Oggetto del Consiglio n. 4432 del 13 febbraio 2025 - Resoconto
OGGETTO N. 4432/XVI - Interpellanza: "Iniziative per agevolare il pagamento dell'imposta di soggiorno da parte dei proprietari di alloggi destinati ad affitti brevi".
Marguerettaz (Presidente) ? Punto n. 50 all'ordine del giorno.
Per la presentazione, la parola alla collega Erika Guichardaz.
Guichardaz E. (PCP) ? Torniamo a parlare di imposta di soggiorno, visto che nella riunione di Commissione del 23 gennaio, quando ho posto la richiesta all'Assessore, non ne ha voluto parlare, quindi mi tocca farlo all'interno di quest'Aula. Oltretutto un po' in ritardo perché, come sappiamo, il primo adempimento rispetto all'imposta di soggiorno era il 31 di gennaio 2025, quindi forse alcune risposte sarebbe stato importante averle prima.
Comunque, secondo me è utile fare chiarezza, soprattutto perché, almeno per quello che mi riguarda, le segnalazioni (alcune le abbiamo avute come Consiglio regionale, altre le ho avute singolarmente) sono state diverse.
Le segnalazioni dei cittadini proprietari di affitti brevi e i gestori di appartamenti erano principalmente quattro: una difficoltà rispetto alla compilazione del modello FINES messo in piedi dallo sportello unico, un po' anche per l'obsolescenza di quel modello; ritardi o addirittura mancate attivazioni della piattaforma pagoPA in diversi Comuni; la duplicazione di informazioni richieste, che generava confusione tra i contribuenti; l'incremento di una burocrazia che ha complicato notevolmente il versamento dell'imposta di soggiorno. Lo stesso dato viene messo dagli stessi locatori tre volte in tre portali diversi, non certo agevolando e semplificando la vita a queste persone che, ribadiamo, non lo fanno per professione, perché stiamo parlando delle persone che svolgono questa attività importante, perché i dati che ci ha trasmesso l'Assessore in Commissione, e forse ce li dirà anche oggi, sono dati che sicuramente per il turismo della Valle d'Aosta sono molto utili, soprattutto nei periodi di bassa stagione, dove spesso gli alberghi sono chiusi e dove effettivamente l'accoglienza è soprattutto legata agli affitti brevi.
A tutte le segnalazioni che si sono susseguite se n'è aggiunta una riguardante la trasmissione del modello 21. Sono andata a vedere e ho ricercato anche rispetto a tutte le altre Regioni, in molti regolamenti comunali che esistevano, nonché nell'illustrazione della piattaforma, ad esempio, dei Comuni che avevano StayTour, sono andata a visualizzare il video che spiegava, e anche su quella piattaforma si diceva che è obbligatorio il modello 21.
Di tutto questo, sul sito delle locazioni turistiche però non vi era traccia, o almeno io non l'ho ritrovato, quindi sotto questo punto di vista non ho ben compreso, e forse è l'occasione anche per far luce su questo, se in Valle d'Aosta ad esempio il modello 21 in qualche modo non era previsto e, quindi sbagliando, alcuni Comuni hanno messo nelle loro illustrazioni il fatto di doverlo fare, altri invece hanno detto di no.
Infatti in materia tributaria, leggendo la normativa rispetto al modello 21, si evidenzia come gli host potrebbero essere qualificati come agenti contabili e quindi soggetti a rendicontazione alla Corte dei conti, perché in qualche modo loro prendono un'imposta che poi versano al Comune, quindi è come se svolgessero, nel momento in cui prendono un'imposta di soggiorno, un ruolo deputato al Comune.
L'iniziativa quindi mira a capire se questo adempimento era obbligatorio, mira a comprendere se rispetto all'imposta di soggiorno, oltre alle segnalazioni che sono arrivate a noi, anche a lei, Assessore, perché eravamo in mailing list tutti insieme, oppure quelle che abbiamo letto sui giornali anche da parte delle associazioni di categoria, avete registrato delle segnalazioni che possano aiutare i cittadini che in qualche modo aiutano il turismo valdostano.
Poi, se dalla Regione - perché sappiamo bene che su una parte le competenze sono comunali, quindi è evidente sotto questo punto di vista che c'è un'autonomia dei Comuni, e ci mancherebbe - c'è la possibilità e la volontà di trovare magari un sistema unico, perché è normale che se io ho un alloggio a Gressan e ne ho uno in un'altra comunità montana, mi trovo a dover gestire in due modi diversi l'imposta di soggiorno. Chi è agevolato e conosce magari bene l'utilizzo anche della strumentazione informatica ci perderà del tempo, ma lo può fare, sicuramente chi invece sotto questo punto di vista non è così formato potrebbe avere delle grosse difficoltà.
