Oggetto del Consiglio n. 4396 del 12 febbraio 2025 - Resoconto
OGGETTO N. 4396/XVI - Interrogazione: "Notizie in merito alle osservazioni pervenute da soggetti terzi sull'aggiornamento del piano regionale dei trasporti".
Bertin (Presidente) - Punto n. 14. Risponde l'assessore Bertschy.
Bertschy (UV) - La consigliera Minelli chiede l'elenco completo e dettagliato dei soggetti terzi che hanno presentato osservazioni sull'aggiornamento 2024 del PRT. Il piano è attualmente oggetto di procedura di VAS, a seguito della fase di evidenza pubblica sono pervenute circa 30 osservazioni e richieste di integrazione da parte di strutture regionali, amministrazioni comunali, associazioni e privati. Il suddetto procedimento risulta attualmente ancora in corso, tali osservazioni saranno rese pubbliche al termine del procedimento amministrativo in essere in quanto saranno riportate integralmente in allegato al provvedimento dirigenziale conclusivo.
"Complessivamente quante sono le osservazioni pervenute sommando le osservazioni singole con quelle plurime": attualmente ci sono undici osservazioni da parte di soggetti competenti consultati, nello scorso piano erano nove mi pare, quindi sono quelli ai quali è stata inviata ufficialmente la lettera di richiesta di osservazioni e diciannove osservazioni da parte di soggetti terzi composte da associazioni, comitati, gruppi politici e singoli cittadini. Se vuole l'elenco delle osservazioni plurime, ci va un lavoro molto più dettagliato e le strutture ci stanno lavorando.
Punto 3: "quali sono i temi più frequenti su cui insistono le varie osservazioni". Seppur oggetto di procedimento, alcune sono state direi rese pubbliche, ci sono osservazioni che riguardano il Tunnel del Monte Bianco, che riguardano la galleria del Drinc, le questioni legate ai collegamenti funiviari, tariffe autostradali. Quelle sono quelle un po' più riconosciute ma, ripeto, l'esame poi delle osservazioni è in corso, sia a livello tecnico, che nei prossimi giorni inizierà anche un lavoro più di approfondimento da parte di tutte le strutture. Al momento il lavoro è stato fatto di composizione e osservazione da parte delle strutture dell'ambiente. In generale, quello che si evidenzia è che il piano sta raccogliendo l'interesse che doveva raccogliere, anche perché da allora, da quello che lei cita in premessa, sono cambiate notevoli condizioni, oltre che essere cambiata la maggioranza, sono nati nuovi gruppi in Consiglio regionale. Il piano regionale evidenzia una strategia che evidentemente prende in esame impegni che questa maggioranza si sente di affrontare in termini di visione per il futuro, soprattutto prende in esame problematiche che sono storiche e che hanno necessità di trovare una soluzione perché da tempo si parla di problemi che devono trovare appunto una visione e una soluzione. Io, da quello che ho potuto leggere e ascoltare in questa prima fase, non posso che ringraziare tutti, l'obiettivo di un piano così importante, come di tutti i piani, è quello di creare un confronto politico che deve avvenire sui temi ed è su questo che ci esprimeremo nel corso dei novanta giorni per portare poi all'attenzione del Consiglio regionale una proposta da discutere e da votare. Obiettivamente quello che risulta indispensabile come sempre in politica è prendere delle decisioni e assumere anche, in maniera chiara e concreta, degli impegni. Da un lato abbiamo osservazioni che abbiamo potuto leggere che chiedono di limitare gli interventi, dall'altro ce ne sono altre che chiedono di aumentarli. Come sempre, da parte di chi osserva, su un documento che è stato proposto, c'è la possibilità di guardare questo documento con l'analisi critica che giustamente deve essere fatta, dall'altra parte c'è la responsabilità invece di chi deve affrontare la programmazione e la progettualità dei prossimi dieci anni e di mettere in evidenza delle idee e dei progetti. Quello che faremo appunto è cercare di portare al Consiglio regionale un documento conclusivo che tenga in considerazione tutti questi aspetti e che permetta ai gruppi politici di affrontare in via definitiva questa programmazione, sapendo bene che sarà anche importante esprimersi su progetti che poi, di qui a qualche mese, ci ritroveremo probabilmente nei nostri programmi elettorali da presentare ai cittadini. Gli impegni che si prenderanno con questo piano guideranno anche un po' il lavoro delle coalizioni, dei partiti, dei movimenti che affronteranno le elezioni, perché c'è un elemento che non bisogna mai dimenticare: che poi, per votare un piano, come per una legge, ci va una maggioranza.
