Oggetto del Consiglio n. 4288 del 14 gennaio 2025 - Resoconto
OGGETTO N. 4288/XVI - Interpellanza: "Modalità e tempistiche per il completamento del progetto "Arvier Agile. La cultura del cambiamento" finanziato dal PNRR".
Sammaritani (Presidente) - Riprendiamo i lavori del pomeriggio con l'interpellanza n. 32 all'ordine del giorno. Per l'esposizione, chi prende la parola? Ha chiesto la parola il consigliere Baccega, ne ha facoltà.
Baccega (FI) - È chiaro che le preoccupazioni da noi espresse fin dall'inizio di quest'avventura, chiamata "Agile Arvier", finanziata con fondi PNRR per 20 milioni di euro, passo dopo passo hanno avuto la loro conferma, un Comune di circa 900 abitanti, Comune che condivide la gestione dei servizi appartenenti al terzo ambito, quindi Arvier, Avise, Saint-Nicolas e Valgrisenche, va detto che quelle perplessità erano state espresse da quando si è preso atto della delibera di Giunta regionale 1022/2022, che ha ritenuto il progetto "Agile Arvier" il più meritevole nonostante sia stato espressamente evidenziato che i singoli interventi non sono definiti in dettaglio, ma saranno più compiutamente affrontati nella fase di attuazione del progetto.
Ovviamente manca una valutazione dei rischi che potrebbe mettere in evidenza qualche difficoltà attuativa nella sperimentazione dell'approccio di sviluppo e di ricerca proposto e il piano finanziato andrebbe ulteriormente dettagliato, questi erano gli aspetti di criticità, ma già nella sintesi della relazione della Corte dei conti di cui alla deliberazione n. 4/2023 si sottolineava quanto la precedente attività di controllo aveva già posto in evidenza plurimi elementi di criticità, la situazione di diffusa fragilità organizzativa e gestionale del soggetto attuatore, quindi il Comune, abbiamo avuto modo di audire il Sindaco e francamente ci dispiace, perché il peso di questa cosa tutta su un Comune che ha quelle problematiche mi sembra che sia anche esagerato.
Un'incompiuta definizione della maggior parte delle misure progettuali tali da rendere l'intero impianto programmatorio piuttosto assummato e incerto e, di conseguenza, una debole contezza dell'effettiva sostenibilità realizzativa, una debole contezza dell'effettiva sostenibilità realizzativa, tenuto conto proprio delle scadenze cui si andava incontro, prescritte dal PNRR, avvio degli interventi entro il 30 settembre 2023, conclusioni degli interventi con rendicontazione entro il 30 giugno 2026. Era l'aprile del 2023. Ecco che, recepito il grido d'allarme che veniva da più parti evidenziato, quindi noi compresi, nel mese di luglio del 2023 il Comune di Arvier, soggetto attuatore, ha potuto usufruire di ulteriori figure professionali per curare gli aspetti organizzativi e gli aspetti della gestione tecnico-amministrativa del progetto che ha costituito una struttura dirigenziale temporanea. Vero che in quest'ottica la Regione ha investito circa 775 mila euro, tutti nel contesto nell'affidamento del personale competente del supporto che era necessario non in quella fase, forse prima. È un progetto che ha visto, comunque, tre rimodulazioni del progetto stesso. L'unità di missione per l'attuazione del PNRR presso il Ministero chiedeva di produrre un lungo evento di atti, che, per questioni di tempo, non sto ad elencare, ma, sulla base di quanto di quanto richiesto, il Collegio della Corte dei conti rilevava che al mese di aprile 2023 il soggetto attuatore appunto non disponeva ancora di un cronoprogramma dettagliato dell'intervento in grado di fornire informazioni attendibili delle azioni e che sostanziavano l'intervento progettuale. Ecco che la prima rimodulazione del progetto è del 26 maggio 2023. A seguito di un'analisi approfondita delle problematiche attuative, il 6 dicembre 2023 veniva proposto al MIC una seconda modifica progettuale. Il 25 giugno 2024 il soggetto attuatore richiedeva un'ulteriore rimodulazione progettuale. Il MIC ne prendeva atto perché c'era un'invarianza di costi e quindi non poteva far altro che prendere atto. Peraltro i ritardi rilevati ad aprile 2023 sull'avanzamento complessivo del progetto che rappresentavano un motivo di forte preoccupazione già da noi evidenziati, senza entrare nel merito della scelta delle prospettive future al completamento delle opere, perché capire coliving, coworking, dove si andava a parare... è venuto fuori poi durante l'audizione del Sindaco, ma le perplessità comunque rimangono.
