Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 4444 del 26 febbraio 2025 - Resoconto

OGGETTO N. 4444/XVI - D.L. n. 178: "Primo provvedimento di variazione al bilancio di previsione finanziario della Regione autonoma Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste per il triennio 2025/2027. Modificazioni di leggi regionali".

Bertin (Presidente) - Riprendiamo i lavori del Consiglio.

Ne approfitto anche per comunicare che i problemi sul sito del Consiglio di questa mattina dovrebbero essere stati risolti.

Siamo al punto n. 4 all'ordine del giorno.

Il D.L. n. 178 è composto da 17 articoli, è stato acquisito il parere del Collegio dei revisori dei conti, il relatore è il consigliere Malacrinò, Presidente della II Commissione, ne ha facoltà.

Malacrinò (FP-PD) - Il presente disegno di legge reca: "Primo provvedimento di variazione al bilancio di previsione della Regione per il triennio 2025/2027" e si compone di tre titoli contenenti disposizioni per l'iscrizione di maggiori entrate e maggiori spese.

Il provvedimento legislativo dispone per il triennio 2025/2027 una manovra in parte spesa per complessivi 48 milioni di euro, di cui 35,1 milioni finanziati da maggiori entrate e 12,9 milioni compensati con riduzione di spese.

Le spese correnti sono incrementate nel triennio per 31,5 milioni, di cui 21,8 milioni destinati alla costituzione di un fondo stabilito in base alle regole della nuova governance economica europea e dagli accordi sottoscritti con il Ministro dell'economia e delle finanze.

8 milioni sono stanziati per la restituzione allo Stato delle risorse ricevute in eccesso rispetto alla perdita di gettito connessa all'emergenza epidemiologica da Covid-19.

Le spese d'investimento sono incrementate nel triennio 2025 di 3,6 milioni di euro.

Il disegno di legge si compone di 17 articoli.

L'articolo 1 dispone la registrazione di maggiori entrate per il triennio 2025/2027 per complessivi 35,1 milioni di euro. Al comma 1 è disposto lo stanziamento di una maggiore entrata per 9,9 milioni per l'anno 2025.

Vista la nuova definizione degli scaglioni IRPEF e dalla necessità di applicare la legge regionale 32/2022, che prevede l'esenzione dell'addizionale regionale IRPEF per i soggetti con reddito complessivo fino a 15 mila euro, la Regione aveva prudenzialmente ipotizzato una previsione di entrata per il 2025 pari a 12,5 milioni di euro.

Con la legge di bilancio dello Stato, legge 30 dicembre 2024 n. 207, è stata concessa alle Regioni la possibilità di discostarsi dalla normativa nazionale con riferimento agli scaglioni anche per gli anni 2025, 2026 e 2027.

La Regione può quindi continuare a mantenere, anche per l'anno 2025, l'esenzione dell'addizionale regionale IRPEF fino a 15 mila euro senza dover intervenire sulla disciplina regionale.

Al comma 2, in recepimento dell'accordo tra il Ministro dell'economia e delle finanze e la Regione Valle d'Aosta in materia di finanza pubblica, sottoscritto il 20 ottobre 2024, si dispone l'iscrizione nel bilancio di previsione per il triennio 2025/2027 di euro 8,4 milioni, a titolo di restituzione delle compensazioni delle misure agevolative.

L'articolo 2 recepisce gli obblighi derivanti dal punto 4 del medesimo accordo, che prevede che la Regione versi allo Stato un importo di 8.081.183 euro, quantificato in via definitiva a titolo di risorse ricevute in eccesso rispetto alla perdita di gettito connessa all'emergenza Covid-19 nel biennio 2020/2021.

L'articolo 3 recepisce gli obblighi derivanti dal punto 5 dell'accordo, in base al quale la Regione è tenuta ad accantonare, anche per conto degli enti locali, un importo pari a 5 milioni nel 2025, 13 milioni negli anni 2026,2027 e 2028 ed euro 20 milioni per l'anno 2029.

Tale accantonamento è scritto nella missione 20 ed è finanziato attraverso risorse di parte corrente.

L'articolo 4 autorizza un'integrazione di 1,7 milioni per l'anno 2025 all'Università della Valle d'Aosta, per far fronte a maggiori oneri - derivanti dalla gestione della nuova struttura - per gli incrementi stipendiali per i docenti, per il personale tecnico amministrativo e per la separazione dello spazio della caffetteria al fine di rendere fruibile la stessa anche in un periodo di chiusura delle attività didattiche.

