Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 4390 del 12 febbraio 2025 - Resoconto

OGGETTO N. 4390/XVI - Interrogazione: "Tempistiche per l'intitolazione del campo sportivo polivalente di Reg. Tzambarlet a Giorgio Carlo Dal Monte".

Bertin (Presidente) - Punto n. 7. Per la risposta, la parola al Presidente della Regione.

Testolin (UV) - Il Consigliere chiede a che punto sia l'iter per l'intitolazione dello stadio a Giorgio Carlo Dal Monte. La richiesta del Comune di Aosta in merito all'intitolazione del campo sportivo polivalente di Regione Tzambarlet a Giorgio Carlo Dal Monte, pervenuta all'Amministrazione regionale insieme a diverse altre richieste di intitolazione di immobili e aree di circolazione comunale, ha terminato l'iter istruttorio. C'è stato un prolungamento d'istruttoria perché il nome riportato dalla deliberazione comunale non era corretto, ma, risolto questo problema, la Commissione regionale per la toponomastica locale, il 22 gennaio scorso, ha potuto esprimere il parere positivo, previsto dalla legge 61/1976, e la struttura degli Enti locali della Presidenza della Regione ha quindi predisposto il decreto presidenziale per la denominazione del campo sportivo che ho sottoscritto lunedì scorso 10 febbraio 2025.

Presidente - Per la replica, la parola al consigliere Manfrin.

Manfrin (LEGA VDA) - Grazie ovviamente per la notizia positiva. Devo dirle - e la ringrazio anche per la sincerità con cui ha risposto - che rimango abbastanza basito del fatto che il Consiglio comunale di Aosta si sia riunito e abbia deliberato, sbagliando il nome della persona a cui doveva intitolare lo stadio, però questo la dice lunga sulla capacità amministrativa dell'Amministrazione nel capoluogo, ma questo l'abbiamo già detto più volte in quest'aula - e non soltanto in quest'aula -, però siamo felici che finalmente il procedimento sia arrivato a conclusione. Siamo felici perché la figura di Giorgio Carlo Dal Monte è purtroppo stata un po' dimenticata, ma è universalmente riconosciuta come la prima stella calcistica della Valle d'Aosta, un calciatore nato e cresciuto in Valle d'Aosta, che, purtroppo, ha sempre un po' faticato nel panorama nazionale essere considerato come una fucina di talenti, ma Dal Monte ha dimostrato che il talento non conosce confini. La sua carriera è stata costellata di successi che hanno superato anche le sue aspettative iniziali portandolo alla ribalta del calcio nazionale.

Vorrei anche ricordare alcuni highlight della sua carriera che ritengo assolutamente meritevoli di attenzione. Dal Monte esordisce nel 1952 in serie B con la maglia del Genoa dopo aver vestito i panni e le maglie dell'Aosta. Da quel momento la sua carriera prende il volo, era un attaccante con un'abilità innata e una grande determinazione, che quindi attira un po' l'attenzione di tifosi e addetti ai lavori, e le sue prestazioni non soltanto contribuiscono alla vittoria del campionato di serie B da parte del Genoa, ma addirittura si guadagna un posto in serie A. Rimane al centro dell'attacco del Genoa per due stagioni sempre in serie A, realizza 17 reti e nel 1955 passa addirittura al Milan, che si era appena laureato campione d'Italia, quindi una presenza di tutto rispetto. Disputa una stagione con i rossoneri, con 11 reti segnate in 21 incontri di campionato, con la vittoria della Coppa Latina ed è protagonista assoluto della Coppa dei Campioni che era appena nata, dove segna 3 gol su 5 incontri disputati, quindi una media sicuramente importante, tra cui una doppietta al dischetto della semifinale di ritorno contro il Real Madrid a San Siro, quindi direi uno sportivo di assoluto rilievo. Si guadagna quindi a pieno titolo un posto non soltanto fra i calciatori di successo, ma anche fra i simboli dell'orgoglio della Valle d'Aosta e il modo di intitolare questo stadio, questo spazio a Giorgio Carlo Dal Monte è sicuramente un modo per ricordarlo in maniera degna e sicuramente anche in maniera da fungere da esempio per i calciatori locali.

Come già detto, siamo assolutamente soddisfatti della notizia dell'avvenuta firma del decreto e quindi attendiamo poi la sua finalizzazione per poter finalmente dare uno spazio e ricordare una figura così importante per lo sport valdostano.