Le domande che quindi pongo all'Assessore sono relative a chiarire meglio se i gestori degli affitti brevi erano obbligati alla trasmissione del modello 21; fornire, se possibile, un quadro delle segnalazioni ricevute e indicare se l'Amministrazione intende semplificare gli adempimenti e migliorare le procedure, rendendole più accessibili ed efficienti. Come le ho già detto una volta, Assessore, la piattaforma delle locazioni turistiche è molto semplice, utile e facile da compilare; molto probabilmente, aggiungendo solo due campi, quella stessa piattaforma potrebbe essere utilizzata dai gestori proprio per andare a individuare anche l'imposta di soggiorno, che a mio modo di vedere potrebbe aiutarli.
Non so se coglierà mai questa mia proposta, ma gliela risollecito e gliela ripropongo.
Presidente - Per la risposta, la parola all'assessore Grosjacques.
Grosjacques (UV) ? Faccio una premessa sulle sue premesse dell'interpellanza.
Io ho in IV Commissione risposto per un'ora e mezza, assieme ai miei dirigenti, puntualmente su quello che era l'ordine del giorno della Commissione. Direi che la Commissione non è un format stile televisivo, dove ci mettiamo dentro anche le varie ed eventuali e ognuno fa le domande a seconda di quelle che sono le sue esigenze, perché la Commissione ovviamente ha un ordine del giorno, arriviamo noi preparati e arrivano i Consiglieri preparati su quello che è il tema. Per cui, se dovessi essere nuovamente convocato, ovviamente sarò pienamente disponibile a venire a trattare il tema. Non ho risposto, in accordo con i miei dirigenti, semplicemente perché quello non era il tema per il quale ero stato convocato in audizione.
Voglio anche evidenziare che stiamo parlando di una platea di 5.017 alloggi a uso turistico, alla quale dobbiamo aggiungere 1.589 alloggi - questi sono i numeri degli ultimi due giorni - che sono stati dichiarati come soggetti a sole locazioni oltre i 30 giorni. A fronte della prima volta in cui un numero di soggetti così rilevante (e in cui tra l'altro c'è una grande eterogeneità per età, competenze e organizzazione) ha dovuto rendicontare e pagare l'imposta di soggiorno, è da ritenere fisiologico che qualcuno possa avere avuto delle incertezze e delle necessità di assistenza. Se vogliamo essere seri e osservare la realtà con la giusta misura, credo che questo non debba passare come il fallimento di un sistema che la maggior parte degli utenti è riuscita in ogni caso a utilizzare in modo regolare.
Fatta questa premessa, entro nel merito dei quesiti posti.
Lei ha citato una cosa puntuale: sulla questione agenti contabili sostituti d'imposta c'è molta confusione e adesso cercherò anche di spiegare il perché, qual è stato il percorso che abbiamo in qualche modo iniziato con il CELVA. Voglio però anche ricordare che la riscossione dei tributi, e lo diciamo tutte le volte che entriamo sul tema, non è di competenza dell'Amministrazione regionale.
L'obbligo di trasmissione del modello 21 è collegato all'inquadramento o meno come agente contabile di chi riscuote l'imposta di soggiorno ed evidentemente riguarda non solo gli alloggi ad uso turistico ma anche le strutture turistico-ricettive.
Si tratta di un aspetto che, purtroppo, non è definito dalla legge e sul quale quindi ci sono interpretazioni diverse, tanto a livello delle diverse Pubbliche Amministrazioni quanto a livello dei diversi pronunciamenti delle sezioni giurisdizionali regionali della Corte dei conti.
A fronte di questa situazione, anche gli enti locali della Valle d'Aosta, in funzione della propria autonomia decisionale e della responsabilità in capo ai singoli funzionari e dirigenti, hanno adottato approcci diversi, quindi in alcuni territori comunali è stato trasmesso il modello 21, mentre in altri territori, in cui il Comune non considera agente contabile ma sostituto d'imposta chi riscuote l'imposta di soggiorno, questo adempimento non viene richiesto.
