioni regionali e di quelle comunali garantita dalla legge comporta, quale conseguenza, la necessità di predisporre una documentazione specifica, diversa da quella consueta (ad esempio il manifesto di convocazione dei comizi, il manifesto di convocazione delle Commissioni comunali elettorali per la nomina degli scrutatori, le istruzioni e la presentazione delle candidature, le istruzioni per i seggi eccetera), che deve essere pronta in tempo utile per essere avviata alla stampa e alla successiva consegna agli enti locali, considerato anche l'intermezzo del periodo estivo.
Per quanto riguarda la terza domanda, cioè le ragioni che non hanno reso possibile lo spostamento al maggio 2026, la finestra temporale per lo svolgimento delle elezioni comunali è fissata, ai sensi dell'articolo 20 della legge regionale 4/1995, in una domenica compresa tra il 1° novembre e il 15 dicembre, in tutti i casi in cui il mandato del Consiglio comunale scade nel secondo semestre dell'anno.
Poiché le precedenti elezioni comunali generali si sono svolte nell'autunno dell'anno 2020, il rinnovo elettorale dei Consigli comunali deve avvenire nell'autunno 2025.
La modifica della data di tali consultazioni avrebbe potuto essere effettuata solo in caso di circostanze eccezionali, mediante uno specifico intervento legislativo in materia.
Dunque, più che altro, sarebbe da chiedersi quali potevano essere le particolari ed eccezionali ragioni per prendere in considerazione un differimento delle elezioni dalla naturale scadenza dell'autunno di quest'anno alla primavera del 2026.
È opportuno, infine, precisare che a livello statale non vi è stato un rinvio delle elezioni comunali nella primavera del 26, come è avvenuto invece nel 2020 a causa dell'emergenza Covid-19, ma è stata semplicemente applicata la norma ordinaria dello Stato (articolo 1, comma 1della legge 182/91) che prevede, a differenza di quanto avviene per la legislazione regionale in materia di elezioni comunali, nel caso di scadenza del mandato nel secondo semestre dell'anno, la proroga del mandato dello stesso fino alla primavera dell'anno successivo, nella finestra temporale ordinaria, cioè quella dal 15 aprile al 15 giugno dell'anno successivo al compimento del quinquennio.
Presidente - Consigliera Guichardaz per la replica, a lei la parola.
Guichardaz E. (PCP) - Risposte che, bene o male, conoscevo, nel senso che, rispetto proprio alle prime due domande, è tutto stato legato alla scelta politica fatta, quindi al fatto di metterle insieme, scelta politica che, immagino, si conoscesse prima del febbraio 2025.
Rispetto alla terza domanda, invece, era piuttosto evidente che non possono essere spostate le elezioni comunali d'emblée, perché sennò ogni volta decideremmo di allungare i mandati o cose del genere, ma devono essere fatte con determinate caratteristiche; quello che mi ha stupìto è vederlo in un parere del CPEL, quindi in qualche modo evidentemente o i Sindaci avevano l'idea delle cose poste, quindi che la problematica dei Segretari comunali potesse rientrare in una delle fattispecie da lei sottolineate, altrimenti era piuttosto evidente che questa finestra temporale non poteva essere spostata di sei mesi.
Grazie quindi per le sue risposte che, naturalmente, non fanno altro che evidenziare che l'urgenza è stata dettata principalmente da delle mancanze arrivate evidentemente dalle scelte politiche portate avanti dalla vostra maggioranza.