Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 4420 del 12 febbraio 2025 - Resoconto

OGGETTO N. 4420/XVI - Interpellanza: "Approfondimenti per possibili alternative all'attuale viabilità stradale nella vallata del Cervino".

Bertin (Presidente) - Punto 38. Consigliere Brunod, ne ha facoltà.

Brunod (RV) - Quest'iniziativa prende spunto da un articolo del 6 gennaio pubblicato su Gazzetta Matin dove venivano riportate le seguenti informazioni: "Un'ora e mezza per soli 30 km, circonvallazione prioritaria, Antey e Valtournenche viabilità da incubo nella Mont-Cervin".

Rimarchiamo che nell'articolo sopra citato si apprende che nei primi giorni dell'anno, in concomitanza di un massiccio afflusso turistico nella valle, è tornata prepotentemente d'attualità la necessità di una viabilità alternativa che risolva il problematico collegamento tra Valtournenche e del tappo che si forma ai piedi del Cervino.

Tenendo conto che nel documento "Elaborazione del Piano generale dei trasporti 2035 e dei documenti necessari per la sua valutazione ambientale e strategica all'interno del progetto 'Relazione generale'", sia nella parte al punto 4.5: "A5 miglioramento e messa in sicurezza dei collegamenti tra la viabilità regionale e la viabilità autostradale", sia nella parte del punto 10.6: "Regolazione del traffico stradale in aree ad elevata vulnerabilità ambientale", non si ritrovano indicazioni o informazioni in merito a possibili studi di fattibilità o approfondimenti relativi alla possibilità di realizzare una circonvallazione con l'obiettivo di risolvere le criticità citate nelle premesse, nei dettagli al primo punto, quello del miglioramento e messa in sicurezza dei collegamenti tra la viabilità regionale e la viabilità autostradale, si parla del miglioramento del collegamento con le stazioni di pedaggio di Châtillon, Verrès e Pont-Saint-Martin; il Piano evidenzia la necessità di redigere progetti finalizzati a ricercare soluzioni per aumentare la fluidità e per ridurre la commistione del traffico su questi itinerari, a vantaggio della sicurezza, della sostenibilità ambientale e del trasporto pubblico, che possano spaziare da interventi di gestione adattiva del traffico, itinerari semaforizzati con impianti attuati dal traffico, fino a ipotizzare - ove ne ricorrano le condizioni di sostenibilità tecnica ed economica - brevi varianti di tracciati che evitino il transito del traffico e di attraversamento a ridosso dei nuclei storici dei centri abitati interessati.

In questa parte si parla comunque di quei tratti di strada tra l'autostrada e l'inizio delle strade regionali che poi vanno a portare all'interno delle vallate.

Mentre al punto 10.6, quello della regolazione del traffico stradale in area a elevata vulnerabilità ambientale, dopo tutta una serie di analisi dei dati all'interno delle varie testate di vallata, si riporta che: "Il piano, al fine di governare questo fenomeno, propone la realizzazione di un sistema di monitoraggio e controllo del traffico autoveicolare assimilabile a quello utilizzato in zone di traffico limitato o ZTL ambientali", dove, per esempio, a livello di schema viene indicato che vi è l'autostrada e, successivamente, ci sarebbero, a livello di passaggi schematici, la strada statale, la strada regionale, poi verrebbero posizionati dei parcheggi destinati ai visitatori giornalieri, successivamente un contingentamento per fasce orarie o a periodi, in seguito un'area soggetta a contingentamento dell'accessibilità con mezzi motorizzati privati e in ultimo una parte di residenti stanziali e temporanei, quindi una soluzione un po' diversa di quella che noi chiediamo attraverso quest'interpellanza.

Infine chiediamo all'Assessore competente di conoscere "Se, oltre a quanto riportato a oggi nel progetto relazione generale del Piano generale dei trasporti, vi sia l'intenzione di prevedere di effettuare delle analisi e/o degli approfondimenti per la realizzazione di possibili alternative all'attuale viabilità stradale, come per esempio potrebbe essere una circonvallazione".

Nel caso di risposta affermativa al primo quesito, "Attraverso quale iter e quali tempistiche previste si intenda procedere"; "Se vi sia l'intenzione di effettuare le medesime analisi e approfondimenti anche per eventuali altre località o vallate della nostra regione che presentano delle criticità simili nella viabilità stradale a quelle che abbiamo indicato.

Presidente - Risponde l'assessore Sapinet.

Sapinet (UV) - Nell'iniziativa si fa ovviamente riferimento al Piano generale dei trasporti, che è oggetto di delega del collega, con il quale si condivide la risposta che tratta la tematica viabilità che, ovviamente, è in capo al mio Assessorato.

