Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 4428 del 13 febbraio 2025 - Resoconto

OGGETTO N. 4428/XVI - Interpellanza: "Modalità di rientro del personale infermieristico e degli operatori socio-sanitari presso il nuovo Ospedale di comunità".

Bertin (Presidente) - Punto n. 46.

Si è prenotata la consigliera Erika Guichardaz, ne ha facoltà.

Guichardaz E. (PCP) ? Torniamo su un tema che da sempre mi vede impegnata, quindi sulla questione dell'ospedale di comunità, che fin dall'inizio ho in qualche modo osteggiato, soprattutto perché già traspariva la volontà che c'era all'interno di quel gioco delle tre carte, ossia quella di spostare la RSA dal JB Festaz a Variney per portarla all'esternalizzazione, e sappiamo anche tutti i problemi che poi ci sono stati a Variney, che in qualche modo avevamo già preannunciato, perché l'esperienza che c'era all'interno del JB Festaz non poteva essere sicuramente garantita nel caso di una cooperativa che andava a insediarsi ex novo.

Avevamo poi anche contrastato l'idea che il personale fosse spostato nell'ospedale, si diceva per avere una maggiore formazione, senza prevedere invece una mobilità intercompartimentale, senza prevedere che tutto questo fosse aperto a tutto il personale della casa di riposo, ma solo ad alcuni, senza prevedere quindi delle garanzie anche di un ritorno all'ospedale di comunità. Tanto che, lei l'ha confermato, le persone che sono transitate dalla RSA del JB Festaz all'ospedale regionale hanno richiesto di rimanere all'ospedale regionale. In questo momento c'è una partita di ping-pong tra l'USL e il JB Festaz, di cui lei molto probabilmente è l'arbitro, colui che può in qualche modo dirimere chi avrà in questo caso il personale o meno.

Come dicevo, si capiva già dall'inizio, quindi, che spostare una struttura che funzionava in un altro luogo, esternalizzarla, fare dei lavori all'interno di una struttura dove, al di sotto, si trova il Nucleo Alzheimer, che per un anno si è sentito trapanare sopra la testa, e conosciamo bene anche le patologie delle persone malate di Alzheimer: sicuramente la cosa non avrà aiutato. Questo è indubbio.

Dopodiché, come dicevo, adesso leggiamo nel Piano integrato di attività e organizzazione dell'azienda USL che si prevede l'operatività dell'ospedale di comunità a partire da luglio 2025, con però una postilla: "La piena funzionalità è subordinata alla definizione di accordi regionali con i medici e all'organizzazione del personale infermieristico e socio-sanitario". Tema che è già stato posto anche ieri nei due question time rispetto all'ospedale di comunità di Verrès, perché sappiamo benissimo che non basta avere le strutture, ma bisogna avere il personale.

Come dicevo, quindi, ora l'ospedale sembra concluso.

Sull'accreditamento sappiamo che, nonostante vi siano personalità ben pagate, si dà un incarico esterno per occuparsi dell'accreditamento. Quello che adesso invece noi chiediamo è che ci sia chiarezza rispetto al personale, alla sua riorganizzazione, e soprattutto che vi sia anche una possibilità di scelta riferita alla destinazione futura.

Vi è poi un altro tema sempre riguardante la riorganizzazione del personale del JB Festaz, perché abbiamo ritrovato una proroga rispetto alla portineria e, da un'analisi che abbiamo fatto rispetto all'assunzione di altre mansioni, abbiamo appreso di un operatore sanitario senza limitazioni, cioè che non aveva nessun problema, che è stato spostato all'interno dell'area "amministrazione", mentre lei ci diceva che in una situazione come quella del JB Festaz non si trovavano delle possibilità proprio per quelle persone con limitazioni, a cui invece andrebbe garantito il posto.

Queste sono diverse criticità che noi ancora rileviamo all'interno di quella struttura e per questo le chiediamo: lo stato dell'arte rispetto ai tempi di apertura del nuovo ospedale di comunità e, in particolare, gli accordi integrativi regionali con i medici del ruolo unico; le intenzioni rispetto alla definizione delle modalità di rientro del personale infermieristico e degli operatori socio-sanitari assegnati temporaneamente presso l'ospedale Parini, e di quelli della casa di riposo che vorranno prestare servizio presso l'ospedale di comunità; se il posto prorogato per il funzionamento del servizio di portineria dell'azienda JB Festaz, nonché quello ricoperto da un OSS senza limitazioni assegnato al ruolo amministrativo, siano stati proposti al personale con limitazioni.

Presidente - Per la risposta, assessore Marzi, ne ha facoltà.

