Oggetto del Consiglio n. 4415 del 12 febbraio 2025 - Resoconto
OGGETTO N. 4415/XVI - Interpellanza: "Motivi dei ritardi nei pagamenti alle aziende agricole valdostane degli anticipi e dei saldi relativi alla Politica agricola comune".
Bertin (Presidente) - Punto n. 33. consigliere Planaz, ne ha facoltà.
Planaz (RV) - Con quest'iniziativa portiamo questo argomento all'attenzione dell'Aula, l'andamento dei pagamenti riguardanti l'annata 2024.
Sugli anticipi avevamo già presentato un'iniziativa lo scorso autunno, adesso di conseguenza anche sui saldi perché, come ricordo, gli anticipi da parte dell'ente pagatore AGEA vengono effettuati dal 16 ottobre al 30 novembre, dopodiché dal 1° dicembre al 30 giugno dovrebbero essere erogati tutti gli aiuti riguardanti gli impegni all'annualità 2024 esclusivamente entro il 30 giugno.
Negli ultimi anni l'andamento di questi pagamenti è andato abbastanza regolarmente, rispettando le date; non per tutti gli importi, ma gli anticipi, e poi i saldi di conseguenza, venivano erogati abbastanza - non dico correntemente, perché ci sono tutte le analisi per ogni singola domanda ad andare a verificare sia da parte di AGEA che per gli uffici competenti anche da parte di AREA - però i pagamenti si svolgevano in un modo abbastanza soddisfacente.
Questo con la programmazione 2014-2020 e poi con le successive proroghe negli anni della pandemia; poi siamo partiti con la nuova programmazione nel 2024 e adesso andremo oltre a quella del 27 immagino, però quest'anno si è visto che già in base agli anticipi, non ci sono state le erogazioni 50% per quanto riguarda gli aiuti diretti e si parla del 75-85% per quanto riguarda le misure dell'ex sviluppo rurale.
Da molteplici segnalazioni - ma anche con colloqui da enti finanziari che finanziano l'agricoltura e quant'altro, su investimenti e quant'altro - mi segnalano la preoccupazione da parte di molti conduttori di aziende agricole, che non hanno ancora percepito alcun importo o hanno avuto solo parti piccole d'importo.
Se noi andiamo a vedere le circolari di AGEA del mese di settembre, addirittura ce n'era una che diceva che era pronta per i pagamenti ma che dovevamo rispettare le scadenze europee, che sono dal 16 ottobre al 30 novembre; sembrava una buona notizia, poi invece, al momento dell'erogazione, abbiamo visto che già negli anticipi non sono stati rispettati quei massimi che ci sono, ma neanche una minima parte di quegli acconti e poi adesso, a seguire dei saldi, la situazione è abbastanza ingessata.
Con quest'iniziativa vogliamo capire quali siano le problematiche che oggi bloccano tutta questa serie di pagamenti, ricordando che quando abbiamo lavorato su questa programmazione erano venuti anche gli uffici competenti - mi sembra che ci fosse ancora l'assessore Sapinet - a dare una panoramica dettagliata di quale fosse tutta una serie di aiuti nella nuova programmazione e si era parlato molto, anche in quell'audizione, di tutta una serie di semplificazioni che devono essere messe in atto per far sì che poi tutte le domande siano di più facile liquidazione.
All'inizio di ogni programmazione ci sono sempre stati degli step per avviare tutte le procedure di pagamento, sono sempre stati difficili, invece nella fase finale delle programmazioni, almeno quello che è parso, sembrava che i pagamenti venissero effettuati molto più regolarmente e molto più facilmente.
