Oggetto del Consiglio n. 4377 del 29 gennaio 2025 - Resoconto
OGGETTO N. 4377/VI - Interpellanza: "Sviluppo dello sport agonistico di montagna in Valle d'Aosta".
Sammaritani (Presidente) - Passiamo al punto 54 all'ordine del giorno. Per l'illustrazione, la parola al Consigliere Restano.
Restano (RV) - Inizio con un'affermazione, assessore Grosjacques, io credo che lei abbia nei componenti del gruppo di Rassemblement Valdôtain i migliori collaboratori che possa avere all'interno del Consiglio, con tutti i confronti che abbiamo con lei sul tema dello sport e del turismo e questa interpellanza va in quel senso. In effetti un recente articolo di stampa dal titolo: "Atletica, la fuga dei talenti, non riusciamo a trattenerli", unito anche ad altre iniziative già portate avanti da Rassemblement Valdôtain in questo Consiglio, che riguardano, non ultimo, le sponsorizzazioni sportive, hanno già trattato in parte gli intendimenti della maggioranza rispetto all'attività sportiva e all'attività sportiva di alto livello. In aula abbiamo avuto un ampio dibattito e confronto, che, peraltro, ci ha visto anche allineati su alcuni argomenti, ma tutto questo, unito all'intervista della fiduciaria della Federazione di atletica della Valle d'Aosta, che evidenzia come gli atleti più talentuosi vanno a confluire sempre più spesso in società di fuori Valle, ha aperto un dibattito sui social, sui vari gruppi WhatsApp e anche direttamente tra le persone che si occupano di sport in Valle d'Aosta. In realtà devo premettere che una Valle di 120 mila abitanti, con circa 17 mila giovani in età compresa tra i 15 e i 29 anni, fornisce al mondo sportivo nazionale tanti atleti di alto profilo e alto livello, quindi ad oggi non dobbiamo lamentarci del lavoro fatto e neanche della fuga dei talenti. Ritengo che quell'affermazione debba essere interpretata per quello che probabilmente ritengo debba essere, nel senso che dobbiamo sì interrogarci se la nostra Regione, le nostre società possano fare qualcosa di diverso, dobbiamo interrogarci sui motivi che hanno portato questi atleti ad andare fuori Valle, un esodo che c'è sempre stato, un po' di più, un po' di meno.
Ritengo che sia quasi naturale, perché ogni atleta, soprattutto chi pratica sport individuali, serba dentro di sé la volontà di migliorarsi e, se vede in una società di fuori Valle un servizio che ritiene migliore, ritengo che debba uscire dalla Regione e debba usufruire di questo servizio per poter, a conclusione del suo percorso sportivo, essere soddisfatto e avere le giuste risposte, quindi quelli che vanno a cercare di migliorarsi fuori dalla Valle prima di tutto debbono essere elogiati. Piuttosto noi cosa possiamo fare? Come ho detto prima, dobbiamo interrogarci dal punto di vista politico. Abbiamo fatto tutto il possibile per queste federazioni, per queste società e soprattutto per i tecnici e per gli atleti e siamo attrattivi, perché come le altre società di fuori Valle sono attrattive verso i nostri atleti noi riusciamo a essere attrattivi nei confronti di atleti di fuori Valle? Riusciamo a portarli da noi e a praticare quegli sport di cui tanto parliamo all'interno di quest'aula, gli sport di montagna che caratterizzano la nostra Regione? È un mercato, siamo competitivi sul mercato?
Leggendo il documento di economia e finanza nella parte che riguarda lo sport, che sembra un po' compressa, devo dire che leggendolo con attenzione ho trovato nei quattro punti notevoli interessi. Per quanto riguarda lo sport si prevede l'introduzione di misure di sostegno a favore di organismi sportivi attualmente esclusi dalle provvidenze regionali, si prevede la rivisitazione di alcuni istituti rivelatisi nel tempo scarsamente utili alla crescita del movimento sportivo valdostano. Si prevede la previsione di iniziative direttamente svolte e finanziate dalla Regione a supporto dello sport. Proprio in relazione a quanto sostenuto e approvato con un documento di economia e finanza, le chiediamo cosa si intende avviare e se si intendono avviare, alla luce di questi punti, delle attività per incrementare le pratiche sportive caratterizzanti la nostra Regione, in particolare "l'attività agonistica" aggiungo rispetto a quello che ho scritto: "di alto profilo", perché gli atleti di profilo internazionale che oggi ci rappresentano con grande lustro nel mondo e in Europa con il passare del tempo lasceranno la loro attività. Riusciamo noi a prevedere di incrementare il numero di atleti di questo profilo? In caso di risposta affermativa, le chiediamo quali possono essere le proposte politiche future per lo sviluppo dello sport agonistico di montagna in Valle d'Aosta.