Una breve premessa. La strada regionale n. 46 - che conosce bene - si sviluppa in una lunghezza di 26 km da Chameran alla frazione Breuil-Cervinia e si caratterizza nel panorama delle strade regionali per alcuni aspetti che comportano una particolare complessità nelle articolazioni e nell'esecuzione degli interventi di gestione, anche ordinaria. Come è noto, è passata di mano da ANAS alla nostra Regione, a seguito del decreto legislativo del 22 aprile del 1994 n. 320, che ha declassato l'ex statale 406 a strada regionale.

Lo sviluppo altimetrico del percorso, che giunge fino alla quota di oltre 2.000 metri del Breuil, la rende, per analogia, una via di comunicazione da paragonarsi a quella di un colle alpino, con la sostanziale differenza - per restare in Valle d'Aosta - che il transito attraverso i colli del Grande e del Piccolo San Bernardo, che sono a gestione ANAS, è impedito, come ben sappiamo, nei mesi invernali, mentre la regionale n. 46 resta sempre percorribile e con un flusso di traffico tra i più importanti della nostra regione, ciò comporta anche una complessa gestione dei servizi essenziali, a partire dallo sgombero neve.

Rispondendo puntualmente, come dicevo, abbiamo condiviso le risposte con le strutture del collega Bertschy. I primi due quesiti: nel 1989 l'ANAS, allora proprietaria della strada, elaborò un'analisi di fattibilità di larga massima per una circonvallazione interamente in galleria con tracciato planimetrico a partire dalla frazione di Tourterousaz a sud sino alla frazione di Losanche a nord. Per supportare quest'ipotesi furono eseguiti alcuni sondaggi geognostici, unitamente a prospezioni geofisiche, che confermano quello che è oggi ormai noto, ovvero la presenza di un fenomeno, in corrispondenza dell'abitato di Valtournenche, di instabilità di versante molto esteso, molto profondo, con profondità fino a 80 metri dalla superficie. Il versante instabile è oggi comunque oggetto d'indagine da parte delle strutture della nostra Regione nell'ambito di un apposito progetto che è stato approvato con deliberazione di Giunta regionale 1222/2023, ma i risultati che sono in corso di acquisizione, confermano il quadro geologico delineato sopra.

Risulta quindi evidente che la realizzazione di un'opera di questo tipo, in un contesto geologico del genere, è tale da rendere allo stato attuale quest'intervento di difficile attuazione, a meno di non accettare investimenti molto rilevanti e di difficile quantificazione, vista l'incertezza geologica che la realizzazione di tale opera dovrebbe affrontare.

L'Amministrazione regionale - che, come detto, nel 1994 è subentrata ad ANAS nella gestione - pur avendo sospeso le ipotesi di circonvallazione, ha avviato, soprattutto negli ultimi anni, un importante programma di manutenzione e di ammodernamento della rete viaria classificata regionale, al fine di migliorare la sicurezza e la fluidità della circolazione stradale.

In attuazione del piano citato, lungo la viabilità n. 46 della Valtournenche oltre ai lavori già eseguiti - quali il rifacimento dell'impianto d'illuminazione della galleria del Breuil, la manutenzione straordinaria di tratti del piano viabile, nonché il risanamento del ponte al chilometro 3+170 - è prevista la realizzazione di tutta una serie d'interventi che vanno a cubare per un totale di 6 milioni di euro.

Nel dettaglio: il rifacimento dell'impianto d'illuminazione della galleria Fiernaz per euro 600 mila; il consolidamento del corpo stradale dal chilometro 21+334 in località Gouffre in euro 900 mila; il risanamento del viadotto di Devies, 1 milione di euro; la manutenzione straordinaria del tratto di strada posto dal chilometro 23 al chilometro 24 circa per circa 1.050.000 euro; la manutenzione straordinaria delle pavimentazioni in conglomerato bituminose e manufatti stradali per euro 1.350.000; il risanamento della galleria di Devies, per euro 1.100.000.

Le criticità relative al traffico veicolare lungo la viabilità regionale sono monitorate dall'Amministrazione regionale e, sulla base degli esiti e dei controlli, sono valutate le eventuali misure da adottare, anche sperimentali, al fine di migliorare lo scorrimento del traffico.

In relazione all'entità del traffico verificatosi nella giornata del 6 gennaio lungo la strada regionale 46, lo stesso ha avuto un carattere decisamente eccezionale per rilevante afflusso turistico verificatosi, un afflusso eccezionale che ha determinato da una parte positive ricadute economiche e occupazionali per la vallata in questione per l'intero territorio, ma che sicuramente ha comportato anche situazioni di criticità a livello di viabilità nella Valtournenche, e non solo.

L'Amministrazione regionale ha monitorato e monitorerà comunque queste situazioni e sulla base degli esiti valuterà le eventuali attività da programmare al fine di migliorare lo scorrimento veicolare lungo la strada regionale.

