Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 4305 del 15 gennaio 2025 - Resoconto

OGGETTO N. 4305/XVI - Interpellanza: "Stato dell'arte delle prestazioni odontoiatriche garantite dal servizio sanitario regionale e informazioni relative a eventuali modifiche del servizio".

Sammaritani (Presidente) - Passiamo al punto 49 all'ordine del giorno. Per l'esposizione la parola alla consigliera Minelli.

Minelli (PCP) - Con deliberazione 268 del 12 marzo 2018, la Giunta regionale aveva stabilito la definizione delle condizioni di erogabilità e delle modalità di accesso alle prestazioni odontoiatriche garantite dal Servizio sanitario regionale.

Con questo provvedimento si modificava la precedente delibera del 2014 e si ridefiniva una serie di prestazioni da erogare a delle specifiche categorie di utenti: minori di 14 anni o in condizioni di vulnerabilità, o gratuitamente o con delle quote di compartecipazione alla spesa.

In questo modo si rispondeva a una esigenza che era quella di rivedere i LEA nel settore delle cure odontoiatriche, che dovevano poi essere applicati in 180 giorni dalla data della deliberazione stessa; termini che poi non sono stati complessivamente e correttamente rispettati, però questa è un'altra questione.

Poche settimane fa, a inizio dicembre, a tutti noi è pervenuta la lettera aperta inviata dall' Associazione Valdostana Consumatori e Utilizzatori, la AVCU, e in questa lettera, tra le altre cose, si fa riferimento a un incontro che è avvenuto il 21 ottobre scorso tra varie associazioni di consumatori della nostra regione, l'Assessore Marzi e l'Azienda USL, riunione nel corso della quale sono state affrontate varie tematiche legate al benessere e alla salute della popolazione valdostana.

Una parte di quell'incontro ha riguardato la problematica dell'interruzione delle cure odontoiatriche per il cambio di Isee annuale e l'Assessore ha confermato che quello scoglio - che derivava da un problema di gestione anche dei software, così pare - è stato superato e finalmente verrà applicato quanto era già stato stabilito dalla deliberazione che ho citato e dall'allegato C, che ne fa parte.

Sul tema più generale delle cure odontoiatriche e anche protesiche, l'associazione che ha esaminato la realtà valdostana avanza diverse proposte, delle proposte piuttosto articolate: il progetto "Primi passi, primi dentini", che è un progetto dedicato ai bambini per la prevenzione e la cura del cavo orale, bambini a partire dal loro terzo anno di età, per cui si propone di attuare in pratica il progetto con le stesse modalità che ci sono per le visite oculistiche e si auspica una collaborazione tra l'Assessorato alla sanità e quello all'istruzione, prevedendo anche delle giornate specifiche dedicate alla prevenzione e all'informazione sulla possibilità di accedere alle cure e ai trattamenti attraverso il Servizio sanitario regionale.

Altra proposta riguarda i minori in età evolutiva fino a 14 anni: attualmente la delibera 268 del 2018 prevede per i minori di 14 anni il diritto esclusivamente ad alcune prestazioni di odontoiatria e solo per eventi traumatici non meglio specificati, ne consegue che non ne possono usufruire in molti e viene comunque esclusa la prevenzione, che è indispensabile, lo sappiamo, per avere un risparmio sulle cure future che diventano più costose, quindi si propone in sostanza di ampliare le prestazioni.

Ancora, cure odontoiatriche a favore della generalità della popolazione. Sappiamo tutti che i costi di queste cure sono sicuramente molto alti e l'associazione propone la creazione di tre fasce di reddito sulla base delle quali calcolare l'esenzione o la compartecipazione alle spese da parte dei cittadini, anche avanzando un'ipotesi che può sembrare interessante e cioè un accordo tra la regione, l'USL e Finaosta per delle eventuali forme di finanziamento per le cure sostenute.

Un'altra proposta riguarda il nomenclatore delle cure odontoiatriche. Si valuta infatti che le prestazioni fornite dal servizio regionale siano ovviamente abbastanza restrittive rispetto a quanto può fornire qualsiasi studio dentistico privato e si ritiene che questa restrizione dovrebbe essere superata impegnando anche dei fondi da parte delle amministrazioni.