Presidente - La parola all'assessore Grosjacques per il Governo.
Grosjacques (UV) - Confermo l'attenzione e la collaborazione anche attraverso i suggerimenti che arrivano dal gruppo di Rassemblement e spero che sia buon auspicio per altri tipi di collaborazione.
Detto questo, come immaginavo, il collega Restano ha volutamente presentato un'interpellanza molto ampia nel suo perimetro in modo che qualsiasi risposta io abbia dato la sua replica potrà essere altrettanto varia. Io ho ipotizzato una risposta che evidentemente non potrà coprire tutti gli ambiti che lei ha citato, anche perché sull'atletica ci siamo già confrontati nel Consiglio precedente. Le scelte compiute sugli investimenti, sia a valere sulla legge regionale 3/2004 nelle sue varie declinazioni, sia attraverso contratti di promo-commercializzazione, così come mediante il sostegno a grandi eventi, evidenziano la volontà di questa maggioranza regionale di sostenere lo sport in Valle d'Aosta anche ai fini promozionali. Nell'anno 2024 sono state infatti stanziate ingenti risorse, che hanno consentito la sponsorizzazione di 34 atleti e il supporto all'attività di ben 123 tra associazioni sportive dilettantistiche ed enti sportivi nelle diverse discipline tra cui, ma non solo, quelle caratterizzanti la nostra Regione. Allo stesso modo sono state sostenute oltre 40 manifestazioni sportive a carattere nazionale e internazionale che non sto a citare ma che lei, che è uno sportivo praticante, conosce molto bene e che spaziano dalle attività invernali a quelle estive e a tutta una serie di sport che sono in qualche modo caratterizzanti la nostra Regione. I fattori che incidono sulla pratica di uno sport a livello agonistico sono molteplici e riguardano l'ambito soggettivo di ogni atleta, la situazione personale e familiare, il percorso scolastico, il talento della persona, così come il contesto esterno con la disponibilità di spazi e la presenza di professionalità adeguate.
Vista l'ampiezza dell'argomento e tenuto conto che siamo in chiusura della legislatura, io segnalerei i principali argomenti di riflessione che potranno orientare le scelte future, che, come potrà verificare, non riguardano unicamente l'Assessorato da me in questo momento presieduto. Come da lei affermato nelle premesse dell'interpellanza, lo sport rappresenta una pratica utile per mantenere stili di vita sani, con risvolti positivi sulla salute, ed è pertanto necessario immaginare percorsi di formazione per tutte le figure che, a vario titolo, seguono gli sport, non solo quelli caratterizzanti la nostra Regione al fine di promuovere la consapevolezza dello sport come attività fondamentale per un corretto stile di vita, prima ancora che come strumento per il raggiungimento di grandi risultati sportivi, che, purtroppo, sono alla portata di poche persone rispetto al numero totale dei praticanti. Iniziative come "Scivolare a scuola" e "Scivolare a scuola plus", che sono state questa mattina illustrate dall'assessore Bertschy, sono dei veicoli che hanno un grande valore e un potenziale che può ancora crescere per incoraggiare l'avviamento alla pratica degli sport invernali in Valle d'Aosta, quindi sono attività che devono essere ripetute e incrementate.
Alcune importanti risposte alle sue domande verranno fornite dal testo novellato della legge regionale 3/2004. La modifica ipotizzata vedrà una valorizzazione del ruolo del CONI, del Comitato Italiano Paralimpico, così come della Fédérachon Esport de Nohtra Téra e dell'ASIVA. Per il CONI è stato previsto il sostegno al Comitato regionale Valle d'Aosta del CONI anche per l'attuazione in Valle d'Aosta di iniziative rientranti nel progetto "Scuola regionale dello sport", promosso e realizzato dal medesimo Comitato allo scopo di soddisfare le esigenze formative e informative di tutte le figure e gli operatori che agiscono in ambito sportivo sul territorio di competenza. In Valle d'Aosta i destinatari principali delle attività della scuola dello sport sono le società e associazioni sportive presenti sul territorio attraverso le strutture regionali delle federazioni sportive nazionali, delle discipline sportive associate, degli enti di promozione sportiva e delle associazioni benemerite, nonché tutte le loro figure quali tecnici, atleti e dirigenti, oltre che i docenti scolastici di materie sportive. Una delle principali attività consiste nell'organizzazione e realizzazione di corsi, seminari e convegni di formazione destinati a società, tecnici, istruttori, animatori esperti e docenti scolastici poiché, come lei da sportivo praticante e allenatore sa bene, la disponibilità di operatori con una formazione di qualità incentiva certamente la pratica dello sport a livello agonistico.
