Oggetto del Consiglio n. 4353 del 29 gennaio 2025 - Resoconto
OGGETTO N. 4353/XVI - Interpellanza: "Tempistiche per la messa a disposizione dei nuovi parcheggi per i docenti e gli studenti del nuovo polo Universitario della Valle d'Aosta".
Sammaritani (Presidente) - Passiamo alla trattazione del punto n. 32 all'ordine del giorno.
Per la presentazione, ha chiesto la parola il Consigliere Marquis, ne ha facoltà.
Marquis (FI) - Prima di passare alla trattazione dell'interpellanza, solo un piccolo inciso per un dato che ho comunicato ieri nella discussione della norma tecnica di attuazione, in particolare riguardo all'energia: è passato inosservato in aula ma è un dato che è derivato da una modifica accidentale di un numero di una cella di una tabella Excel. Sostanzialmente l'obbligo che viene dato, previsto dall'articolo 5, di fornire al concessionario, equivale ad un quantitativo di fornitura di energia a circa 600 famiglie, non a 60 mila. Tutto qui ma mi sembrava doveroso evidenziarlo.
Al di là di questo, direi che possiamo passare alla trattazione dell'interpellanza, che segue un'iniziativa che era già stata presentata nel mese di novembre scorso in relazione alla carenza di parcheggi per studenti universitari all'Università della Valle d'Aosta.
In quell'occasione avevamo evidenziato la necessità di mettere degli stalli a disposizione per questo tipo di utenza che arriva da tutta la Valle ed era stato argomentato e rappresentato dall'Assessore competente che sono stati messi a disposizione dei trasporti pubblici, delle convenzioni agevolative per i ragazzi, però, da quanto emerge anche dal piano dei trasporti, che è di grande attualità come argomento, si evince che c'è una grossa necessità di potenziare questi servizi, perché chi arriva da lontano ha dei tempi da percorrere che non sono compatibili con le organizzazioni delle esigenze della vita propria.
In quell'occasione l'Assessore aveva detto che nel mese di novembre veniva completato l'intervento e venivano poi messi a disposizione i parcheggi.
Oggi siamo quasi a febbraio e i parcheggi non sono ancora disponibili, quindi con quest'iniziativa si chiede qual è lo stato dell'arte, quali sono i tempi a questo punto previsti e se ci sono delle eventuali iniziative che l'Amministrazione pensa di mettere in campo per riscontrare queste esigenze.
Presidente - Per il governo, risponde l'assessore Guichardaz.
Guichardaz J. (FP-PD) -. Rispondo a quest'interpellanza anche a nome dell'Assessore alle opere pubbliche e dell'Assessore ai trasporti, che mi hanno fornito gli elementi di risposta, e anche a nome del Presidente dell'Università, Testolin; anche qui ho fatto da raccordo delle risposte di tutti, quindi mi faccio interprete di una sensibilità condivisa dall'intero Governo regionale su un tema che riguarda non solo la logistica universitaria, ma, più in generale, la visione della mobilità della nostra città.
Intanto rispondo alla sua domanda sulla base dei dati che mi sono stati forniti, quindi anche qui mi faccio portatore di notizie che ho avuto a seguito della sua iniziativa.
Per quanto riguarda i posti auto del garage del nuovo polo universitario, i lavori sono ancora in corso: le ditte incaricate devono completare alcuni interventi, in particolare per l'impianto elettrico e citofonico, oltre al posizionamento degli estintori.
Solo una volta terminati questi lavori, l'Ateneo potrà presentare la SCIA al Comando regionale dei Vigili del fuoco che è, come lei sa, un passaggio necessario per rendere effettivamente utilizzabile l'area di parcheggio.
Va però ribadito che il numero dei posti disponibili (è ciò che avevo tra l'altro già - se ben ricordo - detto) è molto limitato, quindi è sufficiente per il personale amministrativo e accademico e credo non per tutti.
Non sarà quindi possibile destinarne agli studenti, esattamente peraltro come già avveniva nella sede storica di Via dei Cappuccini che non disponeva, e questo è bene che lo si ribadisca, di parcheggi riservati agli studenti e devo dire che la cosa non ha mai rappresentato un problema. Abbiamo avuto modo di chiederlo anche durante il Consiglio dell'Università al rappresentante degli studenti, il quale ci ha detto che mai ha ravvisato un problema legato all'utilizzo delle auto da parte degli studenti, anche perché quando la sede era altrove, il problema non si poneva.