Come Amministrazione regionale ci siamo confrontati con il CELVA in più riunioni, a una delle quali ho partecipato anche io personalmente; il CELVA che a sua volta si è interfacciato con i singoli Comuni e ha avviato alcuni specifici approfondimenti legali, sentendo ovviamente anche le altre Regioni. Dall'analisi della normativa e della giurisprudenza non si è però potuti giungere a un'indicazione univoca per gli enti locali, in ragione della complessità della materia e delle rilevanti conseguenze di un'interpretazione piuttosto che dell'altra. Si tratta di un problema che non interessa soltanto la nostra Regione, ma tutto il territorio nazionale, motivo per il quale sarebbe auspicabile un intervento normativo chiarificatore dello Stato.
Quella che le ho delineato è la situazione di fatto, con le leggi che sono vigenti allo stato attuale. Per completezza di risposta, tengo a evidenziare che l'opinione del sottoscritto e dell'intero governo regionale è che inquadrare come agenti contabili tutti i gestori di strutture turistico-ricettive e di locatori di alloggi a uso turistico comporterebbe una crescita esponenziale del numero degli agenti contabili e dei relativi adempimenti, da parte non solo degli utenti, ma anche dei Comuni e della stessa Corte dei conti. Caricando, ovviamente, queste persone di responsabilità assolutamente sproporzionate alla loro attività, aggiungo io.
Nel solo Comune di Valtournenche - cito Valtournenche perché è il Comune che ha rilasciato ad oggi il maggior numero di codici CIR - avremmo, nel caso in cui venisse applicata questa norma, circa 1.000 agenti contabili, ovvero 1.000 modelli 21, 1.000 conti da parificare, eccetera.
Per questo motivo ci auguriamo che l'auspicato intervento normativo dello Stato chiarisca in via definitiva la questione, qualificando i percettori dell'imposta di soggiorno, quindi i gestori di strutture turistico-ricettive e i locatori di alloggi a uso turistico, come sostituti d'imposta e non come agenti contabili, quindi tenuti alla resa dei conti giudiziari.
Per quel che riguarda il secondo quesito, al di là della lettera che ha avuto risalto sui mezzi di comunicazione, inviata dalla delegata dell'Associazione Host Italia per la Regione Valle d'Aosta, che peraltro non è un interlocutore dell'Assessorato, e che ha sede a Torino, gli uffici dell'Assessorato hanno fornito indicazioni e assistenza, per lo più telefonicamente, ad alcuni utenti, principalmente su aspetti puntuali e operativi.
Dalle informazioni che abbiamo, c'è stato anche un importante lavoro dei Comuni, che hanno cercato di fornire il massimo supporto ai proprietari di alloggi destinati agli affitti brevi.
Nello specifico, molti enti hanno inviato informativa ai soggetti interessati e pubblicato sul sito web istituzionale guide esplicative sul tema. A chi ne ha fatto richiesta, i funzionari comunali si sono resi disponibili sia a fornire indicazioni telefoniche per presentare la dichiarazione in modalità telematica, sia di persona presso gli uffici comunali.
Sicuramente queste iniziative, così come l'assistenza della Regione, hanno contribuito a generare un clima di informazione, collaborazione e fiducia, che ha contenuto il numero delle segnalazioni e delle richieste.
Non dobbiamo dimenticare che, come è stato anche dichiarato da alcuni sindaci sui mezzi di stampa, stiamo parlando di un nuovo adempimento che ha coinvolto molte persone poco abituate alla burocrazia, per il quale è fisiologico avere un periodo di rodaggio in cui si verificano, come per tutti i cambiamenti, alcune segnalazioni ed alcuni aggiustamenti dei sistemi e delle procedure da utilizzare.
Per quel che riguarda il quesito n. 3, come avvenuto per l'introduzione dei CIR e poi della banca dati delle strutture ricettive, quella nazionale, la Regione ha organizzato un sistema strutturato di assistenza agli operatori, articolato in FAQ, contatti telefonici, pagina web, indirizzo mail dedicato e call center di Inva. Il CELVA, nell'ambito del progetto FINES, che mette a disposizione dei cittadini servizi online e modulistica pdf, ha creato un nuovo servizio appositamente dedicato alla dichiarazione e al calcolo del pagamento con pagoPA dell'imposta di soggiorno, sia per le strutture turistico-ricettive che per gli alloggi turistici. La documentazione disponibile sul portale è stata via via tempestivamente aggiornata non appena sono arrivate segnalazioni per migliorarne l'utilizzo.
