Oggetto del Consiglio n. 4468 del 12 marzo 2025 - Resoconto
OGGETTO N. 4468/XVI - D.L. n. 175: "Disposizioni per la tutela, la valorizzazione e la promozione dell'artigianato valdostano e nuova disciplina dell'Institut Valdôtain de l'Artisanat de Tradition (IVAT), ora denominato l'Artisanà".
Bertin (Presidente) - 29 Consiglieri presenti, possiamo riprendere i lavori.
Ricordo che eravamo in fase di votazione finale della proposta di legge ed erano prenotate diverse richieste per dichiarazione di voto.
Se i Consiglieri vogliono rinnovare la prenotazione... Consigliere Aggravi, ne ha facoltà.
Aggravi (RV) - Come avevo annunciato nel corso della discussione generale - e come abbiamo anche annunciato in Commissione, almeno nella seconda, laddove abbiamo una rappresentanza di Commissari, seppur nell'atto della votazione del parere di compatibilità finanziaria - noi sulla legge ci saremmo poi comportati di conseguenza sulla base appunto sia del contenuto di singoli articoli, sia sull'eventuale recepimento di alcuni nostri emendamenti.
Non torno sul fatto che ad alcuni emendamenti abbiamo dato un peso diverso rispetto ad altri, in particolare quelli che riguardavano il tema della classificazione, come l'emendamento 2 e l'emendamento 3, nonché anche alcuni di quelli riguardanti più il modello organizzativo di IVAT, ovvero dell'Artisanà.
Prendiamo atto anche di quanto è stato rappresentato nell'ambito del dibattito che è stato animato in questa mattina da molti interventi - abbiamo sentito anche la replica dell'Assessore - e in alcuni casi abbiamo anche voluto puntualizzare e ribadire il fatto che il nostro lavoro è stato comunque un lavoro che aveva e ha una logica e si è manifestato nel presentare degli emendamenti che, più che delle singole critiche, potevano anche essere utili, e mi auguro in alcuni casi magari potranno anche essere utili per delle riflessioni che si dovranno fare riguardo appunto ad alcune delle deliberazioni di Giunta.
Non voglio rientrare in tutta una serie di argomenti che ho già toccato. Nel complesso noi comprendiamo anche le tempistiche - l'Assessore lo ha spiegato chiaramente, anche in Commissione è emerso - e non vogliamo assolutamente tornare su questi passaggi, non lo abbiamo fatto neanche in discussione generale.
Nel complesso - ripeto noi seppur alcuni articoli li abbiamo votati e altri, in realtà, in relazione al posizionamento della maggioranza sui nostri emendamenti ovviamente, lo abbiamo detto, ci siamo astenuti - noi ci asterremo sul complesso del disegno di legge.
Comprendiamo la necessità di rivedere alcuni passaggi, su altri siamo e restiamo critici. Quello che però mi preme sottolineare, al di là di tutto, è che, se abbiamo fatto una critica, abbiamo fatto una proposta; se abbiamo voluto dare un contributo, abbiamo cercato di rappresentarlo e lo rappresenteremo.
I nostri emendamenti non sono una critica al lavoro fatto dalla controparte politica e soprattutto dalla controparte tecnica, a cui, tra l'altro, auguro buon lavoro, perché ci sono tante deliberazioni che devono essere messe in atto in tempi anche utili per i prossimi appuntamenti, e vedo principalmente quello estivo che è imminente, perché sì sì, siamo a marzo però siamo già all'estate, di fatto un'estate che sarà rovente per tante motivazioni, quindi sappiamo quanto sarà e quanto è comunque importante il lavoro che viene fatto dalle strutture dell'Assessorato, così come dalle altre strutture dell'Amministrazione regionale.
Detto questo, noi nel complesso ci asterremo, però credendo che con serietà - come fatto anche in altre occasioni dal gruppo Rassemblement Valdôtain - abbiamo provato a dare il nostro contributo. Raccogliamo quello che abbiamo potuto raccogliere e speriamo e ci auguriamo che su alcuni passaggi più critici che abbiamo fatto non si debba poi ritornare e se si ritornerà da parte nostra ci sarà sempre la volontà di contribuire per cercare di migliorare le cose e di poter incidere in maniera positiva nell'interesse di tutta la Valle d'Aosta.