Vi è poi il tema dell'inclusività ed è di tutta evidenza che la stessa è uno dei valori fondanti dello sport. È pertanto necessario sviluppare iniziative per consentire la pratica degli sport non soltanto invernali anche alle persone con disabilità senza escluderle dalla parte agonistica. Per il Comitato Italiano Paraolimpico è stata quindi individuata una nuova modalità di erogazione del contributo, che risponde maggiormente alle esigenze del Comitato stesso, così come delle associazioni e società sportive dilettantistiche costituite e operanti in Valle d'Aosta affiliati a una Federazione sportiva nazionale paraolimpica.
Per quanto concerne gli sport tradizionali, da considerarsi di montagna a tutti gli effetti, le modalità di ripartizione delle provvidenze a favore della FENT, su richiesta della stessa, in accordo con le sue associazioni, sono state riviste e aumentate, al fine di destinare alla stessa una quota maggiore del finanziamento in relazione al ruolo di coordinamento svolto.
Per quanto riguarda l'ASIVA, oltre al finanziamento del progetto "Children under 23", sviluppato in collaborazione con gli sci club valdostani, con l'obiettivo di una crescita sportiva armonica e progressiva dei talenti in erba al fine di scongiurarne l'abbandono precoce, sono state ipotizzate provvidenze per l'acquisto di attrezzatura tecnica a uso individuale per gli atleti inseriti nelle squadre ASIVA delle diverse discipline. In ambito scolastico poi anche per l'anno scolastico 2024-2025 è stato replicato dall'Assessorato del collega Guichardaz il progetto "Classes de Sport", che ha l'obiettivo di sostenere gli atleti di tutti gli sport, non solo quelli invernali, nel loro percorso scolastico, coniugando gli obiettivi sportivi con quelli scolastici. Il progetto "Classes de Sport" è un'iniziativa importante che deve essere perseguita, sostenuta e migliorata con convinzione. Per gli atleti degli sport invernali è una necessità assoluta e il progetto consente la partecipazione agli allenamenti e alle gare prevedendo specifiche iniziative scolastiche che aiutino i giovani a raggiungere sia gli obiettivi scolastici che quelli sportivi.
Una delle questioni da affrontare con le società di gestione degli impianti a fune e l'Assessorato del collega Bertschy concerne la disponibilità di piste di allenamento e gara per le discipline veloci, questione critica anche a livello nazionale, tenuto conto che riguarda la sicurezza degli atleti durante la pratica dell'attività e influisce sulla possibilità di ottenere risultati significativi. In ogni caso le esigenze legittime degli atleti devono ovviamente essere contemperate con l'utilizzo ai fini turistico-commerciali delle piste stesse.
Rispetto alle piste di skiroll, l'argomento da lei è molto conosciuto, perché è stato oggetto di iniziative ispettive che hanno dato luogo a sopralluoghi ai fini dell'individuazione di una soluzione adeguata in tempi ragionevoli per consentire di ampliare la possibilità di praticare lo skiroll, attività fondamentale per gli atleti di fondo e biathlon anche in altre località rispetto a quelle già esistenti in condizioni di sicurezza e nel rispetto della normativa esistente. Un'ulteriore importante iniziativa in favore dei giovani è certamente lo skipass a prezzo agevolato che, insieme a tutti i vantaggi in favore dei residenti valdostani, è stato dettagliatamente descritto dall'assessore Bertschy questa mattina e che quindi non starò a ripetere, ma che evidenziano tutta l'attenzione che viene posta da AVIF, dalle stazioni sciistiche e dall'Amministrazione regionale in favore della pratica dello sci a tutti i livelli. Un'importante riflessione relativa alla pratica poi dello sci alpinismo a livello agonistico rispetto alle attuali limitazioni e alla pratica nei comprensori sciistici posta dalla normativa di legge in vigore: la problematica si pone a livello nazionale e iniziative come quelle già intraprese in Valle d'Aosta per la realizzazione di appositi percorsi che possano essere utilizzati anche dagli atleti in allenamento potranno essere incrementate e incentivate.
Per lo sci alpino, così come per quello nordico e per il biathlon, gli allenamenti autunnali sono cruciali per la stagione, ed è quindi importante, in accordo con i gestori, sviluppare sempre più l'uso dello snowfarming per garantire piste di fondo aperte prima possibile in apertura di stagione.
