Oggetto del Consiglio n. 4342 del 28 gennaio 2025 - Resoconto
OGGETTO N. 4342/XVI - Interrogazione: "Stato dell'arte degli interventi per realizzare il collegamento tra l'uscita A5 e il piazzale del traforo del Monte Bianco nel tratto terminale della Strada Statale 26".
Marguerettaz (Presidente) - Punto 21 all'ordine del giorno.
Per la risposta, la parola all'assessore Sapinet.
Sapinet (UV) - Torniamo sui lavori della SS 26, il collega ci chiede se vi siano novità in merito agli interventi che si intenderebbero realizzare nel tratto terminale della Strada 26 di collegamento tra l'uscita A5 e il piazzale del Traforo Monte Bianco, di cui alla citata nota, e, in caso positivo, quali siano.
Per quanto riguarda questo quesito, ricordiamo che RAV aveva elaborato il progetto per l'innesto A5-La Palud nella SS 26, il relativo potenziamento della stessa, in adempimento di quanto prescritto dalla convenzione unica sottoscritta nel 2009 con l'allora concedente ANAS.
Tale scelta era stata effettuata per permettere una prima risoluzione delle problematiche del traffico e dell'accesso al Tunnel, ma certamente voleva essere parte di un intervento più organico.
Sul punto avevamo chiesto, anche in riferimento a un'analoga interrogazione, a RAV degli aggiornamenti: la società ha trasmesso, nel luglio del 2019, al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti il progetto definitivo approvato dalla Regione sul potenziamento di questo tratto. Il Ministero, a oggi, non ha ancora autorizzato il passaggio alle altre fasi della convenzione.
Sulla questione, poi, la società ha riproposto l'intervento attraverso il Piano economico finanziario, in attesa di una approvazione da parte del Ministero. Negli anni scorsi il Ministero ha dato precedenza, nei piani economici finanziari delle concessionarie, all'adeguamento di gallerie e viadotti rispetto a questo tipo di intervento.
Sono situazioni che viviamo anche in ambito regionale con i vari interventi sulle nostre infrastrutture, lavori quindi su ponti, viadotti e di adeguamento gallerie che, negli ultimi anni, stanno vincolando la nostra Regione, l'Amministrazione proprietaria e gli enti concessionari.
Sul secondo quesito (se vi siano state, da parte dell'Amministrazione regionale, delle interlocuzioni con il Comune, il comitato promotore della raccolta firme, ovvero l'ANAS, in merito alla realizzazione e alle successive segnalazioni per quanto riguarda le criticità emerse sulla rotonda di Nus), torniamo con un po' più di minuti a disposizione sull'argomento che è stato oggetto anche di un question time del collega Baccega.
Premetto che le richieste evidenziate dagli organi di stampa e contenute nella citata petizione sono ben note e sono state peraltro oggetto di una specifica corrispondenza e di successivi sopralluoghi tra Comune e ANAS, di cui siamo stati costantemente informati, ma Comune con il quale abbiamo, come dicevo poc'anzi, condiviso le varie azioni.
In seguito alle varie risposte negative di ANAS alle sollecitazioni del Comune, unita anche alla necessità di dover portare a conclusione l'intervento di costruzione della nuova rotonda, che aveva avuto un iter molto travagliato, evitando il rischio di perdere i vari finanziamenti, avevamo condiviso di rinviare la risoluzione di tale problematica proprio per dare la priorità massima alla conclusione di questo intervento.
Come peraltro poi è evidenziato anche dagli organi di stampa, proprio il progetto dell'opera che, come dicevo, ha avuto un iter travagliato, e il cantiere oggetto ben di due rescissioni contrattuali per inadempimento delle ditte affidatarie, prevedeva al suo interno il miglioramento della sicurezza della circolazione e il divieto di svolta a sinistra in direzione Torino in uscita dall'incrocio in Via Risorgimento.
Prima della conclusione dei lavori, sono stati ipotizzate possibili soluzioni al problema, in particolare, come dicevo, una serie di riunioni, incontri, sopralluoghi, l'ultimo il 16 gennaio, un incontro con le competenti strutture dell'Assessorato, il Sindaco di Nus, le strutture ANAS e il sottoscritto, proprio presso l'area della nuova rotatoria. Obiettivo dell'incontro quello di esaminare, a poche settimane dal termine dei lavori di costruzione della rotonda, le eventuali criticità connesse alla circolazione, in particolare alla segnalata e nota questione oggetto di questa discussione.
