Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 4303 del 15 gennaio 2025 - Resoconto

OGGETTO N. 4303/XVI - Interpellanza: "Bando e capitolato di gara per il nuovo affidamento del servizio di gestione del canile e gattile regionale".

Marguerettaz (Presidente) - Punto 47 all'ordine del giorno. Per la presentazione la parola al consigliere vicepresidente Sammaritani.

Sammaritani (LEGA VDA) - Penso che probabilmente la annoierò, Assessore, perché negli ultimi tempi questo è stato uno dei temi che più mi ha occupato e che, di conseguenza, più avrà occupato anche gli uffici relativamente alla gestione del canile gattile. È finalmente uscito - "finalmente" lo dico in modo non sicuramente soddisfatto perché questa non era la nostra idea di azione - il bando di gara per la gestione del canile gattile, è stato pubblicato gli ultimissimi giorni di dicembre ed è stato indicato un termine di meno di un mese, in sostanza, per il completamento delle offerte e l'apertura delle stesse, qualora ce ne siano, perché è stato stabilito il termine del 29 di gennaio per procedere alle operazioni di verifica delle offerte e di valutazione.

Abbiamo quindi potuto finalmente esaminare il capitolato speciale di appalto, dove c'è naturalmente tutta una serie di adempimenti, di prescrizioni, di previsioni, eccetera eccetera, che è praticamente tutto ciò che accade quando c'è un bando di gara aperto. Naturalmente, qui apro la parentesi, questa è l'ennesima dimostrazione plastica di come molto spesso i politici - e quando poi diventano amministratori vanno su quella strada - dicano "Bisogna sburocratizzare" ...e poi burocratizziamo, quindi praticamente facciamo esattamente l'opposto, anche in quelle poche occasioni in cui potremmo esimerci dal farlo. Non è l'unico caso, lo abbiamo detto a proposito, per esempio, in modo anche altrettanto lampante -sarebbe l'unico, ma uno per tutti - delle locazioni turistiche. Se ne ricorderà bene anche l'assessore Grosjacques: si disse all'epoca da parte nostra che, per esempio, prevedere un unico cambio di biancheria e soprattutto, chi controlli eccetera, mi sembra un po' il trionfo della burocrazia, ma così è stato e così si è andati avanti. Qui ci risiamo.

Si poteva fare un affidamento e invece si è partiti con quest'idea della gara e quindi paletti contro paletti, recinzioni, fatti, eccetera, tutto ciò che in un bando si può e si deve prevedere anche laddove, come in questo caso, non si tratti di una fornitura di beni o di servizi, si tratta di qualcosa di diverso. Ve l'abbiamo detto più di una volta, ve l'abbiamo detto anche ultimamente, proprio a dicembre, nelle ultime sessioni di questo Consiglio, ma imperterriti si è andati avanti e ve l'avevamo detto - lo possiamo finalmente dire, anche se non mi piace mai questo tipo di affermazione - ma, guarda caso, nel pubblicare il bando, c'è stato un errore formale d'indicazione dell'ente al quale faceva capo il bando, l'ente proponente, e quindi, a quanto pare, adesso - è proprio cosa di questi giorni - abbiamo in rapida successione verificato gli atti e c'è un bando pubblicato negli ultimi giorni di dicembre, un altro bando pubblicato due giorni dopo e una determina che revoca uno dei due bandi che è addirittura del 7 gennaio, quindi successiva.

Prima se ne pubblicano due e poi uno lo si revoca. Una cosa che davvero mi sembra fuori dal mondo, ma d'altronde quando si va a cercare la burocrazia poi si rimane vittime nella burocrazia. Questo è un classico, in tutti i campi.

Ebbene, torniamo al tema, perché questa interpellanza l'ho scritta, naturalmente, prima che ci fosse la revoca.