Adesso io non so le responsabilità siano da parte di AGEA o dei nostri uffici, c'è anche tutta una parte di burocrazia: dagli uffici che vanno ad adempiere alle domande, a presentare le domande agli enti competenti, secondo quello che mi è stato segnalato, c'è una complicazione nella burocrazia ma anche nei controlli: a volte ci sono questi refresh che vanno a mappare le zone fertili o coltivate o pascolate nel nostro territorio dove da un'annata all'altra magari un'azienda si vede diminuire il 50-60% delle superfici e, di conseguenza, la domanda di impegno e tutta una serie di misure legate alla superficie, al carico, al benessere animale vanno in blocco, perché giustamente manca la parte più importante, che è quella della superficie, quella che tutti in questi anni, sia l'Unione europea... andare a contrastare gli allevamenti estensivi rispetto a quelli intensivi e puntare su delle aziende che avessero una superficie idonea per garantire un minimo di benessere animale fa sì che a, volte, queste aziende si trovino anche in una situazione di svantaggio, perché non è che ricevono delle decurtazioni, ma addirittura, magari, rischiano che gli venga annullata la domanda.
Se noi vediamo, negli ultimi regolamenti europei c'è la regola che entro il 30 giugno di ogni anno devono essere saldati tutti i premi a tutte le aziende, di conseguenza, se entro quella data non vengono saldati gli importi alle aziende, c'è una decurtazione entro la fine dell'anno, poi l'annullamento della domanda e mi pare che nel 2019 sia accaduta una cosa di questo tipo.
Non l'ho messo nelle premesse (non è nelle domande, non è tenuto a farlo), ma se poi vuole magari fornire anche un'informazione riguardante le misure di quelle aziende che dal 2019 a oggi non hanno ancora percepito nulla, o parte degli impegni che avevano fatto, per capire se c'è un po' di speranza per portare a casa quelle risorse... poi anche per parte delle misure nostre regionali, ci sono stati dei ritardi anche per quanto riguarda il pagamento della monticazione e anche di altri premi regionali che non dipendono da enti nazionali. Negli anni passati - magari, forse lei, Assessore, non se lo ricorda -prima questi premi, salvo delle più gravi problematiche, venivano quasi sempre liquidati entro la fine dell'anno, dove le aziende si trovano magari in un periodo dell'anno dove hanno più scadenze e magari queste possono agevolare. Poi non tutte le aziende, per fortuna, hanno le scadenze che non possono ottemperare, però la difficoltà che si percepisce in questo mondo è proprio la mancanza, la carenza di liquidità dovuta anche alla modalità dei prodotti che vengono prodotti: dopo che vengono messi sul mercato, poi tutta una serie di pagamenti che non sempre magari anche da parte dei clienti che non riescono a portare tutta la parte di liquidità necessaria con le scadenze, di conseguenza il problema che si rileva - come in tante aziende, ma forse in questo settembre è un po' più accentuato - è proprio la mancanza di liquidità.
Queste misure vanno a dare a dare un po' di fiato e un po' di liquidità in quei momenti dove magari il calo... visto anche tutto l'andamento della produzione delle nostre aziende, dove ci sono dei periodi dell'anno che hanno le produzioni un po' più alte, dove riescono a pagare le spese correnti e quant'altro, poi ci sono dei periodi un po' più morti dovuti all'andamento stagionale, dove le mucche, soprattutto nell'ambito zootecnico sono più a riposo, che sono in asciutto e quant'altro, non producono, poi cominciano la produzione e poi dopo la produzione, se viene venduto stagionato il prodotto si mette nel mercato però i tempi sono molto lunghi e di conseguenza, per questi motivi e tanti altri, a volte c'è la necessità di avere della liquidità per poter far fronte a tutta una serie di spese.
Le domande tanto le legge, non ho tempo di illustrarle, comunque attendiamo la risposta e poi replicheremo.
Presidente - Risponde l'assessore Carrel.
Carrel (PA) - In risposta al primo quesito, voglio chiarire che il concetto di snellimento introdotto nella politica agricola comune è un principio che non ha comportato una semplificazione immediata delle procedure di controllo e di pagamento dei saldi delle domande, come lei collega Planaz ha ben rappresentato.
La nuova PAC ha infatti introdotto un modello di gestione della politica agricola comune, centralizzando a livello nazionale competenze che, in precedenza, erano attribuite alle Regioni.
In quanto autonomista ribadisco, come già affermato in altre occasioni, l'auspicio di un ritorno per le prossime programmazioni, a partire dal 2027 al 2032, a un contatto diretto tra la Commissione europea e le Regioni, senza il passaggio attraverso gli uffici nazionali.