Presidente - Consigliere Lavy, a lei la parola.
Lavy (LEGA VDA) - Questa era una partita troppo importante per rimanere fuori, per non giocarla, per due motivi: lo vediamo ovunque nella società valdostana, basta vedere in tutte le nostre case quanti oggetti d'artigianato ci siano, quanto questo settore sia ancora molto forte, e poi il secondo motivo è l'apertura da parte dell'assessore Bertschy, che sarebbe stato veramente da scemi non sfruttare, non provare appunto a sfruttare.
Era quindi giusto almeno individuare una priorità in questa legge, priorità che abbiamo individuato nel settore della formazione, nella trasmissione dei saperi, declinato appunto nel settore essenzialmente scolastico, per gli studenti, tramite i corsi, tramite potenziali borse di studio, perché sappiamo benissimo che senza la trasmissione non c'è artigianato e senza trasmissione non c'è la Fiera di Sant'Orso.
Non è di certo una legge perfetta, abbiamo sostenuto anche emendamenti dei colleghi, più di uno, che credevamo potessero comunque dare anche un input in più, però nelle interlocuzioni che ci sono state in questi giorni, soprattutto con il collega Jordan, che ringrazio ancora, con le strutture e quant'altro, si è riusciti a trovare una sintesi su questa priorità che, per noi, era molto importante, quindi questo ci ha reso forse un po' meno puntigliosi sotto alcuni aspetti.
Io credo che questo sia l'atteggiamento giusto che debba esserci da parte della minoranza, ma anche della maggioranza, perché troppe volte vediamo certe iniziative che hanno un buon senso, proposte da chiunque, che vengono magari bocciate perché non sono proprio perfette, non sono scritte nella maniera in cui avremmo voluto scriverle; questo credo sia un atteggiamento maturo: andare anche oltre alle piccole differenze che ci sono tra le visioni, che ci sono nei testi, che da un lato si sono scritti e che dall'altro avremmo voluto scrivere... trovare una sintesi anche tra maggioranza e opposizione su dei temi che sono assolutamente essenziali, come è stato fatto, come è stato per l'oggetto questa legge.
Questo quindi è l'atteggiamento giusto, credo sia un atteggiamento di maturità da parte di tutti, da parte nostra soprattutto e quindi annuncio che il nostro voto alla legge sarà favorevole.
Presidente - Consigliere Marquis, ne ha facoltà.
Marquis (FI) - Abbiamo partecipato con attenzione al dibattito, il collega Ganis è intervenuto in discussione generale e per presentare a nome del gruppo un paio di emendamenti che tendevano a migliorare le disposizioni previste dal disegno di legge.
Per noi l'artigianato di tradizione è un tema importante, è un tema che racchiude l'identità, la cultura del popolo valdostano e quindi è un valore inestimabile che deve essere tramandato alle prossime generazioni.
È anche giusto e condividiamo il fatto che si debba metter mano con un disegno di legge al riordino della disciplina, perché i tempi sono cambiati, ci sono state tante evoluzioni in questi anni e tante riflessioni vanno fatte per cercare di mantenere in vita, quest'importante tradizione valdostana.
È stata toccata in questa proposta tutta una serie di caratteri, diciamo di caratteristiche, di tematiche, che debbono essere affrontate e definite; in diverse situazioni si demanda poi all'applicazione attraverso delle delibere di Giunta, perché questo è un testo unico e ovviamente rimane su dei principi di ordine generale.
A questo riguardo, abbiamo fatto un paio di emendamenti perché ritenevamo forse di andare un po' più nel dettaglio per dare delle suggestioni, degli indirizzi su cui lavorare poi nella definizione delle delibere di Giunta.
In particolare il secondo, cioè quello che ha proposto la valorizzazione della commercializzazione online di questi prodotti, riteniamo che non sia stato colto con la dovuta attenzione e con lo spirito che stava da parte dei proponenti, perché è vero che l'artigianato di tradizione si presta di più alla commercializzazione attraverso il contatto diretto, ma è anche vero che il mondo evolve e bisogna cercare in qualche modo di valorizzare al meglio i prodotti che si hanno a disposizione.
