Oggetto del Consiglio n. 4400 del 12 febbraio 2025 - Resoconto
OGGETTO N. 4400/XVI - Interrogazioni: "Stato dell'arte dei lavori di manutenzione e tempi di riapertura del forno crematorio di Aosta" e "Tempistiche per la conclusione dei lavori di manutenzione del forno crematorio".
Bertin (Presidente) - I punti n. 18 e 19 sono affrontati congiuntamente. Risponde l'assessore Sapinet.
Sapinet (UV) - Le iniziative dei colleghi ci permettono di parlare nuovamente di questa tematica, il forno crematorio, che ricordo è in capo all'Amministrazione comunale di Aosta, con gestione dell'Azienda dei pubblici servizi, un servizio erogato a tutta la comunità valdostana, che è normato mediante apposita convenzione tra appunto il Comune di Aosta e gli altri Enti locali. Come Amministrazione regionale, ad oggi riportiamo quanto ci comunica il Comune di Aosta che ovviamente cerchiamo e continuiamo a supportare e monitorare al fine di contenere i tempi del disservizio.
Venendo alle risposte, il primo quesito dell'iniziativa n. 18 della collega Guichardaz ci chiede lo stato dell'arte rispetto alla manutenzione del forno crematorio, in particolare "se vi sono state prove o nuove analisi da parte di ARPA e del Corpo forestale valdostano". Come anticipato, sono tuttora in corso i lavori di manutenzione e le verifiche all'impianto da parte della società APS S.p.A. e dei tecnici incaricati, quindi ARPA Valle d'Aosta e il Corpo forestale della Valle d'Aosta stante che le attività di ripristino, che non sono ancora concluse, non hanno eseguito recentemente misure al punto di emissione. A quanto comunicato dall'Amministrazione comunale, le attività in capo ad APS dovrebbero protrarsi sino alla terza settimana del mese di febbraio, salvo complicazioni. In questo momento quindi è terminata la fase delle manutenzioni, sono ora in corso le tarature, le regolazioni, le verifiche di sonde e apparati. Al termine di questa fase sarà trasmessa agli enti competenti apposita relazione tecnica riportante le attività svolte e le eventuali criticità riscontrate e, non appena disponibili, verranno formalmente inviati gli esiti delle misurazioni in autocontrollo. Alla ripresa dell'attività della struttura riprenderanno poi i controlli periodici previsti dalla normativa.
Secondo quesito, sempre della collega Guichardaz: "i tempi della riapertura del forno crematorio"; primo quesito del collega Marquis: "quando termineranno i lavori di manutenzione del forno crematorio e sarà nuovamente messo in funzione": come anticipato, al momento sono tuttora in corso i lavori di manutenzione e le verifiche dell'impianto da parte della società APS e dei tecnici da essa incaricata. A quanto noto, l'APS prevede appunto che tali attività si protrarranno fino alla terza settimana del mese di febbraio con le prove sopra descritte. Solo in seguito all'esito positivo degli autocontrolli e delle prove sopra descritte sarà possibile avere una data, che, tuttavia, dovrebbe essere pochi giorni successivi all'espletamento di quanto descritto.
Il terzo quesito della collega ci chiede "le azioni messe in campo dall'Amministrazione per coordinare la riorganizzazione dei servizi mortuari e rispondere a questo disservizio" e nel secondo quesito del collega Marquis, qualora la ripresa del servizio crematorio presso il cimitero di Aosta non avvenga a stretto giro, si chiede se nel frattempo la Regione abbia avviato un'interlocuzione con il Comune di Aosta, al fine di valutare, per ridurre i tempi per la cremazione, di procedere in funzione di singole richieste. La gestione dei servizi cimiteriali rientra nelle competenze dell'Assessorato delle opere pubbliche, territorio e ambiente, come abbiamo già detto, esclusivamente per quanto riguarda i controlli sulle emissioni di cui abbiamo già relazionato. Di fatto il nostro coinvolgimento è limitato all'aspetto dei controlli portati avanti da ARPA. L'Amministrazione comunale, che è stata interrogata e con la quale ci siamo confrontati, confida di riprendere a breve, come illustrato sopra, le attività del tempio crematorio. Come già illustrato nell'iniziativa di dicembre, il servizio viene ora effettuato cercando sinergie con le strutture del vicino Piemonte, peraltro tutte dimensionate in modo tale da non riuscire a sopperire le esigenze di altri territori in modo ottimale, neppure qualora si procedesse a singoli feretri, quindi un invio cumulativo o singolo di fatto non cambierebbe i tempi, tempi che ci vengono garantiti comunque e vengono garantiti alle famiglie sono di circa 5-6 giorni. Tale soluzione ha permesso alle famiglie di non subire un rincaro degli importi dovuti per il servizio appunto di coordinare l'attività dei forni crematori che hanno dato la disponibilità, sono più di uno. Come ricordato, la competenza dell'Assessorato è relativa esclusivamente ai controlli delle emissioni, abbiamo già affrontato questo tema nell'iniziativa di dicembre, quindi io colgo l'occasione e ringrazio i colleghi dell'iniziativa e della disponibilità, i tecnici ARPA e i funzionari del Dipartimento per la disponibilità data all'APS per la risoluzione del problema e i Consiglieri proponenti. Abbiamo potuto in questi giorni sollecitare la soluzione di una tematica, che certo non afferisce l'urgenza ma sicuramente che coinvolge le famiglie nel profondo dei loro affetti.
