Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 4235 del 19 dicembre 2024 - Resoconto

OGGETTO N. 4235/XVI - Interpellanza: "Eventuali problematiche tra corpo dei Vigili del Fuoco e Soccorso Alpino Valdostano riguardanti le procedure della Centrale Unica del Soccorso in merito agli interventi con l'elicottero".

Bertin (Presidente) - Punto numero 19. Consigliere Lavy, ne ha facoltà.

Lavy (LEGA VDA) - Questa è un'interpellanza che nasce da un lato da una serie di segnalazioni ricevute in merito alle procedure per interventi con l'elicottero, per ciò che riguarda le competenze di essi, appunto fra Vigili del fuoco e Soccorso alpino (specifico che le segnalazioni sono arrivate da entrambe le part); dall'altro lato è un'interpellanza che nasce da alcune note che anche noi abbiamo ricevuto da parte del CONAPO e da parte del Soccorso alpino valdostano che ha lanciato tutta una serie di accuse anche molto pesanti. Sappiamo che per richiedere l'attivazione degli elicotteri Sierra-Alfa 1, Sierra-Alfa 2 e Sierra-Alfa 3 ci sono tutte delle procedure che passano tramite la CUS che però, almeno da ciò che traspare dalle varie note, creano delle divergenze sugli interventi. Mi sono un po' informato su alcune questioni che sono capitate anche negli ultimi mesi e io stesso ho potuto notare come, un esempio fra tutti: c'era stata una richiesta di intervento per recuperare una capra a Valsavarenche che era rimasta impigliata nelle reti. I Vigili del fuoco avevano richiesto l'elicottero per portare su del materiale, gli imbraghi e quant'altro. Dall'altro però invece era stato detto che su quell'elicottero doveva salire a una guida alpina perché, appunto, era necessaria la guida alpina per salvare questa capra. La fregatura era che nel caso fossero intervenuti i Vigili del fuoco, ovviamente la proprietaria della capra, che non aveva richiesto l'elicottero, non avrebbe pagato; nel caso fosse invece intervenuto l'elicottero con anche la guida alpina, la proprietaria della capra avrebbe dovuto pagare l'elicottero. Siamo a questo livello.

Quello che traspare è che, da una parte e dall'altra, ci sono diversi malumori che si protraggono da diversi anni in merito agli interventi con l'elicottero. Già anche nella scorsa Legislatura si era parlato, per esempio, di un intervento che era capitato sul ponte di Avise e anche nel 2021 si era trattato questo tema con una mozione. C'è da chiedersi però come mai queste divergenze ci siano ancora oggi o magari queste non potranno essere eliminate del tutto, per carità, però stiamo trattando di alcune questioni che sono veramente da un lato anche bizzarre, però di mezzo ci vanno gli animali o delle persone. Si deve magari capire se ci sia un conflitto normativo a monte o un conflitto delle procedure di intervento. Io sono più convinto che sia la seconda opzione, perché la legge regionale numero 5 del 2007 ("disposizioni in materia di organizzazione del Soccorso alpino valdostano") esplicita chiaramente all'articolo 1, comma 2, "fatte salve le competenze specifiche del corpo regionale Vigili del fuoco, gli ambiti di attività del servizio di soccorso in montagna". Per i Vigili del fuoco invece è la 37 del 2009, che regola le competenze.

C'è quindi da chiedersi perché oggi continuino a esserci comunque conflitti di questo tipo, anche perché il caso che ho citato è solamente uno. Noi abbiamo un ruolo che è politico, di certo non abbiamo un ruolo tecnico, non dobbiamo prendere le parti di uno o dell'altro, dobbiamo fare in modo che però tutte le parti possano lavorare nel miglior modo possibile e trovare delle soluzioni affinché possano essere risolte, in pratica, queste divergenze. Mi sembra che addirittura qualche anno fa fosse stato istituito un tavolo di lavoro per trattare queste problematiche... la revisione delle procedure.

Esiste poi un comitato di pilotaggio, i cui compiti sono descritti all'articolo 6 della legge regionale numero 7 del 2008 e disciplina l'organizzazione della centrale unica per la gestione delle chiamate di soccorso, per cui questo comitato di pilotaggio ha i compiti di approvazione e aggiornamento delle procedure operative della centrale unica, soluzione delle problematiche che dovessero sorgere all'interno della centrale unica, promozione e valutazione di soluzioni organizzative, procedurali, tecnologiche e innovative per il funzionamento della centrale unica, promozione dell'attività necessaria e miglioramento continuo della qualità. È questo organo che in qualche maniera dovrebbe dirimere un po' queste controversie.

