Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 4232 del 19 dicembre 2024 - Resoconto

OGGETTO N. 4232/XVI - Interrogazione: "Aggiornamenti sul percorso progettuale dell'ampliamento dell'ospedale Parini alla luce della scoperta di una falda acquifera".

Bertin (Presidente) - Punto numero 16. Risponde l'Assessore Marzi.

Marzi (SA) - Come abbiamo già comunicato, la progettazione del presidio unico ospedaliero regionale Umberto Parini, quarto lotto, fase 3, ha concluso il suo percorso. Con la deliberazione numero 1347 del 4 novembre scorso, la Giunta regionale ha infatti rilasciato la propria valutazione positiva alla variante del progetto esecutivo e in data 3 dicembre 2024 è stato adottato il decreto del Presidente della Regione numero 663 che ha valore di titolo abilitativo o, di fatto, permesso di costruire. Le attività potranno proseguire da parte della società di scopo SIV srl con la predisposizione degli atti di gara ai fini dell'affidamento dei lavori.

Venendo quindi ai quesiti, rispetto alla domanda numero 1, il progetto relativo al quarto lotto della fase 3 del presidio unico ospedaliero regionale corpi K-L-P è stato redatto dal gruppo di progettazione CSPE srl, incaricato dalla società SIV.

Tale progetto prevede, tra l'altro, l'installazione di una pompa di calore all'interno del nuovo corpo completamente interrato dedicato alle nuove centrali tecnologiche. La pompa di calore, sfruttando l'energia dell'acqua di falda, contribuirà sia al riscaldamento che al raffrescamento del nuovo corpo K e cioè il nuovo ospedale situato a est di viale Ginevra. Durante la stagione invernale, infatti, la pompa di calore preleverà l'energia dall'acquifero e la trasformerà all'interno dell'ospedale sotto forma di calore. Durante la stagione estiva il processo si invertirà, consentendo così il raffrescamento degli ambienti. Si ritiene doveroso, nonché opportuno, dare atto che trattasi di una soluzione altamente efficiente, in quanto utilizza energia rinnovabile con altissimi indici di rendimento e pertanto di risparmio energetico rispetto ai tradizionali sistemi di riscaldamento e raffreddamento. La potenza della pompa di calore è dell'ordine di 1.4 megawatt, con un costo stimato di circa 300.000 euro, a cui si aggiunge la spesa per la realizzazione del pozzo di emungimento.

Venendo alla domanda numero 2, come sicuramente è già in sua conoscenza, giova ricordare che l'intera piana di Aosta registra la presenza nel sottosuolo di una falda acquifera a tratti articolata anche su più livelli indipendenti. L'area ospedaliera, pertanto, semplicemente non costituisce eccezione a quanto appena asserito. Per quanto concerne la consistenza della falda di cui trattasi, si informa che questa si sviluppa a partire da circa meno 28 metri dal livello naturale del terreno (e quindi quello che tecnicamente e geologicamente viene definito piano campagna) e per una potenza dell'ordine di centinaia di metri di profondità. Per maggiore chiarezza si sottolinea che la falda di cui trattasi è per sua natura dinamica, ossia essa viene alimentata in continuo dal reticolo idrografico e allo stesso tempo viene alimentata e drenata, dando luogo a una circolazione vera e propria sotterranea. Come anzidetto si conferma quindi l'integrazione progettuale della falda di cui trattasi.

Venendo alla domanda numero 3, come abbiamo già precisato, l'installazione di una pompa di calore all'interno del nuovo corpo, completamente interrato, dedicato quindi alle nuove centrali tecnologiche, è già contemplato nell'attuale progettazione, la quale non evidenzia il sussistere di interferenza alcuna né con il cerchio lapideo né con i lavori del quarto lotto della fase numero 3.

Presidente - Consigliere Lucianaz, ne ha facoltà.

Lucianaz (RV) - Assessore, io la ringrazio per queste informazioni. Bene che abbiamo avanzato questa interrogazione, così abbiamo capito un po' come funziona il sottosuolo di Aosta e in particolare la zona a nord; e quindi la ringrazio per questa risposta interessante.

Per quanto riguarda invece la realizzazione di questo pozzo che dovrebbe attingere alla falda acquifera, non ha detto nulla e cioè dove sarà collocato. Non penso all'interno della centrale tecnologica G3, immagino, visto che è già dedicata a ricevere tutti i macchinari previsti per il funzionamento per l'intero complesso ospedaliero.

Da notizie di stampa, era segnato la falda di fianco al centro prelievi, quindi dove il progetto, che lei non ci ha mai mostrato, perché non c'è verso di avere progetti dall'Amministrazione regionale... si immagina, da quel rendering che abbiamo visto abbastanza abbozzato, che ci sia la strada di accesso alla zona delle centrali, quindi avrei piacere che specificasse dove verrà realizzato questo pozzo. Giustamente mi dice con una spesa di 600.000 euro, se ho capito bene e in quale circostanza verrà realizzato, se sono già iniziati da un anno i lavori per la centrale G3, senza ancora dare un colpo di piccone, però, ormai abbiamo raggiunto il primo compleanno di un cantiere che non è ancora partito e rimangono 200 e pochi giorni per realizzarlo completamente, da quello che è scritto sul cartello. Mi chiedo quando verrà realizzato questo pozzo. Ripeto ancora, avrei piacere di sapere in quale zona. Al limite, riformuleremo altre interrogazioni, come siamo soliti fare, su questo argomento.

Per quanto riguarda invece l'aspetto dell'informazione, qui il progetto esecutivo, concluso l'iter di verifica e di validazione il 23 dicembre 2013, quindi sono passati 11 anni dalla penultima validazione di questo progetto. Non ne parlava assolutamente, io l'ho chiesto nelle domande; c'era anche una specifica, quando è stata scoperta, da quali strutture regionali è stato fatto il lavoro. Perché è una notizia interessante, sarebbe il caso di approfondirla per capire un po' cosa avviene nel sottosuolo di Aosta e se c'è la possibilità di sfruttare non solo da parte dell'Amministrazione regionale ma anche dalla cittadinanza questa interessante fonte energetica. Quindi, non potendo lei - immagino - darmi altre risposte, la tempesterò anche il prossimo anno con domande su questo argomento, anche perché vedo che nel progetto elaborato l'8 marzo 2023, che è quello definitivo, esecutivo, delle G3, si parla di opere strutturali escludendo la centrale G2, che è stato poi modificato in secondo tempo, ma era proprio sulla G2 che, se ho capito bene, era prevista la realizzazione di questo pozzo, quindi penso che ci siano ancora diverse cose da chiarire. In ogni caso, la ringrazio per le interessanti notizie.