Il collega Jordan, quando è intervenuto nella qualità di relatore, ha detto: "Sì, però qui si tratta anche di prodotti artistici e quindi l'arte non si commercializza online".
Non è proprio così, perché anche l'arte oggi viene commercializzata su piattaforme online, quindi noi riteniamo che questo sia un ambito e una piattaforma su cui occorre fare delle riflessioni per capire quali siano le potenzialità che possano consentire di raggiungere un più vasto pubblico per non ridurre poi il contatto con l'opinione pubblica alle due occasioni più grandi, che sono quelle della Foire invernale e della Foire estiva.
Sarebbe un successo se si potesse sfruttare anche la commercializzazione durante il resto dell'anno.
Questo quindi è lo spirito con il quale noi abbiamo presentato gli emendamenti, che volevano essere delle puntualizzazioni per dare un input d'indirizzo, nella definizione poi delle iniziative quando verranno prese le deliberazioni di Giunta.
Pertanto noi riteniamo che questa sia una legge di principi - i principi da parte nostra non possono che essere condivisi sotto questo profilo - quindi da parte nostra non c'è un approccio condizionato all'approvazione o meno degli emendamenti per quanto riguarda il posizionamento sulla legge in generale.
Pertanto, visto che i principi li condividiamo appieno, anche se potevano essere declinati in modo più puntuale e approfondito, ci rendiamo anche conto che, nella dinamica di preparazione di questa proposta, si è provato a coinvolgere il più possibile il mondo produttivo, però è anche vero che forse qualcosa in più anche in questa direzione si poteva fare, perché le categorie che rappresentano il mondo dell'artigianato, dove all'interno ci sono anche gli artigiani di tradizione, risulta che non siano state impegnate e investite di un rapporto di collaborazione per sentire qual era il loro pensiero in merito.
Pertanto, in estrema sintesi, tenuto conto che condividiamo i principi, annunciamo il voto favorevole al disegno di legge.
Presidente - Si è prenotato il consigliere Jordan, ne ha facoltà.
Jordan (UV) - Approfitto anche io della dichiarazione di voto - che, a nome del gruppo dell'Union Valdôtaine, sarà ovviamente favorevole - per esprimere e per confermare la soddisfazione del percorso di questa legge che, dopo tanti anni di lavoro, tanti anni di confronto, così come abbiamo avuto modo di dire questa mattina, arriva alla fine.
Una norma che guarda avanti, una norma, l'abbiamo detto, che guarda al futuro, ma che è solidamente, fortemente ancorata alle proprie radici, alla nostra identità. Una legge moderna che coglie gli aspetti più innovativi dell'artigianato, creando delle migliori possibilità, delle opportunità per lo sviluppo.
Ringrazio per il confronto che è avvenuto qui in aula, un confronto costruttivo, dal quale ho personalmente raccolto delle indicazioni, degli elementi che, in qualche modo proveremo, proverò a portare: lo farò io, lo farà sicuramente l'Assessore nel prosieguo del percorso dell'attuazione di questa norma.
Dal punto di vista politico è stato portato un testo su cui si è voluto il confronto, lo avete detto questa mattina, lo hanno detto in tanti: si è cercato veramente il confronto nei limiti dei tempi, l'Assessore ha spiegato molto bene la questione della tempistica.
Il confronto c'è stato, abbiamo dato gli strumenti e la disponibilità per poterlo fare e in qualche modo l'abbiamo fatto, l'abbiamo fatto con tutti i gruppi, ho cercato di farlo con tutti i gruppi, con l'obiettivo di arrivare a un testo condiviso, un testo che, in qualche modo, potesse raccogliere l'unanimità del Consiglio, perché si tratta di una legge assolutamente positiva, dove non immagino divisioni politiche.
