Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 4234 del 19 dicembre 2024 - Resoconto

OGGETTO N. 4234/XVI - Interpellanza: "Riduzione del limite di velocità all'interno dei centri abitati".

Bertin (Presidente) - Punto numero 18. Consigliere Manfrin, per illustrare l'interpellanza.

Manfrin (LEGA VDA) - Per comprendere di cosa parliamo vorrei leggere brevemente la questione... Ovviamente nella lettera, ma poi lo citerò, è citato l'assessore Bertschy. Come dicevo, è stata trasmessa da parte di alcune associazioni una segnalazione che dice: "Ci rivolgiamo a voi tutti con grande preoccupazione per segnalare il sistematico superamento dei limiti di velocità da parte di automobilisti e motociclisti su tutto il territorio valdostano in ambito urbano ed extraurbano". È stata spedita - questo è l'incipit della lettera - a 74 Sindaci della Valle, a vertici - c'è scritto nella notizia - regionali, politici e amministrativi (non so chi siano) - e alle Forze dell'ordine da parte della Federazione Italiana Ambiente Biciclette (FIAB Aosta à Vélo), di Legambiente VDA e Associazione Medici per l'Ambiente (ISDE). Questa pratica, sostengono nella lettera... mi aspettavo che rispondesse l'assessore Bertschy perché è citato che gli unici ad aver risposto sono stati l'assessore Bertschy e il Sindaco di Jovençan, quindi sono soltanto due persone.

Queste associazioni dicono: "Questa pratica rappresenta un grave pericolo per la sicurezza delle persone e degli animali, sia per l'integrità dell'ambiente circostante, poiché il 60% delle emissioni di CO2 prodotta dei trasporti è causata dalle automobili". Noi, per fortuna, grazie all'intervento della collega Minelli e alla vostra condivisione, abbiamo messo in atto un grande abbattimento della CO2 prodotta dal trasporto sulla ferrovia e quindi abbatteremo dello 0,000... 1000% l'inquinamento. Dicono queste associazioni che rappresentano cittadini e cittadini responsabili e si dicono profondamente preoccupati per le conseguenze negative di questa situazione. "Inoltre, andare veloce provoca deterioramento delle strade che ovviamente aumenta a causa delle velocità eccessive e porta all'aumento degli incidenti stradali, danni a infrastrutture e costi aggiuntivi per le amministrazioni locali. Gli eccessi di velocità contribuiscono anche alla contaminazione dell'area del suolo con effetti dannosi sull'ecosistema".

Dicono anche che "se ci fosse una riduzione della velocità ci sarebbe anche una riduzione di emissioni in atmosfera" e nell'immagine che è stata postata ci sono delle macchine incolonnate: quindi credo che la riduzione di emissioni forse sia un'utopia. Legambiente, FIAB e ISDE dicono: "Una riduzione del limite di velocità da 50 all'ora a 30 all'ora all'interno dei centri abitati porterebbe a una diminuzione consistente e significativa per quanto riguarda le emissioni CO2 e ossidi di azoto prodotti dalle auto".

Noi abbiamo preso la relazione del 2023, l'ultima disponibile (è uscita a novembre 2024), rispetto agli incidenti stradali in Piemonte e in Valle d'Aosta, perché qui viene sostanzialmente detto che la questione sono gli incidenti. Dice il rapporto dell'Istat che in Valle d'Aosta i 289 incidenti del 2023 sono -11,6% rispetto al 2022 e hanno causato il ferimento di 411 persone (-8,1%) e la morte di 5 persone (-50%), quindi un deciso calo. Nel periodo fra il 2010 e il 2023, se in Italia il numero di vittime diminuisce del 26,1%, in Valle d'Aosta si passa dalle 11 vittime del 2010 alle 5 del 2023 (-54,5. Sempre nello stesso periodo l'indice di mortalità diminuisce: in Valle d'Aosta si passa da 3.0 a 1.7, contro una leggera diminuzione nazionale che vede su 100 incidenti nel 2010 1,9 decessi e nel 2023 un valore pari a 1,8. Quindi la Valle d'Aosta fa meglio rispetto al livello nazionale.

Rispetto all'indice di mortalità e gravità, diminuiscono, passando rispettivamente dal 3,1 a 1,7 e dal 2,2 all'1,2. Questo è importante perché viene detto da queste associazioni che bisogna ridurre la velocità in ambito urbano. In Valle d'Aosta la strada più pericolosa del 2023 con 64 incidenti, una vittima e 105 feriti è la strada statale 26, che ovviamente non corre in ambito urbano. Oltre a questo, in Valle d'Aosta gli incidenti diminuiscono in generale, come abbiamo detto prima (-11,6%), riportando il maggior decremento sulle strade urbane (-17,6%), quindi gli incidenti sulle strade urbane diminuiscono, non crescono. Un incremento sulle autostrade: dai 16 incidenti del 2022 si passa ai 20 incidenti del 2023.