Riscontrato che la rotatoria ha notevolmente migliorato le condizioni di sicurezza dello svincolo che, ricordo, anche per la presenza del casello autostradale risulta molto trafficato, ma lo sappiamo bene, utilizzato anche da un importante numero di mezzi pesanti per quanto attiene nello specifico all'incrocio tra la Statale e Via del Risorgimento, è stata esaminata l'opportunità di installare, in corrispondenza dell'innesto, un nuovo impianto semaforico di ultima generazione, con specifici sensori di traffico, che consentirebbe di regolare anche l'attraversamento pedonale verso il campo sportivo, che era un altro degli obiettivi dell'Amministrazione comunale, con un duplice obiettivo: da un lato garantire l'attraversamento pedonale della Strada Statale in totale sicurezza, considerato appunto l'elevato utilizzo delle strutture poste sul lato della strada opposto al centro di Nus, e il piano di sviluppo dell'area sportiva che ne aumenterà ulteriormente la frequenza; dall'altro, anche permettere la manovra di inserimento in Statale in direzione di Torino per le auto in uscita da Via Risorgimento, come appunto richiesto dai proponenti della petizione, ai quali - come dicevo poc'anzi - si rinnova la disponibilità a un incontro che a oggi non c'è stato perché non è stato richiesto.
Ovviamente le interlocuzioni con ANAS e con l'Amministrazione di Nus continueranno, proseguono, con l'obiettivo di una rapida messa in opera di quanto sopra riportato, ai fini quindi di andare nella direzione auspicata dai firmatari della petizione e nella direzione che è quella che condividiamo con il Comune di Nus, quindi anche di dare sicurezza a quello che è un attraversamento strategico importante per la fruizione dell'area sportiva.
Presidente - Per la replica, la parola al collega Aggravi.
Aggravi (RV) - La prima parte dell'interrogazione è una di quelle iniziative che consideriamo preparatorie al Piano regionale dei trasporti, quindi cercare, tramite appunto queste iniziative, di fare anche un po' una mise à jour di tutta una serie di interventi che erano stati previsti, su cui si è discusso, su cui erano già state presentate delle iniziative ispettive, e questa era una di quelle. Quindi prendiamo atto che quanto riportato nell'ambito delle premesse, di fatto, è lo stato dell'arte, lei mi conferma che siamo fermi al 2019; fra l'altro lì i primi progetti erano un qualcosa di molto impattante sulla zona e avrebbero notevolmente cambiato anche i luoghi, quindi oggettivamente non so se sia quasi meglio dire che il fatto di tener congelati gli interventi possa essere più interessante.
Vero è che se poi però sul piano prevediamo una serie di situazioni, è bene che ci sia un po' di coerenza e concordanza, perché sennò non si capisce bene cosa faccia la destra e cosa faccia la sinistra.
Detto questo, ci torneremo sicuramente quando esamineremo in maniera più puntuale il Piano regionale dei trasporti.
Per quello che riguarda il secondo punto, non mi ero messo d'accordo con il collega Baccega, che ho ascoltato stamattina nell'interrogazione a risposta immediata, come non sapevo che poi in data odierna sarebbe arrivata la petizione che ci è stata trasmessa, penso a tutti, da parte degli uffici.
Era per comprendere un po' una notizia che era apparsa, tra l'altro mi consenta la battuta dopo la risposta: alla fine, oltre a trovarci due rotonde, ci troveremo anche due semafori a questo punto su Nus, perché c'è anche l'altro, quindi su quella tratta abbiamo due rotonde e due semafori, ma è per sdrammatizzare la situazione assolutamente drammatica, perché di solito uno, quando fa un intervento, dovrebbe cercare di risolvere la situazione, invece qua dobbiamo fare un ulteriore intervento per risolverla, con il fatto che - e ci metto un punto interrogativo - la vicinanza del campo sportivo, che effettivamente è un dato di fatto, è anche un atout per il paese, lo risolviamo con un attraversamento, per carità, gestito da un semaforo, però la metto come battuta e non voglio entrare in diatribe comunali o di quant'altro, però è un dato di fatto.
Come tutti i progetti che interessano le nostre realtà, sappiamo che poi dopo effettivamente ci sono anche delle posizioni prese dalle varie parti che poi magari, con il senno di poi, capiamo che avrebbero potuto essere gestiti in maniera differente, ma non voglio giudicare quanto è stato fatto nel passato, né adesso.
Ci auguriamo che l'attività che ci ha rappresentato possa portare a una soluzione che soprattutto possa permettere di fruire al meglio di quelli che sono interventi che comunque notevolmente costano alla collettività.