Peccato di non essere riusciti a trovare una sintesi, magari bastava trovare un punto d'incontro e non arroccarsi su delle posizioni, perché lo sappiamo, lo sapete meglio di me: la politica è compromesso, ogni tanto bisogna saper fare dei passi indietro per fare dei passi in avanti, per fare un salto in avanti.
Noi, in qualche modo abbiamo fatto di tutto, quindi non c'è nessun rammarico da parte nostra, per arrivare a questo punto d'incontro, peccato che non sia stato colto da tutti.
Ribadisco, e ringrazio l'assessore Bertschy per averlo detto, che questo è il giusto approccio di approvazione di una legge in Consiglio.
In qualche modo è stato dimostrato da parte di tutti i gruppi politici che questo potrebbe essere un metodo di lavoro da portare anche in altri provvedimenti legislativi.
Assicuro nuovamente e concludo, tutti del rispetto della nostra volontà, del gruppo dell'Union Valdôtaine e della maggioranza, io credo anche di tutto il Consiglio, rispetto a quanto è indicato nella norma e la garanzia di tutela che, in qualche modo, diamo all'artigianato storico e tradizione, un rispetto di quanto questo sia importante, di quanto questo sia connotante e identitario per il nostro territorio.
Presidente - Assessore Bertschy ne ha facoltà.
Bertschy (UV) - Molto rapidamente, due considerazioni per chiudere. Intanto tutto quello che è stato oggetto di confronto non conclude il lavoro da fare per il futuro, nel senso che ci sono delle cose che sono state giustamente analizzate con il tempo opportuno, altre per le quali sia i gruppi di opposizione che la maggioranza non hanno avuto sufficiente tempo. Per fortuna, le leggi possono essere, nel tempo, anche migliorate se si ritrova la necessità di farlo, e da parte nostra l'atteggiamento sarà sicuramente questo.
Siamo convinti di aver fatto tutto il possibile in una situazione molto particolare e, per quello che mi riguarda, è stata una bella esperienza, anche per capire cosa posso e cosa potremo lasciare a coloro che dovranno continuare a lavorare in termini più tecnici dopo il lavoro politico che è stato fatto, perché - è stato detto nelle audizioni, è stato detto dai gruppi - bisogna trovare il modo di far crescere la partecipazione degli artigiani ai momenti di lavoro, ai momenti di sviluppo dell'attività, e questo è un compito che sicuramente assegniamo per il futuro all'Artisanà.
È un obiettivo da raggiungere, è un obiettivo da inseguire un po' tutti insieme.
Rimane il grande tema anche di come poter lavorare su leggi così importanti nella migliore maniera, in un momento di legislatura in cui ci sono ancora tanti provvedimenti da adottare. Questa mattina è stato fatto rilevare che mancano ormai quattro mesi e ci sono ancora molte iniziative, sono quattro mesi di lavoro per tutti e dovremo essere un po' tutti bravi a cercare di portare delle decisioni politiche e dei provvedimenti alla giusta attenzione ma, allo stesso tempo, riuscire a farli, perché sono tutti atti molto, molto importanti.
Il lavoro che abbiamo fatto è un lavoro che ha permesso anche alle strutture di conoscere le dinamiche e anche i percorsi che bisogna affrontare per raggiungere obiettivi comunque di grande livello come questo, perché si sono andati ad affrontare temi importanti con queste leggi, quindi alle strutture io voglio dedicare questo ringraziamento finale, soprattutto con l'auspicio di quello che dovranno mettersi a fare: adesso c'è un sacco di lavoro, l'ha ricordato il consigliere Aggravi, ci sono delle manifestazioni alle porte, ma soprattutto ci sono tante attività che vedranno coinvolte l'Artisanà, le strutture dell'artigianato e coloro che insieme dovranno lavorare per raggiungere gli obiettivi che la legge assegna.
Grazie quindi a loro per il lavoro che è stato fatto, ma grazie soprattutto per il lavoro che faranno per dare compimento e piena attivazione di tutte le procedure necessarie a questi obiettivi.