L'articolo 5 destina 2 milioni di euro per interventi prioritari di messa in sicurezza della rete viaria regionale, in particolare per lavori necessari alla galleria paramassi "Devies" nel Comune di Châtillon e dei lavori di manutenzione straordinaria delle pavimentazioni stradali delle strade regionali.

L'articolo 6 dispone l'incremento per 900 mila euro a favore degli enti locali per il finanziamento degli interventi d'investimento sulle strutture residenziali e territoriali di assistenza alle persone anziane inabili e disabili.

In particolare i fondi sono necessari per l'adeguamento strutturale della struttura socio-assistenziale per anziani sita nel Comune di Gressoney-Saint-Jean.

L'articolo 7 dispone un rifinanziamento della legge regionale 22/2024 in materia di contributi agli enti cooperativi, con l'obiettivo di soddisfare un numero maggiore di domande presentate dai potenziali beneficiari.

L'articolo 8 prevede l'istituzione di un fondo speciale per il finanziamento di un nuovo provvedimento legislativo recante "Modifica leggi regionali" del settore trasporti.

L'articolo 9 stabilisce l'assegnazione di alcune attività a un apposito ufficio incardinato presso il Dipartimento politiche strutturali e affari europei, con il contestuale trasferimento, da AREA VDA alla Regione, del personale attualmente impiegato nello svolgimento di tale attività.

L'articolo 10 dispone variazioni compensative tra diversi programmi del bilancio regionale all'interno dello stesso titolo di spesa. Le variazioni si rendono necessarie ai fini della corretta imputazione delle spese derivanti dall'adesione alla convenzione Consip per l'affidamento del servizio integrato per le pubbliche amministrazioni.

L'articolo 11 autorizza complessivamente le variazioni compensative in aumento e in diminuzione previste dagli articoli 3, 7, 9 e 10.

L'articolo 12 ridetermina l'importo complessivo delle risorse disponibili per la finanza locale.

L'articolo 13 sostituisce il comma 3 dell'articolo 43 della legge regionale 17 dicembre 2024 n. 29, "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della Regione Autonoma Valle d'Aosta".

Gli articoli 14 e 15 dispongono le variazioni allo stato di previsione dell'entrata e della spesa.

L'articolo 16 elenca gli allegati al presente disegno di legge.

L'articolo 17 infine reca la dichiarazione d'urgenza.

La II Commissione consiliare permanente, riunitasi in data 17 febbraio 2025, ha preso in esame il disegno di legge 178 presentato dalla Giunta regionale in data 28 gennaio 2025 concernente: "Primo provvedimento di variazione al bilancio di previsione finanziario della Regione Autonoma Valle d'Aosta per il triennio 2025/2027" e ha espresso a maggioranza parere favorevole.

Presidente - Con la relazione, possiamo aprire la discussione generale sul disegno di legge 178. La discussione generale è aperta. Chi vuole intervenire si prenoti. Consigliere Aggravi, a lei la parola.

Aggravi (RV) - Per fare alcune piccole considerazioni su questo disegno di legge di prima variazione e anche per dare contezza relativamente all'attività che è stata fatta in Commissione e ai punti che per Rassemblement Valdôtain sono stati quelli più d'interesse e di analisi.

Potremmo dire che nel complesso, anche già nella relazione, lo si è capito, c'è una parte estremamente tecnica - passatemi il termine, lo ha detto anche il collega relatore - all'interno della quale - se vogliamo - verte in maniera significativa l'accordo tra il Ministero dell'economia e le finanze e la nostra Regione.

I passaggi dell'accordo che ci è stato fornito in II Commissione possiamo dire che sono canonici, nel senso che esso non si discosta nella forma rispetto a quelli che già conosciamo. Ci sono però due elementi di attenzione su cui appunto in Commissione abbiamo potuto fare degli approfondimenti. Il primo è appunto quello delle cifre messe in campo, quindi una conferma del contributo della finanza pubblica, e quella che è la parte invece di ulteriori compensazioni e l'iscrizione di ulteriori risorse nel periodo che va dal 25 al 34; poi c'è un passaggio, o meglio più che un passaggio una previsione specifica, che riguarda una quantificazione in via definitiva delle risorse che erano state ricevute in eccesso rispetto alla perdita di gettito complessivo dell'emergenza Covid-19, stiamo parlando di circa 8 milioni che tornano indietro.