Che cosa osserva la Corte dei conti? "I dubbi all'epoca avanzati da questa Sezione - questo è quanto dice la Corte dei conti - per il rispetto dei tempi dal 30 giugno 2026 trovano ancora oggi più fondamento nelle rimodulazioni progettuali nel frattempo intervenute".
Ora, in Commissione più volte si è sostenuto che il soggetto attuatore, appunto il Comune di Arvier... il povero Sindaco è certamente in affanno, e io non voglio colpevolizzare nel modo più assoluto il Sindaco, però ci confrontiamo con la Giunta regionale perché è la Giunta regionale che ha nominato i membri esperti per comporre il nucleo di valutazione, è la Giunta regionale che ha approvato con DGR 244/2022, su indicazione del Nucleo di valutazione e che individuava quale progetto pilota "Attrattività dei borghi per la Valle d'Aosta", la proposta Fontainemore, Borgo Alpino sui cinque progetti presentati, poi il progetto non era completo, ma, come non era completo "Agile Arvier", ha determinato la revoca della precedente delibera e la nomina dell'approvazione del progetto "Agile Arvier".
Sulla base di queste considerazioni, credo che ci siano tutti gli elementi per davvero avere una forte preoccupazione su un'iniziativa di questo tipo; non è che vogliamo colpevolizzare, non siamo qua per darvi addosso, siamo qua per dirvi: "Ve lo avevamo detto" e riterremo opportuno che ci siano tutti gli sforzi necessari per far sì che almeno vada a compimento quella parte di lavori che determineranno comunque l'affidamento delle risorse dei 20 milioni e chiederemo anche se si hanno le ragionevoli certezze di riuscire a completare il progetto complessivo alla data del 30 giugno, se è stato fatto uno studio sugli impatti che detto investimento avrà successivamente alla data del 30 giugno 2026 in termini di incremento di spesa corrente. Qualora il progetto non sarà completato in toto alla data del 30 giugno, ma solo parzialmente, le risorse e il PNRR da assegnare saranno rimodulate dal Ministero?
Nel caso di cui al quesito n. 3, quindi nel caso in cui il progetto non sarà completato, la Regione intende completare gli interventi finanziari e finanziare completamente l'opera indicata? Questi sono i quesiti ai quali chiediamo davvero una risposta concreta per definire finalmente che questo percorso ci toglie un po' tutte le preoccupazioni del caso, perché sarebbe drammatico vedere opere iniziate e messe lì, lasciate lì all'avventura. Grazie Assessore.
Presidente - Per il governo, la parola all'assessore Jean-Pierre Guichardaz.
Guichardaz J. (FP-PD) - Grazie Assessore, grazie al collega Baccega, che mi dà l'opportunità anche di chiarire. Io mi ero anche fatto preparare una risposta tecnica con i soliti riferimenti della Corte dei conti, mi stupisce che sia lei a rievocare la Corte dei conti come soggetto, diciamo che ci dà delle giuste indicazioni.
Conosciamo tutti le relazioni della Sezione di controllo, conosciamo tutti le annotazioni corrette che la Corte dei conti fa nel suo ruolo e sappiamo benissimo anche che queste annotazioni e queste considerazioni sono sempre servite a noi e a tutti i soggetti coinvolti per cercare di riparametrare un progetto che in questa sede più di una volta è stato detto essere un progetto molto ambizioso, un progetto che ha messo in campo tantissime risorse, 20 milioni per un tempo brevissimo e, a seconda delle indicazioni abbastanza inedite, io credo di aver risposto almeno dieci volte e il collega Caveri uguale, quindi la risposta cerco di darla a nome nostro e a nome anche del Governo regionale tutto che sul tema è molto implicato. Intanto spiego, perché poi alla fine si parla di "Agile Arvier" ma si perde l'idea di che cosa si tratta. Il progetto "Agile Arvier"... quindi do degli elementi anche per chi ci ascolta... la cultura del cambiamento è un'iniziativa strategica volta alla rigenerazione culturale, sociale ed economica dei borghi di Arvier e Leverogne; nasce per trasformarli in centri di sperimentazione e dialogo in grado di affrontare le sfide ambientali, economiche e sociali proprie del contesto alpino, con una visione che intreccia tradizione e innovazione. Questa è un po' la sintesi di quel progetto molto corposo che è stato discusso con tutti i soggetti previsti. Come si struttura il progetto? Lei chiedeva come si articola, in tre principali componenti, quindi sono interventi immateriali, cosiddetti "Lab", sono cinque laboratori dedicati alla coprogettazione e sperimentazione di soluzioni innovative che rispondono ai bisogni delle comunità locali. Questi laboratori puntano a promuovere la consapevolezza collettiva verso temi come la rivoluzione verde, la transizione ecologica, l'inclusione sociale e lo sviluppo di competenze. Poi sono previsti degli interventi infrastrutturali che sono sei progetti chiave volti a creare spazi destinati ai laboratori e a migliorare la fruibilità dei borghi per residenti, giovani, turisti e ricercatori, con una particolare attenzione alla valorizzazione del patrimonio culturale e religioso. Tra questi, citiamo la creazione di spazi di coliving e coworking che sono la Maison Luboz, il Borgo di Leverogne, la trasformazione dell'ex scuola materna in "Agile Agorà Arvier", il Museo del futuro alpino presso il Castello La Mothe e il Museo dell'arte sacra. Poi ci sono delle azioni trasversali, in particolare due iniziative, finalizzate a garantire la gestione efficace del progetto e a promuovere il territorio attraverso un'efficace strategia di comunicazione. Non sono solo interventi su beni immobili, ma c'è anche tutta una parte di promozione e comunicazione.