Infine, l'associazione propone l'istituzione di un tavolo di lavoro in cui vengano coinvolte le associazioni dei consumatori e gli specialisti dei vari settori.

Ecco, noi condividiamo che nel settore delle cure odontoiatriche ci siano certamente delle carenze e, soprattutto, conosciamo i costi rilevanti che gli utenti, specialmente gli anziani e le famiglie con figli a carico, devono sostenere e lo fanno con sempre maggiori difficoltà.

Siamo poi assolutamente convinti dell'importanza di fare il possibile per garantire a tutti i cittadini la possibilità di accedere alle cure e di attuare politiche a sostegno della popolazione, lo dicevamo anche ieri quando abbiamo discusso l'interrogazione sulla povertà sanitaria a cui, in qualche modo, quest'interpellanza è collegata.

Immagino che nella sua risposta l'assessore Marzi ci parlerà dell'interessante progetto di odontoiatria sociale denominato "Per un sorriso", che è stato presentato la settimana scorsa attraverso un'apposita conferenza stampa.

Abbiamo infatti appreso della collaborazione tra la Regione, l'Azienda Sanitaria, Fondazione comunitaria e altre associazioni di settore, ad esempio la Croce Rossa e il CSV; sappiamo che ci sono delle interlocuzioni in corso anche con altre associazioni, per esempio la LILT e c'è il coinvolgimento di odontoiatri, dentisti e igienisti per dare una risposta ad alcuni bisogni della comunità.

Un'iniziativa sicuramente utile che vede coinvolti vari soggetti ma che, di tutta evidenza, è fortemente basata sul volontariato, un volontariato che conferma ancora una volta il suo ruolo fondamentale nella nostra comunità.

Il progetto, da quanto abbiamo compreso, si rivolgerà a persone selezionate dai servizi sociali e comunque a famiglie con Isee pari o inferiori a 15.000 euro, quindi una fascia bassa, e sarà molto limitato in quanto a interventi e prestazioni.

Le valutazioni e le proposte che sono invece pervenute da AVCU riguardano una platea più vasta, interventi decisamente più puntuali che per essere attuati richiederebbero un diverso e più articolato impegno della Regione, di certo un impegno anche finanziario e, in una valutazione generale della situazione, non si possono non evidenziare anche le enormi risorse che ogni anno vanno in avanzo nei bilanci regionali, che sono un dato di fatto, anche se ci avete spiegato, ci avete detto più volte, che il meccanismo degli avanzi è complesso, che non è una cosa banale, ma sono comunque delle cifre su cui bisogna fare delle riflessioni approfondite.

Con queste premesse, interpelliamo il Governo per conoscere lo stato dell'arte rispetto alle prestazioni odontoiatriche garantite dal Servizio sanitario regionale e le eventuali modifiche che s'intendono apportare per migliorare il servizio, in particolare rispetto a queste cinque proposte formulate da AVCU che ho riportato in premessa.

Presidente - Risponde per il Governo l'assessore Marzi.

Marzi (SA) - Come richiamato dalla collega Minelli, lo scorso 8 gennaio abbiamo presentato il progetto di odontoiatria sociale "Per un sorriso" che è un'importante iniziativa che si è resa possibile grazie alla coprogettazione con il terzo settore e alla collaborazione con una pluralità di soggetti: l'Amministrazione regionale, la Fondazione comunitaria, l'Azienda USL, l'Ordine dei medici odontoiatri e l'Ordine degli igienisti dentali.

Questo è un esempio concreto di come la collaborazione tra pubblico e privato possa dare una risposta effettiva ai bisogni crescenti della comunità, sostenendo concretamente le persone in situazioni di difficoltà ad accedere a interventi d'igiene e cure dentali.

Il progetto di odontoiatria sociale punta infatti a sostenere le fasce più fragili e vulnerabili della popolazione, erogando servizi gratuiti o a prezzi agevolati, in situazioni sociali e sanitarie che richiedono d'intervenire in tempi relativamente rapidi.

È inoltre importante il fatto che i minori rimangano il target prioritario e soprattutto è stato molto positivo vedere la sorpresa dei professionisti stessi nel rilevare il numero di loro che aveva dato adesione a quest'importante iniziativa gratuita.