Per quel che riguarda l'ultimo quesito, altre strade regionali verso le valli laterali di maggiore richiamo turistico presentano criticità simili, tra queste, ad esempio, la regionale n. 44 della valle del Lys, la regionale n. 45 della Val d'Ayas.

In queste strade si sta operando in collaborazione con le amministrazioni locali, con soluzioni puntuali per migliorare la circolazione, in particolare nelle giornate e nei periodi di più intenso afflusso turistico. Tanti di questi interventi sono stati anche oggetto di discussione nell'ambito d'iniziative che le opposizioni hanno proposto.

Tra gli ultimi interventi che vanno ricordati, di recente, lungo la regionale n. 44, è stato installato, con buoni risultati - un'ultima riunione di ieri lo conferma - in corrispondenza della strettoia posta al Comune di Lillianes un semaforo di ultima generazione, cosiddetto "Intelligente", al fine di ridurre il congestionamento della circolazione stradale.

Inoltre, lungo la strada regionale n. 45 della Val d'Ayas, ricordo gli interventi di adeguamento e di ampliamento della carreggiata tra il chilometro 2.6 e il chilometro 3.2 circa in località Posapiano, nei Comuni di Verrès e Challand-Saint-Victor, è il secondo lotto di quell'importante intervento (importo complessivo di 3.130.000 euro); è un intervento che prevede l'allargamento e la rettifica del tracciato della regionale, che presenta un andamento tortuoso, al fine di migliorare la sicurezza della circolazione stradale.

Questi lavori consistono nella realizzazione di murature in pietrame e malta, nonché di strutture a sbalzo in calcestruzzo armato nel posizionamento delle barriere stradali e nella puntuale sistemazione con reti corticali del versante a monte della viabilità.

Su quest'intervento è previsto poi un terzo lotto di 4.700.000 euro, che già sono stati stanziati.

Presidente - Consigliere Brunod, ne ha facoltà.

Brunod (RV) - Ringraziamo l'Assessore che ha risposto, come ci ha detto nella parte iniziale della sua risposta, anche da parte del collega Bertschy per quanto riguarda il discorso dei trasporti, avendo comunque toccato con quest'iniziativa il discorso del Piano regionale dei trasporti che in questi periodi ovviamente andremo poi ad approfondire maggiormente.

È un settore che è molto delicato, ci va molto impegno e molta attenzione, perché comunque tutti conosciamo le difficoltà che ci sono a livello di morfologia del nostro territorio e quindi le strade che conducono le nostre vallate presentano queste criticità che non sono superabili facilmente ma bisogna cercare comunque di andare incontro, perché - anche dagli studi effettuati, o come lei ha detto - ci sono delle località dove in certi periodi dell'anno l'afflusso è veramente molto importante e quindi ripetutamente vanno a crearsi queste criticità.

Nel caso che noi abbiamo portato all'attenzione, nel titolo si parla di un'ora e mezza per circa 30 km, ma poi leggendo ed approfondendo l'articolo si vede che a volte questo tempo, cioè un'ora e mezza di coda, c'è da aspettare per solamente arrivare solo fino ad Antey, quindi capite che il problema non è occasionale, ma va a ripetersi più volte.

Abbiamo capito ovviamente da questa risposta che da studi e da analisi ci sono delle problematiche da un punto di vista tecnico riguardo alla stabilità del versante (che i professionisti del settore stanno approfondendo) quindi o a fronte d'importanti investimenti o comunque cercando di andare incontro a queste criticità è un impegno non indifferente per quello che comporterebbe all'Amministrazione regionale.

Questo è vero, ovviamente l'iniziativa vuole porre l'attenzione per cercare di affrontare il tema anche attraverso ulteriori possibili iniziative; alcune potrebbero essere quelle evidenziate all'interno del Piano regionale dei trasporti, oppure altre, come lei ha detto, e noi verificheremo se poi verranno attuate delle iniziative a livello sperimentale che possano comunque cercare di migliorare l'attuale situazione.

Quello che è emerso, ed è importante, è che riguardo alle criticità che lei ha evidenziato, o comunque alle poche speranze che ci sono per quanto riguarda la realizzazione di questa circonvallazione, è anche giusto che le Amministrazioni comunali vengano a conoscenza di queste risposte, perché all'interno dell'articolo sia l'Amministrazione comunale di Valtournenche che quella di Antey manifestavano la soluzione della circonvallazione come l'unica possibile alternativa per risolvere la criticità.

Oggi abbiamo appreso che non è così, che il percorso è ancora in salita per arrivare al risultato ottenuto, però ovviamente, attraverso l'azione della minoranza e l'impegno della maggioranza, bisogna comunque a tutti gli effetti cercare di risolvere questa criticità e tutte le criticità che ci sono all'interno anche delle altre vallate della nostra regione per cercare di dare ed offrire dei servizi sempre migliori ai Valdostani e ai turisti che vengono nella nostra regione.