A fronte di un'innovazione molto rilevante, soprattutto per i cittadini non abituati a usare soluzioni informatiche come SPID, CIE, pagoPA, alcuni Comuni, in virtù della propria autonomia organizzativa, hanno preferito usare altre modalità per consentire l'adempimento e quindi favorire i soggetti meno avvezzi alla tecnologia. Gli strumenti messi a disposizione dal CELVA saranno ulteriormente migliorati a fronte di questa prima esperienza e sicuramente anche i locatori di alloggi a uso turistico acquisiranno una maggiore propensione all'uso del servizio, come già avvenuto per le strutture turistiche ricettive.
Questa eterogeneità di soluzioni tra enti diversi, che non dovrebbe pesare sui piccoli locatori che dispongono di uno o due alloggi, non deve necessariamente essere vista in modo negativo, perché consente di valutare i pro e i contro di soluzioni diverse e, quindi, di orientarsi in futuro verso le procedure e gli strumenti migliori e di indirizzare progressivamente gli enti locali a un'azione maggiormente uniforme sull'intero territorio regionale.
Presidente - Per la replica, la parola alla collega Erika Guichardaz.
Guichardaz E. (PCP) ? Credo che dalla sua risposta sia stata piuttosto chiara la confusione che si è creata e di cui bisogna rendersi conto, ma soprattutto che avremmo potuto evitarla, avendo dei mesi davanti a noi.
Se lei va a prendere le mie iniziative, io rispetto all'ampliamento della piattaforma "Locazioni turistiche" glielo dicevo già molti mesi prima, ma perché era evidente che, mentre una persona più abituata a utilizzare il computer molto probabilmente si era fatta il suo file Excel per mettere le presenze e via dicendo, chi non è avvezzo a queste cose si è trovato davanti a un modello molto rigido, dove ad esempio c'era scritto "numero presenze". Io capisco che quando uno dice "numero presenze" puoi pensare alle persone che hanno soggiornato nel tuo appartamento. Invece, il numero delle presenze era il numero di quelle persone moltiplicato per le notti in cui loro avevano soggiornato e, quindi, dovevano pagare l'imposta di soggiorno.
Il Comune di Aosta ha fatto addirittura una cosa peggiore, se vogliamo: per i primi 25 giorni del mese di gennaio nessuno sapeva che cosa bisognava compilare, perché nel modello FINES c'era scritto che chi aveva un alloggio ad Aosta non lo poteva compilare. Dopodiché hanno messo in piedi un portale dicendo: no, ma andava bene anche compilare il modello FINES.
C'è quindi stata veramente una grande confusione, che speriamo in qualche modo possa essere risolta come ha detto lei, proprio per l'eterogeneità delle persone che dovevano avere a che fare con l'imposta di soggiorno. Sicuramente chi ha adottato il portale, i Comuni che hanno adottato il portale hanno avuto molte meno complicazioni rispetto agli altri, perché il portale era sicuramente di grande aiuto.
Come avrà capito, anche sul modello 21 io ho stressato anche i giornalisti, in modo mica da ridere in quel periodo, per capire se questo modello 21 fosse da fare o meno, perché comunque, se è un adempimento, non farlo sarebbe stato sbagliato, ma, come dice lei, compilare quel modello voleva dire anche avere delle responsabilità, che lei ha ben fatto notare.
Anche su questo dice che ci vogliono dei chiarimenti con lo Stato, sostanzialmente, per capire se individuarli come agenti contabili o sostituti di imposta. Io mi chiedo se la Regione in questo senso si sia già mossa, perché alla fine è in qualche modo colpa della nostra legge se adesso si sono ritrovati anche questo ulteriore appesantimento. In più, come lei ha detto, lo diciamo spesso: già sono in carenza di personale gli uffici comunali, e si sono ritrovati a dover dare risposte su queste tematiche quando già sono sovraccarichi di altre questioni.
Interessante, poi, sapere che in Commissione non si può parlare di altro rispetto all'ordine del giorno, perché a questo punto lo useremo anche quando gli Assessori vengono e magari ci dicono delle altre cose. Questa cosa funziona per voi e funziona per noi. È già successo, se volete vi elenco anche i casi in cui è successo.
In più, non stavamo parlando, che ne so, della Coppa del mondo di sci, stavamo parlando di locazioni brevi e, se ricordate bene, la legge sull'imposta di soggiorno è andata insieme a quella degli affitti brevi proprio perché un'attinenza ce l'hanno. Non è quindi che stessimo andando proprio fuori tema.
Comunque meglio così, perché da quest'interpellanza anche chi magari non poteva seguire la Commissione, chi non si rivolge a me, ha potuto comprendere la grande confusione che c'è.