Fra questi numerosi adempimenti burocratici previsti da questo bando ci sono, per esempio, anche molti adempimenti, molti rigorosi controlli con relative sanzioni e penali contrattuali per chi non dovesse rispettare gli obblighi previsti nella gestione, eccetera eccetera:

la nomina di un direttore tecnico, di un direttore sanitario - difficilissimo perché già nel passato chi lo ha fatto si è trovato in difficoltà;

la collaborazione con una o più strutture sanitarie veterinarie - anche lì un problema, perché la Valle d'Aosta non è tanto grande, non c'è un bacino di fornitori di questo servizio così ampio e quindi c'è stata difficoltà negli ultimi anni a trovare questa collaborazione;

una limitazione alla partecipazione di volontari attivi all'interno poi del canile gattile per svolgere determinate attività. Comunque sia detto, tu puoi fare solo quello come volontario; comprensibile per certi versi, ma d'altronde quando si burocratizza, ti metti le regole, ti metti i vincoli, ti metti i legacci e quindi poi dopo devi rispettarli;

la previsione che i trasporti e le cure relative all'attività di pronto soccorso siano a carico del gestore e molto altro.

Man mano che si esamina il bando se ne possono trovare altre.

Considerato che tutti questi adempimenti, questa burocratizzazione - a nostro avviso è una sensazione, forse, ma insomma un po' di esperienza in materia ce l'abbiamo - in campo al futuro gestore, potrebbe essere un forte deterrente, riteniamo, alla partecipazione a questa gara o, peggio ancora, come solleviamo appunto nell'interpellanza, potrebbe essere addirittura non tanto solo un deterrente, ma un far sì che magari partecipi proprio qualcuno che invece non ha grandissima esperienza nel settore, perché non è che i canili e gattili proliferino. Bisogna anche andare a trovare proprio il gestore giusto per fare questo tipo di attività che, ripetiamo, non è un fornirti la pizza, non è fornirti le fotocopie, è qualcosa di molto più complesso e articolato che non questo.

Interpelliamo quindi il Presidente o l'Assessore per sapere se il Governo regionale, nella persona dell'Assessore competente, abbia esaminato con attenzione il bando e il capitolato; se il Governo regionale ritenga che il bando possa essere effettivamente attrattivo nei confronti di soggetti idonei a esercitare la gestione; se la scelta di procedere ai sensi del decreto legislativo 36/2023 (quindi con una gara aperta) per giungere all'individuazione del soggetto al quale affidare la gestione, anche alla luce della particolarità del settore, e delle attività espletate da parte del gestore, sia ancora ritenuta la migliore o se sia intendimento del Governo stesso rivalutarla.

Presidente - Per la risposta ha chiesto la parola l'assessore Marzi, ne ha facoltà.

Marzi (SA) - Partiamo dal terzo quesito, confermando la scelta che abbiamo assunto e che ha portato alla gara pubblica attualmente in corso, come abbiamo già affermato e ribadito nelle precedenti iniziative discusse in quest'aula.

Riguardo all'attrattività del bando, riteniamo che una proposta da 1,5 milioni di euro su tre anni per la gestione di un canile gattile che attualmente ospita 70 cani e 17 gatti possa ritenersi attrattiva in un quadro più generale. Ne è dimostrazione il fatto che già alcuni soggetti la scorsa settimana hanno chiesto di poter visionare la struttura.

Premettiamo che non riteniamo opportuno, però, discutere l'oggetto di questa interpellanza nel momento in cui è in corso di svolgimento la gara pubblica e possiamo affermare che il capitolato di gara ricalca di fatto quanto già previsto dalla convenzione in essere del canile e gattile regionale, ma poi proveremo a renderlo evidente semplicemente per un principio di enumerazione ed elencazione, collega Sammaritani, perché lei per il mestiere che fa, oltre che per l'attenzione che dimostra perennemente in quest'aula, sa benissimo che in realtà quando parla di burocrazia parla di cose che esistono nell'attuale convenzione ed esisteranno nell'attuale capitolato di gara e nei futuri rapporti con chiunque si aggiudicherà questo bando perché di fatto sono cose ordinarie e tra l'altro sono tutti servizi, collega Sammaritani.

Gli adempimenti burocratici a cui lei fa riferimento erano stati già richiesti all'attuale gestore della convenzione, forse però continuiamo a utilizzare tutta una serie di parole che richiamano a principi politici smarcati quotidianamente: il concetto di burocratizzazione, il politico che diventa amministratore e burocratizza, quando in realtà sappiamo benissimo che nulla ha a che vedere tutto ciò con la politica.

La politica semplicemente ha dato un'indicazione chiara per gestire al meglio un servizio pubblico, ha messo più fondi pubblici e, per legge, ha dovuto assolutamente far partire una gara a evidenza pubblica per il semplice motivo che la cifra è al di sopra delle soglie per gli affidamenti diretti, ma soprattutto rispetto al passato e sono state fatte verifiche in tal senso. In questa regione sono presenti più associazioni animaliste e non soltanto una, come era nel passato.