Nel complesso si potrebbe dire: è un accordo di partite di giro, ripeto, non è una novità. C'è però un ulteriore elemento importante, o forse due. Uno è quello dell'inserimento di una previsione che proprio come rappresentato all'interno del punto 5 dell'accordo tra la Regione e il Ministero delle finanze deriva dall'attuazione della nuova governance europea.

Questo punto qui è forse un elemento anche di novità nel complesso della finanza pubblica, almeno io lo leggo così, e assomiglia molto a quello che è un po' il principio che deriva dalla Banca Centrale Europea, che obbliga gli istituti bancari a definire dei buffer di capitale in caso di rischio; sembra quasi una sorta di fondo rischi e oneri ed effettivamente, anche per la nostra Regione, c'è una previsione di scrivere nell'ambito delle annualità dal 2025 al 2029 un fondo, che poi può essere utilizzato anzi deve essere utilizzato o per ripianare i disavanzi oppure, in caso di avanzo di amministrazione, queste cifre sono vincolate a investimenti anche indiretti e questo è stato oggetto tra l'altro di un passaggio secondo me importante che è stato fatto con il Presidente nell'ambito della II Commissione.

È un elemento di novità che non va sottovalutato, e soprattutto non va sminuito, perché uno potrebbe dire: "Sì, va beh, ma parliamo di 5 milioni sul 2025, 13 dal 2026 al 2028 e poi 20 milioni", ma è un principio appunto di governance europea, che potrebbe e che già ci fa capire quali potrebbero essere nel futuro le nuove modalità di applicazione di una nuova sorta di patto di stabilità, o meglio, di definizione di quelli che possono essere appunto degli obblighi di accantonamento di risorse in caso di necessità.

Lo sappiamo, e lo dice l'adattamento della serie storica: per adesso - anche se come forze di opposizione critichiamo spesso l'ammontare dell'avanzo - non siamo in condizioni di disavanzo, quindi molto probabilmente queste risorse saranno poi utilizzate come vincolo degli investimenti. Sappiamo che questa è una previsione che forse sarà più di peso per altre realtà, non per la nostra, ma è bene comprendere i meccanismi della finanza pubblica di derivazione europea, perché sono delle sorte di anticipazioni di quello che ci troveremo negli anni a venire.

Vi è poi un ulteriore principio - e cito il punto n. 8 dell'accordo - che riprende una discussione, o meglio, un passaggio che già era stato fatto in quest'aula - è già stato fatto in Commissione - ovvero quello di un impegno reciproco tra lo Stato e la Regione di definizione di un'apposita norma di attuazione dello Statuto speciale per la definizione del sistema territoriale regionale integrato, cioè sostanzialmente il rapporto tra la Regione e lo Stato diventa 1 a 1, la Regione si accolla, o comunque fa da fronte rispetto a quello che è appunto il contributo che gli enti locali devono dare sempre nell'ambito del conseguimento degli obiettivi di risanamento e di coordinamento della finanza pubblica.

È estremamente importante e sarà estremamente dirimente il contenuto di questa norma di attuazione, perché potrebbe permettere... se da un lato determina appunto la modalità con cui si interloquirà con lo Stato, io mi auguro anche una modalità fissa di cifre perché gli accordi anno per anno ovviamente sono di forma pattizia, questo lo sappiamo benissimo, e purtroppo abbiamo vissuto anche delle stagioni come quella del periodo Monti che non era proprio di maggior collaborazione tra l'Ente regionale e lo Stato centrale, però sarà importante anche comprendere, e poi lavorare, chissà quando, perché sappiamo che la legislatura sta andando verso la sua conclusione, su un nuovo sistema di finanza pubblica interna alla Regione, quindi quella con gli enti locali.

Un altro punto che è stato oggetto di attenzione in Commissione riguarda l'articolo 4, ovvero le ulteriori risorse che si stanziano, è il milione e 700.000 di cui parlava il collega relatore che si stanzia per Università della Valle d'Aosta, in parte per la realizzazione di ulteriori spazi e altri per le spese che non erano state quantificate, o meglio, che si sono quantificate in corso d'opera.

A fronte di questa previsione, il commento che facciamo e che abbiamo fatto anche in Commissione è il fatto che abbiamo uno stanziamento sul 2025, bisognerà poi prevedere lo stanziamento anche per gli anni a seguire, quindi la giusta quantificazione di queste risorse sarà importante per il funzionamento dell'Università.