Marzi (SA) ? Come da lei richiamato, con questa interpellanza torniamo a parlare del tema del Jean-Boniface Festaz, che ha rappresentato nel corso dell'anno 2024 un argomento di grande interesse nell'ambito dei lavori del Consiglio regionale, e non solo, ed è quindi stato ampiamente dibattuto per fornire un aggiornamento particolareggiato e generale.

Come abbiamo già avuto più volte modo di sottolineare, confermiamo la nostra assoluta soddisfazione per la proficua collaborazione che si è consolidata tra l'azienda JB Festaz e l'USL, che ha trovato la sua sintesi amministrativa nella delibera della Giunta regionale n. 824 del luglio 2024, con la quale abbiamo approvato un progetto di interesse specifico tra le parti per l'assegnazione temporanea di personale del Jean-Boniface Festaz all'azienda USL.

La collaborazione ha infatti permesso di raggiungere una serie di importanti risultati che vanno al di là di ogni possibile polemica: ha permesso di valorizzare le competenze del personale, infermieri e OSS, del Jean-Boniface Festaz nel lasso temporale di realizzazione dell'ospedale di comunità, evitando di dover ricorrere a misure che avrebbero forzatamente portato a considerare anche la temporanea sospensione lavorativa di una parte del personale.

Ha permesso, inoltre, di riaprire il reparto di neurologia dell'azienda USL, di fondamentale importanza per garantire risposte assistenziali che riteniamo - e credo che siamo tutti d'accordo - indispensabili, poiché rivolte a pazienti che hanno esigenze di cure e interventi che devono essere erogati in via d'urgenza.

Credo che le parole che ho appena letto non bastino a rendere la gravità del fatto che stavamo parlando di una sanità valdostana con un reparto di neurologia chiuso.

Sul tema, tra l'altro, così com'è stato rappresentato anche in un recente articolo apparso online, anche il Direttore generale dell'azienda USL ha espresso grande soddisfazione per la collaborazione che si è instaurata. Il Direttore generale, infatti, ha ben evidenziato come l'operazione di collaborazione si sia rilevata di grande successo, tanto che il personale del Jean-Boniface Festaz, per cui le organizzazioni sindacali inizialmente avevano espresso timori e dubbi sulla buona riuscita dell'operazione, ha inviato una lettera per rappresentare che avrebbe gradito rimanere in parte a lavorare in ospedale. Più di così, quindi...

Siamo pienamente consapevoli dell'importanza di entrambi i servizi, sia la neurologia che l'ospedale di comunità; pertanto, come abbiamo spiegato al direttore generale dell'azienda USL, stiamo cercando di lavorare per individuare le migliori soluzioni a beneficio dell'intero Sistema sanitario regionale.

È il caso di puntualizzare, perché le parole non lo rendono evidente, che, di fatto, un sistema sanitario che deve, è costretto a fare questo genere di scelte, è un sistema sanitario che sicuramente sta vivendo un momento delicatissimo nella storia dell'umanità.

Venendo alla domanda n. 1, il collaudo tecnico-amministrativo dell'ospedale di comunità presso la struttura Jean-Boniface Festaz ha avuto luogo a dicembre 2024 e si è concluso favorevolmente. Anche questa, buona notizia.

In parallelo, sono in via di definizione i dettagli per la stesura della convenzione con l'azienda USL, la quale potrà essere sottoscritta a seguito dell'accreditamento del servizio medesimo. Ricordiamo che il target PNRR, che ha permesso la costruzione e il finanziamento dell'ospedale di comunità presso il Jean-Boniface Festaz, prevede che il servizio sia attivo entro marzo 2026. In un mondo che, rispetto alle tempistiche del PNRR, corre, qui, di fatto, siamo fortunatamente, e per merito, in anticipo.

Secondo quanto comunicato dai vertici della struttura Jean-Boniface Festaz, l'apertura del servizio è, ovviamente, strettamente collegata con i tempi dettati dai richiamati procedimenti di autorizzazione e accreditamento per i quali sarà importante anche l'attività posta in capo all'organismo tecnicamente accreditante, quello che definiamo OTA.

Al netto delle variabili che potrebbero incorrere, i vertici dell'azienda Jean-Boniface Festaz hanno informato che l'apertura del servizio è attualmente prevista per il secondo semestre del 2024, in anticipo, appunto, rispetto ai target PNRR. Tale previsione è altresì coerente con quanto rappresentato nel bilancio di previsione dell'azienda Jean-Boniface Festaz per l'anno 2025.