Oltre a questo, su questo rapporto - che è davvero utile e credo che ognuno dovrebbe leggerlo, anche per capire di cosa parla rispetto alle statistiche - viene fatta una graduatoria rispetto alle cause degli incidenti, sempre perché queste associazioni hanno parlato di sicurezza. Nell'ambito dei comportamenti errati di guida, escludendo il gruppo residuale delle cause di natura imprecisata, in Valle d'Aosta, al primo posto, si posiziona la guida distratta, seguita dalle manovre irregolari e dall'eccesso di velocità; quindi l'eccesso di velocità arriva soltanto in terza posizione. Al primo c'è la guida distratta che, come ricorderete, è oggetto anche della nuova legge del nuovo codice della strada che ha introdotto sanzioni per chi utilizza il telefono alla guida e quindi evidentemente integra nelle fattispecie di distrazione per le quali sono previste specifiche sanzioni.

Abbiamo visto che le recriminazioni principali che vengono sollevate da queste associazioni sono sulla sicurezza, quindi si solleva il problema della sicurezza; si dice: "Diminuiamo la velocità nel centro città da 50 a 30 all'ora". È chiaro che noi abbiamo già sperimentato questa cosa, abbiamo già avuto gli Unni al Governo del Comune di Aosta, poi sono arrivati i Visigoti. Hanno già introdotto queste magnifiche zone 30, che peraltro nessuno rispetta e si vede che in alcune zone della città si continua a circolare come prima, ma in ogni caso il dato che ci consente di fare delle valutazioni è proprio che non c'è stato un aumento degli incidenti, ma in realtà una diminuzione e soprattutto che le strade di maggior pericolosità non sono quelle urbane, ma sono quelle extraurbane o le autostrade, evidentemente.

Con questo, siccome abbiamo preso atto della risposta dell'Assessore che ha promesso di portare il tema all'attenzione della Consulta regionale alla mobilità, interpelliamo il Governo regionale per conoscere se, a fronte dei dati resi noti dall'Istat, si sia intenzionati a rallentare la circolazione urbana senza alcun risultato apprezzabile, invece di concentrarsi sulle poche criticità esistenti sul territorio che non riguardano la mobilità urbana.

Presidente - Per la risposta, il Presidente della Regione.

Testolin (UV) - Prima di procedere alla risposta, una riflessione. Quando ci sono questi temi il pensiero corre poi a chi purtroppo è vittima di qualsiasi incidente. Recentemente anche la nostra comunità ha avuto una vittima in un incidente grave sulla statale 26, peraltro in una zona attigua a una zona urbana, perché poi la statale è statale, ma, attraversando i centri abitati, in certe zone diventano traverse abitate, quindi comprensive del trasporto urbano. Questo per significare che, al netto di tutti i ragionamenti e di tutte le statistiche, l'attenzione sul tema deve rimanere alta da parte di tutti coloro che sono coinvolti, a partire dalla Regione, a partire dai Comuni e dalle Forze dell'ordine, che devono in qualche modo sensibilizzare, e nel complesso dal punto di vista dell'attenzione alla velocità e alla guida distratta, così come viene definita da un punto di vista tecnico, sono totalmente dei provvedimenti che vanno nell'ottica di rendere più sicure le nostre strade.

I dati Istat evidenziano che il numero complessivo degli incidenti stradali in Valle d'Aosta è diminuito da 23 a 22, così come sono in calo i numeri dei morti e dei feriti. Come anticipato nelle premesse dell'interpellanza, se è vero che nel 2023 gli incidenti in autostrada sono aumentati a 20, altresì importante è rimarcare come gli incidenti su strade urbane ed extraurbane risultino in diminuzione, a 154 dai 187 nel 2022 e a 105 da 124 del 2022. Questo mi permette di fare una piccola considerazione anche in merito a un'interpellanza precedente rispetto alla chiusura delle autostrade in condizioni molto particolari, nelle quali questo tipo di attenzioni, al netto di quelli che possono essere i disservizi, vanno anche nell'ottica di ridurre degli incidenti gravi sul sedime dell'autostrada che è, di suo, più predisposto a delle velocità più alte, comunque ad avere anche degli impatti di un certo tipo.

Noi guardiamo sovente l'aspetto negativo ed è giusto che lo guardiamo per efficientare le procedure, ma dall'altra parte rimane anche e soprattutto in primis un'attenzione su quello che deve essere l'attenzione alla sicurezza.

La strada statale, come dicevo prima, è per molti tratti la principale viabilità che attraversa i Comuni di fondovalle ed è pertanto classificata strada urbana in molti tratti, definizione che limita la competenza dell'Amministrazione sui limiti della velocità in questi stessi tratti, perché poi sul comparto urbano è l'Amministrazione locale che incide.

