Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 4273 del 14 gennaio 2025 - Resoconto

OGGETTO N. 4273/XVI - Interrogazione: "Stato di avanzamento delle attività propedeutiche alla realizzazione della galleria drenante/bypass del fenomeno franoso del Mont de la Saxe e del vallo di contenimento del rischio idrogeologico a ridosso degli abitati di Entrèves e La Palud".

Sammaritani (Presidente) - Passiamo a trattare il punto 17 all'ordine del giorno. Risponde per il Governo l'assessore Sapinet.

Sapinet (UV) - Grazie collega Aggravi per l'iniziativa che ci permette di fare un aggiornamento su questa tematica, direi che io e lei ne discutiamo forse per la prima volta, sono andato a rivedermi un po' le precedenti iniziative, l'ultima del giugno del 2022, quindi partiamo un po' da lì, ma farei una piccola premessa sulla frana del Mont de La Saxe, che incombe sugli abitanti di Entrèves e del villaggio de La Palud nel comune di Courmayeur con un volume complessivo valutato in circa 8,3 milioni di metri cubi. È stata monitorata sin dal 2006, nella seconda metà del 2013 è stato verificato che il volume più attivo della frana si mobilizzava non più solamente a causa dei cicli stagionali, ma presentava riattivazione anche a seguito di apporti meteorici, con infiltrazioni di acque superficiali. Nell'agosto del 2013 veniva quindi presentata la richiesta di dichiarazione di stato di emergenza, concesso dal Consiglio dei ministri con una propria delibera del 10 gennaio 2014. Poi il piano degli interventi è stato approvato dal Capo Dipartimento della Protezione civile il 18 marzo 2014 e si articolava su tre linee di intervento: potenziamento del sistema di monitoraggio e di modellazione dei fenomeni, realizzazione di opere di drenaggio dal corpo di frana e realizzazione di un vallo di protezione dell'abitato di Entrèves e di La Palud e di un'opera di bypass della Dora della Val Ferret. La realizzazione delle tre linee di azione è stata portata avanti in parallelo, dando la priorità alla realizzazione del vallo rispetto al bypass in considerazione dell'evoluzione del fenomeno franoso e dell'efficacia dei drenaggi del corpo di frana che venivano mano a mano eseguiti e che, nel corso degli anni, sono non solo mantenuti, ma anche potenziati.

Ad oggi il sistema di monitoraggio attivo rileva un continuo, ma seppur lento movimento dell'ammasso, che sta continuando quindi a muoversi verso valle. Il vallo consente di contenere i volumi di crollo sino a 1 milione di metri cubi di materiali, crolli anche di dimensioni minori possono però ostruire la Dora della Val Ferret, creando un invaso naturale a monte, con il potenziale pericolo di inondazioni a valle in caso appunto di crollo del contenimento. Per assicurare il regolare deflusso della Dora della Val Ferret, nella zona di La Palud e Entrèves, si sono studiate diverse soluzioni nel corso degli anni, per arrivare poi nel 2020 a decidere di procedere con la realizzazione di una galleria di bypass con funzione drenante che consente di deviare in sicurezza le acque della Dora della Val Ferret appunto in caso di collasso franoso che ostruisca il corso d'acqua e di svolgere una funzione secondaria di drenaggio profondo del corpo di frana, contribuendo a ridurre la pressione idraulica interna e quindi la velocità di spostamento della frana.

