Oggetto del Consiglio n. 4387 del 12 febbraio 2025 - Resoconto
OGGETTO N. 4387/XVI - Interrogazione a risposta immediata: "Iniziative assunte dall'Azienda USL nei confronti di un medico che ha utilizzato strumentazione su un animale all'interno dell'Ospedale Parini".
Bertin (Presidente) - Punto n. 6.01. Ha chiesto la parola la consigliera Erika Guichardaz, ne ha facoltà.
Guichardaz E. (PCP) - L'episodio riguardante l'uso improprio della strumentazione dell'Ospedale Parini per eseguire una tac e un drenaggio pneumotoracico su un gatto ha suscitato un forte clamore mediatico, sollevando numerose questioni di natura etica, deontologica e amministrativa. Le poche dichiarazioni rilasciate dall'Azienda USL poi solo a seguito di un articolo apparso su "Prima Linea" hanno confermato la conoscenza del caso e l'avvio di un'indagine interna; caso, peraltro, confermato dal diretto interessato, anche se le notizie che si stanno susseguendo rilevano dati e risvolti diversi. L'assessore Marzi ha quindi espresso preoccupazione per l'accaduto e anche gli ordini professionali dei medici e dei veterinari, valdostani e non solo sono intervenuti ponendo l'accento sulla necessità di preservare il ruolo e l'integrità della professione medica, ribadendo che gli animali devono ricevere cure in strutture adeguate, accennando anche a un possibile abuso di professione. È importante che venga posta attenzione anche da parte del Consiglio regionale, un'attenzione essenziale per garantire il rispetto delle regole e della trasparenza nell'utilizzo delle risorse pubbliche, tutelando al contempo la professionalità del personale sanitario e il diritto dei cittadini. In tal senso ci corre l'obbligo ringraziare chi ha fatto la segnalazione onde evitare che questa vicenda possa dare adito a ulteriori comportamenti emulativi, magari proprio per scavalcare anche delle liste d'attesa.
Trattandosi poi del medico responsabile del servizio, quello che chiediamo è di affrontare velocemente e seriamente la questione, quindi chiediamo all'Assessore competente di conoscere nel dettaglio le iniziative assunte dall'Azienda.
Presidente - Per la risposta, la parola all'assessore Marzi.
Marzi (SA) - In merito alla vicenda, come abbiamo già avuto modo di riferire agli organismi di informazione nei giorni passati, desideriamo innanzitutto ribadire la massima fiducia della professionalità e della dedizione di tutti gli operatori sanitari che ogni giorno lavorano con impegno per garantire i migliori servizi possibili alla comunità valdostana. Non si sottovalutano mai le ben note criticità della sanità pubblica sia a livello nazionale sia regionale e per questo siamo impegnati tutti i giorni a fare il meglio possibile, anche sostenendo costantemente il lavoro svolto all'interno delle nostre strutture sanitarie. Questo lavoro, oltre a essere prezioso, è fondamentale e merita il riconoscimento per lo sforzo continuo con cui viene portato avanti anche in situazioni di grande complessità come questa. Allo stesso tempo però è doveroso che venga fatta chiarezza su quanto accaduto, accertando eventuali responsabilità al fine di garantire il rispetto delle regole del corretto utilizzo delle risorse pubbliche. L'Azienda ha già avviato le opportune verifiche e, come previsto, è un organismo terzo a valutare il caso e ad adottare eventuali misure. È importante che episodi come questi non mettano in ombra l'operato quotidiano dei professionisti che lavorano nel mondo della sanità e che rappresentano un punto di riferimento per la comunità. La trasparenza e il rigore nell'applicazione delle procedure vanno di pari passo con il riconoscimento dell'impegno di tutti coloro che ogni giorno garantiscono assistenza e cure ai cittadini. Anche per questo motivo auspichiamo non si approfitti, almeno a livello istituzionale, di questa occasione per eventuali strumentalizzazioni che sarebbero inopportune sia perché la sanità valdostana è un bene primario comune alla nostra comunità da tutelare sempre e comunque, sia perché il buon senso politico deve avere come priorità l'attenzione al lavoro svolto tutti i giorni dai nostri operatori. L'Azienda USL ha quindi trasmesso, nel ruolo a cui è richiamata in qualità di datore di lavoro, la segnalazione alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Aosta, chiedendo l'intervento in ordine a tutti i reati che l'Autorità giudiziaria competente riterrà di ravvisare nei fatti esposti e in quelli che saranno accertati nel corso delle indagini. Contestualmente l'Azienda ha avviato le procedure interne con la segnalazione all'Ufficio provvedimenti disciplinari che si è riunito lo scorso 10 febbraio per avviare l'istruttoria di valutazione che è in corso. Nel caso emergano elementi a supporto delle presunte violazioni, l'ufficio provvederà alla formale contestazione degli addebiti e alla contestuale convocazione dell'interessato per l'audizione in contraddittorio. Concluse le audizioni e l'analisi della documentazione, l'Ufficio provvedimenti disciplinari stabilirà l'eventuale sanzione.
Presidente - Per la replica, la parola alla consigliera Minelli.
Minelli (PCP) - Nel ringraziare a nostra volta tutti gli operatori sanitari che lavorano nella nostra regione e assicurano condizioni, per quanto possibile, buone per la popolazione - sappiamo che poi ci sono anche delle criticità -, abbiamo però letto che sono a disposizione 120 giorni per questo provvedimento disciplinare e credo che quello sia il tempo massimo che gli operatori hanno. Noi chiediamo che ci sia una certa sollecitazione a concludere in tempi più rapidi questo procedimento disciplinare e, nell'eventualità in cui dovesse emergere una sospensione della persona in questione, che fin d'ora ci si attivi per prevedere delle soluzioni di sostituzione eventuale perché questa vicenda non deve andare ulteriormente a scapito delle tante, tantissime persone che sono in lista d'attesa anche per tutto quello che riguarda la situazione della radiologia, delle risonanze e delle tac.