Oggetto del Consiglio n. 4243 del 19 dicembre 2024 - Resoconto
OGGETTO N. 4243/XVI - Interpellanza: "Valutazioni rispetto al progetto esecutivo del nuovo tratto di sentiero di accesso al Rifugio Bezzi in Valgrisenche".
Bertin (Presidente) - Punto 25. Per illustrare l'interpellanza si è prenotata la consigliera Erika Guichardaz, ne ha facoltà.
Guichardaz E. (PCP) - Da Gressoney ci spostiamo a Valgrisenche. Con attenzione abbiamo analizzato il progetto esecutivo del nuovo tratto di sentiero di accesso al rifugio Bezzi in località Saxe de Ponton di Valgrisenche, relativo a interventi di mitigazione del rischio di fenomeni franosi, che hanno ottenuto un contributo straordinario riferito all'articolo 10 della legge 1/2020, quindi ecco perché lo portiamo in discussione in Consiglio regionale.
Un progetto che all'origine prevedeva di far passare il sentiero sopra le rocce, ma, essendo il versante molto instabile, da subito sono emerse molte criticità che il corpo forestale ha evidenziato, quindi immagino che sia per questo che mi risponde l'assessore Carrel, anche se tutte le domande poi invece sono più riferite forse all'Assessorato del collega Sapinet.
Comunque, come dicevo, in una prima fase si pensava di far passare il sentiero sopra le rocce, ma vengono evidenziate delle criticità, quindi viene proposta una variante per far passare a questo punto il sentiero sotto le rocce, ma anche in questo caso i pareri del Corpo forestale e dell'Assessorato opere pubbliche territorio e ambiente riportano diverse criticità e addirittura evidenziano un peggioramento della situazione iniziale, definendo la nuova localizzazione come maggiormente esposta al rischio di fenomeni franosi e di dissesto, visto che la nuova situazione è inserita in fascia di cautela FC 1 rispetto all'originaria focalizzazione in fascia F 2. Ancora, si dice che il nuovo tracciato proposto attraversa aree a maggiore pericolosità rispetto all'originario. Vi sono poi pareri della Soprintendenza ai beni culturali e del Dirigente delle opere idrauliche.
Ci siamo accorti che mancava un parere, perché quella zona è anche in un'area SIC Natura 2000 e per questo intervento non abbiamo trovato invece nessuna valutazione di incidenza né alcuna corrispondenza con la struttura biodiversità, sostenibilità e aree protette.
Ecco, gli obiettivi principali sono: capire la coerenza del progetto con le normative in materia di protezione ambientale; capire se effettivamente il nuovo tracciato, come detto dai pareri, è addirittura più esposto a rischi rispetto alla sua collocazione e chiedere anche chiarimenti rispetto alle deroghe applicate sulla valutazione d'incidenza.
Per questo le chiediamo: le valutazioni rispetto all'intervento e in particolare se, rispetto al punto di vista della fruizione in sicurezza, il nuovo tracciato proposto non attraversi aree a maggiore pericolosità rispetto al progetto originario; le motivazioni e gli scopi per cui il sentiero è stato notevolmente allargato al punto di essere adesso anche percorribile con dei mezzi, perché è veramente grande, e la normativa vigente che permette l'esclusione della valutazione d'incidenza, nonostante l'area rientri in una zona SIC Natura 2000.
Presidente - Risponde l'assessore Carrel.
Carrel (PA) - Come lei ha ben ricordato, è una materia che comunque riguarda diversi dipartimenti. Cercherò di ripercorrere l'iter amministrativo che mi è stato segnalato dagli uffici.
L'intervento originario ha ottenuto le autorizzazioni richieste dal Comune di Valgrisenche, anche committente dei lavori, relativamente alla normativa vigente. Il Comune ha quindi affidato a un tecnico professionista i servizi di progettazione e direzione lavori e a una ditta esterna i lavori di esecuzione, autorizzati in data 11 gennaio 2022 dalla Sovrintendenza per i beni e le attività culturali.
Ottenuta la dichiarazione di conformità a firma del tecnico incaricato, con atto numero 14 del 28 febbraio 2022, il Comune di Valgrisenche ha approvato il progetto e l'avvio dei lavori, che è stato correttamente comunicato alla stazione forestale giurisdizionalmente competente.
Il 24 ottobre 2022 i lavori sono quindi stati consegnati alla ditta esecutrice. Nel giugno del 2023 il Comune ha chiesto e ottenuto dal dipartimento programmazione risorse idriche territorio, dal Corpo forestale e dalla Soprintendenza per i beni e le attività culturali, anche l'autorizzazione alla realizzazione di una pista temporanea di accesso al cantiere, da rimuoversi al termine dei lavori.