Le ultime modifiche al codice della strada hanno effettivamente introdotto criteri più stringenti, anche per quanto concerne i limiti delle velocità, consentendo l'istituzione di ulteriori zone a velocità ridotte nelle aree urbane, in maniera tale da consentire alle amministrazioni locali di valutare eventuali disposizioni specifiche. È in fase di costituzione, a cura dell'Assessorato competente, la Consulta regionale per la mobilità sostenibile e, come già anticipato dall'Assessore al Presidente FIAB, il tema sarà portato all'attenzione della Consulta non appena la stessa sarà insediata.

Per concludere, come dicevo in apertura, si condivide senz'altro la necessità e l'opportunità di sensibilizzare la comunità sulla sicurezza lungo le nostre strade e non possiamo far altro che garantire l'attenzione e l'impegno dell'Amministrazione in questo senso, nelle iniziative di propria competenza e di condivisione con gli altri enti sul territorio.

Presidente - Consigliere Manfrin, per la replica.

Manfrin (LEGA VDA) - Grazie Presidente per la sua risposta, che va esattamente nella direzione che avevamo tratteggiato, anche se in parte differisce. Noi non condividiamo l'atteggiamento di chi vuole evocare problemi di sicurezza per applicare invece direttive che mirano a limitare la possibilità di mobilità da parte delle persone. L'adozione da parte di diverse Amministrazioni di provvedimenti che mirano a rallentare il traffico sono - e l'abbiamo considerato e detto più volte - assolutamente ingiustificate soprattutto se si mettono da un punto di vista della sicurezza. Si evoca la questione della sicurezza soltanto perché suonerebbe un po' ridicolo il fatto di dover rallentare la velocità delle automobili in strade urbane nel momento in cui quasi le si costringe a trascorrere ancora più tempo in ambito urbano, magari creando lunghe code e lunghi ingorghi con in realtà un aumento di quelle che sono le emissioni. Quello che però abbiamo rappresentato, basandoci proprio sui dati, è che per le questioni che riguardano la sicurezza noi non vogliamo assolutamente sottrarci al tema, lo ha detto prima bene il Presidente, lo ripetiamo noi: è evidente che il nuovo codice della strada va nella direzione di creare nuove tutele da abbattere quelle che sono le criticità legate proprio agli incidenti. Dobbiamo però farlo avendo ben in mente quelli che sono i dati della nostra regione. I dati della nostra regione ci dicono che gli incidenti sono in diminuzione e i dati della nostra regione ci dicono che essendo questi incidenti in diminuzione e soprattutto che questi incidenti... in realtà, la maggior parte delle strade pericolose sono strade extraurbane e sono strade come la strada statale, che non attraversano... è giusto quello che dice il Presidente: dove c'è stato recentemente un incidente, è chiaro che si passa in mezzo. Non in mezzo all'abitazione, ma sicuramente in zone abitate. Però è altrettanto chiaro che una strada a scorrimento rapido e non è una strada urbana con uno scorrimento più lento. Va sicuramente ricordato, ma dobbiamo rifuggire quelle che sono le giustificazioni di qualcuno che vive secondo i dettami "vivi nel buco e mangia il bruco". È stato riassunto un po' questo, cioè non devi possedere niente, non devi andare in macchina, non devi muoverti troppo, non devi circolare perché la tua quota di CO2 sennò viene consumata e chissà cosa succede e a proporla sono gli stessi che però fanno i viaggi per andare a parlare di clima con gli aerei inquinando a più non posso.

È stato detto giustamente da lei, Presidente, che il nuovo codice della strada introduce il principio per il quale possono essere introdotte delle zone 30. C'è però un vincolo e questo è stato fortemente voluto proprio per le assurdità che sono state introdotte per esempio nel Comune di Bologna, ovvero il vincolo è quello che queste riduzioni di velocità possono essere sì introdotte, ma soltanto in zone o in casi eccezionali, cioè in zone che siano frequentate da persone che hanno un alto pericolo di investimento, di incidenti, quindi per esempio nelle vicinanze delle scuole o per esempio nelle vicinanze degli ospedali. L'istituzione di nuove zone di questo tipo deve essere valutata proprio alla luce di questa vicinanza e di questa potenziale criticità. È evidente che noi non possiamo condividere i richiami di pericolosità a fronte dei dati che sono stati sollevati. Ci auguriamo che vengano fatte delle scelte di buon senso, che non vadano nella direzione di peggiorare la vita delle persone rallentandole senza alcun motivo, ma vadano invece nella direzione del buon senso, ovvero introducendo delle limitazioni soltanto dove è necessario, ma soprattutto sensibilizzando - e su questo sì, ci troviamo d'accordo con una parte della lettera che è stata trasmessa - le nuove generazioni a un utilizzo corretto dei mezzi di spostamento, anche, in particolare, evitando quegli strumenti di distrazione che sono per esempio i telefonini, su cui appunto sono state introdotte delle nuove sanzioni.

La ringraziamo ovviamente per la risposta e ci auguriamo che non si proceda con colpi di testa a bloccare la viabilità delle persone soltanto per delle questioni che sono evidentemente politiche e non si basano sui dati.