Approfitto di questa sua iniziativa per fare una riflessione più ampia che metto a disposizione del Consiglio: Aosta è una città di piccole dimensioni, dove le distanze sono contenute, dove il sistema di parcheggi liberi, già esistente, permette di lasciare l'auto comunque a breve distanza dall'Università senza particolari disagi; parlo anche solo del parcheggio per esempio vicino alla partenza degli impianti a fune di Pila, parlo dell'area Ferrando eccetera. Non siamo in una grande metropoli dove il tempo di percorrenza può essere un problema; qui, anche per chi arriva in auto, ci sono soluzioni accessibili, e basta chiedere ai dipendenti dei vari uffici che evitano la necessità di congestionare ulteriormente... Se le interessa io vado avanti, sennò parlo per i dodici che ci ascoltano, forse non sono neanche dodici, non sono neanche i famosi venticinque lettori... quindi che evitano la necessità di congestionare ulteriormente le aree universitarie con un uso eccessivo dell'area privata.
L'Università è un luogo che può e deve essere facilmente accessibile, ma questo non significa che ogni studente debba necessariamente avere un posto auto riservato.
In nessuna città universitaria italiana ed estera, glielo posso garantire perché ho le figlie che hanno studiato fuori Valle, gli studenti utilizzano abitualmente l'auto per raggiungere l'Ateneo e tutti noi che abbiamo figli che studiano fuori Valle sappiamo bene che spostarsi a piedi con i mezzi pubblici è la norma.
Proprio per questo motivo, anche per una visione di mobilità sostenibile, il Governo regionale ha già adottato delle misure concrete - che avevo già accennato e che ribadisco - per incentivare alternative sostenibili: il servizio di trasporto pubblico è stato potenziato, garantendo collegamenti più efficienti con il centro città, quindi ciò che era stato detto nella scorsa occasione è stato preso in carico ed è stato in qualche modo potenziato, e poi abbiamo questo abbonamento "Special 20", che è stato esteso a tutti gli studenti, quindi anche a quelli universitari, facilitando l'utilizzo dei mezzi pubblici.
Queste soluzioni rappresentano una scelta logica e sostenibile che permette di evitare il traffico inutile e di migliorare la qualità della vita urbana.
Un altro elemento da considerare è il potenziamento della rete ciclabile, che rappresenta una risorsa importante per la mobilità cittadina.
Le piste ciclabili, al di là che piacciano o non piacciano, recentemente costruite, offrono anche queste una valida alternativa all'uso dell'auto. Io adesso ho avuto occasione d'interfacciarmi con studenti che studiano in paesi esteri, ad Amsterdam e in altre città, lì usano tutti le biciclette, quindi è forse necessario anche su questo continuare a incentivare il loro utilizzo, attraverso una politica di promozione della mobilità ciclabile.
Inoltre va ricordato che, appena fuori dal centro cittadino, come dicevo prima, sono disponibili numerosi parcheggi liberi che permettono, a chi arriva in auto, di lasciarla senza difficoltà e di completare il tragitto a piedi o in bicicletta.
Sono ragazzi giovani e baldanzosi, quindi questa combinazione di parcheggi decentrati, trasporto pubblico potenziato e rete ciclabile credo che offra già oggi un modello di mobilità efficiente, sano e sostenibile, con dei vantaggi evidenti, sia in termini di vivibilità urbana che di riduzione dell'inquinamento.
Finisco, dicendo che c'è poi anche in questi dibattiti e in queste situazioni che vengono evidenziate legittimamente... io non dico mai che i colleghi hanno torto nella loro visione: hanno magari una visione diversa rispetto alla mia, ma cerco di cogliere anche l'aspetto educativo di questo dibattito che non è da sottovalutare, che è quello di abituare i giovani a un uso consapevole dei mezzi di trasporto, riducendo la dipendenza dell'auto privata, credo che significhi davvero favorire una mentalità più attenta alla sostenibilità e alla qualità della vita della nostra città.
È un messaggio che credo quest'Aula debba trasmettere, sia per il bene della mobilità cittadina, sia per costruire un futuro più sostenibile.
L'auspicio - e approfitto appunto di quest'iniziativa - è che anche i docenti e il personale amministrativo, compatibilmente con le distanze dalle proprie abitazioni, possano adottare il più possibile modalità di spostamento sostenibili, privilegiando la mobilità personale o i mezzi pubblici.
Concludo dicendo che la sede nuova del polo universitario rappresenta - credo anche quella, come tante infrastrutture importanti - un'occasione per ripensare gli spostamenti in città con una prospettiva moderna e sostenibile, quindi non si tratta solo di una questione logistica, ma sicuramente di una visione più ampia che riguarda il futuro della nostra città che deve essere sempre più vivibile, meno congestionata e sicuramente più rispettosa dell'ambiente.