Venendo alla domanda n. 1, il servizio sanitario regionale, nel rispetto delle disposizioni previste in materia dei LEA e quindi dei livelli essenziali da garantire, garantisce appunto le prestazioni odontoiatriche, distinguendo cinque categorie di assistiti, a ciascuna delle quali risponde un elenco di prestazioni erogabili: la generalità della popolazione, i soggetti minori in età evolutiva, quindi 0-14 anni, i soggetti con vulnerabilità sociale, i soggetti con vulnerabilità sanitaria e i soggetti con vulnerabilità socio-sanitaria.

Per la generalità della popolazione sono previsti:

1) il trattamento delle urgenze odontostomatologiche;

2) la prima visita odontostomatologica anche per la diagnosi precoce di patologie neoplastiche del cavo orale.

Tutte le altre categorie hanno diritto alle prestazioni riassunte nella tabella dell'allegato B della delibera 268/2018 della Giunta regionale.

In particolare, ai minori di età evolutiva, quindi minori 0-14 anni, oltre alle prestazioni previste per la popolazione generale, sono erogabili altre prestazioni quali ad esempio le estrazioni, le terapie canalari, la chirurgia orale ricostruttiva, l'ablazione dal tartaro, la sigillatura, eccetera.

Alle persone con vulnerabilità sociale, quindi con un Isee inferiore ai 10 mila euro, sono erogabili visite, estrazioni dentarie, otturazioni e terapie canalari, protesi rimovibili, escluso il costo della protesi, e apparecchi ortodontici.

Alle persone con vulnerabilità sanitaria, cioè soggetti con patologia grave e soggetti con condizioni cliniche che potrebbero essere aggravate da patologie odontoiatriche concomitanti, sono erogabili tutte le prestazioni odontoiatriche previste dal Piano sanitario individuale incluse nel nomenclatore generale, quindi nel tariffario di riferimento di cui abbiamo più volte parlato durante questi giorni e negli scorsi Consigli.

I soggetti in condizioni di vulnerabilità socio-sanitaria, cioè in possesso di codice di esenzione attestante condizioni d'invalidità civile maggiore di due terzi o grave handicap (invalido di guerra o del lavoro per servizio, cieco piuttosto che cieco assoluto, sordomuto e con Isee compreso tra i 10 e i 25 mila euro) hanno diritto alle stesse prestazioni previste per i soggetti in vulnerabilità sanitaria.

L'attivazione odontoiatrica ambulatoriale dell'Azienda USL è garantita da n. 5 odontoiatri che prestano servizio presso il poliambulatorio di Aosta per un totale di 42 ore e mezza a settimana e presso il poliambulatorio di Donnas per un totale di 41 ore a settimana. Precisiamo inoltre che sul totale di queste 38 ore settimanali sono dedicate all'odontoiatra pediatrica.

Infine l'Azienda USL garantisce per ore 6 a settimana l'attività odontoiatrica presso la Casa di cura circondariale di Brissogne.

Venendo alla domanda n. 2, come Assessorato abbiamo avviato, congiuntamente all'Azienda, gli approfondimenti in merito ai contenuti della deliberazione della Giunta regionale 268/2018 che abbiamo richiamato al punto 1, in materia di cure odontoiatriche finalizzate in particolare, così come abbiamo già avuto modo di riferire a questo Consiglio, a garantire agli assistiti che hanno avviato un piano di cure con il servizio sanitario regionale la continuità in condizioni di favore, anche in presenza di sopravvenute modifiche dell'Isee.

Nel contempo si è avviato l'approfondimento delle proposte trasmesse all'Assessorato dall'Associazione valdostana consumatori e utilizzatori, l'AVCU, per l'ampliamento anche nell'ambito della prevenzione delle prestazioni in ambito odontoiatrico, in particolare per i minori.

La prevenzione, naturalmente - a maggior ragione in questi casi e soprattutto nei minori - è garanzia di non avere problemi successivi.