Quanto agli accordi con i medici di medicina generale, informiamo che alcuni aspetti importanti della riorganizzazione dell'assistenza territoriale sono già stati oggetto di recenti accordi integrativi regionali e informiamo, inoltre, che a breve sarà nuovamente riunito il Comitato regionale dei medici di medicina generale, nonché la delegazione trattante, per approfondire una serie di aspetti relativi all'accordo collettivo nazionale e, quindi, anche le prestazioni presso l'ospedale di comunità.

Venendo alla domanda n. 2, in risposta al quesito riportiamo testualmente quanto comunicato dal direttore dell'Azienda Jean-Boniface Festaz - al quale facciamo i complimenti per la nuova nomina - al proprio personale con nota del 20 gennaio scorso: "In considerazione della conclusione dei lavori e degli obblighi derivanti dall'accordo di programma con l'Amministrazione regionale, dal PNRR, dal progetto di interesse specifico e dal protocollo di intesa sottoscritti, l'intero contingente di personale temporaneamente assegnato all'azienda USL della Valle d'Aosta e ad altri reparti della nostra azienda rientrerà presumibilmente il 1° luglio 2025 presso l'azienda Jean-Boniface Festaz, così come previsto dagli obblighi normativi e organizzativi".

Va ricordato, a tal fine, che il progetto di interesse specifico, in coerenza con il protocollo d'intesa, è stato concepito per ottimizzare l'impiego del personale dell'azienda Jean-Boniface Festaz durante il periodo di chiusura dei nuclei RSA e UAP. L'obiettivo principale è stato quello di garantire la formazione e lo sviluppo delle competenze professionali in un contesto ospedaliero, così da preparare il personale al reimpiego nell'ospedale di comunità, una volta completata la sua realizzazione e reso operativo.

Desidero sottolineare l'impegno e la determinazione di questa azienda nell'accompagnare il personale durante la delicata fase di assegnazione temporanea all'azienda USL della Valle d'Aosta, così com'è doveroso riconoscere la grande disponibilità e professionalità dimostrata dal personale stesso, fatti che hanno reso possibile quest'iniziativa.

Un ruolo importante è poi stato svolto dal Consiglio di amministrazione che ha approvato un'importante modifica alla dotazione organica dell'azienda, integrando i nuovi servizi sanitari legati all'ospedale di comunità e garantendo le risorse necessarie, in linea con gli accordi stabiliti.

La comunicazione, come anticipato, è stata rivolta dal direttore del Jean-Boniface Festaz al proprio personale ed è stata altresì indirizzata per conoscenza, tra gli altri, anche al Dipartimento Sanità e salute, nonché alla struttura competente in materia di attualizzazione e accreditamento dell'Assessorato.

Tornando alla citata nota con la quale parte del personale operante presso il reparto di neurologia ha manifestato la volontà di restare a lavorare in ospedale, informiamo che il tema è stato trattato a fine novembre scorso (quindi a fine novembre 2024), nell'ambito dei lavori del comitato di monitoraggio di cui appunto la delibera di Giunta regionale n. 824/2024, citata in premessa, al quale partecipano i tecnici dell'Assessorato, la direzione dei tecnici dell'azienda USL, i vertici dell'azienda Jean-Boniface Festaz e le organizzazioni sindacali.

In tale sede, nell'apprezzare all'unanimità come il progetto avesse riscosso un tal successo, si è condiviso che le eventuali volontà di trasferimento tra le due amministrazioni, come anche verificato dai competenti uffici regionali e dall'azienda USL, se ci saranno, potranno sempre avere luogo successivamente alla conclusione dell'attuale progetto di collaborazione mediante ricorso a procedure di mobilità così come disciplinate, nella piena libertà di scelta che ogni lavoratore del Jean-Boniface Festaz potrà assolutamente esprimere.

Venendo alla domanda n. 3, come lei sa meglio di me, questa domanda è molto e solo gestionale: quindi con riferimento al servizio di portineria ci portiamo a replicare quanto ripetuto dall'azienda. L'azienda Jean-Boniface Festaz ha informato che è in corso una riorganizzazione dell'attività che prevede, tra l'altro, un ammodernamento tecnologico della telefonia aziendale con la possibilità di una gestione diretta delle chiamate. Tale ammodernamento vedrà anche limitare le attuali ore di presenza degli addetti al servizio e con la riorganizzazione del servizio, la quale prevede anche di adottare un nuovo sistema degli accessi alla struttura, l'azienda JBF prevede di impiegare due risorse a fronte delle tre attuali. In tal senso, è stata già aggiornata la dotazione organica dell'azienda stessa. Lo scorso autunno, uno dei tre addetti al servizio, per motivi di salute, è stato sostituito facendo ricorso all'agenzia interinale.

