Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 4388 del 12 febbraio 2025 - Resoconto

OGGETTO N. 4388/XVI - Interrogazioni a risposta immediata: "Tempistiche previste per l'esame del progetto per la realizzazione dell'Ospedale di comunità di Verrès" e "Tempistiche di condivisione dello studio di pre-fattibilità dell'Ospedale di comunità da realizzare a Verrès".

Bertin (Presidente) - I punti 6.02 e 6.03 sono affrontati congiuntamente. Ha chiesto la parola il consigliere Manfrin, ne ha facoltà.

Manfrin (LEGA VDA) - Abbiamo partecipato all'incontro che si è tenuto per questa presentazione e abbiamo potuto prendere atto che durante questa presentazione sono state dette una serie di cose, anche con dovizia di particolari, circa questo Ospedale.

Verrès avrà il suo Ospedale di comunità, la nuova struttura sorgerà sull'ex Cinema Ideal, sarà finanziata con 15 milioni di euro per avvicinare i pazienti al proprio territorio e alleggerirla presso il nostro Ospedale regionale. L'Ospedale sarà quindi destinato a pazienti con patologie croniche o in fase di recupero post ospedaliero, permettendo loro di ricevere assistenza senza dover affrontare lunghi spostamenti. Il nuovo edificio, di circa 2.500 metri quadri su due piani, con un piano interrato, destinato ai servizi... una serie di particolari e poi però ci cade l'occhio sul comunicato che è stato poi consegnato alle persone, dove di tutti questi dati in realtà si legge che questo è uno studio, neanche di fattibilità, ma di prefattibilità, quindi si danno delle assolute certezze e dei dati futuri su cui, in realtà, ancora certezze non ci sono.

È chiaro che, leggendo questo dato, una curiosità viene. Noi abbiamo, come lei ricorderà, sempre evidenziato come Lega la necessità di una struttura di primo soccorso a servizio della Bassa Valle, che è una zona molto importante, che si estende per 802 chilometri quadrati e ha 23.500 abitanti in quella zona, che si sono dovuti rivolgere purtroppo più volte all'Ospedale di Ivrea e non al Parini, quindi riteniamo sempre che quella sia una priorità: quella di dotare un punto di primo soccorso quella zona della valle, su una cosa ovviamente che su voi non ci avete mai dato ragione e quindi non avete mai voluto andare in quella direzione, ma, a vedere tutte queste certezze che sono state date, a questo punto noi la interroghiamo per chiederle quali siano le tempistiche previste per avere l'esame di questo progetto e capire quali effettivamente saranno le caratteristiche di questa struttura.

Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Restano, ne ha facoltà.

Restano (RV) - Anche noi abbiamo partecipato alla serata di illustrazione dello studio di prefattibilità dell'Ospedale di comunità di Verrès e siamo sinceramente un po' preoccupati dalle affermazioni che abbiamo avuto modo di ascoltare, ma soprattutto dalle contraddizioni tra i vari intervenuti. Vorrei evidenziare che il presidente Testolin ha parlato di un contesto adatto a cure per lunghi periodi che garantiranno la possibilità di seguire, con più attenzione e professionalità, le fasi conclusive della terapia per il rientro a casa. Successivamente l'Assessore intervenendo ha evidenziato come la sanità valdostana è complessa, molto più complessa di altre, per le peculiarità del nostro territorio per più del 91% sopra i 1000 metri e ha evidenziato che, se avessimo applicato i progetti nazionali in modo ottuso, avremmo fatto un danno.

Prendendo la parola, il Direttore dell'Azienda ha detto che mancano i medici e gli infermieri. I gettonisti per noi sono una sconfitta, perché non li possiamo controllare e non possiamo controllarne la qualità, allora delle due cose l'una: o l'alta qualità profetizzata dal Presidente o queste criticità evidenziate dal Direttore generale. Anche noi, visto che bisogna adattare la sanità valdostana o il piano alla peculiarità della sanità valdostana, vogliamo ricordare che da sempre abbiamo parlato di un punto di primo soccorso in Bassa Valle, che non è un Pronto Soccorso, purtroppo, durante la serata, è stato detto chiaramente che non c'è spazio per un Pronto Soccorso, ma noi chiediamo una cosa diversa. Chiediamo inoltre di venire in Commissione a illustrarci il progetto.

Presidente - La parola all'assessore Marzi che risponde a entrambe le iniziative.

Marzi (SA) - Come abbiamo anticipato nel corso dell'incontro con la cittadinanza a Verrès e come già deliberato dalla V Commissione, stiamo organizzando con il Politecnico di Milano l'audizione in Commissione dello studio di prefattibilità e dell'analisi di contesto nelle prossime settimane. Speriamo ciò accada già nei primi giorni del mese di marzo, quindi, come richiamato, ho parlato di studio di prefattibilità e di analisi di contesto, che è quello che poi il Politecnico di Milano ha rappresentato a Verrès. Abbiamo ritenuto appunto importante e opportuno rappresentare alla popolazione quali saranno realmente le funzioni di questa futura opera che si insedierà nel contesto del comune di Verrès e a servizio del territorio della Bassa Valle. L'incontro è risultato utile per evitare che l'Ospedale di comunità possa essere associato nell'immaginario collettivo al classico ospedale nel senso letterale del termine, mentre di fatto si tratta di una struttura sanitaria territoriale intermedia extra ospedaliera, argomento questo, tra l'altro, già trattato in quest'aula. L'Ospedale di comunità sarà quindi al servizio degli assistiti con patologie croniche in dimissione ospedaliera che necessitano ancora di un periodo di assistenza primaria del rientro al domicilio in struttura residenziale, oppure ai pazienti che possono quindi ricevere un'importante assistenza temporanea sul territorio in cui risiedono vicino ai propri familiari, evitando di andare al Parini. Mai quindi si è parlato di un punto di soccorso ed era giusto ribadirlo.

