Oggetto del Consiglio n. 4228 del 19 dicembre 2024 - Resoconto
OGGETTO N. 4228/XVI - Interrogazione: "Notizie in merito alla chiusura temporanea del forno crematorio e alle verifiche effettuate dall'ARPA".
Bertin (Presidente) - Punto numero 12. Assessore Sapinet.
Sapinet (UV) - Due quesiti della collega. Il primo quesito: le motivazioni della chiusura temporanea del forno crematorio e in particolare l'esito delle verifiche effettuate da ARPA.
Nei giorni 11 e 12 settembre, il Corpo forestale della Valle d'Aosta, con il supporto tecnico dell'ARPA, ha condotto una visita ispettiva presso il tempio crematorio del cimitero suburbano di Aosta, finalizzata al controllo delle emissioni in atmosfera ai sensi della normativa vigente. Nel corso della visita ispettiva, sono stati condotti i campionamenti e le misure delle emissioni del forno crematorio per la verifica del rispetto dei limiti di emissione.
Al ricevimento degli esiti analitici da parte del laboratorio analisi, ARPA ha accertato il superamento dei limiti emissivi stabiliti dall'autorizzazione delle emissioni in atmosfera per i due inquinanti, ovvero ossidi di azoto e monossido di carbonio. Il 16 ottobre 2024 ne ha dato tempestiva comunicazione all'Assessorato opere pubbliche e territorio ambiente. Il giorno successivo è stata disposta da parte del Dipartimento ambiente l'interruzione dell'esercizio dell'impianto sino al ripristino della corretta funzionalità.
Il 25 ottobre 2024, APS Aosta Spa ha trasmesso alla struttura regionale competente una relazione tecnica in cui documentava un malfunzionamento della scheda di conversione deputata a tradurre i segnali provenienti dalla sonda di monitoraggio dell'ossigeno nei fumi di combustione e a inviarlo al sistema di controllo che regola i parametri del bruciatore del forno.
In seguito a questa risultanza, l'impresa ha avviato un intervento di manutenzione dell'impianto che risulta essere tuttora in corso. Si ritiene opportuno rammentare che APS esegue con regolarità analisi di autocontrollo che vengono periodicamente trasmesse alla Regione, al Comune di Aosta, all'ARPA e al Corpo forestale della Valle d'Aosta.
Con il secondo quesito si chiede se corrispondano al vero le segnalazioni riferite al ritardo nei giorni di cremazione e le azioni di coordinamento messe in campo dall'Amministrazione per rispondere a tale situazione. Premesso che quanto richiesto in questo secondo quesito non rientra nelle competenze del nostro Assessorato, il Comune di Aosta, che abbiamo interpellato, ci ha informato che, in ragione della fermata dell'attività del tempio, APS ha immediatamente affidato a operatori economici specializzati il servizio sostitutivo di trasporto feretri e ceneri per altri impianti di cremazione limitrofi, in modo da garantire il servizio di cremazione e della riconsegna delle ceneri.
A tal fine è stata organizzata la partenza dei feretri dal tempio di Aosta, in modo tale che i trasporti verso gli altri impianti limitrofi per la successiva cremazione fossero adeguati nei tempi e nei numeri. Tale soluzione ha permesso alle famiglie di non subire un rincaro degli importi dovuti per il servizio.
Si informa infine, sulla base dei dati in possesso dell'Amministrazione comunale, che la media dei giorni di attesa fra l'arrivo del defunto presso il tempo crematorio di Aosta e la successiva cremazione fuori regione è pari a 6/8 giorni.
Questo ovviamente è stato messo in campo in attesa del ripristino e della riattivazione del forno crematorio di Aosta. In base ad alcune ricerche che ho fatto e alcune informazioni che ho acquisito, abbiamo in tutto il Piemonte 14 forni, per cui c'è stata questa disponibilità e questa collaborazione nei nostri confronti.
Presidente - Consigliera Erika Guichardaz.
Guichardaz E. (PCP) - La tempistica mi sembra quella che ho evidenziato, nel senso che ho appreso - perché ho fatto anche una visita ispettiva - che il 16 l'impianto era chiuso; sono andata il 24 e il 25 le è arrivata la relazione tecnica. Comprendo la questione degli esiti dei fumi e via dicendo. Quello su cui forse però bisognerebbe fare attenzione è che, non il suo Assessorato, ma la Regione ha comunque competenze in materia di polizia mortuaria e soprattutto rispetto al coordinamento e all'organizzazione dei servizi mortuari. Quindi sotto questo punto di vista c'è anche una competenza regionale e glielo dico perché sono andata a leggermi una mozione presentata in Consiglio comunale ad Aosta e sono rimasta piuttosto allarmata, perché nelle premesse si dice che il non funzionamento del forno... comunque, il capo servizio ha continuato ad accettare salme da imprese funebri, arrivando addirittura a un accumulo nei magazzini del cimitero - peraltro in modo, a nostro parere, indecoroso, questa è un'osservazione - pari a circa 30 salme.
Poi c'è anche un altro pezzo rispetto all'utilizzo dei depositi in cartone e non in zinco, quindi molto probabilmente non il suo Assessorato, ma l'Assessorato di chi le sta poco accanto dovrebbe in qualche modo verificare quanto è avvenuto e quanto sta avvenendo al forno crematorio, considerato poi il fatto dei numeri che attualmente ci sono nel forno di Aosta, perché sappiamo bene che la pratica, questo servizio è ormai richiesto da moltissime persone, quindi sicuramente la soluzione adottata in qualche modo può trovare una risposta al servizio, ma molto probabilmente io farei un'analisi e sicuramente chiederò anche quanto è stato fatto rispetto alle segnalazioni invece riportate nella mozione del Consiglio comunale di Aosta, perché credo che quanto hanno rilevato in quell'altra sede sia piuttosto grave, proprio rispetto alla polizia mortuaria di cui la Regione è competente.