Oggetto del Consiglio n. 4279 del 14 gennaio 2025 - Resoconto
OGGETTO N. 4279/XVI - Interrogazione: "Ulteriori approfondimenti in merito all'occupazione o meno di uno specifico alloggio ARER".
Marguerettaz (Presidente) - Punto n. 23 all'ordine del giorno. Per la risposta, la parola all'assessore Marzi.
Marzi (SA) - Rispetto alla domanda n. 1, l'ARER riferisce che con propria determina dirigenziale, la 106 dell'aprile 2023, è stato revocato il provvedimento di decadenza per mancata occupazione stabile dell'alloggio assegnato; ciò in attuazione al parere obbligatorio e vincolante espresso dalla Commissione per le politiche abitative nella seduta sempre del 19 aprile 2023, Commissione, ovviamente, come lei sa, prevista dalla legge 3/2013 e presieduta da un magistrato. La disposizione di revoca ha fatto seguito alle controdeduzioni presentate da parte del nucleo e all'accertamento dell'effettiva residenza svolta da parte della Polizia locale presso l'alloggio del nucleo assegnatario. Da allora non ci sono state ulteriori segnalazioni di assenza prolungata del nucleo, né sono stati riscontrati mancati ritiri della corrispondenza o mancati pagamenti delle bollette. I controlli riferiti svolti sulle letture dei consumi, sia per l'acqua calda sanitaria nella stagione 2023-2024, che, per quanto attiene il riscaldamento, sempre nella stagione 2023-2024, pongono in evidenza un utilizzo continuativo e non saltuario dell'alloggio assegnato.
Presidente - Per la replica, la parola al collega Manfrin.
Manfrin (LEGA VDA) - Assessore, prendiamo atto di quello che ci dice, di una questione che dura perlomeno da quando l'abbiamo sollevata in Consiglio, dal 2019. Lei spero che mi comprenderà se dirò che non sono soddisfatto ovviamente dell'epilogo di questa vicenda, ma è giusto anche che quest'Aula ne venga debitamente informata, perché noi parliamo di un alloggio che, almeno dal 2019, ma evidentemente anche molto prima, era completamente disabitato, se non per una nutrita colonia di piccioni che aveva colonizzato appunto quest'alloggio, sfondando le vetrate e entrando perché era completamente disabitato. Questo si è potuto evincere dal fatto che questi piccioni andavano e venivano e disturbavano parecchio i condomini, sia quelli posti al di sotto di quest'alloggio, sia i dirimpettai di questi alloggi.
A fronte di questa criticità, sono state formulate diverse segnalazioni, tutte ovviamente senza alcun esito, fino a quando, con un'ulteriore iniziativa in questo Consiglio, abbiamo evidenziato come in ben tre anni, cioè dal 2019 al 2021, in questo alloggio si fossero consumati ben 2 metri cubi d'acqua, quindi queste persone avevano uno scarso affetto per l'igiene personale e non ritenevano di dover neanche bere durante il giorno, oppure effettivamente quest'alloggio non era utilizzato. Che poi qualcuno venisse mandato a ritirare la posta diciamo che non era sufficiente testimonianza di aver abitato questo alloggio.
Si arriva così alla richiesta di decadenza che arriva effettivamente perché l'alloggio non era occupato e gli assegnatari rispondono dicendo: "No, ma noi ci abitiamo" e credo che faccia parte delle controdeduzioni formulate dall'Assessore, cioè un alloggio che non era stabilmente abitato e almeno per 4 o 5 anni sicuramente non lo è stato, ed è una casa popolare, non una casa privata di cui uno fa quello che ritiene più opportuno... una casa popolare che per 4-5 anni non si è utilizzata al punto da diventare una voliera per piccioni, al punto da non utilizzare neanche 3 metri cubi d'acqua, solo 2 metri cubi in tre anni. Di quest'alloggio qui alla fine abbiamo che si è revocata la decadenza perché si è fatta opposizione dicendo: "No, ma io ci abito stabilmente". Ora, io non dubito e non stento a credere che magari qualcuno abbia a un certo punto deciso, immagino, proviamo a ipotizzare... visto che non l'ha utilizzato nei cinque anni precedenti, magari ha deciso di utilizzare diversamente quell'alloggio, che so?, magari ci ha messo dentro un parente, un amico, magari qualcuno che paga l'affitto, perché funziona così, il subaffitto ogni tanto succede e, quando arrivano i controlli di Polizia viene detto: "Non rispondere, poi arriviamo noi, chiamaci, noi ci presentiamo". Non so se è successo questo ma è una possibilità.
Ora questa è, ovviamente, una cosa che io reputo vergognosa e non penso che persone che hanno avuto la generosità di vedersi concedere giustamente perché rispettavano i canoni nella loro domanda un alloggio di edilizia residenziale pubblica debbano anche mantenerlo in queste condizioni. Se tu non lo occupi, c'è scritto nella legge... lei giustamente, Assessore, ci ricorda che la legge 3/2013 prevede che le decadenze vengano stabilite dalla Commissione politiche abitative, che è appunto disciplinata in legge, ma altresì la legge stabilisce che c'è una decadenza se non viene occupato l'alloggio e se non vi è una residenza stabile.
Penso che un consumo di 2 metri cubi d'acqua in tre anni possa evidenziare come non ci sia stata un'occupazione stabile dell'alloggio e chiunque abbia revocato la richiesta di decadenza evidentemente ha fatto qualcosa di profondamente sbagliato, perché, anche se queste persone l'avessero occupato dopo 4-5 anni di inutilizzo, obiettivamente lo hanno tolto per 4-5 anni alla collettività, che ne avrebbe avuto molto bisogno e oggi purtroppo si sbattono fuori di casa persone che invece avrebbero tutto il diritto, la necessità e la volontà di occupare quegli alloggi. Ovviamente non siamo soddisfatti della risposta, ci rendiamo conto delle criticità, lei in un certo senso è impotente di fronte a questa scelta della Commissione politiche abitative, ma faremo ulteriori approfondimenti perché siamo certi che questa persona, queste persone che hanno occupato indebitamente questo alloggio lo devono restituire alla comunità.