Presidente - Per la replica, la parola al consigliere Marquis.
Marquis (FI) - Il 7 novembre mi diceva: "Questo mese sono finiti i lavori", quindi faceva una proiezione a distanza di venti giorni. Oggi siamo al 30 di gennaio, sono passati quasi tre mesi e mi dice: "I lavori sono in corso".
Forse qualcosa non le torna, Assessore, o forse vengono prese delle parole con superficialità, non si va a vedere sul posto quale sia la situazione reale dei cantieri, non ci si interessa, ci si limita a fare dei discorsi prettamente ideologici.
Lei oggi ha fatto un discorso puntato sull'ideologia, senza nessun pragmatismo.
La politica e l'amministrazione devono essere concretezza e dare soluzione ai problemi della gente.
Mi fa specie che lei venga in aula e dica: "Nessuno ha questo problema, ho parlato con i rappresentanti dei ragazzi, degli universitari".
Lei non sa nemmeno che c'è una raccolta firme che è stata fatta e che le arriverà, una raccolta firme con un numero significativissimo di ragazzi che chiedono riscontro a quest'esigenza. Non è filosofia questa, poi fa sorridere quando dice che devono venire in bicicletta. Da Courmayeur, da Gressoney, da Champoluc li facciamo venire in bicicletta?
Ma guardi che il servizio delle auto non è un servizio per chi abita nella Plaine o per chi abita ad Aosta; è normale che chi abita ad Aosta e chi abita nella Plaine si cerchi di farlo giungere nella sede universitaria con l'utilizzo della mobilità sostenibile.
Tutti vogliamo puntare a una sostenibilità ambientale, ma forse a lei sfugge che ci sono, in funzione della morfologia della Valle d'Aosta, tante situazioni in Valle d'Aosta che per arrivare all'Università impiegano due ore utilizzando i mezzi pubblici.
Due ore per andare e due ore per venire non sono la norma da affrontare, perché se lei scende da una valle laterale, con l'utilizzo dei mezzi pubblici, si faccia due conti e se lei abita a Gressoney, quanto tempo impiega per arrivare ad Aosta con l'utilizzo dei mezzi pubblici, cambiando la coincidenza a Pont-Saint-Martin?
Si faccia due conti, non sono due ore? Saranno un'ora e cinquanta, due ore e dieci, poco rileva, Stiamo parlando di tempi che non sono compatibili.
Questa riteniamo che continui a essere un'esigenza sentita da parte della comunità e le diciamo che è inutile fare dei paragoni con le grandi aree urbane dove si vivono delle dinamiche completamente diverse.
È chiaro che a Roma dall'Eur ad andare in centro ci va un quarto d'ora di metropolitana, questo vuol dire sostenibilità nei tempi, perché ci sono anche i tempi per rendere sostenibile un trasporto, non è solo il mezzo che si deve utilizzare, perché prendo il mezzo in funzione del tempo che ho a disposizione.
Non è possibile quindi da parte di tutti - in funzione dell'organizzazione della propria vita, delle proprie famiglie - l'utilizzo dei pullman. Non è una scelta perché uno dice: "Io prendo la macchina e vengo a intasare la città di Aosta e a togliere parcheggi a chi magari ne ha bisogno", non è questo il problema perché chi arriva con la macchina arriva con la macchina perché non può fare diversamente, perché, se ci fossero dei servizi competitivi, verrebbero con il servizio pubblico, invece la competitività non è solo data dal rendere conveniente sotto il profilo economico, bisogna intervenire sui tempi.
Questo quindi è il reale problema e mi sembra che migliorare le coincidenze, potenziare il trasporto nelle valli laterali sia un obiettivo che sia ricompreso nel Piano trasporti, perché è un problema sentito, però, nel frattempo, bisogna trovare una soluzione affinché i ragazzi possano accedere alla struttura.
Pertanto c'è un parcheggio interno? Ma andate a verificare il perché non viene consegnato e non viene reso disponibile. O vi siete accontentati della risposta che vi hanno dato a novembre che diceva: "A fine mese ce li abbiamo" e non ve ne siete più occupati?
Andate a chiederglielo per vedere se il prossimo mese è pronto, cioè darci delle date, mettere in sicurezza a chi ha un'esigenza, non lasciare le cose che vadano in funzione del loro naturale corso. Ci vuole un impegno un po' più pressante per dare soluzione al problema.