Nel complesso il gruppo del Rassemblement Valdôtain si esprimerà con voto di astensione, ci riserviamo invece di votare in maniera differente due articoli: l'articolo 5, che riguarda il risanamento della galleria paramassi tra la Valtournenche e il Comune di Châtillon, e quello che riguarda un altro punto di cui abbiamo chiesto ulteriori informazioni in Commissione, che riguarda l'incremento delle risorse a favore degli enti locali per il finanziamento delle strutture residenziali territoriali di assistenza alle persone anziane disabili.

C'è un ultimo tema che, in realtà, si collega a quanto detto sinora, in particolare quello dell'accordo tra la Regione e il MEF e che se vogliamo capita anche in una giornata importante.

Sarà, come dire, quanto mai necessario - parlo al futuro, parlo di prospettiva, parlo a chi se ne occuperà - quanto mai necessario trovare una modalità se vogliamo differente, o magari anche prendendo ispirazione da realtà che sono state anche ospiti della celebrazione di domenica (penso in particolare alla Provincia Autonoma di Bolzano dove, per l'appunto, sappiamo che gli accordi che vengono fatti hanno una robustezza diversa, loro ovviamente hanno dei numeri ben diversi dai nostri) però forse è necessario, al di là di prevedere la giusta definizione del contributo per il coordinamento e risanamento della finanza pubblica e quelli che possono essere ulteriori passaggi come quello della nuova governance europea, anche ulteriori punti di contrattazione magari su degli elementi che possono essere poi utilizzati in maniera più fattiva da quest'Aula.

Penso, ad esempio, e richiamo anche la discussione che fu fatta in Commissione tra il nostro gruppo, i vari gruppi e anche la Presidenza, per quello che riguarda, ad esempio, la proposta di legge statale e la norma di attuazione della zona franca, laddove l'individuazione del quantum finanziario era proprio nell'ambito di una parte di bilancio concorrente tra la Regione e lo Stato, che era appunto quello del contributo della finanza pubblica, laddove forse dei passaggi in maniera più puntuale - e se non per il 100% ma anche parziale - possono essere e devono essere definiti proprio perché la necessità anche di definire una via di collaborazione fattiva e reciproca con lo Stato per noi, e penso per tutti, rimanga un punto estremamente importante, al di là di alcuni proclami che si sentono e che si sentiranno poi nei prossimi mesi, sul fatto "Arriviamo noi e lo faremo", è un po' più complicato di quello che si può fare.

Non basta la bacchetta magica e non bastano neanche le risorse finanziarie, perché le risorse finanziarie ci sono, bisogna capire come utilizzarle e bisogna capire se le due parti sono d'accordo a utilizzarle in una certa maniera, perché ovviamente l'accordo si fa a due.

Al di là della volontà singola di quella che può essere la nostra realtà, e quindi della volontà regionale, c'è una necessaria volontà dalla parte statale - e qui la parte di leale e proficua collaborazione deve essere rilanciata mantenendo ovviamente, almeno per quello che ci riguarda, una posizione autonomista forte, ma c'è la necessità che le due volontà si incontrino: lì sta la contrattazione, lì stanno le basi per un nuovo possibile accordo perché comunque sia sappiamo che questo non sarà né il primo né l'ultimo, ne avremo altri, però le cose sono un po' più complicate.

Bisogna lavorare in tal senso e soprattutto avere il coraggio e la responsabilità di provarci.

Presidente - Altri in discussione generale? Non vedo altre richieste. Chiudo la discussione generale. La discussione generale è chiusa. Per il Governo il Presidente della Regione, ne ha facoltà.

Testolin (UV) - Solo alcune considerazioni in merito al dibattito che c'è stato sulla prima variazione di bilancio.

Una prima considerazione parte dal fatto che l'accordo, stipulato con lo Stato nell'ottobre scorso, risulta essere un accordo positivo nel suo complesso. un accordo che ha stabilizzato le risorse da riconoscere al risanamento della finanza pubblica, stabilizzandole rispetto al passato. Risorse che aumentano sotto forma di riconoscimento di una situazione pregressa, mai chiusa negli ultimi 8-10 anni rispetto alle agevolazioni fiscali che lo Stato ha applicato anche su imposte rivenienti invece alla Regione e che è stato quantificato in 84 milioni di euro, i quali 84 milioni di euro verranno ridistribuiti per 10 anni al nostro territorio in tranche annuali da 8 milioni e 400.000.