Venendo alla questione dei ritardi dei pagamenti, gli uffici mi confermano che allo stato attuale sono stati erogati 3,5 milioni di euro a fronte di 15 milioni di euro complessivamente richiesti, di cui due terzi di quanto erogato riguardano l'indennità compensativa SRB01 e il restante terzo il benessere animale SRA30.
Le principali cause dei ritardi nei pagamenti di alcuni tra gli interventi sono ascrivibili a due tipologie di criticità. In primo luogo le difficoltà oggettive di natura tecnico informatica dovute principalmente al fatto che la campagna 2024 ha visto la prima attuazione degli interventi agroambiente del CSR 2023/2027, scontando così i ritardi di AGEA nell'elaborazione degli algoritmi che permettono la gestione delle domande e l'erogazione degli aiuti.
L'assenza di detti algoritmi è una problematica che interessa principalmente gli interventi SRA08 "Agroambiente, prati permanenti e pascoli", e SRA29 "Agricoltura biologica" che, nel contempo, valgono circa 7 milioni di euro.
In secondo luogo non si esclude la possibilità di eventuali incomprensioni nella compilazione della domanda unificata.
Più trasversalmente, gran parte dei pagamenti sono inoltre bloccati essenzialmente per due problematiche:
la difficoltà nella lettura delle nuove carte dei suoli per la Valle d'Aosta, che risulta non coerente con la lettura reale del nostro territorio, a causa dell'utilizzo d'innovativi strumenti di osservazione ancora in via di taratura:
le incongruenze del sistema dei voli, il cosiddetto refresh, ossia la fotografia dall'alto delle nostre superfici pascolabili, effettuata in stagioni non consone con la gestione dei prati e dei pascoli e la cui fotointerpretazione è affidata all'intelligenza artificiale e non più a esperti fotointerpreti con esperienza.
In conseguenza delle ultime due sopra descritte problematiche, in fase di autorizzazione automatizzata delle domande di pagamento, AGEA ha rigettato molte istanze di riesame presentate dai CA, determinando il blocco di circa 2 milioni di euro.
In risposta al secondo quesito, l'ufficio competente riferisce quanto segue: per quanto riguarda gli aiuti alla monticazione dei capi bovini negli alpeggi nell'anno 2024, a fronte della complessità dell'istruttoria che prevede la verifica della movimentazione di più di 12 mila capi bovini distribuiti su circa 200 codici di pascolo, a oggi sono stati liquidati aiuti al 97% delle aziende beneficiarie, pari a 550 aziende, di cui ben 430 erano già state liquidate a fine dicembre 2024 e le restanti entro la fine del gennaio 2025.
Per le aziende attualmente in sospeso, pari a numero 13, si sono resi necessarie ulteriori approfondimenti istruttori.
Per quanto concerne gli aiuti per l'organizzazione delle manifestazioni zootecniche dell'anno 2024, l'AREV, che opera per conto delle piccole e medie imprese e beneficiarie, non ha ancora presentato il rendiconto finale per l'anno in esame il cui termine di scadenza è a fine febbraio di quest'anno.
In risposta al terzo quesito, gli uffici dell'Assessorato agricoltura e di AREA Valle d'Aosta sono quotidianamente impegnati nell'interlocuzione con i servizi tecnici di AGEA, al fine di assicurare la risoluzione piena e tempestiva delle criticità e problematiche precedentemente descritte. In particolare, nelle ultime settimane si sono svolte tre sessioni tecniche che hanno permesso da una parte di apprendere le complessità legate alla nuova Carta dei suoli e dall'altra di acquisire e condividere dati ed elaborazioni utili a un confronto, che è già iniziato e proseguirà nei prossimi mesi, anche al fine di stabilizzare un'osservazione per quanto possibile il più aderente alla nostra realtà.
Inoltre sono state avanzate e poi sollecitate ad AGEA le seguenti richieste:
- analizzare in istruttoria per tutte le domande il controllo sull'antimafia che sta bloccando alcune delle procedure, in modo da fornire un elenco aggiornato delle richieste liquidabili;
- caricare gli esiti dell'aggiornamento della carta dell'uso dei suoli per l'indennità zone montane SRB01 e per le misure 10 e 11 del PSR;
- aprire il servizio d'istruttoria manuale per l'indennità Natura 2000, la misura SRC01;
- completare gli algoritmi degli interventi per le misure dell'agroambiente, prati e pascoli SRA08, e il biologico SRA29.