Approfitto, visto che spesso si parla di soggetti attuatori e ruolo dei vari soggetti per dare - anche per una corretta comprensione dello stato dell'arte e delle dinamiche attuative del progetto - un'indicazione sui ruoli e le responsabilità dei vari attori, almeno li chiariamo una volta per tutti.
Allora il Comune di Arvier, come lei ha ben ribadito - ed è stato detto in più di un'occasione anche in Commissione - è l'attore principale responsabile dell'attuazione del progetto che ne gestisce direttamente l'implementazione. Le attività vengono coordinate tramite la struttura temporanea di progetto "Agile Arvier" istituita con deliberazione di Giunta comunale, che è la 67 del 22 novembre 2023.
Qual è il ruolo della Regione? È di supporto tecnico e di monitoraggio. Con la deliberazione che lei ha citato, la 1022/2023, parliamo di neanche due anni fa, un anno e mezzo fa, è stato istituito un gruppo di lavoro che si riunisce con frequenza addirittura mensile per monitorare i progressi, fornire assistenza tecnica al Comune di Arvier e garantire il rispetto delle tempistiche. Anche di più di una volta al mese, per esempio, si sono riuniti i rappresentanti del Comune giusto l'altro ieri.
Qual è il ruolo della Soprintendenza per i beni e le attività culturali della Valle d'Aosta? Non ha il ruolo di soggetto attuatore, come lei ha ribadito, ma la Soprintendenza offre un supporto tecnico ai professionisti e ai tecnici comunali per accelerare i procedimenti relativi agli interventi di valorizzazione del patrimonio culturale. Il Ministero della cultura, il MIC, in qualità di amministrazione titolare del progetto PNRR, supervisiona l'attuazione, verifica il rispetto degli obiettivi e dei tempi e, attraverso l'unità di missione dedicata, collabora con gli attori locali per affrontare le criticità emerse durante l'attuazione. È costantemente presente il Ministero, quindi, da quando il progetto è stato approvato ad oggi, il Ministero è il convitato di pietra, ma neanche il convitato, è proprio un ospite fisso e lavora a tutti gli effetti insieme, anche agli stakeholder, alle comunità locali, tant'è vero che il coinvolgimento della comunità avviene anche attraverso dei processi partecipativi di coprogettazione e di coattuazione, con l'obiettivo di garantire che il progetto risponda alle reali esigenze del territorio. Lei mi chiede qual è lo stato dell'arte del progetto: nonostante i tempi ristretti, gli attori coinvolti stanno lavorando in stretta sinergia, come le ho detto ieri, per completare le attività entro il 30 giugno 2026. Gli incontri periodici mensili e più che mensili del gruppo di lavoro regionale, permettono di monitorare l'avanzamento dei lavori e fornire un supporto tecnico necessario al Comune di Arvier. Il 10 dicembre scorso si è svolto un incontro con l'Unità di missione del MIC, durante il quale sono state discusse le problematiche rilevate, definite azioni correttive, questo per dire che facciamo gli step con loro. In questa sede è stato espresso un cauto ottimismo sull'avanzamento del progetto, a testimonianza di un dialogo costante e costruttivo tra tutti gli attori coinvolti.