Non è esattamente una partita di giro quella che ripercorre il nostro disegno di legge, perché queste risorse (che in parte servono per essere accantonate, così come ha detto anche il collega, in una sorta di obbligo d'iscrizione in un fondo particolare) sono risorse che per noi - che non abbiamo fortunatamente problemi di deficit a livello di risultato finale - potranno essere riutilizzate nell'annualità successiva come risorse da impiegarsi in investimento.

Tra l'altro, a questo proposito, è interessante far sapere anche a chi ci ascolta, oltre che all'interno di quest'aula, che la nostra realtà è una delle poche - anche in questo caso, grazie a una logica di buona amministrazione - in grado di avere delle entrate correnti che permettono di destinare una quota parte di queste stesse entrate a degli investimenti, che è lo stesso obiettivo che il Governo nazionale, mutuando le indicazioni da parte dell'Europa, ci impone con quegli accantonamenti, proprio perché nella maggior parte dei casi gli enti locali, le Regioni e lo Stato non riescono a programmare una parte degli investimenti con le risorse proprie, quindi c'è questa sorta di vincolo, di obbligo, di mettere da parte delle risorse, per poi utilizzarle nell'anno successivo (nel momento in cui non ci siano delle perdite) per risanare, per fare degli investimenti.

Da un certo punto di vista questo meccanismo ci permette di mettere del fieno in cascina e di utilizzarlo l'anno successivo per programmare in maniera ancora più puntuale i nostri investimenti, e questa è una cosa che nella sua rigidità ci è però comunque favorevole.

Un'ultima osservazione, che è un'osservazione che è corretta e che è stata anche nostra premura sottolineare nel momento della presentazione della legge in II Commissione, è quella rispetto ai fondi da destinare all'Università.

L'abbiamo detto: questo è un primo passaggio che dovrà vedere la sua conclusione con la copertura in via continuativa delle risorse necessarie per l'Università, risorse che andranno a coprire sicuramente i maggiori costi derivanti dalla gestione di una struttura diversa, con un aumento anche dei numeri degli studenti, con un aumento che non era prevedibile nel momento in cui sono state definite le risorse da destinare in sede di bilancio alla stessa Università rispetto ai costi dei dipendenti - sia amministrativi che docenti - e che non teneva e non poteva ancora tenere conto dell'aumento contrattuale del comparto unico, che ha portato a un aumento importante delle risorse necessarie.

Questo quindi è un primo passaggio per dare la possibilità organizzativa ed economica sufficiente per affrontare l'annualità in corso e nel corso dell'anno evidentemente dovrà essere risolta anche la stabilizzazione di queste risorse da destinare all'Università nei prossimi anni.

Questo penso che sia un disegno di legge che dà anche alcune risposte importanti sul territorio (con delle risorse destinate per la gestione della viabilità con le asfaltature) e che consente, quindi, di accelerare tutta una serie d'interventi che dovranno essere assunti per il periodo primaverile, dando delle risposte anche molto chiare e puntuali per quelle che saranno anche ulteriori agevolazioni in campo di trasporto pubblico e che andranno a favore di un'utenza che è sempre più attenta a questo tipo di servizio, così come è già stato sottolineato anche la possibilità d'intervenire sulle strutture di accoglienza per anziani e persone disabili che ancora necessitano di alcuni lavori in modo da poter ultimare un percorso di ristrutturazione che è stato programmato.

Nel complesso quindi penso un disegno di legge che, nelle sue dimensioni, possa dare fin da subito alcune risposte importanti.

Presidente - Ci sono altri interventi? Consigliere Marquis, a lei la parola.

Marquis (FI) - Vorrei solo chiedere una sospensione breve per un confronto all'interno del gruppo.

Presidente - Il Consiglio è sospeso.

La seduta è sospesa dalle ore 10:51 alle ore 11:05.

Bertin (Presidente) - Riprendiamo i lavori sospesi. La discussione generale era stata chiusa con la replica del Governo regionale, siamo adesso in fase di dichiarazione di voto. Per dichiarazione di voto, la consigliera Erika Guichardaz.

