Oggetto del Consiglio n. 4233 del 19 dicembre 2024 - Resoconto
OGGETTO N. 4233/XVI - Interrogazione: "Stato di avanzamento dello studio per la riorganizzazione dei servizi socio-assistenziali del territorio".
Bertin (Presidente) - Punto numero 17. Risponde l'assessore Marzi.
Marzi (SA) - Il testo unico del contratto delle disposizioni contrattuali, economiche e normative nelle categorie del comparto unico della Valle d'Aosta prevede l'inquadramento degli operatori sociosanitari nell'ambito delle Unités des Communes nella categoria B, con posizione economica B2. Trattandosi quindi di personale afferente al comparto unico, la disciplina del trattamento del personale stesso dovrebbe essere uniforme. Ricordiamo che gli enti locali sono i datori di lavoro di questo personale e sono enti autonomi e che la Regione esercita su di essi esclusivamente un controllo di qualità dei servizi resi per il tramite dell'organismo tecnico accreditante OTA dell'Arpa. In merito al clima organizzativo, gli uffici dell'Assessorato riferiscono di non essere a conoscenza di puntuali criticità.
Per quanto concerne, invece, gli accessi ai servizi domiciliari, gli uffici del servizio sociale riferiscono che in alcune realtà territoriali vi sono difficoltà nel garantire tutti i servizi assistenziali domiciliari richiesti. Questa problematica, come riferito dagli enti locali, deriva dalla nota difficoltà in alcuni territori di reperire operatori sociosanitari. In questo senso, accogliendo la richiesta del Consiglio permanente degli enti locali, abbiamo nuovamente proposto una ulteriore deroga temporanea sino al 31 dicembre del 2025, per consentire alle Unités, enti gestori dei servizi residenziali e semi residenziali, di poter procedere con le assunzioni a tempo determinato di personale privo della qualifica OSS ma in possesso di determinati requisiti utili a poter garantire la continuità dei servizi resi. Lo studio di fattibilità per l'istituzione di un ente strumentale per la gestione dei servizi alla persona è stato reso all'Amministrazione regionale in queste ultime settimane del 2024. È intenzione, a partire dal mese di gennaio 2025, avviare la fase di condivisione con tutti i soggetti interessati, compresa naturalmente la V Commissione consiliare competente.
Questo percorso di condivisione informativa sarà accompagnato dalla società che ha redatto lo studio e di fatto provvediamo che nel futuro questo possa applicarsi, naturalmente con la condivisione in prima istanza del Consiglio e poi di tutti quanti i soggetti interessati.
Presidente - Consigliere Aggravi, ha facoltà di replica.
Aggravi (RV) - Abbiamo portato col collega Lucianaz all'attenzione dell'Aula questa interrogazione con due principali obiettivi: uno - e parto dal fondo - era quello o è quello di sapere quale fosse lo stato dell'arte sullo studio e lei ci ha giustamente risposto, e quindi a questo punto rimandiamo ogni valutazione e considerazione quando questo poi arriverà in V Commissione.
Per quello che riguarda invece la parte precedente, mi soffermo intanto su uno dei termini che lei ha utilizzato e che è dirimente rispetto a tutta una questione, ovvero quando ha parlato giustamente dell'inquadramento degli operatori e laddove ha ricordato che gli enti locali sono, sì, enti autonomi, ma il personale fa riferimento al comparto unico, il termine dovrebbe essere "uniforme". Penso che sia molto importante. Perché dico questo? Perché abbiamo avuto - e lo collego col tema del clima organizzativo - varie segnalazioni da parte di operatori sociosanitari e anche soggetti e famiglie che beneficiano del servizio assistenziale e la criticità che lei ha evidenziato rispetto alle assunzioni, quindi la deroga, è un tema sempre presente e giustamente la deroga prevede ancora un anno, però è una situazione che sembra non risolversi a breve, però per quello che riguarda il clima organizzativo e la gestione anche dei rapporti contrattuali legati soprattutto anche a tutta una serie di elementi, non di seconda importanza; ad esempio, quello dell'utilizzo della propria vettura o della vettura in capo alle Unités; sembra una cosa banale ma un conto è lavorare e operare con un mezzo dell'ente che ti ha assunto, un conto con il proprio mezzo, con tutte le ricadute legate ad assicurazioni e a problematiche legate a quelle che possono essere incombenze, rimborsi e quant'altro. Come, dall'altro lato, anche in termini di organizzazione dell'orario di lavoro, dei turni e quant'altro che sicuramente è in capo neanche all'istituzione di riferimento, ma al soggetto che la guida dal punto di vista amministrativo. Qui è fondamentale, come si evince in alcuni casi, quelle che sono le figure, in particolare segretari in forza delle Unités che sono comunque coloro che sovraintendono all'organizzazione della stessa. Su questo aspetto, quello che si voleva evidenziare era anche questa problematica o, meglio, questo "dovrebbe" che in prospettiva ci auguriamo possa definire anche modalità di trattamento più simili tra i vari enti e quello che sarà in prospettiva, soprattutto per non generare pesanti differenze di trattamento tra un operatore e un altro e magari anche forme di concorrenza interna che poco potrebbero rendere in termini di efficienza di quello che è il servizio e soprattutto di copertura dei servizi. Certo è che ci sono realtà in cui queste problematiche sono più concentrate rispetto ad altre e a volte va detto che non è poi sempre colpa dei referenti politici, ma riguardo e rilancio il tema delle strutture. Vedremo se lo studio presenterà anche degli elementi di opportunità che potranno essere utili a questo fine però la problematica la volevamo portare e soprattutto il tema del clima organizzativo e dei trattamenti dei singoli operatori perché questi poi non generino delle problematiche relative all'effettuazione, alla conduzione e la qualità dei servizi assistenziali al di là della primaria risorsa scarsa che è quella umana degli operatori sociosanitari.