Oggetto del Consiglio n. 4274 del 14 gennaio 2025 - Resoconto
OGGETTO N. 4274/XVI - Interrogazione: "Notizie in merito alla mobilità sanitaria attiva e passiva negli anni 2023 e 2024".
Sammaritani (Presidente) - Punto n. 18 all'ordine del giorno. La parola all'assessore Marzi.
Marzi (SA) - Venendo alle domande 1 e 2, con la delibera 1595 del 2 dicembre 2024 la Giunta regionale ha approvato il programma operativo regionale 2025-2026 per il miglioramento dei processi della mobilità sanitaria interregionale relativa ai ricoveri ospedalieri. Vogliamo evidenziare che si tratta del primo programma di miglioramento dei processi di mobilità mai approvato dalla nostra Regione, elaborato, tra l'altro, sulla base di una metodologia redatta da Agenas. È quindi la prima volta che si programmano azioni dirette a migliorare il saldo passivo della mobilità sanitaria, ciò pur nella consapevolezza - come lei sa, collega Baccega - che, dati i nostri piccoli numeri, una parte di mobilità passiva sia fisiologica in quanto, per molte prestazioni di alta specialità, è necessario e opportuno che i pazienti si rechino anche fuori Valle. Il programma si propone di raggiungere almeno tre obiettivi: il primo, aumentare la capacità produttiva erogativa regionale per la tipologia di casistica che può essere gestita in sicurezza e con buoni esiti dalle strutture ospedaliere regionali, in particolare gli interventi di media complessità clinica; il secondo, ridurre la quota di mobilità passiva cosiddetta "evitabile", attraverso l'aumento, appunto, della nostra capacità produttiva. Per quota passiva si intende quella dovuta a ricoveri esterni alla regione dei residenti che, pur nel rispetto della libera scelta, otterrebbero un percorso ospedaliero di cura ugualmente qualificato anche presso le nostre strutture regionali; il terzo, garantire, laddove i volumi di attività presso le nostre strutture regionali non siano sufficienti, percorsi di cura fuori regione, concordati con strutture altamente qualificate a seguito di apposite convenzioni con l'Azienda USL. Ciò garantisce che nessun Valdostano venga lasciato da solo nella scelta della struttura più idonea al suo problema di salute rispetto alla diagnosi ricevuta o all'indicazione di intervento chirurgico. La normativa che regola finanziariamente la mobilità sanitaria interregionale e internazionale della Regione autonoma della Valle d'Aosta nei confronti dello Stato prevede, in particolare nella delibera 116/2013, che, a decorrere dall'anno 2013, appunto gli oneri per la mobilità sanitaria siano sostenuti dall'Azienda USL della Valle d'Aosta, che vi provvede con le risorse trasferite nell'ambito del finanziamento ordinario. Su tali risorse l'Azienda opera la liquidazione del relativo importo annuale spettante al Fondo nazionale sanitario. La regolazione finanziaria della mobilità sanitaria avviene tramite acconti e conguagli riferiti a diverse annualità nell'ambito del riparto di questo Fondo nazionale. Il riparto individua la posizione debitoria e creditoria delle singole Regioni e Province autonome riferite all'anno precedente a quelle del riparto, quindi l'annualità 2024 prende in considerazione i dati relativi al 2023. Gli importi sono versati a titolo di saldo di mobilità che conta la differenza tra il valore della mobilità attiva, il numero in cui i pazienti di altre Regioni arrivano in Valle d'Aosta e quella invece della mobilità passiva. Le posizioni creditorie e debitorie della Regione autonoma Valle d'Aosta per le annualità 2023, quindi dati 2022 e 2024, quindi dati 2023, sono le seguenti: per l'anno 2023 il dato relativo alla mobilità attiva, crediti per mobilità sanitaria, è di complessivi euro 15.500.000 circa, di cui euro 13.900.000 per la mobilità interregionale ed euro 1.560.000 per quella internazionale. Il dato relativo invece alla mobilità passiva, debiti quindi per mobilità sanitaria, è di complessivi euro 27.900.000, di cui euro 27.400 per la mobilità interregionale ed euro 421.000 per la mobilità internazionale. Il saldo negativo registrato nell'anno 2023, quindi la differenza tra la mobilità attiva e quella passiva, è stato pertanto per l'anno 2024 pari a euro 12.413.000. Per l'anno 2024 il dato invece relativo alla mobilità attiva è di complessivi euro 17 milioni, è in aumento rispetto alla precedente annualità per oltre 1.5 milioni di euro, di cui euro 15.500.000 per la mobilità interregionale ed euro 1.500.000 per quella internazionale. Il dato relativo alla mobilità passiva è di complessivi 28 milioni di euro, importo che rimane pressoché allineato a quello riferito alla precedente annualità, di cui euro 27.500.000 per la mobilità interregionale ed euro 450.000 per la mobilità internazionale. Il saldo negativo registrato quindi nel 2024 è stato pertanto pari a euro 10.925.000, con una riduzione positiva che ammonta quindi a circa euro 1.500.000 e questo, come si può evidenziare dai numeri, soprattutto per l'aumento della mobilità attiva a favore della Valle d'Aosta, quindi di pazienti da fuori Valle che sono venuti a farsi curare in Valle d'Aosta. I dati relativi alle prestazioni sanitarie più significative nell'ambito della mobilità attiva per l'anno 2024 non sono ancora disponibili, perché parziali e in fase di consolidamento e saranno quindi disponibili durante la primavera di quest'anno.
Illustriamo quindi i dieci raggruppamenti omogenei di diagnosi, i cosiddetti "DRG", di importi più significativi collegati ai ricoveri per acuti ordinari e day hospital nell'ambito della mobilità attiva riferita agli anni 2022 e 2023: la sostituzione di articolazioni maggiori o il reimpianto degli arti inferiori (68 pazienti nel 2022 e 69 nel 2023), l'artrodesi vertebrale, eccetto cervicale, senza complicazioni o comorbilità (42 pazienti nel 2022 e 43 nel 2023), altri interventi sull'apparato riproduttivo femminile (223 pazienti dimessi nel 2022 e 242 nel 2023), interventi sulle strutture intraoculari, eccetto la retina, l'iride e il cristallino (158 pazienti nel 2022, 172 nel 2023), gli interventi sul sistema cardiovascolare per via percutanea con stent medicato con diagnosi cardiovascolare maggiore (28 pazienti nel 2022, 30 nel 2023) e gli interventi maggiori sulla pelvi maschile senza complicazioni o comorbilità (10 pazienti nel 2022 e 36 nel 2023).
Presidente - Per la replica, la parola al consigliere Baccega.
Baccega (FI) - Grazie Assessore. Le chiederei poi se gentilmente mi fa avere la risposta perché non sono riuscito a starle dietro con una serie di dati, soprattutto i dieci raggruppamenti che sono importanti. È un miglioramento mi pare di capire, l'obiettivo era capire se i dati di bilancio che sono stati assegnati all'USL erano sufficienti o se si andava in qualche modo a incrementare la capacità di spesa per andare nella direzione di sostenere la mobilità passiva verso l'esterno. Così non è, è un dato positivo e, come lei sa, per avere un quadro di carattere generale sulla sanità valdostana, è importante avere questi dati perché ci permettono di fare poi le dovute valutazioni rispetto a tanti percorsi. Comunque la ringrazio e se gentilmente ci fa avere la risposta...
Presidente - Grazie Consigliere.