Con questa interpellanza si chiede se risultino delle problematiche tra corpo valdostano dei Vigili del fuoco e Soccorso alpino valdostano riguardanti le procedure CUS in merito alla competenza degli interventi con l'elicottero. In caso di risposta affermativa, quali siano le intenzioni per risolvere queste eventuali problematiche. Il punto terzo, se il comitato di pilotaggio della CUS sia stato utile a prevenire e risolvere eventuali controversie in merito agli interventi con l'elicottero.

Presidente - Per la risposta, il Presidente della Regione, ne ha facoltà.

Testolin (UV) - Una breve premessa, richiamando un'iniziativa trattata già nel Consiglio del 18 e 19 settembre dal gruppo Progetto Civico Progressista in merito alla nota del CONAPO citata in premessa, rispetto alla quale si era già evidenziata un'impropria commistione di argomenti che portavano a un inganno d'interpretazione e strumentalizzando, per certi versi, peraltro, una vicenda come quella relativa all'indagine sull'incendio del luglio del 2023. Poi è arrivata la replica del SAV, questa sicuramente dai toni più appropriati e forse focalizzante nell'insieme meglio tutta una serie di situazioni meritevoli di attenzione.

Venendo alla risposta al punto uno, la si potrebbe sintetizzare dichiarando che su indicazione delle strutture ci sono delle visioni diverse da non banalizzare; questo è il concetto, in uno scontro tra cavalieri.

Le norme che sorreggono l'attività dei due enti, di cui trattano la legge regionale 37 del 2009 per il corpo valdostano dei Vigili del fuoco e la legge regionale 5 del 2007 del Soccorso alpino valdostano, riportano, per alcune attività, delle competenze assegnate ai rispettivi corpi che possono essere in parte sovrapposte. Al di là della possibile revisione delle norme - si ricorda peraltro proprio quella dei Vigili del fuoco, alla quale si sta lavorando in questi mesi -, non si tratta di un problema di competenze o compiti non correttamente scritti o assegnati, ma del fatto che, in talune situazioni, risulta difficile delinearne i confini operativi netti che distinguano la competenza dell'uno o dell'altro.

Rispetto alla disciplina statale che regola l'attività di soccorso e che ovviamente va a valorizzare l'attività professionale del corpo nazionale dei Vigili del fuoco, dandogli un ruolo primario di coordinamento in tantissime delle attività di soccorso in considerazione della natura volontaria a livello nazionale del corpo nazionale del soccorso alpino e speleologico, in Valle d'Aosta la situazione è differente e questo è sicuramente un plusvalore per la nostra organizzazione dei soccorsi. La Regione ha infatti istituito con legge regionale 7 del 2008 la centrale unica del soccorso, la CUS, organismo che ricomprende, tra gli altri, anche i Vigili del fuoco e il Soccorso alpino, con il compito fondamentale e prioritario di coordinare supportandosi tra enti al fine di ottenere la migliore efficacia ed efficienza su qualsiasi intervento in caso di attività di soccorso.

Per quanto riguarda gli altri due quesiti, l'obiettivo ultimo è certamente quello di risolvere le situazioni di conflitto o, meglio sarebbe dire, quelle situazioni le cui competenze siano sovrapponibili. È proprio attraverso il comitato di pilotaggio della centrale unica di soccorso che queste situazioni vengono e devono essere continuamente affrontate. Nell'ultimo anno e mezzo l'impostazione data alle riunioni del comitato di pilotaggio che, da quanto emerge dai confronti con gli organi con il coordinatore del dipartimento, sono state antecedentemente sede di accesi confronti tra le parti senza però realmente cercare di fare sintesi per migliorare il sistema, sono ora impostate sempre di più con l'obiettivo di cercare di definire e di declinare procedure che permettano di meglio rispondere alle esigenze del cittadino, soprattutto, o dell'ente che ha necessità di una specifica attività di soccorso perché questo è l'obiettivo principe.