Per quanto attiene alla riferita questione relativa al sistema dei voli, in data 8 gennaio 2025 mi sono recato personalmente a Roma per richiederne la riorganizzazione, ricevendo rassicurazione che la questione è attenzionata dagli uffici di AGEA e che presumibilmente troverà una sua definizione nel 2026.
In chiusura voglio rimarcare come - in attesa di vedere risolti problemi, non dipendenti direttamente dall'Assessorato, causa dei presenti ritardi nei pagamenti delle misure relative alla PAC - gli uffici competenti, e io stesso in prima persona, si sono attivati con diversi incontri d'interlocuzione, al fine di sbloccare la situazione alla campagna AGEA 2019, ferma ormai da diverso tempo.
Anche su questo dossier sono in essere delle interlocuzioni per poter sbloccare un problema informatico, ma, essendoci delle risorse regionali, ci auspichiamo una rapida risoluzione.
Presidente - Consigliere Planaz per la replica, ne ha facoltà.
Planaz (RV) - Noi siamo fiduciosi dell'operato sia dell'Assessorato che dei tecnici di AREA per andare alla risoluzione di queste problematiche che, da come ha illustrato, non è che siano poche.
Mi preoccupa quello che ha detto nell'ultima sua discussione finale che la definizione di queste problematiche verrà risolta nel 2026. Questa cosa...
(intervento fuori microfono dell'assessore Carrel)
...con i voli, ho capito, però poi avremo modo magari di approfondire meglio questa problematica con i voli. Il problema è per l'annata 2024: io non so se sia possibile o no, ma tener conto magari delle foto aeree degli anni precedenti, non sarà possibile, però se abbiamo una realtà, abbiamo anche fotografie nostre come degli uffici dell'Assessorato dove sicuramente si andrà a dimostrare tutta una serie di prove e andremo a risolvere queste problematiche io spero al più presto, perché da come anche lei ha illustrato nella sua risposta, su 15 milioni, 3 milioni e mezzo sono tanti, però non sono già da come si aspettavano le aziende agricole e dalla circolare di AGEA che si parlava di un 70-80% a fronte delle diversità delle misure da una all'altra.
Siamo fiduciosi del lavoro, io spero di avere poi buone notizie al riguardo su questa problematica perché oggi queste risorse sono molto importanti per tutta una serie di problematiche che ho elencato prima e per far fronte anche alle aziende di tutta una serie di difficoltà che hanno nella gestione delle aziende e che purtroppo, anche secondo il nostro avviso, sono degli aiuti che non dovrebbero essere messi in contabilità delle azienda agricole ma - se andiamo vedere le nostre aziende agricole, i nostri territori e il lavoro che c'è dietro per mantenere tutto il territorio, anche a seguito dell'iniziativa che ha presentato il collega Brunod - c'è tutta una tipologia di prodotti tradizionali molto di valore, ma che hanno un costo di produzione elevato, e, se andiamo ad analizzare le fasi di mercato oggi dovute un po' alla crisi di tutti i settori, forse i prodotti che oggi risentono di più sul mercato sono quelli che hanno un prezzo un poco più elevato per la valorizzazione degli stessi, soprattutto nelle DOP, perché anche il consumatore, se si affaccia al bancone della spesa, logicamente deve tener conto di tutti gli aumenti che ci sono stati, ma che questi aumenti non sono stati solo sul prodotto finale ma per tutta una serie di circostanze che negli anni hanno portato anche all'aumento dei costi di produzione che oggi queste molte volte non riescono a coprire tutte le spese di un'azienda agricola di montagna, sia per il settore vitivinicolo sia per tutte le altre piccole attività, perché sono aziende che hanno un'importanza rilevante per il territorio ma che non sempre si associa alla capacità di riuscire a mantenere dei risultati economici importanti per giustificare tutte le spese e mantenere un'alta qualità del prodotto.