Nel settembre del 2023, il Comune di Valgrisenche ha chiesto e ottenuto, da queste stesse strutture che ho appena citato, la realizzazione di una variante plano-altimetrica del tracciato e un'esecuzione di opere secondarie accessorie non previste.
Contestualmente il dipartimento programmazione risorse idriche, con nota protocollo 10.999 DDS dell'8 novembre 2023, ha invitato il Comune - cito testualmente - "Di prendere in considerazione seriamente la possibilità di modificare il nuovo tracciato proposto, in quanto viene attraversato un settore a maggiore pericolosità rispetto all'originario".
In data 13 novembre 2023, il Comune di Valgrisenche ha approvato, con deliberazione comunale numero 66, i lavori in variante che sono stati ripresi in data 12 giugno 2024, dopo l'interruzione invernale, e sono proseguiti fino all'11 luglio 2024, data in cui è stata decisa dalla direzione dei lavori una nuova sospensione, che dura tutt'oggi.
Per quanto riguarda il primo quesito, gli uffici competenti mi hanno comunicato quanto segue: "Con il verbale di sospensione dell'11 luglio 2024 la direzione lavori ha precisato che rimane da valutare la necessità di posizionare sul versante in roccia pannelli di reti e/o corticali, come indicato nella relazione geologica e geotecnica del progetto di variante e che" - cito ancora - "Per la stesura delle valutazioni sopra indicate sarà necessario un periodo di tempo ulteriore".
Nel frattempo e relativamente a questi aspetti, con nota protocollo numero 6451 del Corpo forestale del 18 ottobre 2024, il Corpo forestale ha invitato il Comune, in base a un sopralluogo ispettivo effettuato il 3 ottobre, a mettere in opera quanto previsto in sede di autorizzazione.
In data 31 ottobre 2024, il Comune ha risposto confermando che, a partire dal mese di giugno 2025, avrebbe posto in essere quanto prescritto nelle autorizzazioni e specificando l'intenzione di richiedere i finanziamenti necessari per completare gli interventi di messa in sicurezza a valere sulla legge regionale 5 del 2001.
Per quanto riguarda il secondo punto, sempre in base a quanto riportatomi dagli uffici competenti, l'allargamento della già citata pista temporanea di accesso al cantiere si è reso necessario per consentire il passaggio e le lavorazioni previste con mezzi d'opera adeguati, ma si specifica che, al termine dei lavori, i luoghi dovranno rispettare le condizioni di progetto e quanto previsto dalle autorizzazioni.
In riferimento al terzo punto della vostra interpellanza, gli uffici competenti mi confermano che parte dell'intervento ricade in un'area SIC Natura 2000 e affermano che la realizzazione di lavori risulta comunque ammissibile ai sensi del comma 9 dell'articolo 54, norme tecniche di attuazione.
Presidente - Consigliera Erika Guichardaz, per la replica.
Guichardaz E. (PCP) - Le riconosco, Assessore, di avere una mimica facciale che fa abbastanza comprendere il suo pensiero, perché noi qui stavamo parlando di un intervento di mitigazione di rischio per fenomeni franosi e adesso, con l'ultimo parere, andiamo a chiedere di fare degli ulteriori interventi perché abbiamo creato il problema che prima non c'era. Mi sembra veramente una cosa allucinante, non so neanche come replicarle, perché io avevo tutto un pezzo che arrivava fino al luglio 2024, mi mancava quest'ultima parte che effettivamente non fa che confermare quello che già l'ingegnere Rocco diceva all'inizio dei suoi pareri, dicendo: "Se spostate da sopra a sotto create ancora un problema maggiore", glielo ha messo nero su bianco, anche se effettivamente quel parere non era vincolante, ma molto probabilmente andava ascoltato, anche perché credo che tutti noi conosciamo le competenze dell'ingegnere e chiunque di noi sa anche che, sotto questo punto di vista, quando mette qualcosa per iscritto abitualmente lo fa a ragion veduta.
Rispetto all'ultimo punto io capisco, viste le norme tecniche di attuazione che effettivamente non prevedono questo tipo di parere, però evidenzio che in quella zona vi era proprio un vincolo ambientale per delle specie assolutamente protette che non ci saranno più, perché con il passaggio dei mezzi sono andate completamente distrutte.
Dopodiché ho fatto fare anche una relazione a un geologo che magari le farò avere, perché credo che ci sia stato un danno piuttosto evidente, ma questo riguarda il collega che sta accanto a lei, un danno piuttosto evidente a quella zona SIC.
Se possibile, le chiederei la risposta per avere tutta la documentazione e poi poterla chiedere agli uffici.