Volevo ringraziare i gruppi di Lega e Forza Italia per il sostegno alla legge, per la fiducia data ai principi e per il lavoro fatto dal gruppo Lega per quello che riguarda il tema della formazione. Sappiamo tutti che le leggi probabilmente potrebbero essere diverse, migliori, a seconda dei nostri punti di vista, ma la politica è anche trovare delle sintesi e ogni tanto saper accontentarsi per provare poi a rilanciare e magari a migliorare ancora tutte quelle cose che rimangono da migliorare.
Grazie quindi per questo atteggiamento che ovviamente aiuterà a lavorare bene per il mondo dell'artigianato e per gli artigiani.
Presidente - Altri? Il Presidente della Regione ne ha facoltà.
Testolin (UV) - Anche da parte mia due riflessioni finali in conclusione di un dibattito che è stato assolutamente interessante su un tema che - è già stato ricordato - forse è uno dei più coinvolgenti a livello di comunità valdostana e anche di attenzione in senso positivo da parte di quest'Aula, dove ognuno di noi, in questo mondo, ha dei punti di riferimento e delle attenzioni particolari.
Il lavoro che è stato svolto, e ringrazio per questo l'Assessore e le sue strutture, è stato un lavoro che arriva da lontano e che ha dovuto confrontarsi con la ricerca di equilibri in un mondo particolarmente dinamico, e io direi molto biodiverso, nel senso che ci sono punti di vista non sempre collimanti, che devono essere tenuti assieme da un giusto equilibrio.
Non c'è in questo mondo un interlocutore unico, quindi ci sono delle sfumature che, molte volte, possono essere interpretate in un modo o nell'altro ed è questa anche una delle difficoltà che, nel tempo, ha portato magari a rivedere una normativa che era datata, ma questa è la forza di un settore che, proprio per la sua biodiversità, è uno dei settori più interessanti che la nostra cultura sappia rappresentare e ancora valorizzare nella maniera corretta.
Un ringraziamento va sicuramente al relatore che, all'interno della Commissione, ha saputo tessere anche le fila degli aggiustamenti di un testo che è stato licenziato dalla Giunta e che poi è stato affinato anche grazie a questo lavoro di intermediazione, anche con i portatori d'interesse esterni, andando a cercare di esprimere due elementi che, secondo me, rimangono fondamentali e centrali di questo disegno di legge.
Uno è sicuramente il valore identitario che è stato ripristinato, andando a ben evidenziare le tutele verso l'artigianato di tradizione e storico, che rimane un punto imprescindibile sul quale non si può desistere e discutere.
A valle di questo, poi, si aprono dei mondi e delle opportunità nuove, diverse, che fanno parte di un'evoluzione che è già stata rimarcata e che, evidentemente, deve essere attenzionata e fatta crescere, ma con la consapevolezza che senza la nostra tradizione e senza il nostro savoir-faire antico e storico... ancora ci siamo ben identificati in alcune delle collezioni che sono anche state toccate, in alcuni degli artisti, simbolo di questo nostro artigianato di tradizione, devono essere tenuti sempre molto ben presenti.
L'altro è un aspetto invece di responsabilizzazione:
Uno: una responsabilizzazione di questo Consiglio e della Commissione - ringrazio il Presidente della IV Commissione che ha gestito questo lavoro - che avrà ancora dei compiti molto importanti quando ci saranno quei meccanismi di classificazione che dovranno completare questo disegno di legge; è una responsabilizzazione che toccherà anche a un Comitato tecnico che avrà un ruolo fondamentale. Dovrà essere la sintesi di tutte queste sfumature che da ogni parte possono essere rappresentate dall'artigianato che, come si diceva prima, ha magari dei punti di vista leggermente diversi, che dovrà trovare delle soluzioni tecniche da sottoporre alla politica e all'Amministrazione per migliorare e per mantenere quell'equilibrio indispensabile che, in questo contesto particolare, non bisogna mai dimenticare.
Presidente - Ci sono altri? Se non ci sono altre richieste di intervento, possiamo mettere in votazione la legge nel suo insieme. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti: 35
Votanti: 28
Favorevoli: 28
Astenuti: 7 (Aggravi, Brunod, Guichardaz Erika, Lucianaz, Minelli, Planaz e Restano).
Il D.L. 175 è approvato.