È necessario prestare grande e continua attenzione alla sicurezza negli sport invernali e agonistici anche alla luce di recenti fatti tragici di cronaca. Il tema richiede riflessione da parte di tutti i soggetti coinvolti per adottare buone pratiche e provvedimenti che garantiscano la pratica agonistica in sicurezza.
Come lei sa, collega Restano, molto è stato fatto, molte cose sono in progetto e saranno operative nel breve periodo, ma il lavoro che rimane ancora da fare è altrettanto grande, quindi è necessario che il dialogo con il mondo sportivo, in tutte le sue declinazioni, continui a essere costante e propositivo per poter dare le risposte che il settore e tutti i suoi appartenenti richiedono.
Dalle ore 18:16 assume la Presidenza il presidente Bertin.
Bertin (Presidente) - Il consigliere Restano si è prenotato per la replica, a lei la parola.
Restano (RV) - Dopo averle dato l'opportunità di fare un lungo elenco di ciò che ha fatto, naturalmente, come da lei previsto, io le dirò ciò che si è dimenticato di elencarci. Prendo atto del notevole interesse rivolto verso gli sport invernali ma la Valle d'Aosta non è fatta solo di sport invernali. Volutamente l'interpellanza ha richiamato l'articolo relativo all'atletica e alla fuga degli atleti per dire che non tutti gli sport possono essere trattati alla stessa maniera. Come giustamente da lei accennato, ogni sport ha le sue caratteristiche specifiche, perché l'interpellanza riguarda gli atleti di alto profilo, quindi gli agonisti, e tralascio tutto quanto lei ha detto sulla Classe de Sport e altro che per me non necessita di piccole modifiche, ma deve essere rivoluzionata; come padre e genitore di tre atleti le dico che non hanno beneficiato di questo servizio per niente, però queste sono considerazioni di un genitore, quindi le lascerei da parte.
Mi soffermerei invece su quanto hanno fatto le altre Regioni dal punto di vista politico. È uscita una notizia di stampa: "Nasce in Val di Fiemme il Centro federale di sci nordico". Non è un caso che nasca laddove c'è un importante stadio dello sci di fondo e del biathlon. I centri federali sono degli obiettivi della Federazione italiana sport invernali, che ci potrebbero permettere di concentrare attorno ai centri federali non solo lo sci nordico, ma anche altre discipline dello sci, ma soprattutto anche andare incontro agli studenti, ma in questo centro, se lei legge l'articolo, si fa ricerca e non è casuale, come ho detto prima, che nasca in Val di Fiemme, perché oggi con questa interpellanza noi riprendiamo altre interpellanze già fatte, se si rammenta, l'interpellanza è l'iniziativa che riguardava il Centro di ricerca sugli sport di montagna. Nasce questo centro federale in una Provincia dove c'è già un centro di ricerca per gli sport di montagna e non a caso il presidente Roda richiama l'importanza della ricerca e della raccolta di dati, un'altra iniziativa che abbiamo portato alla sua attenzione. Noi le lasciamo questa suggestione affinché lei possa valutare di inserirla nella nuova legge. È chiaro che ci vogliono degli interventi economici, ma in questo senso potremmo essere attrattivi ed evitare che i nostri atleti vadano verso altre Regioni.
L'atletica, così come il tennis, è uno sport che magari lei non ha richiamato, necessita di altre esigenze, sempre nella stessa Regione dove c'è il CERM è stato portato avanti ed è portato avanti da alcuni anni un progetto importante, ripreso dall'articolo 17 della legge 6/2006 della Provincia di Trento, per agevolare gli atleti che praticano atletica, soprattutto il mezzo fondo, il mezzo fondo veloce e il fondo. "Diventare grandi a chilometri zero" dice così uno dei tecnici: "Eravamo stufi di perdere atleti come i Fratelli XXX olimpionici e medagliati agli Europei". Questi per me sarebbero degli importanti obiettivi politici che si potrebbero perseguire. Noi la disponibilità ce la mettiamo, abbiamo altre idee in cantiere, siamo a fine legislatura, le metteremo forse nel nostro programma per le prossime elezioni oppure quando ci metteremo a trattare della riforma della legge 3, che sarà un importante tavolo di discussione. Come trattare gli atleti che svolgono sport individuali, sugli sport di squadra lei ha già dato dimostrazione di aver rivolto notevole interesse nei confronti di questi atleti. Le ricordo le altre iniziative che avevamo prodotto come sperimentali rispetto al ciclismo, all'atletica, che possono essere allargate ad altri sport, però gli spunti che le volevamo lasciare, se è possibile, valutare di orientarsi ulteriormente verso la ricerca e progetti innovativi che ci permetterebbero di fare un passo ulteriore in avanti rispetto a quanto viene già fatto.