Oggetto del Consiglio n. 4277 del 14 gennaio 2025 - Resoconto
OGGETTO N. 4277/XVI - Interrogazione: "Notizie in merito ai contratti libero professionali dei medici scaduti il 31 dicembre 2024".
Presidente - Passiamo al punto n. 21 all'ordine del giorno. Per la risposta, la parola all'assessore Marzi.
Marzi (SA) - L'Azienda USL ha già provveduto a rinnovare, con decorrenza 1° gennaio 2025, tutti i contratti con i professionisti in quiescenza scaduti al 31 dicembre del 2024. L'Azienda USL continua infatti a usufruire di contratti con medici in pensione nell'impegno costante volto a cogliere tutte le opportunità che le norme consentono per potenziare e valorizzare la presenza del personale sanitario. Il decreto-legge 202 del 27 dicembre 2024, il cosiddetto "Milleproroghe", ha esteso fino al 31 dicembre 2025 la possibilità di conferire incarichi semestrali di lavoro autonomo in tal senso, quindi a medici in pensione. Il decreto comprende anche contratti di collaborazione coordinata e continuativa a dirigenti medici, veterinari e sanitari e al personale del ruolo sanitario del comparto sanità e operatori socio-sanitari collocati appunto in pensione. Tali contratti di lavoro possono avere durata semestrale e sono subordinati alla verifica dell'impossibilità di assumere personale tramite graduatorie concorsuali in corso di validità. Il decreto Milleproroghe è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana solo sabato 28 dicembre 2024 ed è entrato in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione, quindi domenica 29 dicembre 2024. Solo a decorrere quindi da lunedì 30 dicembre 2024 l'Azienda USL si è trovata nella possibilità di poter attivare le procedure amministrative necessarie al rinnovo degli undici contratti in questione in scadenza appunto il 31 dicembre del 2024. L'Azienda USL ha quindi reso edotti immediatamente, nella stessa giornata del 30 di dicembre, tutti i direttori delle strutture aziendali interessati circa la possibilità di rinnovare i contratti con i medici in quiescenza. A seguito di specifica richiesta formale da parte degli stessi, ha quindi predisposto gli atti amministrativi necessari al rinnovo a decorrere dal 1° gennaio 2025.
Collega Marquis, però, conoscendo la sua attenzione alla logica che lei applica sempre anche all'amministrazione, dove si possono inserire questi tipi di deroghe e di straordinari spazi assuntivi, se non nell'assoluta urgenza e mancanza di professionisti medici che le abbiamo rappresentato nella risposta alla sua iniziativa 19, quella che tanto l'ha fatta arrabbiare. Collega Marquis, questa sua iniziativa è politicamente la conferma della nostra risposta alla sua iniziativa sulle liste di attesa. Quale Stato manda in pensione i medici il 31 di dicembre per poi riassumerli il 1° di gennaio se non uno Stato che di medici non ne ha. Collega Marquis, non siamo alla fine del XVI secolo, non siamo in Francia e lei non è Enrico di Navarra, quindi un medico in più non varrà almeno una messa, ma evidentemente un medico in più può valere per quanto riguarda il creare una lista d'attesa più piccola. La realtà quindi è che di medici ne servono talmente tanti e ne abbiamo talmente tanto bisogno da poter dire che senza medici non si canta alcuna messa per restare appunto in tema.
Presidente - Grazie Assessore. Per la replica, la parola al consigliere Marquis.
Marquis (FI) - Assessore, sarò molto esplicito in controreplica rispetto alle considerazioni che lei ha fatto. Condivido che la carenza di medici è una carenza che c'è anche in Valle d'Aosta, ha detto lei che un medico in meno comporta un allungamento delle liste d'attesa e una maggiore difficoltà per i cittadini sul territorio. Le posso garantire che al 31 dicembre sono state sospese delle collaborazioni che saranno ripristinate e che non sono ancora iniziate oggi, pertanto dal 1° del mese di gennaio al 15 del mese di gennaio c'è stata una sofferenza di medici, perché ci sono dei medici, che, tra l'altro, nello stesso periodo sono andati a contrattualizzare dei rapporti di lavoro, visto che qui al 31 dicembre erano terminati, e li hanno contrattualizzati in ospedali fuori Valle e adesso riprenderanno la collaborazione con un'offerta di disponibilità del monte ore dimezzata rispetto a quella dello scorso anno. Questo grazie all'inefficienza e ai tempi della sua politica, perché se al 31 dicembre scadeva un contratto, bisognava, al posto di aspettare il 1° gennaio a chiedere alle strutture competenti quali sono le esigenze, se nel corso del 2025 ne hanno bisogno, chiederglielo il 15 dicembre. Al 15 dicembre si diceva: "guardate che al 31 dicembre c'è questa scadenza, avete bisogno di medici per il 2025? Così il 1° gennaio saremo nella condizione di poter lavorare", invece sa cosa è successo? La delibera che lei ha richiamato non è ancora stata approvata, mi risulta, o è stata approvata in questi giorni...
(intervento dell'assessore Marzi fuori microfono)
...non è stata approvata nei primi del mese di gennaio. Le posso garantire che di quegli operatori medici, non so quanti, ce ne sono che non hanno ancora ripreso servizio dal 31 del mese di dicembre e questo rappresenta un disservizio per la sanità valdostana determinante per allungare le liste d'attesa.
Presidente - Chiudiamo qui la seduta antimeridiana. Riprenderemo alle ore 15:00 con il punto 22 all'ordine del giorno.
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La seduta termina alle ore 12:53.