Presidente - Ha chiesto la parola la consigliera Erika Guichardaz, ne ha facoltà.
Guichardaz E. (PCP) - Assessore, io già l'altra volta mi ero stupita che avesse risposto lei, anche se era più legato alla questione delle analisi svolte da ARPA e Corpo forestale, ma la Regione non ha solo competenza rispetto alla questione delle analisi, la Regione ha anche una competenza sanitaria sulla Polizia mortuaria e, in particolare, sul coordinamento della riorganizzazione dei servizi mortuari, in più sappiamo benissimo che nei trasferimenti che noi facciamo dal bilancio regionale ci sono proprio i trasferimenti legati a questo servizio, che, come diceva lei, è posto sotto il Comune di Aosta, ma è un servizio che riguarda tutto il territorio regionale e soprattutto con un aumento notevole rispetto a quando era stato pensato. Il forno crematorio era stato pensato in un momento in cui molto probabilmente la cremazione non avveniva come avviene attualmente, basta andare una qualsiasi giornata e si vedrà che arrivano in continuazione feretri per essere cremati. Con quest'iniziativa, a parte il fatto che oltre quattro mesi per questo tipo di risoluzione di problema sono tantissimi, ma l'altra cosa che volevo porre è... chissà che non stiamo meditando qualcosa per evitare che una cosa di questo tipo accada ancora in tempi diversi, perché oggi è la questione di un fumo, domani potrebbe essere qualcos'altro e, come ha giustamente detto, addirittura il forno di Biella che subito accoglieva i nostri feretri ha dovuto dire basta perché erano troppi e adesso addirittura andiamo a Cuneo, fra un po' da Cuneo andremo in Liguria.
Oltretutto mi permetta anche la presa in giro che ho sentito in Comune di Aosta, dove viene detto: "Addirittura le famiglie risparmiano, perché a Biella si pagava 638 euro, adesso a Cuneo ne pagano 634 euro mentre in Valle d'Aosta costa 728 euro". Allora facciamo anche una riflessione su questo, molto probabilmente vediamo di abbassare i prezzi se i prezzi delle altre Regioni sono quelli e poi, certo, non viene contata tutta la spesa di trasporto che è in capo al Comune di Aosta ma che poi sarà in capo a noi perché sarà oggetto di un ulteriore trasferimento perché per forza dovrà andare in questo senso e capiremo anche di quant'è l'entità di quel trasferimento, perché sono botte di 100-120 euro a feretro. Capiremo poi alla fine dei mesi di manutenzione quanto ci è costato, oltre al disservizio per le famiglie, anche il servizio di trasporto.
Presidente - La parola al consigliere Marquis per la replica.
Marquis (FI) - Ho ascoltato con attenzione la risposta alle domande e, a integrazione di quello che già ha evidenziato la collega Guichardaz, riteniamo anche noi che la questione è comunque di competenza anche sotto il profilo sanitario e del regolamento di Polizia mortuaria generale della Regione. A questo riguardo, rispetto a quello che lei ha dato evidenza, che a Biella parrebbe che non ci sia la possibilità di accogliere le nostre richieste, le posso confermare - e me l'hanno appena confermato adesso per telefono - che un'agenzia di pompe funebri va giù domani a Biella e possono fare servizio di cremazione. Qui forse c'è un problema di costi probabilmente, che è una cosa diversa, perché le agenzie singole di pompe funebri vanno giù a Biella e in due giorni gli restituiscono le ceneri; qui non si capisce come mai si arriva anche a 10-15 giorni, perché i tempi che lei ha dato sono quelli medi, perché pare che ci sia un discorso cumulativo che aspettano anche di avere qualche feretro da mettere insieme per non fare il singolo viaggio, ma, al di là di questo, probabilmente la questione è in termini economici che non si trovano risposte dal Piemonte, perché le garantisco che le agenzie della Bassa Valle vanno direttamente a Biella e il servizio viene puntualmente fatto. Pertanto, tenuto conto che questo è un argomento delicato, che tocca la sfera della vita delle persone in momenti anche di difficoltà, bisogna cercare nel frattempo di minimizzare i termini temporali affinché possano essere restituite le ceneri, anche perché la cremazione è una pratica che si sta diffondendo sempre di più anche in Valle d'Aosta, quindi crea sempre una certa difficoltà per le famiglie dover aspettare in questi momenti di una decina di giorni il ritorno delle ceneri dei propri cari. Speriamo quindi che venga risolto il problema al più presto.