Questi sono aspetti sostanziali che io nel corso degli ultimi mesi, anche per il battage che queste iniziative portano su quel tema, ho potuto ascoltare perché tantissimi sono venuti a chiedere specifiche in tal senso e ho notato, anche grazie a quest'iniziativa, che per fortuna tanti hanno capito la differenza tra "Prima soltanto uno, adesso tre", anche perché in alcuni casi alcune di queste associazioni sono collegate tra loro.

Gli adempimenti burocratici - tornando a noi - a cui lei fa riferimento, però, erano già stati richiesti e sono in particolare:

· la sottoscrizione di una garanzia finanziaria e bancaria e assicurativa a favore della Regione; era prevista nella convenzione e ovviamente è prevista nel capitolato;

· la sottoscrizione di una polizza assicurativa di responsabilità civile, era presente nella convenzione, è prevista nel capitolato;

· il rispetto degli obblighi di tracciabilità finanziaria, ovviamente previsto nella convenzione e anche nel capitolato.

La nomina di un direttore tecnico, come lei ha richiamato nella presentazione dell'iniziativa, era anch'essa già presente nella convenzione in essere e prevedeva infatti che il gestore comunicasse, entro 15 giorni dalla data di stipula della convenzione, il nominativo del soggetto individuato quale direttore tecnico responsabile della struttura per il periodo di durata della convenzione stessa.

La richiesta di un direttore sanitario - cosa che lei definisce una questione burocratica - ovviamente era prevista nella Convenzione ed è responsabile della scorta di farmaci e della modalità d'uso e di conservazione di tutti i presidi medici all'interno della struttura ed è stata inserita a maggior tutela del futuro aggiudicatario, anche perché tutta una serie di migliorie che sono state messe sono legate però alle continue interlocuzioni che ci sono state prima del mio arrivo e che continuano a esserci - da quando sono arrivato anch'io - nella normale contrattazione e confronto che c'è tra l'attuale gestore del servizio e naturalmente la struttura dell'Assessorato, l'Azienda USL e il mondo del volontariato.

Rispetto alle supposte limitazioni dei volontariati attivi, già nel manuale di buone prassi dell'attuale gestore, vengono espressamente dichiarate le modalità da seguire, quindi quelle dell'attuale convenzione in essere. È già previsto infatti che i volontari possano accedere al canile-gattile per collaborare nelle attività di cura dell'igiene, della pulizia e di gioco degli animali, previa apposita autorizzazione nella quale siano definiti orari e modalità di frequenza, mentre all'articolo 18 dello stesso manuale si parla di corsi di formazione obbligatori, cioè la stessa cosa che sarà prevista nel capitolato.

In ordine a supporre che i trasporti e le cure relative all'attività di pronto soccorso siano a carico del gestore, il capitolato di gara prevede che proprio ed esclusivamente queste attività possano essere oggetto di subappalto.

Il capitolato di gara prevede infatti che le prestazioni veterinarie, o chirurgiche, diagnostiche e di cura degli animali da compagnia possano essere garantite attraverso la collaborazione con una struttura veterinaria disponibile, mentre il servizio di cattura di cani vaganti può essere garantito anche attraverso la collaborazione con i Comuni, altri enti o altre associazioni presenti sul territorio.

Rimane invece naturalmente escluso dalla possibilità di subappalto il servizio di conduzione interna del canile e del gattile regionale.

Le migliorie apportate rispetto al bando precedenti quali, ad esempio, l'accertamento delle violazioni di eventuali penalità, oltre a essere esplicitamente previste dalla disciplina contrattuale - questo lei lo sa meglio di me - sono state inserite con lo scopo di garantire una maggiore tutela e benessere agli animali presenti all'interno del canile e del gattile regionale. Sempre con tale finalità, è stato infatti specificato anche riguardo all'osservanza delle segnalazioni rese dagli uffici e dai servizi veterinari dell'Azienda USL sulla verifica dell'adeguatezza degli operatori e dei loro comportamenti. Tali migliorie sono state infatti previste anche nell'ottica di prevenire il più possibile problematiche che potrebbero presentarsi nel corso della gestione, prendendo spunto sia dall'esperienza delle gestioni precedenti, sia dai capitolati adottati per questo settore in tutto il resto d'Italia.