Nella sua autonomia funzionale questo presidio sanitario opera quindi in forte integrazione con gli altri servizi sanitari, quali la rete delle cure primarie, i servizi di assistenza specialistica ambulatoriale, le cure domiciliari e i servizi di emergenza e urgenza territoriale, tutti questi sono istituti della medicina territoriale per cronici e non degli Ospedali per acuti come il Parini. Con la copertura finanziaria da 15 milioni di euro data all'opera con la legge del 7 giugno 2024, si è potuto dare concretezza all'Ospedale di comunità di Verrès. È stato quindi stipulato il 5 dicembre 2024 l'accordo di programmazione tra Regione, Comune di Verrès e Azienda USL. Il Comune di Verrès è in questo momento in procinto di avviare la procedura di variante non sostanziale al proprio piano regolatore ai sensi dell'articolo 16 della 11/1998 per adeguarne quindi la destinazione all'uso. Il Comune stesso ipotizza che le procedure per l'approvazione della variante, comprendenti le concertazioni con le strutture regionali competenti, comporteranno circa cinque-sei mesi di tempo. Successivamente dovrà essere stipulata l'intesa tra Regione e il Comune di Verrès che adeguerà quindi i contenuti della variante allo strumento urbanistico comunale. Raggiunta l'intesa, la società partecipata SIV, come previsto dal DEFR, procederà con gli atti necessari prima alla predisposizione delle fasi progettuali e poi alla costruzione dell'opera. Per illustrarle quindi lo stato dell'arte attuale in Commissione, questo sarà possibile a breve in V Commissione, rispondendo al collega Restano, mentre invece per le fasi progettuali queste dovranno essere prima prodotte e naturalmente avranno tempi più lunghi.

Credo che questa parte della fase progettuale, che di fatto non è ancora partita, come, tra l'altro, abbiamo anche ribadito durante la serata di incontro con la popolazione a Verrès, ci sarà nella fine dell'anno oppure l'anno prossimo. Ma sono assolutamente certo che, siccome la V Commissione continuerà a esistere e noi continueremo a esistere in forme, colori e partiti diversi, ci sarà sicuramente qualcuno che rappresenterà in V Commissione quella che sarà la progettazione dell'Ospedale di comunità di Verrès. Questo Consiglio, stanziando l'opera e dando un punto di riferimento sia al DEFR che al piano della salute e del benessere sociale, ha concretamente portato avanti la sua progettazione.

Presidente - Per la replica, la parola al consigliere Manfrin.

Manfrin (LEGA VDA) - La ringrazio, Assessore, per aver ricordato che il mondo continuerà a esistere anche dopo le elezioni, era importante ribadirlo e saperlo, però quello che volevamo anche evidenziare è che si sono date un po' di informazioni e si sono diffusi un po' di punti di vista e anche di certezze per il futuro che però si danno senza avere poi effettivamente un progetto alla base. Il problema è proprio questo: come fa lei a sapere ancora in una fase di prefattibilità, neanche di fattibilità, che dovrebbe esaminare la fattibilità tecnica ed economica del progetto, a dare e a dire che verrà fuori una struttura esattamente con quelle caratteristiche che potrà erogare esattamente quei servizi? Perché magari il progetto dirà cose diverse. Allora, a fronte di questo, noi ribadiamo la necessità che ovviamente quella zona ha bisogno di un punto di primo soccorso e a fianco i servizi che sono stati elencati, lo abbiamo detto più volte e lo ribadiamo, ma di avere questo tipo di certezze senza il progetto in mano sinceramente... non ce la sentiamo di condividere, nel senso di dire: sì, effettivamente sarà così, vogliamo vedere il progetto.

Presidente - La parola al consigliere Restano per la replica.

Restano (RV) - Il Direttore generale, intervenendo, ha puntato il dito sulla carenza di medici e infermieri. Quella struttura dovrà essere gestita proprio dal personale sanitario, in prevalenza infermieristico. Vi ricordo che anche il J.B. Festaz, Ospedale di comunità già realizzato, vive la carenza di professionisti della sanità. L'Istituto Bruno Leoni, in una recente ricerca, ha evidenziato che vi è la necessità di ampliare i percorsi formativi, cosa che noi abbiamo sollevato in questo Consiglio. Ha evidenziato il fallimento della pianificazione dell'offerta formativa, cosa che noi abbiamo evidenziato in questo Consiglio, invece andiamo avanti nel costruire delle strutture, come spesso accade in Italia, si pensa in più all'investimento anziché andare a indagare sui bisogni effettivi della sanità.

Permettetemi, e termino Presidente, un paragone automobilistico: ci avete rappresentato una macchina da Formula Uno, che ha il progetto del telaio, non ha i meccanici e probabilmente avrà il motore di una Cinquecento. Diamoci da fare.