Mi chiede quali sono le valutazioni degli impatti post 2026. Non era previsto - questo glielo devo dire - dal bando iniziale uno studio specifico sugli impatti in termini di incremento della spesa corrente, purtroppo era carente di questo aspetto, ma il Comune di Arvier ha già avviato valutazioni per quantificare i futuri costi di gestione e per individuare soluzioni che ne limitino l'entità. Questi costi, come la manutenzione ordinaria e straordinaria, saranno considerati in relazione alle ricadute di valore pubblico del progetto, che si prevede avrà benefici significativi per il territorio e le comunità locali, è un'azione in più che ha fatto il Comune di Arvier. Lei mi parla di rimodulazione delle risorse in caso di non completamento del progetto: le modalità di rimodulazione delle risorse, in caso di mancato completamento del progetto entro il 30 giugno 2026, sono state oggetto di discussione nell'ambito del confronto trilaterale tra il Ministero, Regione e Comune di Arvier. Tuttavia ad oggi il Ministero non ha ancora chiarito perché non ha chiaro nemmeno lui, in maniera definitiva le modalità applicabili; tra l'altro, abbiamo atteso anche parecchie settimane, parecchi mesi tra un'interlocuzione e l'altra e probabilmente anche loro sono in difficoltà, e la questione sarà ulteriormente approfondita in un incontro che abbiamo già richiesto nell'ambito della cabina di coordinamento regionale.
Il MIC ha comunque ribadito che il raggiungimento dei target del PNRR viene valutato a livello nazionale e che l'erogazione delle risorse è subordinata al raggiungimento dei milestone e obiettivi concordati con l'Unione europea, lo fa per noi e lo fa per tutti i progetti, quindi è un conforto per quanto ci riguarda.
Completamento degli interventi oltre il 2026: al momento l'obiettivo primario è procedere speditamente, per completare il progetto, entro i termini stabiliti. Eventuali decisioni sul completamento degli interventi oltre la scadenza dipenderanno dalle verifiche finali della Commissione europea, che, ovviamente, determinerà l'eventuale mantenimento o rimodulazione dei finanziamenti concessi.
Concludo dicendo che questo progetto per noi rappresenta una straordinaria opportunità di rilancio culturale, sociale ed economico dei borghi di Arvier e Leverogne, tutti i soggetti coinvolti rimangono fortemente impegnati nel garantire il rispetto delle scadenze e la piena realizzazione degli interventi previsti, affinché questo progetto possa generare un impatto positivo e duraturo sul territorio.
Presidente - Grazie Assessore. Per la replica, la parola al consigliere Baccega.
Baccega (FI) - Grazie Assessore. Evidentemente al momento in cui abbiamo messo in piedi quest'interpellanza per conoscere meglio qual era il percorso, la riunione del 10 e 12 dicembre non era a noi nota, non potevamo sapere che cosa era venuto fuori; noi avevamo delle relazioni della Corte dei conti, ovviamente della Sezione di controllo della Corte dei conti, l'ha ribadito anche lei, non capisco perché lei mi dice: "Proprio lei che parla della Corte dei conti". Parlo perché è un documento che è all'attenzione di tutti. Dico anche che tra i documenti all'attenzione di tutti c'è questa relazione che ci ha permesso già di intervenire in questo senso, che è la relazione dei due Segretari comunali, che è del 6 aprile 2023, dove tutte quelle perplessità erano già state in qualche modo evidenziate e dove la preoccupazione di non riuscire a completare il percorso nei tempi prescritti dal Ministero e dalle norme era già fortemente indicata nel progetto "Agile Arvier". Lei è sicuramente ottimista, noi siamo lieti di questo ottimismo perché a questo punto avremmo veramente piacere di vedere che questo progetto vada a compimento nei tempi proprio per evitare che ci possano essere in qualche modo problematiche che vanno a dire: "Non ce l'avete fatta".
Una piccola perplessità ce la conceda, Assessore, e tutta la Giunta, perché a questo punto è: il giorno dopo in cui voi avete messo in campo e deciso che "Agile Arvier" doveva essere il progetto, il giorno dopo voi dovevate costituire quel gruppo di azione che andava nella direzione del rafforzamento della capacità amministrativa, non un anno dopo. Questo era quello che noi diciamo come suggerimento, poi, se non viene colto, ma quello era il momento chiave, perché un Comune, quindi il soggetto attuatore, che ha quelle capacità che ha in questo momento, non poteva certo sostenere questo percorso e credo che tutti quanti di questo ne siamo consapevoli. Comunque l'auspicio per noi di Forza Italia che abbiamo messo in campo questa interpellanza è che è il progetto vada a compimento e vada a buon fine, il dopo lo vedremo. Le ripercussioni di carattere finanziario in termini di spesa corrente le valuteremo.