Lo schema di valutazione è stato predisposto a tutela del benessere degli animali, considerato che viene dato maggiore punteggio all'esperienza, alle proposte di miglioramenti e ai progetti di adozione.

Nello specifico il punteggio sarà collegato alle seguenti proposte:

· progetto di gestione del canile e del gattile regionale, rifugio e servizi connessi, in particolare relativamente all'organizzazione generale delle attività connesse al servizio, quale l'organigramma del personale, l'alimentazione degli animali, la pulizia della struttura, la gestione e la somministrazione dei farmaci, lo smaltimento delle spoglie, la movimentazione animali;

· il numero di ore annuali dedicate alla formazione e all'aggiornamento del personale che, come abbiamo visto prima, erano previste anche prima;

· l'esperienza pregressa nella gestione di servizi analoghi, a tutela del fatto che questo è un servizio ma un servizio particolare per la comunità;

· il programma di controllo della qualità dei servizi;

· la collaborazione veterinaria e i servizi di primo soccorso ad animali d'affezione ai sensi del codice della strada;

· la procedura per la cattura di cani vaganti con l'introduzione e eventuale rieducazione e avvio all'adozione/affido dei cani stessi;

· le procedure di accoglienza, formazione e affiancamento iniziale del volontariato;

· le azioni di sensibilizzazione della popolazione;

· le prestazioni aggiuntive e le misure di contenimento dell'impatto ambientale e dei consumi energetici.

Più in dettaglio, i compiti ora previsti in capo al gestore, che di seguito elenco, rimangono sostanzialmente gli stessi dell'attuale convenzione.

Ad esempio, l'articolo 1 e l'articolo 2 della convenzione si rifanno a quanto segue: conduzione interna del canile e del gattile regionale - prevista nel capitolato, così come nella Convenzione -; adozione degli animali - prevista nel nuovo e nel vecchio -; utilizzo di una customer satisfaction per i cittadini che hanno avuto contratti con il CGR - previsti nel nuovo e nel vecchio -; cattura e custodia dei cani vaganti e dei cani vaganti a elevato rischio di aggressività - previsto nel nuovo e nel vecchio -; gestione e smaltimento delle spoglie di animali da compagnia - previsto nel nuovo e nel vecchio -; reperibilità, recupero e trasporto di animali - previsto nel nuovo e nel vecchio -; assistenza e presa in carico di animali da compagnia provenienti da particolari situazioni di varia tipologia - previsto nel nuovo e nel vecchio -; collaborazioni con un Comune, l'Azienda USL della Valle d'Aosta, i servizi veterinari pubblici e gli organi giudiziari - previsto nel nuovo e nel vecchio -; comunicazione, campagne di sensibilizzazione - previsto nel nuovo e nel vecchio -; gestione della presenza di eventuali volontari attivi all'interno della struttura - previsto nel nuovo e nel vecchio -; realizzazione e adozione di un manuale di buone prassi inerenti all'attività sopra descritte - previsto nel nuovo e nel vecchio -, nonché resoconto delle attività svolte - previsto nel nuovo e nel vecchio.

Io credo che lei giustamente faccia politica, faccio politica anche io, ma sia la sua politica che la mia politica nulla hanno a che fare col fatto che in realtà il nuovo capitolato di gara parrebbe essere più burocratico degli altri. È identico, fatta eccezione per il fatto che è una gara a evidenza pubblica, perché sono tre i soggetti che potrebbero partecipare in Valle, e visto che di fatto diamo in gestione una struttura che prevede un impegno da 500.000 euro di soldi pubblici per un triennio per un totale di un milione e mezzo di euro. Anche questo lei lo sa meglio di me, è previsto dalla legge.

Presidente - Per la replica la parola al consigliere vicepresidente Sammaritani.

Sammaritani (LEGA VDA) - Assessore, vede, su un punto rimane sempre questa che è diventata ormai una diatriba, nel senso che non è affatto accertato e assodato quello che lei sostiene, che cioè in questo caso si fosse costretti a utilizzare questa procedura, perché le norme vigenti - ed è un caso rarissimo questo, ma usiamolo nel momento in cui c'è la possibilità - non ci dicono che si debba procedere in questo senso, al di là del valore dell'affidamento, perché c'è una norma specifica che dice invece che la gestione dei canili e gattili andrebbe affidata prioritariamente ad associazioni animaliste. O, meglio, dovrebbero essere gestiti dai Comuni, per noi è la Regione perché ce n'è uno solo ed è regionale, oppure prioritariamente - ci sono sentenze su questo tema anche in Veneto, dei vari Tar eccetera - da associazioni animaliste. Poi eventualmente si fa la gara.