Venendo ai quesiti del collega, con il primo quesito ci chiede: "quale sia lo stato di avanzamento delle attività propedeutiche alla realizzazione della galleria drenante bypass del fenomeno franoso del Mont de La Saxe anche a fronte della procedura di gara per l'affido della progettazione di fattibilità tecnica ed economica della medesima". Il progetto preliminare della galleria è stato commissionato il 19 settembre del 2022 con un contratto stipulato ad agosto di quell'anno. La consegna del progetto è avvenuta il 24 novembre del 2024 dopo l'esecuzione delle indagini integrative e il completamento della fase progettuale. Il progetto prevede la realizzazione di una galleria di bypass idraulico con lunghezza di 1.183 metri e una sezione circolare del diametro netto interno di metri 4,7. L'opera consentirebbe di deviare le acque della Dora in caso di ostruzione, come detto, e di drenare le acque profonde del versante. Va precisato e segnalato che parliamo di acque di ottima qualità chimico fisica, che potrebbero essere captate per rifornire l'acquedotto del Comune di Courmayeur. La realizzazione dell'opera ha un costo totale stimato - sono stime - di euro 52.164.339. Le valutazioni sui costi, sugli impatti e sulle potenzialità che possono derivare dalla realizzazione del progetto, magari ulteriormente migliorate, sono appena avviate e proseguiranno nei prossimi mesi anche e soprattutto con un confronto con l'Amministrazione comunale di Courmayeur. Lo stato evolutivo della frana, così come ipotizzabile al momento, sulla base dei dati del sistema monitoraggio, che è attivo ormai da tempo, consente di procedere con ulteriori riflessioni e valutazioni.

Secondo quesito: "quale sia in generale lo stato di messa in opera del vallo di contenimento del rischio idrogeologico realizzato a ridosso degli abitati di Entrèves e La Palud". Il vallo è pienamente operativo, la sua costruzione - lo sappiamo bene - è ultimata da tempo; su questo nel dettaglio c'è stato un confronto e scambio di informazioni con il Comune di Courmayeur, che si occupa della manutenzione ordinaria e dello sfalcio e che sta seguendo anche gli aspetti legati al raccordo dei piani comunali, quindi di protezione civile e di individuazione degli ambiti inedificabili. L'opera, pur essendo monitorata, è relativamente recente per tale tipologia di costruzione, quindi non richiede al momento interventi importanti di manutenzione straordinaria. Come dicevo, il Comune di Courmayeur effettua la manutenzione ordinaria, quindi lo sfalcio delle essenze spontanee del vallo per una spesa a carico del Comune di circa 12 mila euro l'anno.

Presidente - Per la replica, la parola al consigliere Aggravi.

Aggravi (RV) - Grazie Assessore. Per chi, come me, è appassionato dei fenomeni inflattivi, i numeri detti nel corso delle iniziative che ho presentato su questo tema si fanno interessanti, perché, ricostruendo in maniera consequenziale, passiamo dai 9 ai 10 milioni di cui mi parlò il collega Borrello all'epoca ai 20 milioni del collega Marzi, lei è arrivato a 52 milioni, quindi vediamo che nel tempo le opere crescono e ne cresce soprattutto l'ampiezza di necessità di finanziamento.

Come lei giustamente ricordava, l'acqua pare essere molto buona, molto interessante, si parlò anche addirittura - e, se non erro, era nell'iniziativa fatta dal collega Borrello - di un possibile impianto di sfruttamento per l'energia idroelettrica, perché c'era la possibilità di avere anche un finanziamento nazionale, ma penso che il tempo sia passato. I numeri che lei ha citato anche della grandezza della galleria sono interessanti, perché i 4 metri e 7 (se ho appuntato bene) di circonferenza sono comunque importanti. Vero è che il vallo è operante, intorno al tema delle perimetrazioni degli ambiti è stato poi nel corso del tempo definito, però lì rimane e, anche se le spese di manutenzione sono comunque contenute, possiamo dire in questa fase il tema di avere un sistema drenante - speriamo che non si attivi mai - è un tema di cui tenere conto, perché altrimenti si è realizzata un'opera che potrebbe anche generare un'altra problematica, perché comunque la portata della Dora di Ferret in certi periodi dell'anno è molto importante. La volontà di quest'iniziativa era capire soprattutto quello che era stato poi l'esito del progetto, le informazioni le abbiamo avute, ci riserviamo ovviamente poi di integrare quanto emerso in quest'iniziativa con degli ulteriori accessi agli atti e a questo punto, vedendo le cifre che si presentano, io non so se poi dopo il progetto si darà corso a qualche cosa, perché comunque 52 milioni sono sicuramente una grossa cifra, quindi fare anche una valutazione di costo/opportunità sarà necessaria. Chissà se magari ci sarà poi anche l'occasione di utilizzare questo progetto laddove ci possano magari essere delle possibilità di finanziamento anche di provenienza terza rispetto a quelle regionali.

Presidente - Grazie Consigliere.