Presidente - Ha chiesto la parola la consigliera Minelli, ne ha facoltà.
Minelli (PCP) - Grazie Assessore per la risposta. Se ho capito bene: la mia domanda era sulle osservazioni di soggetti terzi e sulle trenta che sono pervenute, diciannove - se ho capito bene il dato che mi ha riferito - sono di soggetti terzi e poi ci sono le osservazioni delle strutture, come è sempre previsto. Ricordo che nel corso del 2022 c'era già stata una procedura di VAS relativa al piano regionale dei trasporti che però poi non aveva portato a una conclusione dell'iter e nel provvedimento dirigenziale n. 4663 del 12 agosto 2022, con il parere di VAS, c'è scritto: "Durante il periodo di evidenza pubblica, ai fini del procedimento di VAS, non sono pervenute osservazioni da parte di soggetti terzi". Ritengo che sia un fatto abbastanza significativo che nell'estate del 2022 non ci sia stata nessuna osservazione e nel gennaio del 2025 sono pervenute 19 osservazioni da parte di soggetti terzi, oltre a quelle che ci saranno state ovviamente anche nella versione precedente.
La mia seconda domanda era relativa alle osservazioni singole e plurime, lei mi dice che non sono ancora state tutte sezionate perché i tempi sono ridotti, la scadenza era il 31 di gennaio, però, a due settimane di distanza dai termini, almeno un totale senza entrare nel merito - e capisco la risposta alla terza domande - delle osservazioni plurime pensavo di conoscerlo. La domanda però che bisogna porsi, a mio avviso, è questa - ed è una domanda che bisogna porre ovviamente al Governo, al Consiglio e all'opinione pubblica -: qual è il motivo di questa differenza, 2022 zero osservazioni, 2025 decine di osservazioni? Che cosa è cambiato in due anni e mezzo? Quello che è cambiato sono i contenuti che sono stati sottoposti a VAS e lei anche ha fatto un elenco di alcune questioni. È vero che ci sono state delle conferenze stampa, ci sono stati dei comunicati e sappiamo che queste osservazioni hanno una certa natura. Il piano regionale dei trasporti che era stato mandato in VAS nel 2022 era quello del febbraio 2021 che avevo predisposto e cercato di portare all'attenzione della Giunta e poi successivamente del Consiglio quando ero Assessore e aveva un certo tipo di impostazione. Quello del 2024 è, giustamente, una cosa molto diversa, perché sono stati inseriti sei interventi e progetti che non c'erano in quello precedente, che stravolgono il precedente piano: il raddoppio del Tunnel del Monte Bianco, lo smantellamento della ferrovia Aosta/Pré-Saint-Didier, nuova galleria autostradale tra Hône e Donnas, collegamento funiviario di Cime Bianche, di Pila-Cogne, abbandono definitivo della galleria del Drinc, collegamento viario attraverso il Colle della Ranzola, per dirne alcuni, quindi c'è stato uno snaturamento di quella versione originaria del PRT e c'è stato un forzato inserimento di progetti che non hanno nulla a che vedere con l'organizzazione del sistema del trasporto pubblico, proprio, per esempio, come i collegamenti intervallivi stradali o funiviari, che, con il trasporto pubblico, hanno veramente poco a che vedere. Questo snaturamento del piano ha portato a delle critiche, numerose e puntuali, che sono arrivate, e poi ci saranno anche degli apprezzamenti, li vedremo, perché ha detto che sarà tutto reso pubblico, come è normale, quindi vedremo che cosa emergerà dall'istruttoria della VAS. Poi l'appuntamento sarà in Consiglio, credo ormai quasi, perché ci siamo, alla vigilia delle elezioni, a ben 28 anni di distanza dalla legge regionale che prevedeva il piano regionale dei trasporti... e questa è l'ennesima conferma di un'incapacità programmatoria che è in particolare in capo all'Union Valdôtaine, che in questi 28 anni ha praticamente quasi sempre dominato la scena politica e che quindi si deve assumere la responsabilità di ritardi e ora anche di interventi discutibilissimi che avranno conseguenze negative sul territorio valdostano e che vedremo chi voterà, perché, oltre all'Union Valdôtaine che compone la parte dominante della maggioranza, ci saranno poi anche altri che dovranno votare questo PRT.