Questo io l'avevo già detto in passato, ma lo ribadisco: non è più una l'associazione - quindi sono costretti a darla a loro, benissimo - ma sono tre, tanto meglio, interpellatele tutte e tre, magari vi dicono che non interessa a nessuna delle tre, oppure a una sì e le altre due no, non c'è più problema, sono due, magari si mettono assieme o se non si mettono assieme si farà qualcos'altro. "Prioritariamente" significa questo. Questo era il tema... e questa è la scelta politica.

Ecco, fare politica significa ogni tanto prendersi delle responsabilità. Certo che, se faccio un bando come questo, faccio un bando come qualsiasi cosa, mi fornisci le fotocopie, ti do tot a copia, benissimo, fatto, le sanzioni eccetera. Facilissimo.

È il classico caso di Ponzio Pilato: se ne lava le mani; ha fatto l'appalto, chi se ne frega poi come stanno gli animali, chi se ne frega quando vengono adottati, perché in realtà in un appalto non puoi dire questo.

L'adozione degli animali è un'attività delicata, complessa, che impegna tantissimo, che non ha orari... Non si può mettere in un bando. Non ci sono premi in questo bando se ne fai adottare di più o di meno, quindi se io i soldi li prendo comunque, cosa me ne frega di farli adottare, capito?

È questo il tema e questo è l'aspetto politico. È lì che la politica si deve distinguere, una volta ogni tanto, quando può... già con tutti i vincoli che ha, con tutte le pastoie dei codici degli appalti, eccetera.

Questo è fare politica, quindi io sto facendo politica, lei la sta facendo, ma al contrario, secondo me, cioè si è appiattito sulla richiesta di qualche funzionario probabilmente che come al solito -è legittimo pensarlo - meno problemi ha, meglio sta, perché così funziona.

È questo il tema fondamentale, poi questi bandi qua uno pubblicato il 27 nella Gazzetta dell'UE e poi sull'ANAC il 30, l'altro invece rispettivamente il 24 e il 27, quindi tutti gli ultimi giorni di dicembre. Poi la determina che invece ne revoca uno dei due, che sono identici, del 7 di gennaio. Adesso io faccio un po' l'avvocato del diavolo: "Ma come? Ci sono due bandi in contemporanea per la stessa cosa e uno viene revocato 10 giorni dopo? Io non so se questo sia tutto regolare, se dal punto di vista amministrativo non possano sorgere dei problemi una volta che c'erano gli affidamenti perché c'è qualcosa che non funziona.

Già ne ho parlato nell' interpellanza: i termini sono molto brevi e invece il bando non è affatto una cosa semplice, perché c'è la possibilità, anzi il dovere, di fare il sopralluogo, perché bisogna vedere le situazioni, eccetera.

Da quelle poche informazioni che io sono riuscito a ottenere, mi pare anche che chi ha redatto il bando non è che abbia preso tutte queste informazioni.

Lei poi mi parla di 1.400.000 euro che è l'importo del bando, ma 700 - e fischia - mila sono soltanto di stipendi e quindi non è che sia così appetibile tutto sommato, anche perché chi subentra si dovrebbe anche assumere poi i dipendenti che già ci sono. Io non lo so fino a che punto questo bando sia appetibile, ma non voglio entrare in questo tema perché non voglio andare a condizionare, ci mancherebbe, i partecipanti eccetera. Va bene tutto, ognuno farà le sue valutazioni.

L'importante però è il problema vero: come verranno poi invece tenuti gli animali, accuditi e soprattutto come si espleterà l'attività di adozione degli animali, perché quello è l'aspetto che esula: lì non si possono mettere regole, non si possono mettere paletti, non è facile gestire quel tipo di attività. Speriamo tanto che vi vada bene.

Presidente - Facciamo 10 minuti di sospensione. Alle 11:15 cerchiamo di riprendere i lavori.

La seduta è sospesa dalle ore 11:06 alle ore 11:23.

Dalle ore 11:23 assume la Presidenza il vicepresidente Sammaritani