Si sta quindi portando avanti, inoltre, l'impegno finalizzato a ridurre i tempi di attesa delle prestazioni odontoiatriche e a proseguire nell'erogazione delle visite odontoiatriche al bambino, con maggiore attenzione al colloquio informativo, formativo e motivazionale con i genitori, per potenziare appunto le azioni di prevenzione fondamentali per il benessere della salute orale.

L'Assessorato sanità, salute e politiche sociali intende inoltre, come suggerito, verificare con l'Assessorato beni e attività culturali il sistema educativo e politiche per le relazioni intergenerazionali del collega Guichardaz la possibilità di prevedere progetti in ambito scolastico dedicati alla prevenzione e all'informazione in ambito odontoiatrico.

Intendiamo, infine, potenziare l'informazione in merito alle prestazioni offerte dal servizio sanitario regionale e alle sedi attive.

Presidente - Per la replica, la parola alla consigliera Minelli.

Minelli (PCP) - Le chiederò, se poi è possibile, di avere copia della risposta, perché non sono riuscita a segnarmi tutti i dati relativi alla prima delle due risposte, quindi allo stato dell'arte rispetto alle prestazioni odontoiatriche che sono attualmente fornite dall'Amministrazione, dalla Regione e dall'USL.

Ci sono alcune cose interessanti tra quelle che lei ha detto, soprattutto per quello che riguarda l'attenzione nei confronti delle proposte che sono state avanzate.

Sui dati che ci sono, in particolare rilevo che, sulla totalità delle persone che possono o potrebbero avere necessità di queste cure, la presenza di 5 odontoiatri per 42 ore e mezza alla settimana ad Aosta e 41 a Donnas, nonché le 6 ore a Brissogne è comunque poco; oltretutto mi risulta che di questi 5 odontoiatri non sempre, e per dei periodi anche abbastanza lunghi, sia stato così, quindi chi era in servizio ha dovuto supplire anche alle assenze di altri.

Per quanto riguarda il progetto di cui abbiamo parlato, il progetto "Per un sorriso" - che lei ha ovviamente citato dopo che ne avevo parlato, e su cui abbiamo espresso un giudizio positivo - abbiamo comunque visto che (oltre al volontariato, come dicevamo, da parte degli operatori che hanno dato disponibilità) sono stati stanziati 25 mila euro; non so bene se siano denari del bilancio regionale o trasferimenti da parte dello Stato.

È una cifra ovviamente molto ridotta, io ho avuto modo di vedere recentemente un preventivo di uno studio dentistico per un ragazzo che deve fare una serie di cure di tipo odontoiatrico, ma anche con estrazione di alcuni denti, e i preventivi si aggirano - questo è uno - sui 16.790 euro. Mi chiedo anche se le prestazioni che tutti quei volontari, che sono una quarantina mi pare, hanno detto di poter fare comprenderanno interventi di un certo tipo o se si limiteranno a tutta una serie di visite iniziali per poi necessariamente chiedere, a chi ne ha bisogno, delle integrazioni, perché questa è una cosa che sappiamo che spesso succede.

Sulla questione della prevenzione, le proposte di AVCU insistevano molto su questo, ma proprio perché la prevenzione inizia con i minori e, se viene fatta in modo serio e anche capillare, poi può portare a una decurtazione delle spese future.

Certo che fare una prevenzione mirata costa, quindi devono essere sicuramente fatti degli accordi, ma devono anche essere stanziati dei soldi.

Sulla questione delle proposte che sono state avanzate, mi fa piacere che lei dica che vengono prese in considerazione, spero che così sarà in maniera concreta, in modo particolare per quello che riguarda anche la questione del nomenclatore, perché, da quando è stato stabilito quell'elenco, molte cose sono cambiate.

Per esempio, solo qualche anno fa, prevedere un impianto in resina, era qualche cosa che costava molto, non erano molte di queste prestazioni inserite nel nomenclatore, sono passati soltanto sei anni dal 2018 però crediamo che vada rivisto e che confrontarsi con chi ha effettuato già un'analisi della situazione possa essere utile.

Bene quindi per il progetto, mi aspetto che la disponibilità che è stata avanzata nei confronti delle proposte e anche della possibile collaborazione con l'Assessorato all'istruzione trovi concretizzazione nei prossimi mesi e non chissà quando.