Le procedure sono molte e si è iniziato a lavorare per trovarne i punti critici e cercare di migliorare modificandole. Il percorso di analisi e modifica di tutte le procedure è sicuramente complesso e lungo e da questi confronti è emerso anche purtroppo un rallentamento in questi mesi dovuto ai compiti del Capo della protezione civile che sta svolgendo in seguito agli eventi alluvionali del 2024, che evidentemente hanno distratto un po' da questo tipo di iniziative. Di certo il miglioramento e la definizione di più chiare ed efficaci procedure è alla base delle necessità alle quali si sta lavorando, ma non tutto si ferma alle sole procedure. Si ritiene che la presenza fisica degli operatori valdostani dei Vigili nella CUS (che non significa assolutamente dismettere la loro sala operativa) possa permettere di fare la differenza e di eliminare all'origine gran parte delle situazioni conflittuali; almeno questo percorso darebbe contezza se questo possa essere efficace e fino a dove possa esserlo.

Non si tratta di trovare soluzioni magiche che risolvano il tutto, anche perché ogni singolo intervento sul quale ci si attiva ha le sue caratteristiche, le sue peculiarità e va conformato alle singole procedure che, giocoforza, sono più generiche, ma credo che questo passaggio debba essere fatto. Si capisce che questo passaggio sia impegnativo, anche alla luce delle carenze di organico dei Vigili del fuoco alle quali stiamo cercando di rispondere in maniera fattiva. Il primo passo è stato fatto con il bando di concorso appena emanato, ma questa si ritiene possa essere la strada da percorrere proprio per migliorare la capacità di risposta e per far valere più una ragione di sistema piuttosto che di singolo compartimento.

Presidente - Per la replica, la parola al consigliere Lavy.

Lavy (LEGA VDA) - Apprezzo il tono con cui si è posto, Presidente Testolin. Alcune questioni per quanto riguarda... vado un pochino in ordine.

Ha parlato di toni appropriati SAV, del CONAPO... per carità, io non voglio entrare nel merito se CONAPO si sia spinto oltre le sue competenze in merito al lavoro, essendo un sindacato. Il SAV, comunque, certi puntini di un certo peso li metteva quindi il tono appropriato, non so se lo sia o meno, quello della risposta, personalmente ritengo di no.

Ci sono delle visioni diverse assolutamente da non banalizzare, quello è un dato di fatto. Comunque, le ragioni stanno da entrambe le parti. C'è una questione, come ha detto lei, normativa, per cui in alcuni ambiti di competenze queste si intersecano e forse anche lì, in qualche maniera, una mano bisogna metterla. Ci sono poi appunto tutte le questioni legate alle procedure CUS ed è lì che il comitato di pilotaggio dovrebbe in qualche maniera intervenire. Sicuramente poi c'è stata la questione dell'alluvione, quindi non si pretendeva di certo che in quattro e quattr'otto si arrivasse a una soluzione di tutte le procedure, però almeno è positivo che si continui con l'analisi, anche magari avendo degli scontri duri all'interno del comitato di pilotaggio fra varie parti, perché alla fine comunque non ci deve assolutamente rimettere poi chi ha bisogno del servizio di soccorso.

Per quanto riguarda la questione della CUS, io mi auguro che voi abbiate sentito anche le ragioni dei Vigili del fuoco, per cui si dice che c'è comunque la questione dell'audio conferenza, che viene anche fatta con la Questura, quant'altro, quindi la loro presenza fisica non è magari, per forza, essenziale. Poi, se venisse implementata la questione dell'organico, se fossero più persone, magari sarebbe ovvio che anche riguardo alle catene di comando legate alla stazione di Aosta, un ragionamento di avere una presenza fisica, quello si potrebbe fare.

È ovvio che di mezzo c'è anche la questione dell'elaborazione del nuovo capitolato della parte elicotteri, per cui i Vigili del fuoco chiedono che ci sia una loro parte che partecipi ai lavori e, al di là di tutto, mi sembra di buon senso perché, se coloro che utilizzeranno poi l'elicottero in qualche maniera non hanno modalità di partecipare alla redazione delle regole per utilizzarlo, mi sembra tutto alquanto strano. È una questione di buon senso qua, non bisogna prendere le parti né dell'uno né dell'altro, ci sono gli organi deputati in qualche maniera a lavorare per risolvere le controversie però, appunto, credo che la partecipazione più larga possibile di tutti gli enti e la concertazione tra di essi sia auspicabile. Magari ritorneremo sul tema.