Nelle more della suddetta riorganizzazione, a seguito della prematura scomparsa dell'addetto al servizio, l'Azienda JBF ha prorogato per qualche tempo il contratto di somministrazione in essere. Il JBF ha evidenziato che, trattandosi di un posto da ricoprire a tempo determinato, non ha ritenuto possibile procedere diversamente, anche contando che il restante personale interno, a prescindere dal possesso di eventuali limitazioni, è assunto con contratto a tempo indeterminato.

Quanto alla OSS che oggi svolge funzione amministrativa, l'azienda ha riferito che il tema è già stato chiarito in risposta a un recente accesso agli atti, ai sensi dell'articolo 116 del Regolamento interno del Consiglio regionale, in quanto lo Jean-Boniface Festaz è datore di lavoro: nella sua risposta all'accesso, quindi, nulla è da aggiungere da un punto di vista politico.

Presidente - La parola alla consigliera Erika Guichardaz.

Guichardaz E. (PCP) ? Quello che lei ha rappresentato è il disastro che noi immaginavamo e che avevamo detto un anno fa. Alla fine, nessuno è contento: chi è stato spostato in ospedale vorrebbe rimanere lì, ma deve tornare in ospedale di comunità; l'azienda USL, che adesso si ritrova del personale in neurologia che ha formato, dovrà riformarne dell'altro; chi invece è all'interno del Nucleo Alzheimer, come dicevo, si è sentito trapanare per un anno e oltre al di sopra delle proprie teste per i lavori dell'ospedale di comunità. Ma tutto per lei è splendido e meraviglioso, perché dal luglio 2025... prima era marzo 2025, ricordiamolo, perché, visto che ho fatto diverse iniziative, pian piano ci stiamo spostando. Poi magari succederà come per la piscina di Pré-Saint-Didier che sarà a ottobre, novembre, dicembre, questo lo scopriremo cammin facendo.

Non ci voleva un genio, perché non mi ritengo tale, per capire qual era il disegno che si stava mettendo in atto.

In più, dire che li facciamo rientrare ma poi, se c'è la volontà di trasferimento, queste persone possono chiederlo. Io ricordo, e lo dico a tutti gli OSS delle microcomunità che hanno passato un concorso di comparto, che facciano anche loro, quelli che vogliono spostarsi all'interno dell'ospedale, richiesta di mobilità, perché a questo punto, se abbiamo la possibilità di fare mobilità, che facciano domanda tutti. Iniziate a fare domanda perché, evidentemente, da come ci ha detto l'Assessore, potete essere spostati e avete la priorità, perché ricordiamo che l'articolo 13 della legge 34 fissa anche qual è la mobilità intercompartimentale per il JB Festaz, quindi facciamolo.

Dopodiché, credo che ci debba essere un'attenzione particolare per le persone con limitazioni perché, come lei ha giustamente detto, il JB Festaz mi ha risposto al 116 dicendo che esiste in un ruolo amministrativo un OSS che non ha nessun problema e che potrebbe fare l'OSS.

Io non so... Nella scuola gli insegnanti che non potevano più insegnare venivano accolti in segreteria, mentre in questo caso mi sembra di comprendere che vi sono OSS con delle limitazioni che, ahimè, non possono essere ricollocati perché la pianta organica non lo prevede, ma invece ci sono OSS senza limitazioni che questa cosa la possono ottenere.

Dalla sua risposta è stata chiarissima, ed è quello che io le chiedevo all'inizio di tutta questa vicenda: qual era per l'azienda USL la priorità. Per l'azienda USL la priorità era riaprire la neuro e "fregarsene" dei malati di RSA, UAP e Nucleo Alzheimer.

Secondo me, la chiarezza dovrebbe essere la prima cosa quando si fa una scelta politica. Ecco che, sotto questo punto di vista, io avevo anche preannunciato, e spero non si arrivi a quello, che molto probabilmente non trovavamo nemmeno più persone per l'ospedale di comunità e magari ci troviamo a dover esternalizzare anche l'ospedale di comunità.

Io spero che non si arrivi a questo, perché sinceramente, e lo dico, è molto probabile che quelle persone con limitazioni, anziché tenerle nella casa di riposo, forse si potrebbe perlomeno pensare di spostarle nell'ospedale di comunità, dove sicuramente per l'utenza che c'è... perché sappiamo non essere un ospedale, lo avete ripetuto più volte all'interno della serata di Verrès, ha un'utenza molto più leggera rispetto a quella che c'è all'interno della casa di riposo e del Nucleo Alzheimer.

Comunque, come avevamo immaginato, il teatro che avevate messo in piedi è stato assolutamente rispettato.