Guichardaz E. (PCP) - Semplicemente per manifestare che su questa variazione il nostro gruppo ha deciso di non votare nessuno degli articoli, anche se alcuni forse hanno anche un loro senso e una loro attinenza e quindi si potevano votare, ma dall'altra parte riteniamo che vi siano invece articoli che, a nostro parere, e lo abbiamo anche evidenziato durante le audizioni in Commissione... soprattutto, ad esempio, riferito all'Università della Valle d'Aosta: per l'ennesima volta, andiamo ad aggiungere pezzi a una sede che è lì da oltre vent'anni, e sappiamo ancora oggi avere dei problemi sull'Aula magna e su altre zone, quindi andiamo nuovamente a prevedere dei soldi non previsti in precedenza. L'abbiamo rilevato rispetto alla questione delle cooperative: era del tutto evidente, già nella fase di discussione della legge era stato evidenziato dai vari gruppi che molto probabilmente i soldi che erano all'interno non sarebbero bastati; sicuramente quindi bene che si siano aggiunti ma sotto questo punto di vista molto probabilmente in qualche modo potevamo immaginarcelo, nel senso che, almeno da quello che si era capito dalle audizioni, era piuttosto evidente che c'era un'attesa rispetto a quella legge, e soprattutto c'era dell'interesse.

Bene quindi che si vadano ad aggiungere, come dicevo, però la scelta è quella di non votare nessun articolo, anche quelli che, in qualche modo, riteniamo corretti.

Presidente - Ci sono altre dichiarazioni di voto? Non vedo richieste, possiamo mettere in votazione la legge. Passiamo alla fase di voto. Articolo n. 1. Invito i Consiglieri a prendere posto rapidamente. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 34

Votanti: 27

Favorevoli: 27

Astenuti: 7 (Aggravi, Brunod, Guichardaz Erika, Lucianaz, Minelli, Planaz e Restano).

L'articolo n. 1 è approvato.

Art. n. 2, 3 stesso risultato. L'articolo n. 4 lo mettiamo in votazione. Votiamo l'articolo n. 4. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 34

Votanti: 19

Favorevoli: 19

Astenuti: 15 (Aggravi, Baccega, Brunod, Distort, Foudraz, Ganis, Guichardaz Erika, Lavy, Lucianaz, Manfrin, Marquis, Minelli, Perron, Planaz e Restano).

L'articolo n. 4 è approvato.

Mettiamo in votazione l'articolo n. 5. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 34

Votanti: 32

Favorevoli: 32

Astenuti: 2 (Guichardaz Erika e Minelli).

L'articolo n. 5 è approvato.

Mettiamo in votazione l'articolo n. 6. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 34

Votanti: 32

Favorevoli: 32

Astenuti: 2 (Guichardaz Erika e Minelli)

L'articolo n. 6 è approvato.

Mettiamo in votazione l'articolo n. 7. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 34

Votanti: 19

Favorevoli: 19

Astenuti: 15 (Aggravi, Baccega, Brunod, Distort, Foudraz, Ganis, Guichardaz Erika, Lavy, Lucianaz, Manfrin, Marquis, Minelli, Perron, Planaz e Restano).

L'articolo n. 7 è approvato.

Art. n. 8, 9, 10, 11, 12 stesso risultato.

Mettiamo in votazione l'articolo n. 13. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 34

Votanti: 24

Favorevoli: 24

Astenuti: 10 (Baccega, Distort, Foudraz, Ganis, Guichardaz Erika, Lavy, Manfrin, Marquis, Minelli e Perron).

L'articolo n. 13 è approvato.

Mettiamo in votazione l'articolo n. 14. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 35

Votanti: 19

Favorevoli: 19

Astenuti: 16 (Aggravi, Baccega, Brunod, Distort, Foudraz, Ganis, Guichardaz Erika, Lavy, Lucianaz, Manfrin, Marquis, Minelli, Perron, Planaz, Restano e Sammaritani).

L'articolo n. 14 è approvato.

Art. 15, 16, 17 stesso risultato. Allegati A, B, C, D, E, F, G, H, I, J e K: stesso risultato.

Adesso passiamo alla votazione della legge nel suo insieme. Non vedo richieste d'intervento. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 35

Votanti: 19

Favorevoli: 19

Astenuti: 16 (Aggravi, Baccega, Brunod, Distort, Foudraz, Ganis, Guichardaz Erika, Lavy, Lucianaz, Manfrin, Marquis, Minelli, Perron, Planaz, Restano e Sammaritani).

Il DL 178 è approvato.